Dato l'eccezionale debutto tra le pagine di Weekly Shonen Jump e il successo in patria e in occidente della serie animata, era solo questione di tempo prima che My Hero Academia ricevesse lo stesso trattamento che Bandai Namco riserva agli shonen manga più popolari. Pubblicato in Giappone ad agosto e ormai prossimo all'uscita occidentale, My Hero One's Justice è un picchiaduro indirizzato chiaramente ai fan dell'universo supereroistico creato da Kōhei Horikoshi, che prova a ricreare alla perfezione i personaggi e i loro poteri speciali (i cosiddetti Quirk) senza preoccuparsi troppo di proporre un roster di combattenti bilanciato o meccaniche di gioco particolarmente raffinate.
La demo del TGS 2018
La demo che abbiamo potuto provare negli uffici di Bandai Namco a Tokyo aveva dodici personaggi giocabili (dei venti che compongono il roster finale). I punti di forza di My Hero Academia sono da sempre i suoi personaggi e la spettacolarità dei combattimenti, e il team nipponico Byking (Gunslinger Stratos) sembra essersi focalizzato specialmente sui primi. Ciascuno dei combattenti riflette le sue abilità, la personalità e i Quirk visti all'interno del manga: Midoriya è un personaggio versatile, capace di muoversi rapidamente e di infliggere notevole danno con un Detroit Smash ben piazzato; Bakugo a confronto è un macigno, molto più lento nei movimenti ma devastante nei colpi esplosivi ravvicinati. Todoroki è agile e potente, combinando attacchi di fuoco e di ghiaccio, ad area e dalla distanza, mentre il Quirk di Uraraka le permette di manipolare la gravità per tenere l'avversario a mezz'aria con continue combinazioni d'attacco. Proprio perché lo stile di gioco di ciascun personaggio è strettamente influenzato dal suo Quirk, tutti i combattenti sono abbastanza diversi, alcuni sono decisamente più divertenti di altri, e prevedibilmente spiccano alcuni nomi più avvantaggiati rispetto ad altri.
Una volta scelto il proprio combattente e i due personaggi che fanno da partner - e che possono essere richiamati in battaglia per interrompere un attacco avversario o prolungare una combo - si viene lanciati immediatamente nella mischia, con la telecamera che, in maniera forse eccessivamente caotica, segue gli sfidanti mentre si inseguono a terra e lungo le pareti dell'arena. A proposito degli stage, è un peccato notare la bassa qualità degli ambienti: sia le arene all'aperto che quelle all'interno delle strutture sono anonime e parecchio povere di dettagli, seppur con alcune parti dello scenario che si distruggono quando vengono colpite. Se nelle sfide in multigiocatore My Hero One's Justice riesce anche a essere divertente, a colpire in negativo è però stata l'intelligenza artificiale degli avversari, che tendono troppo spesso a correre in cerchio senza mai prendere l'iniziativa, spezzando completamente il senso di immersione e di sfida. Nonostante poi non sia un gioco particolarmente esoso dal punto di vista tecnico, il picchiaduro di My Hero Academia non è esente da qualche calo di frame anche su PlayStation 4, mentre la situazione peggiora ancora più su Nintendo Switch, dove combattere in arene all'aperto e con diversi elementi distruttibili può portare a rallentamenti fin troppo vistosi. Con il gioco ormai già disponibile in Giappone e l'uscita europea prevista tra poche settimane, difficilmente il team di sviluppo riuscirà a mettere una toppa ai problemi fondamentali dell'esperienza, ma la speranza è comunque che si possa migliorare il framerate entro l'arrivo in occidente.
Giochi come Dragon Ball Fighterz o la serie Naruto Ultimate Ninja Storm hanno dimostrato come sia possibile realizzare picchiaduro di qualità - tecnici o meno tecnici - basati sulla licenza di manga e anime. Da quello che abbiamo provato finora, My Hero One's Justice sembra invece un passo indietro, un titolo senza grosse ambizioni che vuole arrivare al pubblico di appassionati di My Hero Academia che, fatta eccezione per My Hero Academia: Battle for All (uscito però su 3DS e solo in Giappone), ha fame di videogiochi basati sulle avventure di Midoriya e compagni.
CERTEZZE
- Personaggi ben caratterizzati e tutti diversi
- Disimpegnato e divertente
DUBBI
- Sistema di combattimento poco profondo e raffinato
- Tecnicamente povero e con cali di framerate
- Roster piuttosto sbilanciato