Era il 1993 quando Cyan World e Brøderbund diedero alle stampe il primo Myst. Erano quelli anni complessi per il mondo dei videogiochi, ormai in piena rivoluzione Cd-Rom. Il nuovo supporto dati, molto più capiente di quelli disponibili fino a quel momento, aveva bisogno dei suoi araldi, ossia di titoli che riuscissero a sfruttare lo spazio extra a disposizione in modo da indicare il futuro all'intero medium e ai giocatori stessi, ancora non completamente convinti dalla novità. Myst, insieme a The 7th Guest, fu il titolo che più di tutti rese necessario acquistare un lettore CD.
Tanta meraviglia non poteva essere semplicemente compressa dentro a dei floppy disk; eppure inizialmente la sua ricezione fu altalenante per via del confronto con le avventure grafiche tradizionali. Robyn e Rand Miller, gli autori di Myst, erano (e sono rimasti) due sognatori appassionati di letteratura fantastica. Il loro obiettivo era tradurre le atmosfere del libro 'L'isola misteriosa' di Jules Verne in videogioco. La scelta più ovvia cadde su di un genere che all'epoca non era ancora decaduto completamente in disgrazia: le avventure grafiche. Del resto come rendere meglio i misteri di un luogo onirico e senza tempo che attraverso una serie di ingegnosi enigmi da risolvere? La comunanza di senso era troppo forte per ignorarla. Il mondo di Myst fu quindi concepito come un grande meccanismo che il giocatore doveva riuscire a decifrare e riattivare per poter avanzare. Vestendo il ruolo dello Straniero bisognava viaggiare per le cosiddette Ere, dei luoghi raggiungibili sfruttando dei libri magici come ponti, libri scritti da un personaggio che diventerà centrale per l'intera serie chiamato Atrus, un membro dell'antica razza dei D'ni.
Oggi sarebbe impossibile che accadesse, ma negli anni novanta Myst, pur nella sua amenità, riuscì a vendere più di sei milioni di copie, lanciando la serie e fondando un vero e proprio sottogenere delle avventure grafiche, basato su atmosfere sognanti e grafica pre-renderizzata. Nato su Mac e PC, Il gioco fu convertito per una moltitudine di formati, comprese tutte le console con CD-Rom uscite in quegli anni. Gli ultimi port, in ordine di tempo, sono quelli per sistemi iOS e Nintendo 3DS.
Riven e Myst III: Exile
Il successo di Myst convinse i Miller a espandere il mondo di gioco con un seguito, l'acclamato Riven. Pubblicato a fine 1997, nonostante il piano iniziale prevedesse di lanciarlo nel 1996, Riven iniziava lì dove Myst era terminato, con il giocatore incaricato da Atrus di liberare sua moglie Catherine intrappolata dal folle Gehn, suo padre. Il titolo nacque dalla scelta degli autori di ambientare l'intero gioco nell'Era di Riven e di strutturarlo in modo molto diverso rispetto a Myst, nonostante la comunanza di genere e di interfaccia.
Per il resto le meccaniche erano molto simili a quelle del capitolo precedente, così come il gameplay, con il giocatore che era chiamato a esplorare il mondo di gioco e risolvere enigmi meccanici più o meno complessi. Riven fu accolto benissimo da critica e pubblico ed è considerato ancora oggi uno dei capitoli migliori della serie grazie alla sua maggiore consapevolezza stilistica rispetto al primo capitolo, e a un gusto scenografico davvero eccezionale, che rendeva l'esplorazione una vera e propria meraviglia. In totale Riven vendette più di quattro milioni di copie, all'epoca un'enormità, considerando che alla maggior parte dei titoli immessi sul mercato bastava piazzare poche centinaia di migliaia di copie per parlare di immenso successo commerciale (spesso ne bastavano anche decine di migliaia). Dopo Riven le strade dei Miller si divisero momentaneamente, ma la serie Myst proseguì.
Ubisoft, che nel frattempo aveva assorbito Brøderbund, fece una mossa intelligente e affidò lo sviluppo del terzo capitolo, Myst III: Exile a Presto Studio, uno sviluppatore specializzato in avventure grafiche che aveva lavorato sulla serie The Journeyman Project, pubblicata da Brøderbund stessa. Myst III fu uno sforzo produttivo notevole: lanciato nel 2001, lo sviluppo richiese due anni di tempo e milioni di dollari. La trama iniziava dieci anni dopo quella di Riven, con Atreus che aveva ancora bisogno dei servizi del giocatore, lo Straniero, per riuscire a portare i sopravvissuti della sua razza, i D'ni, nell'Era di Releeshahn. Nonostante fosse ben fatto, Myst III: Exile non riuscì a vendere quanto Myst e Riven, superando comunque il milione di copie. Molti lo videro come un segno dei cambiamenti in corso nel mondo dei videogiochi: c'era ancora spazio per la riflessione in un'epoca ormai dominata dai giochi d'azione, in cui computer e console stavano per sfumare nello stesso mercato?
Uru: Ages Beyond Myst e gli ultimi Myst
Uru: Ages Beyond Myst fu un titolo fortemente sperimentale, che tentò di unire il nascente mercato dei giochi online a quello delle avventure grafiche. Fu anche il Myst che vide il ritorno allo sviluppo di Cyan Worlds. Lanciato nel 2003 permetteva ai giocatori di personalizzare i loro avatar e di collaborare per risolvere dei puzzle. Il gioco aveva un'ambientazione moderna e si svolgeva molti anni dopo i fatti che saranno raccontati in Myst IV: Revelation, il nuovo capitolo canonico della serie pubblicato nel 2004. Uru era un titolo particolare anche per gli standard della serie Myst.
Cyan impiegò cinque anni per realizzarlo (iniziò subito dopo il lancio di Riven), creando una trama meta-narrativa che mescolava la mitologia dei capitoli precedenti con la realtà in modo originale e inedito. Purtroppo non vendette bene, fermandosi ben al di sotto del milione di copie. Nel corso degli anni, tutti i tentativi fatti per rianimarlo fallirono miseramente, condannandolo all'oblio. Cyan ricevette un duro colpo dall'insuccesso del gioco, colpo da cui non riuscì mai completamente a riprendersi. Myst IV: Revelation di suo era un capitolo più canonico: Ubisoft lo sviluppò internamente, affidandolo a un team di circa ottanta persone, un'enormità per l'epoca.
La trama vedeva il solito Atrus richiedere i servigi del giocatore per fare da giudice ai suoi figli, quindi per ritrovare sua figlia Yeesha, misteriosamente scomparsa. Il gioco fu ben accolto e produttivamente può essere considerato come una delle avventure grafiche più grandi di sempre. Purtroppo le vendite non riuscirono a raggiungere quelle dei capitoli precedenti e quasi convinsero Ubisoft a mettere fine alla serie. Nonostante i problemi, il publisher francese accettò di produrre Myst V: End of Ages, il capitolo finale della saga, che vide Cyan ritornare allo sviluppo. La trama di Myst V si svolge dopo i fatti di Uru e vede lo Straniero tornare al servizio di un Atreus ormai vecchio e solo, per salvare sua figlia Yeesha, l'unica sopravvissuta della sua famiglia. Myst V fu il primo capitolo della serie canonica a utilizzare la grafica 3D in tempo reale invece di quella pre-renderizzata. Cyan fece di tutto per renderlo più accessibile, sfruttando anche l'esperienza maturata con realMyst, remake del primo capitolo convertito in grafica 3D in tempo reale, e Uru, anch'esso in 3D in tempo reale.
Nonostante le novità tecniche e una maggiore accessibilità generale, Myst V non ottenne il successo sperato, chiudendo definitivamente la serie. Da allora Cyan è quasi completamente uscita di scena, limitandosi a gestire alcuni tentativi di rianimare Uru, titolo cui evidentemente i Miller tenevano moltissimo, e a lavorare su progetti minori. Per rivederli tornare a fare ciò che sanno fare meglio, ossia creare avventure grafiche ambientate in mondi fortemente evocativi, bisognerà attendere il 2013, con il lancio della campagna Kickstarter di Obduction, considerato dai suoi stessi autori come il seguito spirituale di Myst e pubblicato infine nel 2016.
Attualmente Cyan ha ripreso possesso dei diritti di tutti i capitoli della serie Myst. Ad aprile 2018, in occasione del venticinquesimo anniversario dell'originale, è stata lanciata la campagna Kickstarter per la raccolta Myst 25th Anniversary Collection, che comprenderà tutti i sette Myst (compresi quindi Uru e realMyst), in versioni rimasterizzate e compatibili con i moderni sistemi operativi, realizzate grazie alla collaborazione di GOG.com. Nel frattempo Cyan sta lavorando a un'avventura steampunk chiamata Firmament; i Miller non hanno escluso che, dopo averla conclusa, possano sviluppare un nuovo Myst, ridando vita alla serie.