Nintendo ha sempre messo il gameplay al centro dell'attenzione, stravolgendo anche le convenzioni per piegare la rappresentazione del gioco alla sua meccanica e seguendo una particolare visione costruita in base al game design. Quando uscì il primo Punch-Out!! la particolare inquadratura dalle spalle del protagonista destò un certo scalpore, in una tipologia di gioco solitamente rappresentata di lato, in modo da offrire una visione più canonica dello scontro. Tuttavia, la scelta era perfettamente motivata dalla meccanica del gameplay, che non poteva essere reso in maniera migliore con un'altra prospettiva. A distanza di svariati anni, in diversi hanno provato a imitare questo particolare modo di rappresentare la boxe, ma in pochi si sono avvicinati al costrutto perfetto di Nintendo.
Tra gli sfidanti annoveriamo ora anche Boxing Star, un titolo mobile sviluppato dai coreani di Four Thirty Three e incentrato sulla carriera di un giovane aspirante pugile, dalle palestre più scalcinate ai palcoscenici internazionali. A dire il vero, l'interpretazione della boxe offerta da questo gioco per smartphone e tablet ha anche diversi spunti originali, ma il confronto con il vecchio classico per NES è inevitabile, considerando l'inquadratura e la declinazione fortemente arcade adottata. Anche in questo caso, infatti, si tratta di combattere in match che puntano tutto sul tempismo e la scelta dell'attacco giusto nel momento propizio attraverso controlli alquanto intuitivi, restando dunque ben lontano da una simulazione realistica di questo sport, come rimarcato anche dallo stile grafico caricaturale utilizzato. Il fatto che l'azione sia inquadrata da dietro le spalle del protagonista (sebbene spostata di tre quarti rispetto a Punch-Out!!) non fa che cementare il confronto con il classico.
Botte in punta di dita
Come si conviene a un gioco mobile free-to-play, Boxing Star si fonda su due elementi paralleli: l'azione di gioco vera e propria che si svolge sul ring e un complesso sistema di gestione e management del pugile, che mira a catturare gli utenti nella tela della progressione costante, sempre sul filo della micro-transazione. Per quanto riguarda il sistema di combattimento, il gioco si comporta in modo egregio: i controlli rispondono in maniera piuttosto reattiva, semplificando i vari colpi e le manovre difensive tipiche della boxe in semplici tocchi e strusci delle dita sui due lati dello schermo, con una soluzione intuitiva e soddisfacente anche se in certi casi non è facile interpretare le mosse e agire di conseguenza. La dinamica dello scontro si incentra soprattutto sul tempismo, sulla capacità di schivare gli attacchi e cogliere gli avversari fuori dalla guardia per massimizzare il danno inferto dal contrattacco.
Gli scontri sono piuttosto coinvolgenti ma la ripetitività di fondo emerge sul lungo termine e soprattutto mancano quelle variazioni e situazioni particolari che erano tipiche ad esempio di Punch-Out!! Qui gli avversari tendono ad assomigliarsi tutti per la presenza di un set di mosse sostanzialmente uguale, con le variazioni apportate soprattutto dall'aumento di livello e di potenza delle statistiche e dell'equipaggiamento. Quest'ultimi elementi rientrano ovviamente nel sistema di progressione del personaggio, che per affrontare al meglio le sfide più avanzate deve evolversi vincendo gli incontri ma anche sbloccando e acquistando equipaggiamenti più avanzati e abilità speciali (per lo più modificatori da applicare alle mosse standard). L'avanzamento è abbastanza equilibrato e le cose da seguire sono davvero molte tra allenamento, raccolta di materiali, acquisto e costruzione di equipaggiamento, gestione degli sponsor e combattimenti tra modalità storia e Lega, ma è facile intravedere una meccanica pay to win emergere sul lungo periodo, quando le micro-transazioni tagliano in maniera netta i tempi tipici del grinding.
Conclusioni
Sul ring, Boxin Star si rivela un picchiaduro arcade alquanto semplice ma anche divertente e immediato, grazie soprattutto al sistema di controllo intuitivo e alla meccanica basata sul tempismo che stimola un approccio tattico. L'assenza di caratterizzazione specifica per gli avversari tende a rendere tutto però alquanto ripetitivo sul lungo termine, problema che viene alleviato dalle numerose attività collaterali a cui ci si può dedicare per far evolvere il personaggio. La componente manageriale è ampia e complessa pur rimanendo una sorta di parodia della boxe, ma la tendenza al pay to win traspare abbastanza evidente nel giro di qualche ora di gioco.
PRO
- Scontri piacevoli con controlli intuitivi
- Divertente stile cartoonesco
- Tante cose da seguire
CONTRO
- Scarsa varietà tra gli avversari
- Ripetizioni e attese tra ring e parti manageriali
- Una certa tendenza al pay to win