Fin dalle prime immagini, Need for Speed Unbound si è dimostrato diverso da tutti i suoi predecessori. La famosa saga automobilistica di Electronic Arts, torna con questo capitolo non convenzionale sviluppato da Criterion Games e in uscita il 2 dicembre 2022 su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. L'operazione svolta con Unbound è singolare, perché parliamo di un capitolo nuovo e che visivamente si stacca dalla produzione sia del passato del franchise che con l'attuale concorrenza. Un mix artistico che unisce le corse su strada con la street art e la scena musicale contemporanea. Eppure, nonostante sia tutto nuovo, Unbound per alcuni giocatori sembra un po' un ritorno a casa, a quel periodo in cui la cultura tuning nel mondo dell'automotive impazzava e Fast and Furious era un film con un sequel e uno spin-off all'attivo. Abbiamo parlato di questo e molto altro nell'intervista a Kieran Crimmins, il Creative Director di Need for Speed Unbound.
Si torna sulla strada
Need for Speed Unbound nasce da un profondo dualismo: è chiaramente una nuova creatura, che però non ha paura di guardare al passato della serie, perché toni e le atmosfere sono certamente quelli di Underground e Most Wanted, capitoli particolarmente amati dai fan. Tuttavia nell'arco di tempo che ci separa da questi episodi della saga, la cultura dell'automobile è cambiata e il tuning, il culto dell' "auto truccata", è un po' sparito dai radar. Abbiamo chiesto a Crimmins, quindi, come Criterion ha approcciato la sfida.
"Quando abbiamo iniziato a lavorare ad Unbound volevamo che fosse evidente come le fantasie del giocatore fossero al centro di tutto. Questo è quello che abbiamo preso da Underground e Most Wanted, la power fantasy delle corse clandestine. Invece di ricreare in scala uno a uno un vecchio capitolo però ne abbiamo preso l'atmosfera, modificato il contenuto, perché come detto, le mode e la cultura cambiano".
Niente più corse su pista, niente festival allegri e organizzati nel rispetto della legge, con transenne per il pubblico e tutto il resto. Unbound riporta Need for Speed sulla strada, in un contesto di totale illegalità, dove si sfreccia sulle strade cittadine una corsa clandestina dietro l'altra per difendere la reputazione di miglior street racer sulla piazza. Ovviamente non è assolutamente nostra intenzione fare i moralisti, anche perché, mentre Crimmins ci parlava delle atmosfere di Unbound noi annuivamo con entusiasmo alle sue parole, ma un minimo di riflessione critica su questo aspetto ci siamo sentiti di farla con lo sviluppatore.
Perché è vero: i videogiochi sono pura finzione e di certo un giocatore non diventa un criminale se esposto ad un certo tipo di contenuti. Ma quella di Need for Speed è un'illegalità reale, alla portata di tutti e che, paradossalmente, molti di noi hanno anche vissuto. E non serve aver gareggiato in una corsa clandestina nella zona industriale della nostra città, consumando treni di gomme a suon di donut: in quanti abbiamo preso una multa per eccesso di velocità? Il brivido del limite di velocità è democratico, e per questo anche la fantasia della corsa clandestina diventa più difficile da approcciare a livello creativo. "Ovviamente è un videogioco, non una rappresentazione della realtà. Non vogliamo certo che i giocatori decidano di guidare davvero come nel gioco!" Dice Crimmins. "Quello che vogliamo fare con Unbound è creare un'esperienza avvincente. Abbiamo cercato di riprodurre la natura illecita utilizzando degli elementi narrativi, trasmettendo al giocatore la sensazione di essere importanti, di gareggiare per una posta in gioco alta, di avere un legame affettivo con la propria auto e di essere con lei i migliori sulla piazza".
Per farlo Criterion ha sviluppato una campagna narrativa con l'obiettivo di introdurre il giocatore al mondo di Unbound, sfruttando gli elementi già menzionati da Crimmins. Nello specifico, il creative director ci dice: "Abbiamo un team narrativo di grande talento che ha preso ispirazione dalla realtà. Inseriscono storie realistiche, che qualcuno potrebbe aver vissuto realmente, che possa sembrare autentica anche dopo il processo di scrittura. Insomma, la prima cosa da guardare in una buona storia è che la scrittura sia sufficientemente avvincente e che i personaggi siano ben strutturati e interessanti. Quindi si parte sempre da lì, e poi il viaggio vero e proprio, il viaggio che affrontano, si racconta attraverso le relazioni tra personaggi e ambiente. Non voglio fare spoiler, ma ci saranno molte situazioni conflittuali nella campagna di Unbound".
La libertà della strada
Per buona parte della nostra intervista, abbiamo chiacchierato con Crimmins dell'estetica del gioco, decisamente lontana da qualsiasi canone contemporaneo. Il trend dei racing game arcade, è quello di optare per un approccio iper-realistico: le auto sono perfette, riprodotte nel dettaglio, con cruscotti lucenti e carrozzerie scintillanti. Con Unbound, Criterion ha fatto una scelta molto coraggiosa, utilizzando uno stile più cartoon per personaggi ed effetti speciali, mantenendo le silhouette delle auto riconoscibili ma esaltando alcune proporzioni. L'ispirazione, dice Crimmins, arriva sempre dal passato della serie. "Quando è uscito Underground, ricordo di averci giocato per la prima volta e di essere rimasto assolutamente sbalordito, specialmente rispetto all'innovazione che il gioco portava sulla scena. E ancora una volta, quella sensazione di ispirazione, individualità, creatività all'avanguardia, è il fulcro del pensiero dietro Unbound. Non volevamo solo creare un altro Need for Speed, ma un Need for Speed diverso e inconfondibile. E non fraintendetemi, tutti i capitoli passati sono belli, ma volevamo creare qualcosa che non fosse solo bello. Volevamo che Unbound si distinguesse, abbracciando nel senso più ampio la street art".
La scelta artistica non è stata solo influenzata dalla necessità del team di creare un punto di rottura visivo, ma anche dalla volontà di portare quella libertà e creatività tipica della street art nella parte di customizzazione dell'auto. Tutti i body kit delle auto, ci conferma lo sviluppatore, sono pezzi reali e ricreati in gioco come da catalogo produttore: "Abbiamo molti pezzi aggiuntivi per le auto, frutto di diverse partnership con produttori di parti e ricambi. Queste collaborazione ci permettono di ricreare gli oggetti con il massimo dettaglio possibile, perché vogliamo che effettivamente ci sia del realismo nel gioco. Se un giocatore volesse comprare un ricambio per la sua auto identico a quello montato sulla sua auto nel gioco potrebbe farlo. La creatività poi sta nel modo in cui tutto questo viene assemblato". L'ispirazione per tutto questo quindi è proprio la street art, sia visivamente che per la libertà con cui questa viene realizzata: il cuore di Unbound è la strada e tutto ciò che succede sul suo asfalto.
Parte di quello che nasce, ed è nato, dalla strada è anche la musica. E come è cambiato il mondo automobilistico così ha fatto quello della musica. Se c'è però una cosa su cui, in generale, un gioco di auto non può proprio sbagliare è la colonna sonora. E se avete giocato i capitolo di Need for Speed menzionati in apertura articolo non potete non ricordare gli opening, con Get low di Lil Jon e il remix di Snoop Dog di Riders of the Storm per il sequel. Per Unbound, Criterion si è rivolta a A$AP Rocky, famoso rapper e compagno di Rihanna.
Una scelta che noi sposiamo e che abbiamo voluto sondare anche con Crimmins. "Quella con A$AP è stata una collaborazione perfetta per noi perché amiamo il suo essere trend setter, non solo nella musica ma anche nella moda e nella cultura. Collaborare con lui è stata una sorta di incontro perfetto, perché l'ispirazione che lui vive nell'ambito musicale e artistico è quello di cui abbiamo bisogno. Ed è assolutamente vero: la colonna sonora di un Need for Speed deve essere assolutamente all'avanguardia. È per questo che abbiamo collaborato con lui per pubblicare insieme uno dei suoi brani originali, You and Me, che è quello presente nel reveal trailer e ovviamente anche nel gioco. Lui e il suo staff ci hanno aiutato a creare una playlist assolutamente straordinaria che credo la gente amerà per molto tempo.
Noi abbiamo salutato Crimmins decisamente soddisfatti e pieni di speranza per questo Need for Speed: Unbound, perché sulla carta tutto è al suo posto.