Gamecube
Senza voler cercare troppo, il gioco migliore in uscita per cubo nei prossimi mesi rimane Zelda Twilight Princess: anche qui la demo messa a disposizione è suddivisa in quattro differenti livelli che presentano in maniera abbastanza completa in che modo si svolgeranno le avventure di Link. Prima di ogni cosa una precisazione, come detto poco fa la demo dell'E3 offre 'abbastanza' materiale di questo gioco, ma in realtà non si mostra ancora nei suoi punti chiave: nel trailer ufficiale Nintendo si vede chiaramente che Link avrà la possibilità (o l'obbligo?) di trasformarsi in cane lupo durante l'avventura, quando questo avverrà il mondo intorno a lui virerà in bianco e nero (per allinearsi alla visione dei colori del lupo) e un piccolo essere con una mascherà lo guiderà tra strani nemici d'ombra. Di tutto questo ancora non c'è traccia, nei quattro livelli presentati si viene catapultati in altrettante differenti situzioni di gioco tipiche dell'universo di Zelda. Nella prima area di gioco si ritrova Link (o futuro presunto tale) in un piccolo villaggio in mezzo alle montagne, dove lavora da mandriano e ragazzo tuttofare. I canoni di utilizzo di un environment del genere sono gli stessi di sempre, il ragazzo inconsapevole dal cuore d'oro, un villaggio di strambi personaggi ed una serie di commissioni da eseguire; impressiona il motore grafico soprattutto nella resa dei fluidi, l'acqua è vera come non mai, quasi la si riesce a sentire mentre si nuota o si pagaia lungo il fiume, la resa dei personaggi è la giusta evoluzione di quelli di OoT trasposta di una generazione, vestiti e architetture sono particolareggiate e ben coerenti con l'ambiente che occupano senza perdersi in inutili abbellimenti. La seconda area di gioco è senza dubbio più movimentata della prima, e si apre con il capo dei Marauder che suona il corno stagliato contro un tramonto incendiato: la telecamera si gira su Link in sella ad Epona e si parte fulmineamente all'attacco, in questo stralcio di gioco che impegna il giocatore in un inseguimento all'ultimo respiro per salvare un ragazzino legato alla picca del nemico. Musica, ambientazione e telecamera funzionano all'unisono e in perfetta sincronia per dare quel tocco di epicità alla situazione, un campo di battaglia semi distrutto, barricate abbandonate lungo il cammino e Link che sperona Epona nel tentativo di effettuare il salvataggio mentre orde di goblin in sella a cinghiali lo accerchiano e tentano di colpirlo; brandendo la spada ci si apre un varco verso il nemico più grosso, passa una notte intera e la battaglia ha un climax finale con uno scontro testa a testa sul ponte di un castello in fiamme. La terza demo di gioco ci porta all'interno del più classico dei dungeon boscosi, le abilità utilizzabili sono riprese da OoT ed implementate in base alle armi presenti nel gioco. Quarta ed ultima sezione il boss di fine livello, due grossi serpenti in una melmosa palude. In breve questo è quello che per il momento aveva da offrire Zelda Twilight Princess, non è cambiato nulla dalla versione testata da Multiplayer appena due settimane fa (e che trovate qui), fatto sta che rimane la perfetta evoluzione di quello che era Ocarina of Time, con tutte le potenzialità generazionali offerte da una console come il Gamecube; l'unica cosa di cui si può essere assolutamente certi è che se per il momento Zelda Twilight Princess è un ottimo gioco quando uscirà sarà molto di più, Nintendo e Aounuma lavorano alla stessa maniera, nascondono il più possibile e tengono il meglio per la fine.
1, 10, 100 Marios. Potrebbe essere questa la seconda chiave di lettura del fine corso generazionale per Nintendo; dopo aver assaporato gli inediti campi da basket, la mascotte con i baffi per eccellenza si presenta su ben tre franchise differenti per tastare il campo in attesa della next-generation. Mario Baseball, Mario Striker e Dance Dance Revolution Mario-Mix fanno la loro prima comparsa in questo E3, e se l'ultimo di questi era vociferato da mesi (con tanto di immagini in rete) i primi due possono considerarsi effettiva sorpresa dello showfloor. Tra i due giochi sportivi, pad alla mano, rimane fulgido il divertimento provato con il titolo calcistico mentre è quasi annebbiato il ricordo delle mazze da baseball: sarà la nostra anima da italiano pizza-calcio-mandolino ma questo Striker diverte pur restando sulla falsariga del non brillantissimo Soccer Slam di Sega. Il concept è molto semplice e -senza troppo recriminare- poco originale (Soccer Brawl rimane esempio incontrastato di un genere), un campo, otto giocatori in campo, due snodati portieri coccodrillo direttamente dalla serie di Donkey Kong, un personaggio principale a capo della squadra scelto tra le glorie Nintendo e due aiutanti che fanno parte di quella categoria di comprimari mai dimenticati (Toad, Koopa, eccetera). Al momento la demo è ristretta ad un solo campo con squadre preselezionate, ma nonostante questo promette già molto bene soprattutto in ottica multiplayer. L'obiettivo è quello di segnare in ogni modo e maniera, sarà possibile realizzare gol anche da due e tre punti a seconda della distanza dalla rete al momento del tiro e dal tipo di tiro, e saranno disponibili per ogni personaggio tutta una serie di caratteristici colpi speciali in grado di scardinare le difese avversarie. Il gioco non presuppone falli, è una lotta all'ultimo gol e quindi spallate, pugni e testate non dovranno essere lesinate se si vorrà uscire vincitori dal confronto. Graficamente semplice ma funzionale, per il momento le uniche cose degne di nota sono i modelli dei giocatori, le animazioni e gli effetti grafici ogni volta che si prepara un tiro speciale o si mette ko un avversario. Al di là di tutto rimane evidente il tentativo di Nintendo di cercare un'altra serie di brand vincenti basati sui propri personaggi storici, l'unica cosa di cui bisognerà avere attenzione sarà quella di non saturare il mercato con giochi aventi Mario&compagni come protagonisti. Alla lista dei giochi di Mario si aggiunge anche Mario Party 7, brand di successo basato sul concept dei giochi da tavolo, nella demo mostrata era possibile giocare 6 nuovi minigiochi, 3 da fare in quattro giocatori e 3 da giocare in otto: è infatti questa la sfida che propone questo nuovo capitolo, sarà presente una serie di minigiochi giocabili in otto dove l'unica azione per completare lo stage sarà premere il proprio trigger: quattro pad, otto trigger, otto giocatori.
Concludono la scarna lista dei giochi per cubo in uscita lo strategico Fire Emblem, serie nata su Super Nintendo che finalmente dopo una comparsata su Super Smash Bros approda anche in Europa portando il suo particolare stile di rpg strategico. La grafica del gioco alterna fasi poligonali a personaggi realizzati in cel-shading, e nel corso delle battaglie sarà possibile schierare un ben fornito party d'attacco che supera numericamente di gran lunga gli standard per i giochi di questo genere; la particolarità del gioco è che i personaggi caduti in battaglia non potranno essere resuscitati e bisognerà quindi badare a formare una schiera di combattenti che non abbia mai fine. Battallion Wars è invece quello che rimane del progetto Advance Wars per Gamecube: il gioco è passato sotto diversi cambiamenti e quello presentato di questi tempi alla stampa mostra ancora il fianco a moltissime lacune che rischiano di non essere colmate per via della situazione delicata in cui versa Kujo, lo sviluppatore del gioco. Conclude la lista l'eterno rimandato Geist, che si ripropone per il terzo anno di fila a questa manifestazione senza lasciare particolare traccia di sè: grafica e stile di gioco pressochè invariata, non si vedono progressi di sorta, ogni anno il gioco cambia un po' senza trovare il giusto quid che lo renda degno di essere aspettato (prima) e giocato (poi). Tre anni fa era stato presentato come interessante progetto di sparatutto, ora più che mai rimane un unico grande oggetto di mistero.
Nintendo DS
Dall'evidente povertà (di idee e materiale) di un cubo lanciato ormai verso il fine corso si passa in meno di un metro quadro di spazio all'imbarazzante quantità di materiale interessante in uscita per la console portatile dal doppio schermo. Se qualche mese fa si poteva storcere il naso davanti alla mancanza di giochi degni di essere giocati, da quello che si è potuto vedere in questo Nintendo Games Preview il futuro è certamente radioso, con due titoli su tutti: New Mario Bros e Mario Kart, il passato e il futuro (online).
Il primo quasi non ha bisogno di presentazioni ma due parole si spendono volentieri ogni volta: quello che va detto subito è che questo Mario si riallaccia direttamente ai vecchi episodi per Nintendo e Super Nintendo, da questi prende gameplay, ambientazioni e feeling e li mixa con le potenzialità di DS. La demo mostrata prevedeva tre possibili stage, ambientati nel regno dei funghi, nel deserto e in un castello, livelli che non mancheranno di stupire per trovate geniali che donano un tocco di freschezza alla serie. Una su tutte quella del mega-Mario: nel corso dello stage dando una testata ad una casella ne verrà fuori solo una parte di fungo, continuando con quell'azione il fungo di gonfierà fino a raggiungere la sua immensa forma finale, ed una volta preso Mario diventerà grosso quanto tutto lo schermo e potrà competere con alcuni particolari nemici, limitarsi a schiacciare quelli normali o seminare distruzione tra i tipici blocchetti di mattoni. Una delle azioni inserite nel gioco (che presumibilmente verrà utile nel corso dell'avventura) è quella del salto sul muro ripreso da Mario 64 e trasportato su di un impianto 2D. I personaggi sono animati a regola d'arte e il gioco nel complesso si propone come una dei platform degli ultimi tempi più divertenti da giocare. La chicca finale del gioco è il ritorno dei castelli di fine livello con tanto di asta, bandiera e punteggio.
Mario Kart segna invece un'importante novità nel mondo portatili essendo il primo gioco che sfrutterà il multiplayer worldwide gratuito del Nintendo DS. Il gioco era testabile tramite 8 console 'collegate' tra loro attraverso segnale wi-fi: le piste, lo stile di guida e la grafica riprendono in tutto e per tutto quello che tutt'ora è considerato da molti uno dei migliori multiplayer game della storia videoludica, ovvero Mario Kart 64. E' stato reinserito il comando del salto, i gusci prima di essere utilizzati si dispongono a barriera attorno al kart del giocatore, le piste mostrate sono prese direttamente dall'episodio del Nintendo64, la possibilità di avere un secondo schermo permette di avere sempre a portata di occhio la mappa della pista compresa di posizione dinamica degli altri giocatori e delle armi in pista. La demo mostrata filava via liscia e tranquilla anche con otto giocatori collegati a darsi battaglia, nessun rallentamento, caricamento o difetti nel motore grafico, il gioco per come è conformato si presta al meglio al nuovo servizio online che verrà offerto da Nintendo a partire da novembre e diventerà una sicura killer application per DS.
Tra gli altri giochi presentati spiccano Kirby Canvas Curse, primo gioco DS dedicato all'intrepida palla rosa. In questo capitolo si utilizzerà completamente il pennino per muoversi, disegnare piattaforme su cui spostarsi e distruggere casse per ottenere bonus: da quello che si è visto questo gioco promette davvero molto bene, il sistema di controllo è curato e divertente e stupisce per quanta facilità ci si faccia la mano anche per le manovre più complicate. Metroid Prime Hunters è uno dei progetti più ambiziosi del momento per il DS, il gioco (uno sparatutto in prima persona come la sua controparte su cubo) è il primo a sfruttare una grafica totalmente poligonale e si appresta a diventare uno dei titoli più importanti sul piano del multiplayer; il feeling con il Prime è rimasto invariato per quanto riguarda armamentario, nemici e ambientazione, con una doverosa modifica al sistema di controllo soprattutto per quanto riguarda la morph ball, per il momento controllata da un interruttore sul touch screen. Viewtiful Joe DS impressiona per l'assolutà fedeltà con il capitolo su Gamecube, al momento l'unico potere noto di Joe è quello dello split che permette di dividere in due lo schermo e spostarlo sulla destra o sulla sinistra: per fare un esempio pratico basta pensare ad un idrante aperto nella parte inferiore del touch screen e di un balcone in fiamme in quella superiore, a questo punto con il pennino basterà spostare in linea d'aria l'acqua dell'idrante con il balcone in fiamme per poter proseguire nello stage. Meteos uscito proprio in questi giorni nei negozi americani è la risposta del DS a lumines, il gioco è costruito sulla base di musica e un'infarinatura di Columns: con il pennino è possibile sposare in verticale le caselle e colorare in modo da formare file orizzontali da tre o più tessere che prenderanno letteralmente il volo verso la parte alta dello schermo grazie alla propulsione di alcuni piccoli razzi. Meteos offre diverse modalità di gioco che lo rendono sicuramente uno dei puzzle game più longevi nella lineup del DS e non resta che aspettare l'uscita europea del gioco per assaporare le note di questo bizzarro gioco alieno.
Conclude la lista Another Code, prima avventura grafica punta e clicca per Nintendo DS e in uscita tra 10 giorni esatti, il 24 giugno. Il gioco (completamente in italiano) fonde alla perfezione gli elementi di un gioco come Myst (grafica renderizzata per la visualizzazione degli ambienti) con le innovazioni portate dal touch screen: si utilizza interamente il pennino per muoversi all'interno degli ambienti, per parlare con i personaggi e per utilizzare e raccogliere oggetti utili all'investigazione. Il consiglio è quello di darci un occhio, sicuramente non vi deluderà.
E' ormai da qualche anno prassi consolidata di Nintendo Italia quella di organizzare un piccolo evento per la stampa a poche settimane dal termine dell'E3, per ripresentare in tutta calma il materiale in uscita nei mesi a venire per le varie console. Anche l'anno 2005 non si sottrae alla regola, e ci avviniciniamo con crescente curiosità all'happening italiano per via di un E3 decisamente sotto tono che va esorcizzato toccando direttamente con mano quello che fino a poco tempo fa è stato solo filmato e scritto. Il luogo predisposto è lo stesso dell'anno scorso, il Cosmo Hotel di Cinisello Balsamo, l'accoglienza dello staff di Nintendo Italia non manca mai e ci introduce alla saletta privata contenente i totem console. La prima cosa che si nota è lo spazio molto più grosso utilizzato quest'anno, c'è una piattaforma in più dell'anno scorso che necessita di spazio e scalcia per avere attenzioni, ci sono almeno una ventina di Nintendo DS, la metà solo per Mario Kart e una decina di Gamecube. Ma non acceleriamo troppo i tempi e procediamo con ordine...