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Nobunaga’s Ambition: Awakening, abbiamo intervistato il producer Ryu Michi per il 40° anniversario della serie

Producer e director di Nobunaga's Ambition: Awakening, Ryu Michi ci parla di come si preserva un franchise dagli effetti del tempo, rendendolo immortale.

INTERVISTA di Gianluca Musso   —   22/06/2023
Nobunaga’s Ambition: Awakening, abbiamo intervistato il producer Ryu Michi per il 40° anniversario della serie
Nobunaga's Ambition: Awakening
Nobunaga's Ambition: Awakening
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Nel panorama delle abitudini di consumo dei videogiocatori occidentali, i prodotti giapponesi rappresentano senza dubbio un segmento a cui difficilmente sappiamo resistere, affascinati come siamo da quel tipo di esperienze che sembrano nascere unicamente dalla creatività di chi è nato tra Sapporo e Nagasaki. Eppure, da un punto di vista puramente statistico, è sorprendente scoprire che ne giochiamo in realtà molto poche. Solo una minima parte della produzione videoludica giapponese viene esportata all'estero, ed è quindi comune per noi ignorare interi universi interattivi che nel loro paese di origine sono considerate istituzioni senza tempo.

Prendiamo, ad esempio, Nobunaga's Ambition, una serie di videogiochi di strategia che da oltre 40 anni raffigura le complessità e le contraddizioni del periodo Sengoku Jidai dalla prospettiva di Oda Nobunaga, il leggendario condottiero che riunificò il Giappone in un'era di guerra e tumulto. Nonostante il franchise abbia avuto difficoltà a guadagnare visibilità in occidente, può vantare in patria un seguito enorme, con più di 10 milioni di copie vendute nel corso di quattro decenni. In occasione del 40esimo anniversario della serie, abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Ryu Michi, producer e director di Nobunaga's Ambition: Awakening, la nuova iterazione in uscita il prossimo 12 luglio su PC e PlayStation.

Abbiamo chiesto a Michi qual è il segreto per raggiungere un traguardo così significativo come un 40esimo anniversario, quali sono le sfide e le opportunità nello sviluppare un titolo complesso come un "grand strategy", e quale ruolo ha avuto la community di appassionati nel definire Nobunaga's Ambition come il franchise che è oggi. Ecco, di seguito, cosa ci ha risposto.

La formula magica della longevità

Ryu Michi, producer e director di Nobunaga's Ambition: Awakening
Ryu Michi, producer e director di Nobunaga's Ambition: Awakening

La serie Nobunaga's Ambition raggiunge quest'anno il suo 40° anniversario, un traguardo che pochissimi franchise possono vantare. Guardando al passato, quale ritiene sia stato il segreto della longevità e del successo della serie, nel corso degli anni?

Effettivamente, non è comune per una serie di videogiochi mantenere una presenza forte e pubblicare titoli per 40 anni. Come sviluppatori, abbiamo cercato di continuare a evolvere i vari sistemi di gioco per coinvolgere la community ad ogni nuova iterazione. Non posso affermare con certezza che questo sia il segreto della sua longevità, ma abbiamo apportato cambiamenti significativi al sistema di gioco per ogni titolo, aggiornando il modo in cui presentiamo gli eventi storici basandoci sulle ultime teorie accademiche. Credo che una delle caratteristiche principali di questa serie sia che i nostri giocatori possano sempre trovare qualcosa di nuovo e fresco in ogni nuovo capitolo.

Ogni serie di videogiochi che supera una certa età si trova ad affrontare lo stesso dilemma: come bilanciare tradizione e innovazione, cercando di aggiungere nuovi elementi senza compromettere l'esperienza originale del gioco. Qual è l'approccio che preferite?

Fondamentalmente, tendiamo a mantenere un taglio tradizionale, in modo che i fan della serie possano trovare familiare il nuovo capitolo e sentirsi a casa. Tuttavia, ogni capitolo di Nobunaga's Ambition introduce molte novità nei suoi sistemi, quindi il nostro obiettivo è sempre quello di far evolvere la serie. Prima di tutto, decidiamo quali eventi storici vogliamo rappresentare nel nuovo titolo, e poi li sublimiamo in una forma che si adatta alla serie. Questo è il ciclo di sviluppo che seguiamo. L'idea alla base di tutto è quella di ricreare eventi storici, ma per esempio, il concept di questo capitolo è focalizzato sul nuovo ruolo affidato ai generali, che ora pensano e agiscono autonomamente dal Daimyō.

La serie Nobunaga's Ambition è una vera istituzione, in Giappone
La serie Nobunaga's Ambition è una vera istituzione, in Giappone

La serie Nobunaga's Ambition, in Giappone, ha alle spalle una vasta community di appassionati. Quale pensa che sia il tipo di feedback più prezioso nel processo di evoluzione del franchise?

Creiamo i nostri giochi con l'intento di intrattenere i giocatori, quindi tutte le opinioni espresse dalla nostra community sono importanti per noi. A volte accogliamo il feedback così come ci arriva, ma il nostro vero obiettivo è quello di identificare i reali bisogni che si celano dietro le richieste dei fan per cercare di andare oltre, soddisfacendole in maniera più profonda. Proprio per questa ragione, il nostro vero punto di riferimento è spesso quella parte della community che è in minoranza. Per noi, ciò che è davvero importante è puntare a superare le aspettative dei giocatori, dato che le cose migliori nascono quando non te le aspetti.

In questi quarant'anni, la serie è migrata con successo su diverse piattaforme di gioco. Può raccontarci quali sfide tecnologiche lo studio si è trovato ad affrontare durante queste transizioni?

Credo che sia un problema condiviso tra tutti coloro che si occupano di videogiochi strategici, ma quando si tratta di porting su console, il processo di adattamento del sistema di controllo e della visuale diventa ancora più complesso per noi, dato che abbiamo sempre considerato l'ecosistema PC come nostro principale punto di riferimento durante lo sviluppo. Negli ultimi anni abbiamo sviluppato le versioni per PC e console in modo parallelo, ma sono due mondi molto diversi tra loro, quindi è tuttora una sfida considerevole per noi.

Tra fedeltà storica o compromesso ludico, qual è la ricetta del successo?

Nel nuovo Nobunaga's Ambition: Awakening la gestione dei generali sembra straordinariamente realistica
Nel nuovo Nobunaga's Ambition: Awakening la gestione dei generali sembra straordinariamente realistica

Come suggerisce il titolo della serie, i vostri giochi strategici pongono grande enfasi sull'aspetto storico. Qual è il vostro approccio, di capitolo in capitolo, nel trovare il giusto equilibrio tra realismo storico e giocabilità? Avete dovuto fare dei compromessi significativi?

Il nostro intento è sempre stato quello di sviluppare giochi strategici con l'obiettivo di creare esperienze realistiche del periodo dei regni combattenti del Giappone, ma non credo che rendere tutto estremamente realistico sarebbe poi così interessante. Un gioco strategico deve innanzitutto essere stimolante da giocare, e questo è il nostro obiettivo principale mentre lavoriamo sulla meccanica di gioco. Ad esempio, in Nobunaga's Ambition: Awakening, abbiamo introdotto il concetto di ufficiali che pensano e agiscono autonomamente, come se fossero vivi. Cerchiamo di riprodurre il fatto evidente che ogni servitore era un essere umano in grado di pensare e agire per conto proprio, anche senza ricevere ordini diretti dal suo Daimyō. Tuttavia, ci siamo resi conto in una fase intermedia dello sviluppo che gli ufficiali controllati dall'IA erano troppo intelligenti e la loro influenza si espandeva senza che l'utente facesse nulla. Guardare lo schermo senza fare niente può diventare noioso, vero? (ride) Dopo aver fatto questa esperienza, abbiamo modificato il gioco in modo che queste dinamiche richiedano la supervisione del Daimyō e, quindi, del giocatore.

Una curiosità. Abbiamo parlato dell'importanza del contesto storico per l'identità della serie. Può darci maggiori dettagli sul processo di ricerca che lo studio segue per garantire l'accuratezza storica nella rappresentazione del periodo del gioco e dei suoi personaggi?

Man mano che si effettuano studi storici e si scoprono nuove informazioni, noi teniamo costantemente d'occhio documenti e libri. Molti membri del nostro team sono appassionati del periodo dei regni combattenti del Giappone e si dedicano volentieri alla ricerca storica.

Evolversi di continuo

Equilibrare realismo e strategia è stata una delle sfide dello sviluppo di Nobunaga's Ambition: Awakening
Equilibrare realismo e strategia è stata una delle sfide dello sviluppo di Nobunaga's Ambition: Awakening

Nonostante non sia molto popolare in occidente, la serie Nobunaga's Ambition è rinomata per essere un'esperienza strategica con meccaniche di gameplay estremamente complesse. Potrebbe condividere con noi le sfide - ma anche le soddisfazioni - che si incontrano nello sviluppo di un gioco strategico così complesso?

Beh, la prima cosa che mi viene in mente è che nello sviluppo di un grand strategy, ci sono molti fattori che si influenzano reciprocamente, quindi è difficile fare un singolo cambiamento senza causare un disequilibrio imprevisto o un errore in qualche zona (ride). È necessario anche avere una stretta comunicazione e coordinazione con ogni divisione del team. Quando tutti i pezzi si incastrano perfettamente e tutte le caratteristiche dello strategico si integrano bene tra loro, mi sento ovviamente molto felice e orgoglioso. Alla fine, anche se vale per altri generi e non solo per i giochi strategici, sviluppare un gioco dal concept iniziale fino alla sua pubblicazione è per me molto divertente, ed è senza dubbio l'aspetto più gratificante.


La serie Nobunaga's Ambition è cresciuta ed evoluta nel corso degli anni, incorporando numerose nuove caratteristiche. Oltre a questo storico anniversario, come immagina il futuro della serie?

Prima di tutto, ad essere onesti, il franchise non è ancora molto conosciuto al di fuori del Giappone. Mi piacerebbe farlo crescere ed evolvere in modo tale che possa essere apprezzato a livello globale, e spero che diventi uno dei titoli di punta di Koei Tecmo. Quindi sì, spero veramente che tutti possano contribuire a promuovere questo titolo, inclusa la stampa! (ride). Inoltre, questa volta ho assunto il ruolo di producer e director, e devo dire che in Awakening ci sono alcune sfumature che non sono mai state viste prima nella storia della serie. Non ho deciso tutto fin dall'inizio dello sviluppo, ma se l'avessi fatto, questo capitolo potrebbe essere risultato diverso. Avendo nuove persone che creano giochi, c'è la possibilità che la serie si sviluppi in modo diverso, ed è una delle cose che attendo con interesse.

Mentre lo studio celebra il 40° anniversario di Nobunaga's Ambition, quale è il suo ricordo o traguardo più caro, nella storia della serie?

Non è una domanda semplice. Un importante punto di svolta è stato il 12º capitolo, Nobunaga's Ambition: Iron Triangle. Questo è stato il primo nostro lavoro che ha incluso tutto il Giappone su una singola mappa 3D, una tecnica che è stata poi adottata nei successivi lavori della serie. Qualche anno dopo, abbiamo pubblicato Nobunaga's Ambition: Sphere of Influence, uno dei nostri capolavori, in occasione del 30º anniversario della serie. In quel gioco, gli eventi e le battaglie che avvenivano in tutto il Giappone potevano finalmente essere seguiti visualmente in tempo reale, e la tecnologia è stata persino utilizzata in un famoso programma televisivo giapponese. Le mappe che abbiamo sviluppato per Nobunaga's Ambition: Awakening sono ancora più avanzate, quindi non vedo l'ora che le possiate scoprire!