Oltre cento volumi del manga e mille episodi dell'anime dopo, One Piece è l'unico superstite dei famigerati "Big Three" che avevano riempito il vuoto lasciato da Dragon Ball nei cuori degli appassionati di manga shonen. Mentre Naruto e Bleach hanno terminato le loro corse tra alti e bassi, l'opera di Eiichiro Oda continua a macinare numeri da record, annoverandosi tra i fumetti giapponesi più longevi - e giocoforza, apprezzati - della storia editoriale. Ma nonostante tutti i suoi pregi, One Piece non è riuscito a scampare alla maledizione del tie-in: sono stati pochissimi i videogiochi apprezzabili ad avere come protagonisti Luffy e la sua ciurma, spesso confinati nella sempreverde nicchia dei musou.
Adesso vi diciamo tutto quello che sappiamo di One Piece Odyssey e vi spieghiamo perché questo nuovo titolo di Bandai e ILCA potrebbe cambiare le cose.
I nomi dietro Odyssey
La prima cosa che vi sarà balzata all'occhio guardando attentamente il trailer in calce è lo stile grafico di questo One Piece Odyssey: i colori pastello, le linee morbide e gli shader da computer grafica vi avranno sicuramente ricordato Dragon Quest XI. Ed è normale, perché ILCA, lo sviluppatore che sta lavorando al gioco, ha collaborato con Square Enix proprio allo splendido JRPG uscito nel 2017, occupandosi soprattutto del lato tecnico. Più recentemente, ILCA - che sta per I Love Computer Art, appunto - ha firmato i remake Pokémon Perla Splendente e Diamante Lucente per Switch.
Nonostante questo, One Piece Odyssey non uscirà sulla console Nintendo, ma solo su PC, PlayStation 4, PlayStation 5 e Xbox Series X. Una scelta che suggerirebbe un impegno tecnico superiore alle capacità dell'hardware di Switch, che pure aveva tradotto in maniera soddisfacente proprio il suddetto Dragon Quest XI, proponendolo in una versione persino arricchita.
Ma atteniamoci ai fatti e a quello che sappiamo sul nuovo gioco ispirato a One Piece, che è in realtà è molto poco. Il producer Katsuaki Tsuzuki ha promesso maggiori approfondimenti nei prossimi mesi - il titolo dovrebbe uscire nel corso dell'anno, ma ancora non abbiamo una finestra precisa - ma ha voluto sottolineare con forza che Bandai Namco ha investito una grande quantità di risorse su One Piece Odyssey, che sarebbe in lavorazione ormai da parecchi anni. L'idea era quella di rievocare le atmosfere avventurose e cameratesche della serie a fumetti/cartoni, che per chi non lo sapesse - ma che, davvero!? - racconta le peripezie di un'assurda ciurma di pirati capitanata da Monkey D. Luffy, un ragazzo noto anche come Cappello di paglia, per via del copricapo che porta sempre in testa, che possiede il potere del mistico frutto Gom Gom e può elasticizzare il proprio corpo a piacimento.
Con un cast diversificato che comprende, tra le altre cose, un cyborg, un mutaforma e uno zombi, One Piece si presta bene praticamente a qualunque tipo di gameplay in cui sia possibile attuare un'interazione o cooperazione tra i vari personaggi, e così questa volta si è pensato al JRPG a turni. Non è la prima volta che One Piece sconfina in quel territorio. Era già successo nel 2012 con One Piece: Romance Dawn per PSP e Nintendo 3DS con risultati claudicanti. Questa volta, complice un budget molto più sostanzioso e una lavorazione apparentemente più attenta e ricercata, potrebbe andare diversamente, ma è ancora presto per giudicare il gameplay, del quale abbiamo visto veramente pochissimo. Nel trailer, infatti, si intravede giusto qualche scorcio di giocato, e anche il combattimento è rappresentato da quelle che probabilmente sono le brevi cinematiche di alcuni attacchi speciali.
One Piece Quest XI
La carrellata almeno sembrerebbe confermare l'esistenza degli attacchi combinati, una dinamica di gioco molto amata dai fan dei JRPG d'antan - qualcuno ha detto Chrono Trigger e Suikoden? - che farà impazzire i fan della serie: nella fattispecie, abbiamo intravisto uno spettacolare combinazione che coinvolge Luffy, Usopp e Zoro, e tutto fa pensare che ce ne sia una pletora da scoprire e sbloccare. Nessuna, purtroppo, sembrerebbe includere Jinbe o Yamato, il che complica un po' le cose se volessimo collocare temporalmente questa storia nel canon di One Piece: Tsuzuki ha specificato che l'ha scritta Oda in persona, e che l'autore si è occupato anche dei personaggi inediti (compreso un comprimario che forse sarà giocabile, Adio) ma a giudicare dai costumi che indossano Luffy e soci, e dall'assenza di Jinbe, sembrerebbe che la storia si svolga prima dell'arco narrativo ambientato nel paese di Wa.
Il che avrebbe senso, se consideriamo che il gioco è in lavorazione da anni e la saga di Wa è ancora in corso. A questo punto potremmo considerare One Piece Odyssey alla stregua dei lungometraggi cinematografici, che per tradizione esistono in una specie di limbo, ma in prospettiva significherebbe escludere dal gameplay una tonnellata di power-up, tecniche speciali ed evoluzioni caratteriali dei protagonisti.
Magari Bandai Namco non ci ha ancora mostrato tutto - anche se il sito ufficiale non mente: Jinbe non è nel cast - e magari arriveranno dei DLC a compensare queste mancanze; sta di fatto che sappiamo ancora poco sulla storia, tranne che i nostri finiranno su un'isola misteriosa e dovranno scoprirne i segreti per portare a casa la pelle e magari un bel tesoro.
La struttura di questo scenario è tutta da confermare. Ci sentiamo di escludere l'open world e propendiamo per una mappa suddivisa in zone e macro aree proprio come Dragon Quest XI, che sembrerebbe essere la principale fonte d'ispirazione di ILCA non solo in termini visivi, ma anche di gameplay. Se del combattimento non si è visto nulla e possiamo fare solo congetture sul sistema a turni - ma ancora una volta, le similitudini col JRPG di Square Enix non sono scontate - è pur vero che qualcosa dell'esplorazione si è intravista sia nel trailer, sia nell'approfondimento offerto in separata sede dal produttore Tsuzuki sia sul sito ufficiale.
A quanto pare, i nemici saranno visibili sulla mappa e potremo scegliere se aggirarli o attaccarli, innescando lo scontro; inoltre, le mappe saranno molto verticali, in quanto abbiamo visto Luffy arrampicarsi su un muro per raggiungere una piattaforma più alta, e ci saranno numerosi rompicapi ambientali da risolvere dentro i dungeon. In una brevissima scena, abbiamo visto Luffy ruotare una piattaforma per rindirizzare un raggio di luce verso un porta chiusa, che si è così aperta. È un enigma basilare, ma non escludiamo meccaniche più articolate che potrebbero piacere agli amanti dei JRPG vecchia scuola.
Alla fine, come dicevamo, possiamo fare solo congetture sul gameplay e, nell'attesa di visionare un materiale più concreto, esprimerci sul lato artistico. Certo lo stile grafico adottato da ILCA è divisivo: c'è chi dice che un immaginario come quello di One Piece si sposerebbe molto meglio a una direzione artistica cartoonesca e preferirebbe un normale cel shading, ma dobbiamo ammettere che l'estetica in stile Dragon Quest XI non ci dispiace affatto. Nelle cinematiche funziona bene, e le tecniche speciali mostrate sembrano davvero spettacolari, ma ora bisogna vedere come si comporterà nel giocato vero e proprio, e qua e là abbiamo notato qualche animazione o modellazione 3D approssimativa. Ma il gioco è ancora in divenire e questo trailer certo non rappresenta il prodotto finale.
L'idea di rifare di One Piece un JRPG ci stuzzica non poco, anche perché le dinamiche della serie e le folli capacità dei protagonisti funzionerebbero proprio bene in un sistema di combattimento a turni. One Piece Odyssey promette bene, insomma, ma nei prossimi mesi Bandai Namco dovrà rispondere a tantissime domande sul gameplay. Al momento quello che ci preoccupa di più è l'anacronismo: il titolo ILCA sembrerebbe esistere in una bolla che non prende in considerazione le evoluzioni dell'opera di Eiichiro Oda negli ultimi anni. Non ci sembra una soluzione sensata, ma intanto il gioco dovrà essere valido, e coi tie-in dei manga/anime è sempre una scommessa.
CERTEZZE
- Le similitudini con Dragon Quest XI sono solo un punto a favore
- Il contributo di Eiichiro Oda
DUBBI
- Non sembra tenere conto degli ultimi anni di storie
- Dobbiamo ancora vedere il sistema di combattimento in azione