Outiders è stato un progetto particolarmente atipico. Presentato come un GaaS, un genere di gran moda in questi anni, gli sviluppatori hanno specificato a più riprese che in realtà si trattava di un prodotto fatto e finito, senza strani giochetti legati al modello di business. Il lancio sul mercato è stato gravato da una comunicazione non riuscitissima e da problemi tecnici che hanno afflitto tutta l'infrastruttura server per diverse settimane. Tanti dei giocatori della prima ora si sono trovati a mettere in stand-by o addirittura abbandonare il gioco per paura d'incappare in qualche bug che ne compromettesse l'avanzamento. Nonostante questa serie di problemi però, complice la grande capacità dei ragazzi di People Can Fly di trovare sempre geniali idee tutte votate al divertimento dell'azione, Outriders è riuscito a convincere i giocatori e tanto è bastato per decretarne il successo, quantomeno ideale.
Il mercato, però, non sembra aver risposto ugualmente bene. Si parla di un numero di copie vendute non sufficiente a raggiungere l'obiettivo imposto da SquareEnix, forse complice anche l'uscita simultanea su Xbox Game Pass di Microsoft, elemento che ha certamente aiutato a riempire il server, ma che ha forse rallentato leggermente la vendita standard. Tutto sommato però Outriders è ancora tra noi, pronto ad avere la sua prima espansione gratuita, New Horizon, e, ne siamo certi, a tornare a farsi sentire con ancor più vigore nel corso del 2022.
Nel frattempo scopriamo Outriders: New Horizon, attraverso la nostra prova dell'espansione gratuita.
Nuovi Orizzonti
Outriders: New Horizon è un'espansione tutta votata all'endgame. Nonostante siano presenti alcuni cambiamenti al gameplay, è evidente che la volontà del team polacco fosse quella di dare nuova linfa vitale a chi ha davvero dedicato il proprio tempo a combattere su Enoch. Quelli che abbiamo avuto a disposizione durante la nostra prova erano personaggi precostituiti, con un livello di potenza sufficientemente alto da affrontare agilmente tre delle quattro nuove spedizioni, tutte con un tasso di difficoltà intorno al nove e al dieci.
Chiunque abbia giocato Outriders sa che la difficoltà delle attività di fine gioco è gestita in tier che vanno dall'uno al quindici. Più questo numero è elevato, maggiori sono la sfida e il bottino recuperato a fine spedizione. In questo senso le nuove spedizioni mantengono la stessa struttura, modificando però un parametro fondamentale, sul quale gli stessi autori hanno voluto mantenere il focus: il tempo di completamento. Precedentemente, infatti, più velocemente venivano concluse le spedizioni, maggiore era il numero di ricompense. Questo aspetto permetteva al titolo di mantenere alta l'asticella della sfida e d'inserire una sorta di muro di difficoltà artificiale che desse ai giocatori un'idea chiara di quali spedizioni fossero pronti ad affrontare. Allo stesso tempo però si finiva spesso per correre forsennatamente, lasciando per strada giocatori più riflessivi e rilassati, finendo quindi per generare una tossicità nell'ambiente che non faceva bene al gioco.
Per questo motivo è stata presa la decisione di eliminare il tempo di completamento, potendo così anche lavorare più attentamente alle ambientazioni e a eventuali luoghi o a ester egg piazzati qua e là.
Noi abbiamo apprezzato davvero molto la scelta. È vero che la sfida potrebbe risentirne, ma vi assicuriamo che se non sarete ben attrezzati non sarà il tempo il vostro principale problema, quanto la cattiveria degli avversari che troverete di fronte.
Le spedizioni
Molten Dephts, Marshal's Complex, City of Nomad, The Wellspring. Questi i nomi delle spedizioni che abbiamo affrontato e che costituiscono la base portante di New Horizon. Ambientazioni molto diverse ne caratterizzano le atmosfere, passando da distese innevate a villaggi nel deserto, senza dimenticare anche le strutture industriali di Enoch. Ognuna di esse si presenta piuttosto simile a quel che comunque conoscevamo, con stanze collegate da corridoi costantemente ricolmi di avversari da uccidere che, in taluni casi, si concludono con uno scontro con un boss.
La nostra sessione di gioco è stata realizzata in remoto da PC, dando quindi libero sfogo a qualche fenomeno di lag di troppo, ma tutto assolutamente dettato solo dalla configurazione di prova e non dal gioco in sé, che invece fa ancora oggi della frenesia e fluidità il suo aspetto migliore.
Così come in passato, l'unica regola è avanzare: chi si nasconde spesso muore nel giro di qualche istante e rimanere con un briciolo di HP è una costante che porta all'utilizzo delle abilità di una delle quattro classi disponibili. Noi abbiamo effettuato la prova con il piromante: classe molto offensiva e dedita alla prima linea, che ci ha permesso di tornare a gustare dopo qualche mese il divertimento di un gunplay leggero, ma che sa farsi volere davvero bene.
Solo una delle quattro spedizioni (quella con un tier di partenza pari a dodici) ci è risultata davvero difficile e impegnativa, al punto che senza un dialogo diretto con i nostri compagni d'arme e non potendo contare su una squadra ben amalgamata, abbiamo deciso di abbandonare dopo un paio di tentativi. Per il resto ci siamo sentiti davvero a casa, come se il feeling con il gioco non fosse mai davvero passato, con tutto quello che di positivo e negativo si porta in dote questa affermazione.
Tutto ok, quindi?
Abbiamo cercato di raccontarvi a grandi linee la nostra breve esperienza con Outriders: New Horizon. Purtroppo la velocità e la struttura del test non ci hanno permesso di saggiarne davvero tutti gli aspetti. Resta quindi da testare il bilanciamento con tutte le classi, la validità delle nuove armi e armature e anche la qualità e gestione del loot e degli oggetti acquistabili ai vendor endgame.
Alla luce però di quanto ci siamo detti, quel che resta chiaro è che Outriders mantiene una linea di demarcazione ben precisa tra i titoli a servizio e quelli che invece vogliono tutto e subito. Se questo da una parte funziona a livello marketing su una fetta di pubblico più "hardcore", dall'altra continua a piazzare il gioco in uno strano limbo di contenuti slegati tra loro e per ora troppo distanti nel tempo. Queste quattro nuove spedizioni, per quanto ben realizzate, non mettono a riposo la fame di chi su Enoch ha già trascorso decine o centinaia di ore.
Outriders: New Horizon è un'espansione gratuita ben riuscita nella struttura e con alcuni cambiamenti al gameplay che assicurano maggiore attenzione alla qualità della vita dei giocatori. Il fatto che sia compresa nell'acquisto ne elimina in buona sostanza i difetti legati ai pochi contenuti, fermo restando che i giocatori di Outriders si troveranno ad avere visto tutto nel giro di una manciata di ore. Vedremo cosa il 2022 riserverà al titolo di People Can Fly, ma nel frattempo se avete ancora voglia di fraggare qualcuno o qualcosa con stile, Outriders è lì ad attendervi.
CERTEZZE
- Quattro nuove spedizioni
- Eliminazione del tempo di completamento
- Gameplay sempre frenetico e divertente
DUBBI
- Contenuti risicati
- Difficoltà per larga parte più permissiva
- Qual è il futuro di Outriders?