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Paper Mario: The Origami King, provato il sistema di combattimento

Stiamo giocando a Paper Mario: The Origami King: in attesa della recensione, le nostre impressioni sull'originale sistema di combattimento

PROVATO di Alessandro Bacchetta   —   09/07/2020
Paper Mario: The Origami King
Paper Mario: The Origami King
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Stiamo giocando da qualche giorno a Paper Mario: The Origami King per Nintendo Switch; in attesa della recensione, che arriverà la prossima settimana, condividiamo con voi le nostre impressioni sull'originale sistema di combattimento del gioco. Questa serie è nata come una versione parodistica dei J-RPG: nei primi capitoli le meccaniche erano piuttosto simili a quelle tipiche del genere a cui apparteneva e, allo stesso tempo, sul quale ironizzava. Le cose negli anni sono cambiate parecchio, e The Origami King, pur diverso dai più recenti predecessori, prosegue per la stessa strada di allontanamento dal genere originario.

Paper Mario The Origami King 4

Il titolo non prevede un sistema di level-up, l'evoluzione di Mario è principalmente legata al ritrovamento di oggetti sempre più potenti, non ci sono più le "magie" da utilizzare consumando FP (Flower Points). Non si può dire tuttavia che il sistema di combattimento di The Origami King non sia interessante, anzi; semplicemente, più che basato sulla strategia e la personalizzazione dei protagonisti, si fonda su elementi rompicapo. Una volta che si impatta un nemico, la scena si sposta su un palcoscenico diverso da quello che ospita le sezioni esplorative, un cerchio composto da quattro "righe" e svariate colonne, al centro del quale si pone Mario (e, eventualmente, il suo assistente).

Le battaglie

All'inizio di ogni scontro, l'obbiettivo principale è quello di mettere in fila gli avversari: entro un certo limite di tempo, e utilizzando un ristretto numero di spostamenti. Questi ultimi coinvolgono le caselle che compongono il pavimento dell'arena, e possono avvenire o lateralmente all'interno di una stessa riga, o in profondità all'interno di una stessa colonna; l'obbiettivo appunto è quello di sistemare i nemici in file da quattro elementi, o in quadrati da quattro caselle vicini alla postazione di Mario. Riuscendoci, gli attacchi dell'idraulico migliorano del 50%, e spesso si riesce a sconfiggere gli avversari senza che possano contrattaccare. Viceversa, bisognerà subire le offensive nemiche.

Paper Mario The Origami King 6

Gli oggetti e i rivali diventano sempre più forti, i danni conseguentemente aumentano, i rompicapo di inizio combattimento risultano via via più complessi, ma quest'impostazione rimane sostanzialmente invariata per tutta la parte dell'avventura che abbiamo giocato. Gli stessi assistenti, un classico dei vecchi Paper Mario, non sono altro che dei "bonus" in aiuto dell'idraulico: il giocatore non ne gestisce il movimento, né le azioni. Semplicemente forniscono attacchi ulteriori che facilitano l'eliminazione degli avversari. Per potenziare ulteriormente i colpi di Mario, com'è tipico per la serie, va premuto il tasto giusto (A per i salti, B per il martello) in prossimità del contatto: aiuta a rendere il tutto più vivace, ma ad essere sinceri non crediamo che influisca molto sull'esito dello scontro che, come dicevamo, è principalmente indirizzato dalla risoluzione del puzzle iniziale. Gli sviluppatori sono coscienti della particolarità di questa strutturazione, infatti i combattimenti di The Origami King non sono ossessivamente presenti: quando i nemici diventano "troppo deboli" per Mario, rischiando di far diventare noioso o inutile la lotta (non essendoci punti esperienza, ma solo ricompense monetarie) è possibile ammazzarli con una semplice martellata direttamente sulla mappa di gioco.

Alcuni scontri, più raramente, avvengono durante la fase esplorativa (senza che si acceda all'arena circolare) con delle riproduzioni meccaniche dei nemici tipici della serie: quando si incontrano questi avversari, bisogna stare attenti a non essere colpiti e, allo stesso tempo, pronti ad attaccarli col martello.

Scontri coi boss

L'arena circolare caratterizza anche gli scontri coi boss - a tal proposito, se dai video vi sembriamo particolarmente scarsi, è solo perché non possiamo mostrarvi le strategie migliori per combatterli (potete crederci o meno, ecco). A differenza che coi nemici "semplici" tuttavia, in questo caso è il boss a trovarsi al centro, e a dominare la scena, con Mario costretto ai margini della circonferenza. In queste battaglie, spostando le caselle come al solito, l'obbiettivo è quello di sfruttare le frecce (che indirizzano e generano i movimenti) in maniera tale da raggiungere la pedana giusta o, più comunemente, da avvicinarsi al nemico. La maggioranza degli scontri che abbiamo avuto coi boss sono anch'essi, essenzialmente, degli stimolanti rompicapo; bisogna prima intuire come arrecare danno all'avversario, poi capire come farlo, e infine essere pronti a gestire le complicazioni che il boss propone per evitare la reiterazione del pattern (per lui) nocivo.

Paper Mario The Origami King 5

Sono più puzzle che combattimenti veri e propri perché è quasi impossibile sconfiggere un nemico in una maniera diversa da quella prevista dal gioco; la casella giusta si può raggiungere alterando il percorso in varie disposizioni, tuttavia è difficilmente eliminare un boss semplicemente attaccandolo, non utilizzando appunto la strategia migliore. Parliamo di due, tre o zero danni al confronto di quindici, venti o trenta. Non è facile descrivere una situazione del genere senza entrare nel dettaglio, vi assicuriamo però che giocandolo il tutto vi sembrerà più chiaro di quanto non possa apparire da questo articolo.

In conclusione, almeno fin dove siamo arrivati - e siamo arrivati piuttosto in là - i combattimenti, sia coi nemici normali che coi boss, hanno molto più a che fare con uno stimolante puzzle game che con elementi di strategia e azione. Una strutturazione originale e curiosa, che però alla lunga potrebbe stancare: anche per questo gli sviluppatori li hanno dosati con perizia, senza esagerare.

In questa anteprima abbiamo deciso di focalizzarci interamente sul sistema di combattimento, in attesa della recensione della prossima settimana. È l'aspetto forse più originale di Paper Mario: The Origami King, e per ora ci ha fatto una buona impressione: sono scontri che sostanzialmente prevedono la risoluzione di un puzzle, non richiedono l'elaborazione di una seria strategia, ma risultano comunque stimolanti e, fin dove siamo arrivati, gestiti bene (né invadenti, né poco presenti). Come piccola anticipazione, siamo rimasti piuttosto sorpresi dalle dimensioni della mappa di gioco: è un'avventura più grande di quanto ci aspettassimo, la scrittura è brillante come sempre, alcuni personaggi sono memorabili. La qualità per ora è alta, vediamo se rimarrà così fino alla fine.

CERTEZZE

  • Avventura ampia
  • Mondo di gioco vasto
  • Sistema di combattimento originale...

DUBBI

  • ... reggerà sulla distanza?
  • L'assenza di level-up sarà un problema?