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Perfect Dark, l'anteprima su cosa aspettarsi dal primo gioco di The Initiative

Perfect Dark è realtà, la conferma infine è arrivata ai Game Awards e si tratta del primo gioco del nuovo dream team The Initiative per Xbox

ANTEPRIMA di Giorgio Melani   —   13/12/2020
Perfect Dark
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Erano anni che se ne parlava e ormai da vari mesi le voci si facevano insistenti: il nuovo progetto di The Initiative, il primo per il "dream team" creato all'interno degli Xbox Games Studios, doveva essere legato a Perfect Dark, in qualche modo. Alfine la conferma è arrivata a sorprese durante i Game Awards 2020, proprio poche ore dopo che Aaron Greenberg aveva detto a tutti di moderare le aspettative perché non dovevano esserci enormi novità in arrivo all'evento di Geoff Keighley. Pre-tattica, chiaramente, visto che di annunci durante la nottata ce ne sono stati e anche interessanti, sebbene ovviamente non al livello del primo trailer di Xbox Series X sparato a sorpresa da Phil Spencer un anno fa. Tra questi, in ogni caso, la presentazione di Perfect Dark è sicuramente stato l'evento di maggior rilievo, sul fronte Xbox, sia per il fatto di ritrovare il brand Rare diventato ormai una sorta di cult tra gli appassionati, sia per il primo contatto diretto con quello che The Initiative sta covando ormai da un paio d'anni nei suoi nuovissimi studi di Santa Monica.

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Solo che, come spesso accade in questi casi, il trailer ci ha detto in verità ben poco sul gioco stesso, limitandosi soprattutto a stabilire il tono di questa produzione, a introdurre le sue particolari atmosfere, l'ambientazione e qualcosa del background narrativo ma senza mostrare praticamente nulla del gameplay e gli elementi di gioco veri e propri. Cosa possiamo aspettarci da Perfect Dark? Non è facile dirlo, perché non sembra che The Initiative abbia intenzione di seguire precisamente la strada segnata da Rare con i capitoli precedenti, in termini di struttura di gioco. Potrebbe non essere uno sparatutto in soggettiva, insomma, e puntare invece sugli elementi più peculiari dell'universo di riferimento, come lo spionaggio e l'uso di gadget vari, per mettere in scena un tipo di azione diverso che d'altra parte traspariva già dall'originale su Nintendo 64.

Il trailer di presentazione

Lanciato nella mischia dei Game Awards 2020, il trailer è stata una vera e propria sorpresa, che ha catturato l'attenzione fin dalla comparsa del logo The Initiative, finora mai associato a un materiale video ufficiale. Il taglio intrapreso dal team è diverso da quello classico, sia dal futuristico cyberpunk/alieno dell'originale che dal tono in stile 007 di Zero, dunque fino all'ultimo è stato difficile capire precisamente di cosa si trattasse, cosa che ha amplificato l'impatto del logo posto alla fine, appena anticipato dal colpo di regia nell'inquadratura sul simbolo della DataDyne, che aveva già messo sull'attenti tutti gli appassionati. Purtroppo è un video in computer grafica, dunque possiamo prenderlo solo come spunto per capire qualcosa dell'ambientazione e dello stile, ma fornisce già dei suggerimenti molto interessanti, in particolare per quanto riguarda la visione del futuro elaborata dal team e gli argomenti che potrebbe introdurre. Inoltre, stabilisce almeno una certezza, ovvero la presenza di Joanna Dark, che compare negli ultimi secondi del trailer con tanto di taglio di capelli classico.

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La storia sembra dunque parlare di eco-terrorismo, o comunque una qualche minaccia che grava sul pianeta del futuro legata agli sconvolgimenti climatici ed ecologici che sono avvenuti negli anni. Come racconta il trailer, la Terra ha subito inondazioni, tempeste ed incendi vari a causa del cambiamento climatico, fino a quando non sono intervenute le corporazioni e hanno proposto delle nuove soluzioni per la sopravvivenza, salvando il pianeta ma imponendo, ovviamente, il proprio super potere su qualsiasi aspetto sociale, politico ed economico dell'umanità intera. In questa nuova situazione il mondo sembra aver trovato un periodo di pace e un nuovo equilibrio anche nello sfruttamento delle risorse, ma rimanendo all'ombra di queste inquietanti super potenze la situazione appare precaria, fin quando qualcosa si è incrinato e i rapporti di forze hanno iniziato a modificarsi fino a sfociare in una vera e propria guerra, più o meno occulta. In mezzo a questo caos, troviamo una Joanna Dark in cerca di "risposte".

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Una nuova ambientazione

I riferimenti ai capitoli precedenti ci sono, ovviamente, ma l'ambientazione sembra completamente diversa e anche lo stile fantascientifico adottato. La reinterpretazione di Perfect Dark da parte di The Initiative sembra molto più moderna e per certi versi matura rispetto allo sci-fi un po' naif e colorato di Rare, cosa che potrebbe piacere o meno. Il lavoro svolto sulla creazione del mondo di gioco sembra molto interessante e anche originale, mettendo in scena un futuro molto incentrato sulle problematiche legate al clima e all'ecologia, che si riflettono anche nella rappresentazione delle ambientazioni, come suggerisce chiaramente il deserto "bonificato" e trasformato in coltura visibile anche nel trailer. D'altra parte, il tutto ha un aspetto molto più cinematografico e moderno anche come gusto, piuttosto lontano dallo stile anni 90 dei capitoli precedenti, nei quali traspariva tra l'altro lo spirito scanzonato di Rare. Insomma, la cosa certa è che, nonostante abbia ripreso una proprietà intellettuale già esistente e nota, The Initiative ha voluto dare una propria impronta forte e innovativa al brand.

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Questo vale anche in risposta a chi magari avrebbe voluto vedere una nuova proprietà intellettuale in mano a The Initiative: non c'è dubbio che Microsoft voglia puntare anche alla preservazione della memoria storica dei suoi brand, cercando di rafforzare la propria identità in ambito videoludico puntando sul recupero di alcuni franchise noti oltre alla creazione di nuovi titoli, ma questa operazione sembra un rilancio abbastanza radicale della serie. D'altra parte, le parole degli sviluppatori nella video intervista pubblicata in occasione dell'annuncio lo dicono abbastanza chiaramente: "bisogna evitare una devozione eccessiva al passato", hanno riferito spiegando il loro approccio all'IP classica, "l'importante è trovare una giusta via di mezzo". L'intenzione, a detta del capo del team, Darrell Gallagher, è creare un thriller basato su agenti segreti e ambientato in un mondo del prossimo futuro.

Spiragli sul possibile gameplay

Per molto tempo abbiamo pensato che The Initiative avesse in mente un action adventure in terza persona dal taglio narrativo e cinematografico, in un certo senso una risposta alle produzioni blockbuster tipiche di Sony e che scarseggiano nell'offerta interna degli Xbox Games Studios, ma la scelta di Perfect Dark potrebbe disorientare un tale punto di vista. La cosa potrebbe essere positiva, in quanto le premesse fanno pensare a soluzioni piuttosto originali in termini di gameplay, rispetto a un normale action adventure con fasi shooter. In particolare, l'idea dello spionaggio, il futuro e le applicazioni tecnologiche che derivano da queste basi aprono la porta a situazioni di gioco particolari e interessanti. Oltre a Gallagher, anche il game director Dan Neuburger, il design director Drew Murray e la lead writer Christine Thompson sembrano insistere molto sull'aspetto dello spionaggio futuristico e del mettere in scena un thriller che abbia per protagonista una super spia: Joanna Dark sarà alle prese con una minaccia di disastro ecologico su scala globale e dovrà combattere contro una forza soverchiante facendo affidamento alle proprie abilità in diversi ambiti.

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Ci saranno probabilmente caratteristiche da shooter, ma l'idea è che The Initiative abbia intenzione di tendere anche verso lo stealth action con l'utilizzo anche di gadget super tecnologici, richiamando un po' la traduzione di Splinter Cell e forse l'approccio dinamico alle missioni visto in Deus Ex, se non nello stesso Perfect Dark originale. Nell'intervista, un elemento su cui viene posta particolare attenzione è quello che gli sviluppatori chiamano "spy fighting", ovvero il combattimento nei panni di una spia, posto in contrapposizione con la dinamica da sparatutto in soggettiva tradizionale, cosa che sembra proprio una dichiarazione d'intenti sulla volontà di uscire dalla struttura originale e proporre qualcosa di diverso. All'interno di queste dinamiche da spia rientra peraltro anche "l'esaltazione di muoversi in modi superiori alla normalità", hanno inoltre riferito gli autori, parlando di possibilità di salti, scivolate e vari modi per esplorare l'ambientazione e interagire con gli elementi dello scenario, oltre alla possibilità di utilizzare gadget altamente tecnologici e armi particolari per affrontare le situazioni.

Perfect Dark si basa su un immaginario e una protagonista che valeva la pena recuperare, vista l'ampiezza e le possibili applicazioni del primo e il carisma della seconda, rimasti nel cuore di molti giocatori. La cosa particolarmente positiva è che la sua visione del futuro e le caratteristiche da spy story possono essere riprese e applicate a esperienze anche piuttosto diverse, dunque The Initiative può contare su una notevole libertà di approccio per il suo nuovo progetto e non vediamo l'ora di capire in che direzione il talentuoso team di Xbox Games Studios abbia deciso di portare la serie. Le premesse per un gioco stimolante sia dal punto di vista narrativo che del gameplay ci sono tutte.

CERTEZZE

  • È il ritorno di Perfect Dark!
  • La reinterpretazione dell'ambientazione sembra già ottima
  • L'azione action spionistica è molto interessante
  • The Initiative è ricco di personalità capaci

DUBBI

  • Non si è visto praticamente nulla del gioco
  • L'attesa potrebbe essere ancora molto lunga