E' quasi impossibile fare un elenco delle geniali idee che Nintendo ha inserito in Silver/Gold, ma in generale si può dire che se il primo Pokémon era in grado di incollare il giocatore alla poltrona per un'infinità di motivi, ecco allora che la nuova versione raddoppia questa "infinità". C'è molto, troppo, da fare e altrettanto per cui divertirsi.
Anche in questo caso le differenze tra Gold e Silver sono limitate alla presenza di Pokémon esclusivi, per primi Lugia (presente in Silver) e Ho-oh (presente in Gold): a seconda della cartuccia della quale si sta fruendo, quindi, il giocatore potrà catturare uno dei due leggendari titani dell'acqua e del fuoco. Gli altri Pokémon esclusivi, invece, si limitano ad apparire in luoghi nei qualli, nella versione opposta, appaiono altri Pokémon.
Se da una parte il sistema di scambi multipli non dice nulla di nuovo, incentivando peraltro il giocatore a linkare i Gameboy per completare il PokéDex, va' anche detto che la sua complessità, in Silver/Gold, diventa a tratti scoraggiante. Per esempio, in Red/Blue/Green/Yellow era possibile recuperare uno e un solo esemplare di Eevee, un simpatico Pokémon volpino dotato di una interessante peculiarità: esponendolo all'influsso di una particolare pietra elementale fra quelle disponibili, Eevee poteva evolversi in diverse forme; di conseguenza il giocatore si trovava di fronte a una scelta: quale pietra usare su Eevee? Le opzioni, in fondo, erano solo tre: Eevee si sarebbe potuto evolvere in Flareon (Fuoco), Vaporeon (Acqua) e Jolteon (Elettricità). Una volta evoluto il proprio Eevee, l'unica soluzione per ottenere le altre forme era cercare altri giocatori in possesso di quelle mancanti. Il punto è che in Silver/Gold la questione di Eevee, come quella di Oddish per citare un altro Pokémon con simili proprietà, viene complicata all'eccesso: ora esistono ben cinque evoluzioni, di cui due inedite e cioè Umbreon (Oscurità) e Espeon (Luce); a questo punto trovare ben quattro versioni alternative diventa piuttosto difficile, e il poter importare il proprio Eevee dalla versione Red/Blue/Green/Yellow non facilita di certo il compito. Silver/Gold non è una bambinata, dunque. Esige impegno e dedizione. Adeguarsi agli orari della giornata per catturare i Pokémon giusti al momento giusto non è semplice. Importare i Pokémon catturati nelle versioni precedenti aiuta solo relativamente. Scoprire che, una volta battuta l'Elite Four, l'azione si sposta su un altro continente alla ricerca di vecchi e nuovi Pokémon, da una parte aumenta la longevità del gioco, dall'altra anche la frustrazione. Anche i Pokémon segreti rischiano di provocare forti crisi di nervi nel giocatore: se nelle versioni precedenti i tre Uccelli Leggendari Articuno, Moltres e Zapdos erano relativamente facili da catturare, lo stesso non si può dire per i nuovissimi e inafferrabili Felini Leggendari Entei, Suicune e Raikou, che appaiono in zone totalmente random della mappa senza precisi criteri negli spostamenti. E anche in Silver/Gold aleggia il mistero di un Pokémon super-segreto, in questo caso Celebi, catturabile solo tramite l'inserimento di appositi codici o attraverso il prodigioso save caricabile da Nintendo in appositi negozi.
Silver/Gold, tra l'altro, offre una grafica spartana, ben lontana dai prodigi degli ultimi anni di Gameboy e Gameboy Color. Sono pochissime le implementazioni grafiche offerte dal hardware e i già pochi colori di cui dispone il GBC sono quasi inconsistenti. Bisognerà aspettare Pokémon Crystal per assistere a una piccola evoluzione in questo senso, ma una cosa era già sicura: Silver/Gold, benchè non esenti da difetti, in primis la difficoltà e la complessità, erano due videogiochi semplicemente fantastici, in grado di offrire ore e ore di divertimento (si narra di salvataggi che contano ben 500 ore!) e una varietà instancabile di situazioni di gioco e sorprese. Ripetitivi, senz'altro, nel puro stile della serie, ma chi si era già fatto conquistare da Pikachu e soci con l'edizione del 1996 gridò al Capolavoro. E tanto lontano non era andato.
PokéDex
152 Chikorita
153 Bayleaf
154 Meganium
155 Cyndaquil
156 Quilava
157 Typhlosion
158 Totodile
159 Croconaw
160 Feraligatr
161 Sentrey
162 Furret
163 HootHoot
164 Noctowl
165 Ledyba
166 Ledian
167 Spinarak
168 Ariados
169 Crobat
170 Chinchou
171 Lanturn
172 Pichu
173 Cleffa
174 Igglybuff
175 Togepi
176 Togetic
177 Natu
178 Xatu
179 Mareep
180 Flaaffy
181 Ampharos
182 Bellossom
183 Marill
184 Azumarill
185 Sudowoodo
186 Politoed
187 Hoppip
188 Skiploom
189 Jumpluff
190 Aipom
191 Sunkern
192 Sunflora
193 Yanma
194 Wooper
195 Quagsire
196 Espeon
197 Umbreon
198 Murkrow
199 Slowking
200 Misdreavus
L'Anime
E' chiaro, quindi, che dal punto di vista mediatico/televisivo Pokémon esce vincitore da una sfida dura e non priva di altri concorrenti agguerriti, ognuno desideroso di dire la sua sul nuovo trend soprannominato "collectable games".
All'attivo Pokémon conta ben quattro stagioni televisive e cinque film, senza contare i vari special televisivi e un paio di OAV (Original Animated Video, cartoni animati disponibili solo nel circuito del home-video). La serie, che inizia nel 1997, ricalca in modo abbastanza fedele in concept di base del videogioco. Il protagonista è Satoshi, Ash Ketchum in America e Europa, un bambino di dieci anni che decide di partire per un viaggio come Pokémon Trainer, allo scopo di catturare più Pokémon possibile e gareggiare nei leggendari tornei che si disputano in tutto il mondo. Svegliatosi tardi proprio il giorno della sua partenza e di quella di altri ragazzini come lui, ad Ash viene affidato dal Professor Oak, uno scienziato dedito allo studio dei Pokémon, l'ultimo mostriciattolo rimasto nel suo laboratorio, l'intrattabile Pikachu. Fra Ash e Pikachu è subito lotta, i due non si stanno troppo simpatici e Pikachu sembra non avere un minimo di fiducia negli esseri umani. Sarà una serie di eventi fortuiti, tra cui l'attacco di uno stormo di Pidgey, a dimostrare a Pikachu quanto Ash tenga a lui come Pokémon ma, sopratutto, come amico. Il viaggio prosegue tra un incontro/scontro e l'altro, e presto Ash viene affiancato da due Pokémon Trainer come lui, i capipalestra Kasumi (Misty Waterflower in USA e Europa) e Takeshi (Brock Peters), esperti nell'utilizzo di Pokémon rispettivamente d'acqua e roccia. Durante la loro avventura, i giovani protagonisti finiscono con l'intralciare spesso i piani di un trio di sgangherati criminali appartenenti al famigerato Team Rocket: Musashi (Jessie), Kojiro (James) e il loro Pokémon parlante Meowth, intenzionati a rubare il rarissimo Pikachu di Ash. Il Team Rocket riveste all'interno della serie il ruolo che il Trio Drombo occupava nella famosa serie delle macchine del tempo, la vecchissima Time Bokan Series appunto, finendo col risultare più simpatico dei protagonisti stessi, se non altro per la sfortuna che li accompagna e le gag che li coinvolge di volta in volta. Non sono comunque personaggi privi di spessore, anzi per certi versi sono caratterizzati più di Ash, Misty e Brock, sopratutto per quel che riguarda Jessie e Meowth.
L'Anime
Posto l'incipit, la serie animata di Pokémon soffre del classico e ripetitivo schema strutturale caratteristico di molti cartoni animati per i più piccini: i protagonisti si imbattono in un nuovo Pokémon legato a qualche nuovo personaggio del quale andrà risolto qualche particolare problema, legato come al solito al Team Rocket che, a un passo dalla vittoria, sarà sconfitto catastroficamente dai protagonisti. Verso la fine le cose si fanno ancora più lineari, allorchè Ash prende parte alla famosa Lega dei Pokémon Trainer, che lo impegnerà in una serie di sfide all'ultimo sangue contro allenatori forti quanto e più di lui. Nella seconda stagione della serie animata, intitolata ancora semplicemente Pokémon, e ispirata alle versioni Silver/Gold, le cose si fanno un po' più complicate quando Ash decide di partire per le isole Orange, per catturare nuovi Pokémon e prendere parte ai preliminari della Johto League. In questa serie, Brock è sostituito brevemente da Kenji (Tracy), un fotografo/disegnatore già conosciuto dai videogiocatori come il protagonista di Pokémon Snap: il personaggio, tuttavia, non fece colpo sul pubblico nipponico, forse perchè troppo simile a Brock e più stereotipato, così verso la fine della stagione Tracy lascia il gruppo per seguire gli studi del Professor Oak, e Brock ritorna a viaggiare con Ash, ravvivando gli episodi con la sua feticistica ossessione per le infermiere Joey (in pratica, nel videogioco presenti come semplici sprite alla reception dei PokéCenter, le infiermere Joey sono personaggi dal design totalmente identico, nell'anime, e giustificato dai loro rapporti di parentela). Nella terza stagione, intitolata Pokémon Encore e ambientata interamente a Johto dove Ash disputerà due tornei (tanto che in America la serie è stata divisa in due, intitolate Johto League e Johto League Champions), fa brevemente la sua comparsa anche un duetto di odiosi membri del Team Rocket, per sconfiggere i quali Ash e soci devono allearsi con Jessie, James e Meowth; è chiaro, a questo punto, che la serie è un imbarazzante tentativo di legare le varie versioni videoludiche e i film che, al ritmo di uno all'anno, venivano sfornati in madrepatria: paradossalmente, è il tentativo commerciale imbarazzante più riuscito nel panorama dell'animazione giapponese, data l'elevatissima qualità di disegni e animazioni. In totale, considerando le tre stagioni complessivamente, Pokémon conta la bellezza di 276 episodi, quasi un record per una serie animata giapponese, che in genere, salvo sporadici casi, si attestano intorno ai 26 o 52 episodi. In Italia abbiamo già visto praticamente tutta la produzione animata, eccetto tre episodi, eliminati anche in America, che hanno suscitato un certo scalpore e che meritano la citazione: il primo episodio ad essere stato censurato, e in questo caso perfino in Giappone, è "Dennou Senshi Porygon" ("Soldato Elettrico Porygon"), colpevole di contenere alcuni fotogrammi che in sequenza trasmettevano una combinazione di luci lampeggianti che hanno causato delle crisi epilettiche a centinaia di bambini giapponesi, costringendo proprio la Nintendo a cancellarlo; il secondo taglio storico è stato apportato in America e, di conseguenza, in Italia: si trattava di "Miniryu no Densetsu" ("La Leggenda di Dratini"), episodio in cui un uomo puntava una pistola contro diverse persone, azione che ha causato la cancellazione della puntata perchè considerata "violenta" nonostante un simile accaduto si fosse riproposto diverse volte negli episodi successivi (peraltro questa è una puntata cruciale perchè Ash riesce a catturare decine di Tauros che ricompariranno in seguito); l'ultimo, almeno finora, episodio a meritare la cancellazione è stato "Apooruco no kyujitsu" ("Vacanza ad Acapulco"), colpevole di mostrare un Jessie travestito da donna... in costume. Se il perbenismo occidentale ha eliminato ben due episodi per motivi alquanto banali, va' anche detto che per il resto della serie, apportando comunque qua e là tagli ingiustificati (come una sequenza sostituita da un fermo immagine di ben quattro secondi in cui Misty picchia Brock con un libro...), le modifiche si limitano perlopiù alla sostituzione grafica di ideogrammi giapponesi con l'alfabeto inglese. Attualmente in Giappone viene trasmessa la nuova serie, ispirata alle recenti versioni Ruby/Sapphire per Gameboy Advance, dal titolo piuttosto esplicito "Pokémon Advanced Generation". Questa volta a lasciarci è Misty: il nuovo gruppo è così formato da Ash, Brock e le new-entry Kami (Haruka) e Wally, presenti nel videogioco (del resto, anche il Professor Oak sarà sostituito dal Professor Odamaki, chiamato in America Birch). In questa nuova stagione, un Ash un po' più grande (come dimostra anche l'abito dal design più complesso) si avventura nelle terre della regione di Hoenn, tra Pokémon nuovi di zecca, e ostacolerà i piani dei Team Aqua e Magma, che sostituiscono l'inflazionato Team Rocket nel ruolo del "cattivo" (anche se il Trio Drombo del 2000 invaderà ogni episodio con la sua prorompente ilarità).
L'Anime
Per quanto riguarda i film, invece, non c'è molto da dire se non che sono stati quelli a fare maggiormente le spese della decadenza che ha colpito i Pokémon tra il 2001 e il 2002. Il primo film, probabilmente quello più significativo a livello morale, "Mewtwo VS Mew", intitolato in inglese "Mewtwo Strikes Back" (con un infelice adattamento italiano in "Mewtwo Colpisce Ancora"), si riallaccia direttamente ad alcuni episodi della prima stagione, nei quali il capo del Team Rocket, Giovanni, finanziava la clonazione di un Pokémon ritenuto estinto, Mew, per poi apportare alla nuova creature delle modifiche genetiche al fine di renderla più potente e battagliera. Mewtwo, però, si ribella al suo creatore e decide di riunire i più potenti allenatori del mondo per depredarli dei loro Pokémon, clonarli a loro volta, e dare vita a un esercito in grado di spazzare via la razza umana. Ad Ash e Pikachu il compito di fermarlo, aiutati all'ultimo momento da un personaggio inaspettato... Il secondo film, il più avventuroso, "The Strenght of One" ("La Forza di Uno", da notare che il titolo giapponese originale era "La Rivelazione di Lugia") vede i nostri eroi impegnati a sventare gli esiti catastrofici della guerra tra i tre Uccelli Leggendari con l'aiuto di un Pokémon mitologico, Lugia per l'appunto. Il terzo film, "The Spell of the Unown" ("L'Incantesimo degli Unown" in Italia, "Entei" semplicemente in Giappone) è forse quello più avvincente, allorchè Ash e company si ritrovano costretti ad avventurarsi nel castello di una bambina che, involontariamente, ha risvegliato i misteriosi Pokémon Unown dando vita a Entei, un Pokémon attraverso i poteri del quale sta mettendo a repentaglio l'intero mondo. Con il terzo film, le produzioni cinematografiche salutano l'Italia: il fenomeno non è più abbastanza redditizio e gli incassi davvero esigui di Pokémon 3 costringono gli spettatori italiani a un'attesa estenuante e, forse, infinita. Nel frattempo, in Giappone esce un quarto film, "Toki wo Koete Dai", letteralmente "Un Incontro Senza Tempo", ma che in America viene intitolato, squallidamente, Pokémon Forever: in questo nuovo lungometraggio, Ash e la sua combriccola fanno la conoscenza del Pokémon Celebi e del feroce Suicune, abitanti di una foresta che sta per essere violata dagli esseri umani. Il motivo ecologico alla base di questa produzione è decisamente palese. Il quinto film, intitolato in Giappone "Mizu no Miyaki no Mamuri Kami" (letteralmente, "Gli Dei Protettori della Capitale dell'Acqua") e in America "Pokémon Heroes", introduce due nuovi Pokémon della versione Advance, ovvero Latios e Latias, protettori di Alto Mare e del tesoro chiamato Goccia del Cuore: insieme ad Ash dovranno sventare il piano di due ladre, Zanna e Lyon, che se ne vogliono impadronire. Il sesto film, ancora inedito in Giappone e senza titolo, pare vedrà al centro dell'azione il Pokémon Absol. La qualità dei film basati su Pokémon non rivaleggia sicuramente con le ultime produzioni cinematografiche giapponesi più commerciali (come i film di Cowboy Bebop o RahXephon), figuriamoci con i capolavori di Hayao Miyazaki, ma dimostra un impegno crescente da parte degli artisti, se non nella sceneggiatura almeno dal punto di vista grafico, sopratutto per quanto riguarda il quarto film, una vera perla di animazione. Una curiosità: prima di ogni film è stato trasmesso, di volta in volta, un cortometraggio con protagonista Pikachu. Si tratta di mini-episodi molto semplici, quasi incosistenti, dove i dialoghi sono limitati a un continuo vociare di Pokémon nei loro versi caratteristici: queste mini-storie, nella loro infantilità, tuttavia possiedono una carica umoristica davvero eccezionale e lo spettatore si ritrova a passare un quarto d'ora spensierato senza neanche accorgersene.
Un ultimo accenno va' fatto agli OAV di Pokémon. Finora ne sono stati prodotti due: il primo, intitolato "Mewtwo Returns" sia in Giappone che in America, vede al centro dell'azione di nuovo Mewtwo, per l'appunto, che aiutato dal solito Ash dovrà vedersela con un recidivo Giovanni. Il secondo OAV, "Raikou", per la prima volta non ha per protagonista Ash, bensì Kenta e Marina, i Trainer presenti in Pokémon Crystal (vedi oltre), impegnati nel difendere il Felino Leggendario Raikou dalle aggressioni del Team Rocket. Squadra che vince... si cambia, non nel concept forse, ma almeno si salvino le apparenze.
PokéDex
201 Unown
202 Wobbuffet
203 Girafarig
204 Pineco
205 Forretress
206 Dunsparce
207 Gligar
208 Steelix
209 Snubbull
210 Granbull
211 Qwilfish
212 Scizor
213 Schuckle
214 Heracross
215 Sneasel
216 Teddiursa
217 Ursaring
218 Slugma
219 Magcargo
220 Swinub
221 Poliswine
222 Corsola
223 Remoraid
224 Octillery
225 Delibird
226 Mantine
227 Skarmory
228 Houndour
229 Houndoom
230 Kingdra
231 Phanpy
232 Donphan
233 Polygon2
234 Stantler
235 Smeargle
236 Tyrogue
237 Hitmontop
238 Smoochum
239 Elekid
240 Magby
241 Miltank
242 Blissey
243 Raikou
244 Entei
245 Suicune
246 Larvitar
247 Pupitar
248 Tyranitar
249 Lugia
250 Ho-oh
251 Celebi
Pokémon: Generations
Il mondo dei Pokémon sembra non aver mai fine, ma nonostante la continua uscita di produzioni ad esso legate, già nel 2001 si cominciava ad affievolire la scintilla legata a un gioco che, nella sua semplicità, aveva prepontentemente introdotto sul mercato una ventata d'aria fresca.
Il primo segnale arriva con Pokémon Crystal. Il nuovo gioco, questa volta dedicato solo al Game Boy Color, viene distribuito come una versione riveduta, corretta e aggiornata di Silver/Gold, ma alla fine le differenze sono minime. Quella più lampante è la possibilità di scegliere il proprio allenatore tra due, un maschio e una femmina, Kenta e Marina; poi si nota un maggior uso della palette cromatica e l'introduzione di semplici animazioni per gli sprite dei Pokémon durante i combattimenti. Per il resto, il gioco è praticamente identico, alcuni passaggi sono stati modificati e si nota l'aggiunta di qualche nuovo percorso o enigma: sostanzialmente, Crystal (la cui mascotte è Suicune, non per niente esce in contemporanea con il film Pokémon 4) è l'acquisto obbligato per i possessori di Gameboy Color che non hanno ancora giocato Silver/Gold ma, a livello pratico, non introduce nessuna innovazione in un prodotto ormai straconosciuto.
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Pokémon: Generations
Insieme a Crystal, viene distribuito anche Pokémon Puzzle Challenge, sia per Gameboy Color che per Nintendo64. In entrambe le versioni il concept è il medesimo: Pokémon Puzzle Challenge non è altro che un Tetris di ultima generazione che combina la potenza ludica del buon vecchio rompicapo con il concept alla base di Pokémon Pinball; di conseguenza, scopo del gioco è allineare delle forme geometriche composte da cubetti dello stesso colore, facendoli così scomparire, e contemporanemante risolvere alcune semplici task (come disintegrare in combinazione più cubetti o eliminare solo quelli di un certo colore e in un certo numero) per catturare dei Pokémon.
Il gioco propone diverse modalità, sia in singolo che in multiplaying, e presenta una realizzazione tecnica discreta su GBC e più che buona, sopratutto vivacemente colorata, su Nintendo64. Non si tratta, insomma, di un capolavoro del genere, ma è senz'altro un piacevole passatempo dedicato agli amanti di Pikachu e i suoi amici.
Pokémon: Generations
I Pokémon fanno anche una fugace apparizione a 64 bit in Super Smash Bros., originale picchiaduro/party-game di Nintendo nel quale è possibile selezionare i più importanti personaggi della casa di Mario. In questo primo episodio (di recente è uscito un sequel, Super Smash Bros. DX per GameCube) il giocatore poteva utilizzare Pikachu e Jigglypuff per combattere i vari avversari, facendo leva più sulla loro velocità che sulla forza bruta. Alcuni giocatori più navigati sostengono, tutt'ora, che Jigglypuff fosse in definitiva il personaggio più potente del gioco...
Pokémon: Generations
Successivamente, Nintendo lancia sul mercato anche un prevedibile sequel per Pokémon Stadium, ovvero Pokémon Stadium 2. Il nuovo titolo non si allontana di una virgola dal predecessore, consentendo ai giocatori di ammirare in spettacolari combattimenti tridimensionali i propri Pokémon. Più che altro, Nintendo aggiusta il tiro sui minigame inclusi nella cartridge, ora più divertenti e coinvolgenti, sia se giocati da soli che in compagnia di altri giocatori umani. Inoltre, Pokémon Stadium 2 presenta una quantità di extra encomiabile e si dimostra un ottimo acquisto, sempre nella cerchia dei fan, per chi non possiede il prequel.
Pokémon: Generations
Di poco successivo a Pokémon Stadium 2, e in definitiva considerabile come l'ultimo titolo sui Pokémon per le console precedenti a quelle della nuova generazione, è un altro sequel, ovvero Pokémon Trading Card Game 2: Return of Team Rocket. Si tratta del secondo capitolo della versione videoludica del gioco di carte di Wizards of the Coast e rispetto al prequel introduce un consistente numero di migliorie ma ben poche novità. In generale, la resa visiva è stata decisamente migliorata, sopratutto il dettaglio delle carte, ed è stata ampliata parecchio l'area di gioco, permettendo ora al giocatore di visitare numerose isole piene zeppe di avversari. Ovviamente, sono state introdotte anche la maggior parte delle espansioni presenti sul mercato, sopratutto quelle legate al Team Rocket e alla serie Neo Discovery. Un must per gli amanti del gioco di carte ufficiale, ma già qui si comincia a notare una certa decadenza della serie, ormai imperniata su sequel e porting a mai finire. Di lì a poco, i Pokémon cominceranno un lento declino, ricordati in Giappone da spot pubblicitari, gadget, repliche televisive, manga, ma inevitabilmente guardati con una letale indifferenza, ora che sul fenomeno si è detto molto, troppo, quasi tutto.
Nintendo, tra l'altro, tenta anche una nuova, bizzarra mossa, rappresentata dall'E-Reader, un congegno in grado di leggere particolari codici a barre e trasformarli in dati per semplici videogiochi, e dal Pokémon Mini. Quest'ultimo è una sorta di piccola console in bianco e nero di ridottissime dimensioni (7.4cm x 5.8cm x 2.3cm per soli 70g di peso), che include un orologio interno e un solenoide vibrante. Economica, presenta all'attivo una dozzina di videogiochi racchiusi in mini-cartucce: attualmente sono disponibili Party Mini, Pinball Mini, Zany Cards, Puzzle Collection, Puzzle Collection 2, Pichu Bros, PKMN Tetris, Mini PKMN Platform Game e Togepi's Great Adventure. Si tratta di produzioni estremamente semplici, indirizzate a un pubblico infantile, che in Giappone hanno avuto un ottimo riscontro nel pubblico dei più piccoli. 31
Conclusione: Il Futuro Incerto
Eccoci giunti alla fine di questo Speciale.
Nonostante il declino del mito dei Pokémon cominciato un paio di anni fa, quest'anno Pikachu ha garantito a Nintendo dei riscontri economici a dir poco colossali. A Novembre, infatti, è uscito in Giappone Pokémon Ruby/Sapphire, il nuovo Pokémon tascabile per Game Boy Advance, che è riuscito a rimanere in testa alle classifiche di vendita per mesi e mesi, prima in Giappone e poi in America da Marzo. Ora, Pokémon Ruby/Sapphire approda in Italia, e la situazione per i Pokémon diventa sempre più rosea, dopo aver dimostrato che, nonostante il calo d'interesse, l'affezione che l'utenza ha dimostrato verso i mostriciattoli Nintendo non è mai svanita.
Conclusione: Il Futuro Incerto
A Los Angeles, all'Electronic Entertainment Expo, la manifestazione meglio conosciuta come E3, Nintendo ha presentato le sue nuove proposte in ambito Pokémon, puntando l'attenzione sul GameCube: Pokémon Box e Pokémon Coliseum sono i primi due giochi di nuova generazione dedicati ai Pocket Monsters. Il primo, è una sorta di database nel quale inserire, collegando al GameCube il proprio Game Boy Advance, i Pokémon catturati in Ruby/Sapphire; il gioco, che sarà venduto a un prezzo competitivo insieme al cavetto per collegare le due console, presenta la stessa grafica visionata su Game Boy Advance e si propone come una semplice estensione, un add- on alla cartuccia già apprezzata sul handheld. Pokémon Coliseum, invece, è il nuovo Pokémon Stadium elevato alla potenza del GameCube e se il gioco si propone, come per i predecessori su Nintendo64, come un divertissement dedicato a tutti i giocatori desiderosi di vedere i Pokémon di Ruby/Sapphire in tre dimensioni. Dai filmati visionati, Pokémon Coliseum presenta ancora una grafica grezza e poco dettagliata, ma considerata l'acerba fase di sviluppo durante la quale sono state mostrate le prime immagini del gioco, è certo che la versione finale si dimostrerà all'altezza delle potenzialità del GameCube.
Conclusione: Il Futuro Incerto
Nel frattempo, in rete circolano voci insistenti riguardo a una possibile nuova edizione di Pokémon per GBA, che consentirebbe di acquisire i 200 Pokémon effettivamente assenti nella versione Ruby/Sapphire, mentre Nintendo prepara il lancio del nuovo Pokémon Pinball Advance, nella speranza di poter bissare il successo della precedente edizione per Game Boy Color. Il punto è, a questo punto, prevedere o immaginare quanto potere abbia ancora il fenomeno Pokémon sull'utenza. Nel 2003, dopo quasi 10 anni di Pokémon, milioni di giocatori continuano ad apprezzare le avventure degli allenatori che viaggiano per quel bizzarro mondo, lasciandosi trasportare dalla libertà immaginifica che questo gioco è sempre riuscito a regalare ai suoi fruitori. La speranza è che l'utenza capisca, prima o poi, che non è solo la grafica straordinaria e al passo coi tempi a rendere un gioco geniale e avvincente: il Gameboy Advance ha dimostrato finora quanto sia possibile un approccio simile, e il fatto che Pokémon abbia spodestato per mesi le vendite dei giochi più rinomati per le console casalinghe dimostra che, almeno, è possibile nutrire ancora un po' di speranza.
E in attesa per domani della recensione di Pokèmon Ruby/Sapphire, in uscita proprio domani in Italia, vi ricordiamo il link alla puntata precedente del nostro specialone:
Continuiamo, e concludiamo il nostro viaggio nel mondo dei Pokèmon, con la seconda e ultima parte del nostro super specialone dedicato al mondo di Pikachu e soci!
Gold & Silver
Il fenomeno Pokèmon assunse contorni epici con l'uscita delle versioni Silver e Gold, che in pochissimi giorni sfracellarono qualsiasi record di vendita raggiunto dai giochi per Game Boy. In realtà, Silver/Gold non era poi tanto diverso dalle versioni precedenti, ma presentava una quantità di migliorie che rivoluzionarono quasi totalmente il concept originale.
Questa volta l'azione si svolge nell'isola di Johto e il protagonista non è più Satoshi/Ash, ma un personaggio totalmente nuovo mai apparso nel cartone animato o in altri media legati ai Pokémon. La missione, comunque, non cambia: anche questo nuovo PokéTrainer dovrà viaggiare per l'isola per collezionare nuovi Pokémon, battere gli otto Capi-palestra e partecipare alla grande sfida tra allenatori. Alla fine, dopo aver perfino incontrato i Pokémon Leggendari Lugia e Ho-oh (ovvero... MissingN0!), il giocatore si troverà a scalare la difficile gara contro gli Elite Four e il campione assoluto che, come piacevole sorpresa, si rivelerà essere proprio Satoshi/Ash, accompagnato dal fedele Pikachu.
Oltre alla possibilità di viaggiare per due continenti (prima Johto e poi Indigo, il teatro di Blue/Red/Green/Yellow), Silver/Gold offre al giocatore una quantità di novità davvero impressionante, giustificandosi così per i numerosi ritardi accumulati prima del lancio sia in Giappone che in America (ben un anno e mezzo di traduzione!) e Europa. Punto primo, ci sono ben 101 Pokémon in più. Punto secondo, prenderli è difficile. Anzi, difficile al quadrato. Il punto terzo è collegato al secondo: Nintendo inserisce un timer che, a seconda dell'orario impostato a inizio partita, divide in due la giornata, in giorno e notte (6 pomeridiane alle 6 antimeridiane e viceversa), costringendo i giocatori a vagare anche di notte per le lande di Johto alla ricerca di Pokémon nottambuli, aumentano in maniera esponenziale il coinvolgimento e la complessità dell'avventura. Altri cambiamenti salienti sono, per esempio, la presenza di varie tipologie di Pokéball da utilizzare al momento opportuno; oppure le nuovissime pre-evoluzioni dei Pokémon: mostriciattoli come Pikachu, Jigglypuff e Clefairy adesso presentano una forma evolutiva di base, recuperabile catturando due Pokémon di sesso opposto (altra novità) e lasciandoli in appositi centri dove, dopo un po' di tempo, ci verrà consegnato un uovo che si schiuderà regalandoci un cucciolo di Pokémon nuovo di zecca; a proposito di evoluzioni, Nintendo preferì complicare la vita dei giocatori: siccome non bastavano ben tre Pokémon evolvibili solo tramite scambio (Kadabra, Machoke, Haunter), ecco ora che ce ne sono di nuovi che non solo si evolvono tramite scambio, ma necessitano anche di un particolare item che va' dato loro prima del passaggio da una cartuccia all'altra. Altra novità, quindi: i Pokémon ora possono tenere tra le zampine degli item che doneranno loro particolari poteri o li aiuteranno nel momento del bisogno durante i combattimenti.