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Pokémon Scarlatto e Violetto: abbiamo provato l'open world e il multiplayer per oltre un'ora

Negli uffici di The Pokémon Company abbiamo provato Pokémon Scarlatto e Violetto per oltre un'ora, scoprendo l'open world, il multiplayer cooperativo e tante novità.

PROVATO di Raffaele Staccini   —   21/10/2022
Pokémon Scarlatto
Pokémon Scarlatto
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La sede di The Pokémon Company a Londra è un piccolo paese delle meraviglie. Immersa nel verde di uno dei tanti parchi della capitale britannica, accoglie i (pochi) fortunati visitatori con un mare di Pikachu, loghi sgargianti e merchandise. D'altronde tutto nel piano dedicato alla compagnia è a tema, incluse le tante sale riunioni e gli uffici. La maggior parte delle aree è top secret e ci sono un gran numero di cose che non abbiamo potuto riprendere, ma ci tenevamo a iniziare questo articolo dandovi un'idea dell'ambiente dove abbiamo provato Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto.

Dopo essere stati accolti nella sala Bulbasaur, il team di TPC ci ha scortato nell'area dedicata alla prova (la stessa, se la memoria non ci inganna, dove avevamo testato Spada e Scudo insieme a Junichi Masuda prima dello stop agli eventi stampa per il Covid): un tripudio di gadget vecchi e nuovi, con tanto di colonnine dove capeggiavano i frutti simbolo di questa nona generazione, ovvero uva e arance. Sul tavolo le Nintendo Switch di prova, versione standard in modalità docked: stavolta non si gioca su Switch Lite insomma, ma su monitor di medie dimensioni, con una versione che, come ci è stato assicurato più volte, non era quella definitiva. Ma procediamo con ordine.

L'Open World

La costruzione dell'open world di Pokémon Scarlatto e Violetto sembra interessante
La costruzione dell'open world di Pokémon Scarlatto e Violetto sembra interessante

La nostra prova ha inizio su Pokémon versione Scarlatto, con un file di gioco modificato dagli sviluppatori per permetterci di testare immediatamente tutte le funzioni. Quest'avventura provvisoria inizia infatti in medias res, saltando completamente i dialoghi iniziali e quella che supponiamo sarà la fase tutorial, qui totalmente assente. Tutta la squadra era composta da Pokémon di livello 25, senza starter di nuova generazione, e Koraidon era già disponibile con tutte le abilità sbloccate. La nostra libertà di movimento era totale, ma solo nell'area sud di Paldea. Il confine nord era rappresentato dalla città di Mesapoli, sede dell'Accademia Arancia; a est, invece, potevamo attraversare un vasto canyon fino a Los Tazones, città sede del capopalestra di tipo erba, nota per i fiori e per l'arte.

Consapevoli del limitato tempo a nostra disposizione e liberi da vincoli narrativi, la prima cosa che vogliamo mettere alla prova è la varietà dell'open world. A dorso di Koraidon, l'esplorazione è rapida e priva di particolari sfide: novello Bibarel, il nostro compagno ruotato può accelerare, saltare, nuotare, planare (non volare) e scalare anche le montagne più impervie, permettendoci di raggiungere senza problemi ogni angolo della regione di Paldea. Non sarà altrettanto semplice nella versione definitiva: da quanto abbiamo appreso, i mostri di copertina di nona generazione andranno "potenziati" nel corso dell'avventura e l'aumento delle loro abilità ci consentirà via via di accedere a nuove aree. Il back-tracking dovrebbe quindi avere il suo peso e invogliare all'esplorazione, prendendo di fatto il posto delle vecchie MN.

Non possiamo ancora sbilanciarci troppo, ma il design della regione ci è apparso sufficientemente complesso, con molteplici elementi naturali che si sviluppano in verticale nascondendo materiali e oggetti utili, da raccogliere più avanti. Abbiamo anche trovato una piccola caverna: non esattamente un dungeon elaborato, ma il fatto che fosse nelle prime zone della mappa ci fa ben sperare per le aree più avanzate. La direzione artistica, invece, continua a non convincerci del tutto: al di là della scarsa interazione ambientale, i pochi scenari visitati ci sono apparsi piuttosto spogli e anonimi. Ma il fatto che gran parte della mappa visitabile fosse un canyon desertico non aiuta molto in questo senso.

In questa fase abbiamo sperimentato anche altre novità di questa generazione. I pokémon selvatici sono visibili come in Spada e Scudo, ma la velocità di spostamento raggiunta da Koraidon porta a scontrarsi con quelli meno appariscenti più spesso di quanto si vorrebbe. Non si possono lanciare Poké Ball fuori dal combattimento per catturarli come avveniva in Leggende Pokémon: Arceus; possiamo invece usare la funzionalità "manda avanti" (si chiama così in italiano la nuova funzione di lotta autonoma) per sconfiggere rapidamente i più deboli tra loro, oltre che per raccogliere oggetti sulla mappa. Non è più sufficiente incrociare lo sguardo degli allenatori per avviare una lotta, ma dobbiamo essere noi ad approcciarli per dare via allo scontro. Un ribaltamento di ruoli che dopo 25 anni ci ha lasciato un po' straniti, non eravamo abituati a esplorare la mappa senza essere molestati dai bulli: è stato bello.

Le routine di movimento dei selvatici in Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto non ci hanno convinto del tutto
Le routine di movimento dei selvatici in Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto non ci hanno convinto del tutto

I combattimenti si avviano con un semplice cambio di inquadratura, senza passare per la classica schermata di scontro delle generazioni passate: al di là di qualche intoppo nella gestione della camera, anche questa è un'aggiunta assolutamente gradita per la serie principale. Meno convincenti sono invece i comportamenti dei pokémon selvatici, che reagiscono ancora in modo un po' casuale e sembrano poco propensi ad attaccare in gruppo: avvicinandoci a un gruppo compatto, ci siamo comunque trovati ad affrontare solo uno dei mostriciattoli, con gli altri che erano spariti al termine della lotta. In generale sono comunque molte le piccole modifiche pensate per la cosiddetta quality of life e si vede che il team ha fatto tesoro di quanto appreso sviluppando Leggende Arceus: l'interfaccia è più chiara e i menu più semplici da navigare; la mappa è precisa e indica in modo chiaro la posizione del giocatore nel mondo di gioco; si possono far ricordare le mosse ai pokémon senza andare dall'apposito NPC e lo stesso vale per il cambio dei soprannomi; i Centri Pokémon, con tanto di Pokémon Market, area online e nuovo NPC per la creazione delle MT, sono ora dei banconi all'aperto (alla faccia dell'ambiente sterile) che possiamo raggiungere senza entrare in alcun edificio.

Questi ultimi sono ancora la meta del viaggio rapido ed è proprio sfruttando uno di questi punti di spostamento che siamo passati alla seconda fase del nostro test: la visita a Mesapoli.

Mesapoli

In lontananza, uno dei nuovi Centri Pokémon di Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto
In lontananza, uno dei nuovi Centri Pokémon di Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto

Approfittiamo del breve viaggio in quella che dovrebbe essere una delle città principali di Paldea per un excursus su quello che tutti voi volete chiederci: come sarà il comparto tecnico? La risposta più sincera che possiamo darvi è che al momento non lo sappiamo: la versione che abbiamo testato non era quella definitiva e non abbiamo idea di quanto fosse vecchia la versione che girava negli studi Londra. Demo di questo tipo richiedono molto tempo per essere messe a punto e non è da escludere che Game Freak abbia preferito concentrarsi sul codice finale piuttosto che sugli eventi preview, consegnandoci una versione con qualche settimana, o mese, sul groppone.

Ciò che è certo è che una scelta di questo tipo denota un certo ritardo sulla tabella di marcia, soprattutto lato ottimizzazione, e Mesapoli ne è la dimostrazione più lampante: la città che ospiterà l'Accademia Arancia, o Uva in Pokémon Violetto, è un grosso agglomerato urbano e di pixel. Qui l'aliasing è più pesante che altrove, alcuni elementi architettonici dello scenario caricano le texture in ritardo e molti personaggi non giocanti sono privi delle cosiddette "animazioni di raccordo", quelle cioè che dovrebbero rendere fluidi i loro movimenti. Grosso modo la build rispecchia quanto visto nei trailer di questi mesi. La buona notizia, comunque, è che non si sono verificati bug bloccanti durante il test. La maggior parte delle problematiche descritte sono di ottimizzazione e rifinitura: per quanto ne sappiamo, e speriamo, potrebbero già essere state risolte dal team.

L'accademia di Mesapoli sarà il centro nevralgico di Pokémon Scarlatto e Pokèmon Violetto
L'accademia di Mesapoli sarà il centro nevralgico di Pokémon Scarlatto e Pokèmon Violetto

A Mesapoli, comunque, c'è tanto altro da scoprire: oltre all'Accademia Arancia, che non abbiamo visitato perché avrebbe dato avvio a una cutscene che ci avrebbe impedito di provare qualsiasi altra funzionalità, la città è piena di abitanti e negozi. Questi ultimi, però, non sono più esplorabili come nelle passate generazioni: riprendendo uno stilema tipico di tanti JRPG, negozi di abbigliamento e bar portano ora a una lista dei prodotti disponibili all'acquisto, con anteprima che si carica man mano che si scorre tra le varie opzioni. La personalizzazione è stata ampliata ancora rispetto al passato e, in nome della semplificazione di cui abbiamo parlato per le mosse, anche gli accessori e l'aspetto del protagonista possono essere cambiati direttamente dal menu principale, in qualunque momento.

A caccia di tesori

Pruna del Team Star: è stato il nostro avversario nel viale della polvere di stelle in Pokèmon Scarlatto
Pruna del Team Star: è stato il nostro avversario nel viale della polvere di stelle in Pokèmon Scarlatto

Come ormai già saprete, a Paldea tutto ruota intorno alle attività extracurricolari dell'Accademia Arancia (o Uva, in Pokémon Violetto). Il tema è "la ricerca di tesori" e permettono di seguire tre diversi filoni di missioni principali, nell'ordine che si preferisce. "Il cammino dei Campioni" è la familiare sfida delle palestre che potremo intraprendere puntando al Rango Campione. "Il sentiero leggendario" punta alla ricerca di ingredienti rari insieme a Pepe, portandoci a sfidare i pokémon dominanti. "Il viale della polvere di stelle", infine, ci invita a sfidare il Team Star, un gruppo di teppisti che causa problemi a scuola.

Nonostante lo scarso tempo a disposizione abbiamo avuto un assaggio di tutte e tre queste sfide. "Il cammino dei Campioni" ci ha portato a sfidare Brassius, il Capopalestra di Los Tazones, la città dell'arte e dei fiori. È specializzato in Pokémon di tipo Erba, ma prima di affrontarlo abbiamo dovuto superare il nostro primo "Esame della Palestra". Si tratta di sfide simili a quelle viste a Galar, necessarie per poter essere giudicati degni di poter competere per una delle medaglie della regione (attenzione perché solo 8 delle 18 medaglie disponibili si ottengono sconfiggendo le palestre). Nello specifico la prova di Brassius consisteva in una sorta di nascondino invero piuttosto banale, dove ci veniva chiesto di ritrovare 10 Sunflora nascosti nella città. Un'impresa a tratti fin troppo semplice: speriamo che il tenore di questi test cresca man mano che si prosegue nel nostro cammino. Anche la battaglia vera e propria è stata piuttosto facile, ma sospettiamo che i nostri mostri fossero un po' più forti del dovuto così da permetterci di procedere spediti nella prova.

Il Pokémon dominante scappa dopo essere stato ferito proprio come in Monster Hunter
Il Pokémon dominante scappa dopo essere stato ferito proprio come in Monster Hunter

La prova de "Il viale della polvere di stelle" si è svolta a due passi da Los Tazones: qui abbiamo affrontato la cricca di Pruna, una dei leader del Team Star specializzata nel tipo fuoco. In questo caso la sfida consiste nell'affrontare le reclute del team in modo atipico: si devono infatti sconfiggere un certo numero di pokémon avversari che compaiono all'interno del covo entro un limite di tempo, mandando avanti contro di loro tre dei nostri mostri, per poi avere accesso allo scontro col boss e la sua Starmobile. Superati senza troppi patemi gli scagnozzi, ci ha colpito positivamente la battaglia con Pruna: nonostante il nostro livello fosse piuttosto alto, i suoi Pokémon ci hanno dato del filo da torcere, anche dopo aver attivato la teracristallizzazione, la nuova meccanica esclusiva di nona generazione. Sospettiamo che questo cammino possa rapidamente diventare quello più interessante: lo terremo particolarmente d'occhio.

Poco possiamo invece raccontarvi riguardo "il sentiero leggendario": arrivati nel canyon dominato da Klawf, una sorta di granchio gigante, abbiamo fatto giusto in tempo a incontrare il pokémon e concludere la prima fase della battaglia. Proprio come visto nei trailer, comunque, possiamo confermare che il dominante tende ad allontanarsi dallo scontro quando sta per essere sopraffatto: supponiamo quindi che la sfida si articoli in diverse fasi via via più impegnative. Ma anche su questo torneremo in modo più approfondito in sede di recensione.

Multiplayer cooperativo

L'area pic-nic in Pokémon Scarlatto e Violetto
L'area pic-nic in Pokémon Scarlatto e Violetto

Terminata la sessione in singolo, abbiamo avuto trenta minuti extra per gironzolare un po' per Paldea in compagnia dei colleghi della stampa italiana. Abbiamo così sperimentato alcune delle funzionalità sociali di Pokémon Scarlatto e Violetto, che si sono dimostrate decisamente meglio integrate rispetto a quelle presenti in Pokémon Spada e Scudo. Per entrare nei mondi altrui si deve passare per forza di cose da uno dei Centri Pokémon sparsi per la mappa: una volta collegati, fino a quattro giocatori possono esplorare la mappa insieme, raccogliendo oggetti in modo indipendente l'uno dall'altro. Non si rischia insomma che qualcuno possa rubare una MT che non abbiamo ancora raccolto.

Oltre alla possibilità di scattare foto di gruppo attraverso una modalità fotografica piuttosto ricca, si può accedere ad aree pic-nic condivise per creare dei panini in compagnia attraverso un minigioco semplice e intuito, dove si devono piazzare gli ingredienti a disposizione all'interno di uno sfilatino degno di Bud Spencer. Interessante che questi alimenti funzionino un po' come i poteri O di Pokémon XY, fornendo bonus di vari tipo, inclusi quelli alla cattura o all'incontro di mostriciattoli cromatici.

Animazione legata fenomeno Teracristal di Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto
Animazione legata fenomeno Teracristal di Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto

Abbiamo poi affrontato in compagnia anche i nuovi raid Teracristal, che presentano più novità del previsto. Al di là del funzionamento specifico della trasformazione, che potenzia i pokémon in modo simile al Dynamax, cambiando al contempo il tipo del mostro che utilizza il potere, è la struttura stessa dello scontro a essere diversa dai raid di Galar. Invece di procedere a turni come in Spada e Scudo, infatti, ora l'incontro avviene quasi in tempo reale; ma l'ordine delle mosse non ci è ancora del tutto chiaro. Andrà poi rivisto anche il modo in cui vengono gestiti gli input, visto che talvolta capita apparentemente di perdere un turno perché inizia l'animazione di attacco di uno dei nostri tre compagni di lotta. Terremo gli occhi aperti, ma per ora di carne al fuoco sembra essercene davvero tantissima.

Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto sembrano i giochi della serie principale con più cambiamenti strutturali mai visti finora. Dopo i timidi esperimenti di Spada e Scudo, e quelli più arditi visti in Leggende Pokémon: Arceus, Game Freak ha puntato con decisione su una vera ambientazione a mondo aperto, abbracciando senza riserve vantaggi, e difficoltà, di questa scelta. Il rovescio della medaglia è che l'open world richiede tante risorse tecniche e rende più difficile nascondere eventuali difetti. La nona generazione si presenta però con una serie di novità ambiziose, che mettono in discussione persino alcuni dei capisaldi della serie: questi novanta minuti di test sono riusciti solo a scalfire la superficie di quello che avremo per le mani nella versione definitiva, la cui data di uscita è fissata al 18 novembre 2022. A quel punto vedremo se il team giapponese ha puntato troppo in alto o se è riuscito infine a trovare la quadra.

CERTEZZE

  • Notevoli modifiche strutturali
  • Revisione ponderata di interfaccia e menu
  • Il Team Star
  • Tante opzioni di personalizzazione

DUBBI

  • Interazione ambientale ai minimi termini
  • "Esami delle palestre" rimandati a novembre
  • La build testata mancava di ottimizzazione