Processori, schede video e monitor per il 2019

Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.

Di giorno in giorno si moltiplicano le domande su cosa faremo l'ultimo dell'anno e questo significa che siamo molto vicini a un nuovo Consumer Electronic Show. Ed è un appuntamento che siamo curiosi di raggiungere, spinti dalla speranza che parecchie novità attese per il 2019 facciano capolino proprio durante l'evento che si terrà a Las Vegas dall'8 al 12 gennaio. Parlando in generale siamo senza alcun dubbio curiosi di vedere schermi flessibili, schermi 8K dotati di LED sempre più sofisticati, altoparlanti intelligenti, soundbar di ogni forma e persino pannelli capaci di produrre direttamente il sonoro dallo schermo attraverso vibrazione e conduzione ossea, ma in quanto giocatori ci interessano più nuovi monitor e nuovi televisori, con questi ultimi che dovrebbero virare verso l'8K con prepotenza. Le indiscrezioni parlano infatti di modelli da parte di Sony e LG, in risposta ai primi passi mossi in questo campo da Samsung e Sharp. Per Sony si parla di MicroLED per pannelli dagli 82 ai 98 pollici, mentre LG potrebbe essere pronta per presentare già un OLED 8K, anche se i tempi potrebbero non essere ancora maturi. Ma la fretta, per noi, non è necessaria. La risoluzione 1080p è la più diffusa sia su PC che su console e per ora l'obiettivo è il 4K, magari a più di 60fps. Per questo siamo più interessati dai pannelli 4K ad alto refresh meno costosi di quelli in circolazione. E nello specifico ci aspettiamo di vedere i modelli Samsung che promettono prezzi umani, sebbene non certo contenuti, per la combinazione tra Ultra HD e 120Hz di frequenza di aggiornamento. Inoltre confidiamo che AOC riesca finalmente a immettere sul mercato il suo modello 4K ad alto refresh, come altri promesso nel 2017 e come altri rinviato a più riprese. Ma con il lancio dei costosissimi modelli ACER e ASUS, anche questo usciti solo dopo una lunga attesa, ci aspettiamo una risposta a breve termine da tutte le maggiori compagnie impegnate nel settore dei monitor da gioco. E quale migliore palco se non quello di un CES 2019 che dovrebbe avere il PC tra i protagonisti assoluti. Dovremmo infatti trovarci finalmente al cospetto della serie Ryzen 3000, la nuova famiglia di processori AMD basata sulla seconda incarnazione dell'architettura Zen.

Non si cambia filosofia, quindi, con la combinazione tra tecnologia scalabile ed economia che ha permesso alle CPU Ryzen, Epyc e Threadripper di mangiare una bella fetta della quota di mercato Intel, sfruttando al massimo il momento di debolezza di quest'ultima che si è trovata ad affrontare grossi problemi nel tentativo di utilizzare un processo produttivo proprietario a 10 nanometri. Nel mentre AMD si è affidata a TSMC per il passaggio ai 7 nanometri che è giù avvenuto con le GPU professionali Radeon Instinct basate su Vega 20 e continuerà, a breve, con i nuovi processori Ryzen. Questi, oltre a poter contare sui vantaggi della miniaturizzazione dovrebbero, a detta di svariati rumor, garantire un 13% di istruzioni per clock in più, con un incremento di potenza da moltiplicare per frequenze molto più alte, finalmente intorno ai 5GHz. Inoltre si parla della possibilità di un modello di punta da ben 16 core e 32 thread, un mostro che promette di alzare nettamente la conta dei core per le CPU consumer, schiacciando al contempo una concorrenza che potrebbe essere costretta ad affidare il comando della nuova famiglia di processori a una CPU a 10 core e 20 thread ancora vincolata ai 14 nanometri. Lo strascico dei problemi con i 10 nanometri ha infatti lasciato dietro di se linee produttive intasate, cosa evidente dai prezzi gonfiati dei processori Core, frenando una Intel che ha in serbo parecchie novità, alcune presentate durante l'Architecture Day di dicembre, ed è intenzionata a conquistare i settori del deep learning e dei videogiochi con le sue future GPU discrete. Il lancio ufficiale dei primi modelli, si presume inizialmente vincolati al settore laptop, è fissato per il 2020, ma troveremmo azzeccata la decisione di rivelare qualche informazione in più durante un CES che potrebbe essere teatro di un piccolo conflitto nel segno della grafica mobile e integrata. D'altronde se AMD dovesse presentare i Ryzen 5 3000G avremmo un anticipo dell'architettura Navi e sembra quasi certa una presentazione della lineup GeForce RTX Mobility, a partire dalla soluzione economica MX-250 per arrivare alla GeForce RTX 2070 Max-Q. Inoltre NVIDIA potrebbe essere finalmente pronta a presentare le soluzioni di fascia media e bassa, con quest'ultima rappresentata, sempre secondo i rumor, dalle prevedibili 2050 e 2050 Ti. Sopra troveremmo invece la RTX 2060, forse destinata a rappresentare da sola l'intera fascia media vista la presunta esistenza di ben sei modelli di cui due equipaggiati con 3GB di memoria per chi cerca più che altro framerate elevati in giochi non troppo esosi, due con 4GB e due con 6GB di memoria. Tre coppie, quindi, che sarebbero però separate dall'utilizzo di memorie GDDR5, destinate a modelli più economici di circa 50 dollari, e GDDR6, più care ma presumibilmente più prestanti in determinate situazioni.

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