Prima ancora di arrivare all'uscita di Last Year: The Nightmare e a questa recensione, il gioco targato Elastic Games ha fatto parlare di sé per la modalità di distribuzione scelta dal team canadese (che è anche publisher) al lancio. Last Year: The Nightmare è infatti arrivato come esclusiva temporale del negozio interno all'applicazione Discord, fino a qualche mese fa usata solo per chattare via testo e voce dai giocatori. Nel tentativo di espandersi col suo Store, Discord ha stretto un accordo con Elastic Games che legherà le due parti a un'esclusiva di novanta giorni, trascorsi i quali Last Year: The Nightmare arriverà anche negli altri negozi virtuali su PC ed eventualmente su console. Al di là delle questioni puramente commerciali, Last Year: The Nightmare ci ha saputo comunque incuriosire al suo annuncio per le dinamiche multiplayer asimmetriche, legate a una nicchia con alte potenzialità in termini di divertimento in cui possiamo trovare titoli come Dead by Daylight e Friday the 13th: The Game. Ma non perdiamo altro tempo, perché l'assassino potrebbe essere in giro: è il momento di agire!
Trama e modalità: so cosa hai fatto...
Per la sua ambientazione, Last Year: The Nightmare si lega indissolubilmente alle figure più tipiche dei film slasher di qualche tempo fa. Non è casuale dunque la scelta di collocare l'azione durante la festa di Halloween del lontano 1996, anno in cui proprio il suddetto genere si ritrovò a vivere una seconda giovinezza grazie all'uscita di Scream nelle sale. Riprendendo perfettamente le linee classiche di questa nicchia del cinema horror, in quella che al momento è la sua unica modalità Last Year: The Nightmare ci mette nei panni di cinque studenti in fuga da un maniaco assassino, per un totale di sei giocatori partecipanti alla partita. L'obiettivo per il gruppo in fuga è quello di trovare un oggetto sulla mappa, usandolo in un contesto specifico per ottenere così la possibilità di abbandonare l'area e dare così fine alla partita. L'assassino deve ovviamente impedire che tutto questo vada in porto, intralciando le operazioni dei cinque ragazzi. Per farlo può disseminare trappole di vario genere in giro per la mappa, ma soprattutto li può affrontare a più riprese per compiere i suoi efferati omicidi. Chi interpreta il maniaco ha al momento la possibilità di scegliere tra tre personaggi diversi: lo Strangler è veloce e dotato di una catena con cui può attirare a sé i ragazzi, il Giant è una montagna di muscoli lenta ma in grado di prendere e scaraventare con forza chiunque a metri di distanza, lo Slasher è infine una via di mezzo dotata di ascia.
Il gameplay: preda o predatore?
Al fine di simulare le scene dei film dove gli assassini sembrano in grado di essere sempre un passo avanti alle loro prede, gli sviluppatori hanno inserito in Last Year: The Nightmare la modalità Predator, che permette a chi controlla il maniaco di teletrasportarsi in qualsiasi area della mappa. L'unica condizione è quella di non essere nel campo visivo dei cinque ragazzi, i quali devono anche per questo motivo lavorare di squadra per fare in modo che l'assassino resti a debita distanza. Il segreto per arrivare incolumi alla fine della partita sta proprio nel coordinarsi per evitare di rimanere isolati, permettendo in quest'ultimo caso allo Strangler o chi per lui di attaccare. Anche se spesso la fuga resta la migliore opzione, in gruppo si può anche passare al contrattacco per guadagnare tempo, sfruttando le caratteristiche di ogni personaggio per tentare di eliminare l'assassino. Abbiamo infatti quattro classi a disposizione, anch'esse abbastanza classiche nelle loro caratteristiche: Assault, Medic, Scout e Technician. Esplorando la mappa, ognuna di esse può trovare materiale per costruire e potenziare la propria dotazione, creando per esempio nel caso del tank (Assault) un caschetto da football per proteggersi, o armi come lanciafiamme e torrette. Nel caso in cui l'assassino riesca a eliminare uno dei membri del gruppo, il respawn di quest'ultimo avviene all'interno di un ripostiglio, dal quale gli altri sopravvissuti devono liberarlo per permettergli di continuare la fuga. Anche se Last Year: The Nightmare non mette a disposizione un tutorial, si riesce comunque a imparare le sue dinamiche in tempi abbastanza brevi. Le problematiche principali al momento riguardano la scarsità di contenuti (sono presenti solo tre mappe) e l'assenza di un motivo tangibile per continuare a svolgere partite dopo le prime due ore di gioco, a meno che scalare una classifica per voi non lo sia già. Il periodo indicato è quello più o meno necessario per vedere tutto quello che la creatura di Elastic Games ha al momento da offrire. Con l'aumentare della conoscenza del gioco, è nata online anche la richiesta di rivedere un bilanciamento che al momento sembra andare troppo a sfavore dell'assassino, che in effetti in alcune partite rischia di diventare preda di un gruppo di giocatori che sappia il fatto suo.
Cosa ci attende nel 2019
In termini di divertimento Last Year: The Nightmare riesce senza dubbio a dire la sua, ma al suo stato attuale il gioco corre il rischio di attirare a sé solo i fan più sfegatati di Scream e simili. Per il 2019 il team canadese ha già fissato alcuni paletti, promettendo la pubblicazione di nuovi contenuti legati a mappe, armi e personaggi (assassini compresi) aggiuntivi, oltre che a modalità di gioco diverse da quella attuale. Tra le promesse di Elastic Games c'è anche il desiderabile sistema di progressione, grazie si dovrebbe riuscire a mantenere vivo l'interesse nei confronti di Last Year: The Nightmare su un periodo medio-lungo.
Grafica e sonoro: pulito e curato
Oltre alla classe di gioco, chi si collega a una partita può scegliere il tipo di personaggio che più gli aggrada, anche in questo caso attingendo tra una serie di figure classiche: la diva della scuola, il nerd occhialuto, il quarterback della squadra di football, e così via. Anche se la scelta è puramente di tipo estetico, una volta partita l'azione il giocatore ha modo di apprezzare il lavoro svolto da Elastic Games per dare a Last Year: The Nightmare un'ambientazione degna di nota, a partire appunto dai suoi protagonisti. In termini tecnici il gioco si comporta piuttosto bene, con una cura significativa nei confronti dei dettagli sia per i protagonisti che per la mappa, accompagnati da buone animazioni dei personaggi. Il gioco vanta inoltre una buona ottimizzazione nei confronti di bug e stranezze varie: anche i problemi di disconnessione che hanno afflitto le partite nei giorni successivi al lancio sembrano essere stati risolti. Il sonoro sa anch'esso il fatto suo: andare in giro per la mappa vuol dire infatti prestare l'orecchio a tutta una serie di voci e rumori sinistri, senza dubbio utili per creare l'atmosfera da Venerdì 13 che gli sviluppatori avevano in mente. I protagonisti offrono inoltre alcune linee di dialogo interessanti, senza voler pretendere lo sviluppo di una trama che ovviamente non c'è.
Conclusioni
Il giudizio a chiusura di questa recensione deve necessariamente basarsi su quanto visto nella versione attuale di Last Year: The Nightmare. Pur mostrando delle qualità, il titolo targato Elastic Games soffre pesantemente di una mancanza di contenuti, a causa della quale dopo le prime due ore si ha la sensazione di avere già visto tutto quanto il gioco abbia da offrire. Continuare a giocare solo per divertimento può comunque essere bello, ma alla lunga non può mantenere: in questi termini starà agli sviluppatori rispettare le promesse fatte, ampliando l'offerta di Last Year: The Nightmare. Considerandone il potenziale, se questo dovesse verificarsi torneremo sicuramente a parlare di questo gioco con maggiore entusiasmo.
PRO
- Grafica pulita e ben rifinita
- L'ambientazione non viene mai a noia
- Molto divertente, soprattutto se giocato con amici
CONTRO
- Pochi contenuti
- Sistema di progressione assente
- Qualche problema di bilanciamento