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Project L, il picchiaduro di Riot sembra una bomba!

Presentato di recente con un video di gameplay abbastanza sostanzioso, Project L si prepara a rivoluzionare i picchiaduro con la sua struttura free to play.

SPECIALE di Aligi Comandini   —   21/12/2022
Project L, il picchiaduro di Riot sembra una bomba!
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Lo abbiamo già detto varie volte, ma è il caso di ripeterlo anche oggi: il 2023 potrebbe non essere solo l'anno delle grandi uscite tripla A, bensì rappresentare una nuova età dell'oro dei picchiaduro. Nomi come Street Fighter 6, Tekken 8, e un apparentemente confermato progetto di NetherRealm (almeno stando ai tweet del solito Ed Boon), dovrebbero tranquillizzare ogni appassionato del genere. L'unico problema risiede nel fatto che questa triade di mostri delle botte virtuali rappresenta anche una muraglia quasi invalicabile per qualunque produzione dal marchio non consolidato.

Pur con mostri del genere all'orizzonte, gli sviluppatori di Riot Games non sembrano spaventati e, anzi, hanno iniziato a smuovere la comunicazione riguardante la loro ultima creatura: Project L, questo il titolo temporaneo del gioco, è infatti un picchiaduro con alle spalle veterani del team americano e alcuni nomi pesantissimi della "fighting game community", tra cui quei fratelli Cannon che hanno congegnato il rollback netcode ad oggi considerato una tecnologia praticamente indispensabile per prodotti di questo tipo. Nomi simili dovrebbero garantire fiducia, senza contare poi che la natura free to play del gioco aprirà le porte a un oceano di nuove leve.

Eppure, anche con basi così granitiche a sorreggere la baracca, di gameplay di Project L se ne era visto pochino fino ad oggi. Forse annusando la pericolosità dei poderosi avversari sopracitati, dunque, Riot ha fatto la sua mossa con un interessantissimo video di presentazione, che finalmente spiega con cosa abbiamo a che fare. Lo abbiamo osservato attentamente cercando di cogliere tutte le informazioni possibili, e oggi cercheremo di capire insieme a voi cosa ci aspetta, perché Project L dà l'impressione di voler mettere molta più carne al fuoco del previsto.

Danza di coppia

Jinx è chiaramente la 'zoner' di Project L, ma in questo gioco il movimento è abbastanza complesso da poterla arginare facilmente
Jinx è chiaramente la "zoner" di Project L, ma in questo gioco il movimento è abbastanza complesso da poterla arginare facilmente

Partiamo dalle basi: Project L sarà un picchiaduro tag strutturato sul due contro due. Questa scelta va di pari passo con il ritmo dell'azione nel gioco, all'apparenza vicino a quello dei cosiddetti "anime fighter" e a giochi come i Marvel vs Capcom. In particolare, da quanto osservato nel video di gameplay, molta ispirazione sembra venire anche da Marvel Infinite (sfortunato ultimo capitolo della serie, che aveva buone idee ma non applicate benissimo) e Power Rangers Battle For The Grid, quest'ultimo noto per essere un gioco particolarmente fuori di testa nel campo.

Un sistema di questo tipo, di norma, è estremamente rapido e spettacolarizzato, ma vanta anche una complessità non indifferente agli alti livelli, derivante in primo luogo dalla possibilità di utilizzare manovre combinate, assist e sinergie tra i personaggi. Considerando che Project L vuole essere accessibile per i neofiti, quindi, Riot ha seguito la strada di alcuni picchiaduro moderni abbracciando gli input semplificati, e in particolare permettendo di eseguire le mosse speciali con un tasto più i direzionali. Si tratta, per intenderci, di un combat system simile a quello visto in DNF Duel e Granblue Fantasy: Relink (anche se qui non sembra esserci l'esecuzione "alternativa" delle mosse con input complessi che c'è in quei giochi), che abbassa enormemente le barriere legate all'esecuzione e permette in genere di eseguire combo con estrema facilità. Una scelta sensata se si considera la volontà di diffondersi il più possibile, ma che va controbilanciata da altri elementi, per evitare una semplificazione eccessiva del sistema e una morte precoce del gioco.

Riot ha pertanto pensato bene di offrire ai giocatori una discreta massa di meccaniche utilizzabili, alcune correlate ai tag, e altre già al movimento. Project L vanta dunque personaggi con una mobilità notevole, la capacità di eseguire scatti in serie, salti lunghi e supersalti, e persino abilità di movimento uniche per ogni combattente. Ekko, ad esempio, può lasciare a terra immagini residue e riavvolgere il tempo tornando alla posizione precedente nel bel mezzo degli spostamenti, Ahri può eseguire scatti aerei multidirezionali, e sospettiamo che vi siano ben altre sorprese nel roster. Ah, parlando di quest'ultimo, nel video è stata confermata anche la presenza di Illaoi, i cui tentacoli posizionati a terra continuano ad attaccare i nemici per qualche tempo dopo la loro comparsa.

Movimento e varietà dei personaggi dovrebbero rappresentare insomma già fondamenta di tutto rispetto per gli esperti, ma gli elementi più interessanti del gameplay sono curiosamente ben altri...

Risse imprevedibili

La capacità di Ekko di riavvolgere il tempo lo rende difficile da prevedere già normalmente. Figuriamoci quando si inizia ad abusare del complesso sistema tag di Project L
La capacità di Ekko di riavvolgere il tempo lo rende difficile da prevedere già normalmente. Figuriamoci quando si inizia ad abusare del complesso sistema tag di Project L

Ricordate quando abbiamo tirato in ballo Battle For The Grid? Bene, perché il sistema tag di Project L sembra basato in larga parte su quel gioco, anche se crediamo con un bilanciamento molto più "sensato". I propri personaggi possono infatti usufruire di ben due assist attivi (cambiano in base al tempo di pressione del tasto dedicato) del proprio compagno, e scambiarsi con lui in qualunque momento, perfino durante una manovra. Questo significa che i tag possono venir usati fluidamente durante le combo se si sfruttano assist in grado di continuarle, e che sarà addirittura possibile confondere i nemici posizionando il secondo combattente sullo schermo con alcune manovre, e passando a lui all'ultimo momento. Sì, per farla semplice, certi assist portano i compagni a rimanere sullo sfondo per qualche secondo, dandovi tutto il tempo di riposizionare il guerriero attivo e di attaccare ancora prima di effettuare il tag; nel video di gameplay si è visto chiaramente come ciò possa dar vita a dei mixup difficili da prevedere, con attacchi provenienti da tutti i lati e strategie offensive peculiarissime.

A fare da ciliegina sulla torta ci pensano un sistema di combo folle, con rimbalzi a muro e serie di colpi molto lunghe, e alcune interazioni davvero particolari tra i personaggi, come ad esempio la possibilità di far rimpallare le granate piazzate a terra da Jinx anche con il secondo membro del team, per mettere ulteriore pressione agli avversari.

Illaoi è stata appena svelata, e la sua capacità di piazzare tentacoli a terra ci fa già molta paura. Sarà plausibilmente fastidiosissima
Illaoi è stata appena svelata, e la sua capacità di piazzare tentacoli a terra ci fa già molta paura. Sarà plausibilmente fastidiosissima

Impossibile ovviamente definire al momento fino a che punto queste affinità tra i guerrieri influenzeranno le strategie in campo, ma già da quanto osservato sembra evidente come il tutto sia pensato per favorire certe combinazioni di combattenti, e garantire una lunga lista di opzioni in battaglia. E se siete preoccupati per le combo troppo lunghe e il rischio di venir chiusi all'angolo, sappiate che i Riot hanno pensato anche a questo inserendo un "burst" simile a quello dei Guilty Gear, che interrompe le combo nemiche chiamando a schermo il compagno, ma può venir sprecato se l'avversario finta gli attacchi col giusto tempismo.

Il primo impatto con quanto visto è pertanto molto positivo, e di certo aiuta anche il look del gioco, che sembra già vantare un comparto tecnico di tutto rispetto nonostante interfaccia e arene siano chiaramente ancora un work in progress.

Ahri sembra avere una mobilità aerea notevole. Sarà un personaggio estremamente aggressivo in Project L
Ahri sembra avere una mobilità aerea notevole. Sarà un personaggio estremamente aggressivo in Project L

Resta da vedere la gestione della monetizzazione, che dovrebbe ricalcare lo stile di League of Legends e Multiversus e, se gestita onestamente, potrebbe sul serio aumentare ancor di più il già enorme potenziale del gioco. Se infine si considera il coinvolgimento dei fratelli Cannon e l'infrastruttura online a disposizione di Riot, non possiamo aver dubbi sul valore del netcode e dell'esperienza in rete. Sommate tutti questi fattori, e vi renderete conto di come Project L abbia davvero le carte in regola per vedersela anche con i nomi più pesanti in arrivo l'anno prossimo. Dal canto nostro speriamo più che mai in un centro perfetto di Riot, perché, per quanta esaltazione ci sia nell'aria per il ritorno dei grandi classici del genere, riteniamo debba sempre esserci spazio per nuovi sfidanti, specie con risorse e idee del genere alle spalle.