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Psychonauts 2: la forza della rappresentazione in uno dei giochi dell'anno 2021

Cerchiamo di capire dove risieda la vera forza di Psychonauts 2 e perché merita di essere considerato uno dei giochi dell'anno 2021.

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   04/12/2021
Psychonauts 2
Psychonauts 2
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Il 2021 è stato un anno strano dal punto di vista videoludico. In un certo senso sembra aver dato spazio un po' a tutti, mettendo in risalto dei giochi che in altre circostanze sarebbero stati considerati ingiustamente minori. Per questo è difficile indicare quale possa essere il gioco dell'anno, ma è molto facile fare un elenco dei giochi che meglio lo hanno rappresentato e di come siano tornati agli onori delle cronache generi, soggetti e temi che l'industria ha marginalizzato negli ultimi anni.

Con il senno di poi, ciò che ci ha colpito maggiormente di Psychonauts 2 è la sua purezza concettuale, quel ritorno a delle forme che il videogioco moderno sembra aver abbandonato, almeno nella sua espressione più opulenta. L'avventura di Raz è una poesia nostalgica, un viaggio per le terre desolate del medium che ormai una certa industria guarda con apprensione, quando non con disgusto. È un'opera compiuta nel senso più alto del temine, un affresco d'autore che sprizza creatività dall'inizio fino alla fine, non tanto e non solo in ciò che racconta, ma nel modo in cui diventa pura rappresentazione. È un gioco di mondi onirici che non hanno come obiettivo quello di psicanalizzare i loro creatori, ma di proiettare la loro essenza verso il giocatore, chiamato a interpretarli. I sogni diventano dei circhi in cui Raz compie le sue acrobazie. Siamo alla teatralizzazione del delirio, alla sua messa in scena in quanto momento rivelatore dell'individuo.

Gioco dell'anno?

A guardarlo bene, Psychonauts 2 è più dalle parti di un Manic Miner che di un Super Mario Bros., e forse per questo che c'è piaciuto tanto: perché è l'evoluzione più alta di una visione diversa di concepire il genere dei platform, visione che molti vogliono ignorare mettendo tutti i suoi esponenti sotto allo stesso ombrello. Double Fine ha un modo di concepire il gameplay che non trova più spazio nei tripla A.

Eccelle nell'imperfezione, nel suo lasciarsi andare senza pretendere di tenere tutto sotto controllo. Il suo segreto è l'incertezza in un numero di giocoleria, quel riuscire a produrre di continuo l'emozione del recupero da un errore che sembrava aver compromesso lo spettacolo. Lì dove altri studi ambiscono all'impeccabilità, creando esperienze di gioco sempre più asettiche, Tim Schafer e colleghi riconoscono il valore dell'informe e del caotico, lasciandogli continuamente lo spazio che gli serve per far sbocciare l'idea folgorante. Non che il loro game design non sia rigoroso, ma è sicuramente meno ansiogeno rispetto a certi canoni dati per assodati.

Non sappiamo quanti premi di gioco dell'anno vincerà Psychonauts 2, ma non ci interessa moltissimo, perché, comunque vada, rimane uno dei prodotti più rappresentativi di questo 2021, e questo nessuno potrà toglierglielo. È unico in più di un senso, bello come gioco e come visione del videogioco e proviene da uno studio simpatico, che negli anni non ha mai rinunciato alla sua essenza. Nasce per spinta popolare, sia per le continue richieste fatte a Double Fine, sia per i soldi dati dai giocatori allo studio di sviluppo con la campagna di raccolta fondi lanciata su FIG, prima dell'acquisizione di Microsoft. In un certo senso è un'opera nata dalla passione pura di chi lo ha creato e di chi lo ha ricevuto, condizione che traspare inevitabilmente giocando e che contribuisce al coinvolgimento.

Gli Psychonauts

I livelli sprizzano creatività da tutti i pori
I livelli sprizzano creatività da tutti i pori

Psychonauts 2 è il seguito di Psychonauts e Psychonauts in the Rhombus of Ruin. I tre titoli messi insieme formano sostanzialmente una storia unica, legata al protagonista Raz e al suo passato. Il gioco inizia con un viaggio nella mente del dottor Loboto, il rapitore di Truman Zanotto, il capo degli Psychonauts, in Rhombus of Ruin, alla ricerca di indizi per scoprire chi lo ha manovrato. Da qui partirà un'avventura che porterà il ragazzino, novello agente psichico, a visitare la base degli Psychonauts e i suoi dintorni, alla ricerca di un modo per fermare la rinascita di un male che minaccia l'intero mondo. Naturalmente la sua indagine non si svolgerà soltanto nel mondo fisico, ma richiederà anche di entrare nella mente di diversi personaggi, per risolverne i conflitti interiori e stimolarne l'azione e i ricordi. Raz dispone di diversi poteri con cui può combattere i nemici e superare i puzzle disseminati nei livelli. Inoltre, alcuni di questi sbloccano delle nuove aree delle zone già visitate, dandogli accesso a dei bonus utilissimi per farlo progredire. I singoli poteri sono migliorabili spendendo i cosiddetti crediti stagista, che il nostro guadagna salendo di livello.

Lascia che ti racconti

Riuscirà Raz a portarsi a casa qualche riconoscimento?
Riuscirà Raz a portarsi a casa qualche riconoscimento?

Purtroppo Psychonauts 2 rende malissimo quando raccontato solo attraverso i suoi sistemi di gioco. Come abbiamo scritto nella recensione, non c'è un singolo elemento che non abbia una giustificazione narrativa e che non contribuisca a formare il quadro generale, quindi spezzare il tutto in tanto piccoli pezzi è semplicemente controproducente. Ogni livello è la scoperta di un pezzo in più di questo mondo affascinante, in cui si fanno cose sempre differenti. Difficile annoiarsi di fronte a un simile caleidoscopio di creatività e di consapevolezza artistica, che non può lasciare indifferenti.

Ribadiamo: non sappiamo se Psychonauts 2 sarà il gioco dell'anno di qualcuno, perché in realtà non ci hanno giocato in molti (purtroppo la forza dei numeri è determinante in questi casi). Sappiamo però che commettereste un delitto a sottovalutarlo, magari solo perché graficamente non fa strabuzzare gli occhi (nonostante non gli manchino dei momenti bellissimi) o perché non stiamo parlando di una proprietà intellettuale da decine di milioni di copie per uscita. A prescindere da premi e premietti, dategli una possibilità perché ne vale veramente la pena, soprattutto se volete vedere altri giochi del genere.