E dunque anche il Major Europeo 2020 di agosto del circuito competitivo di Rainbow Six Siege si è concluso e non sono mancati i colpi di scena, come da pronostico. A vincere sono stati i BDS Esport, ma il percorso che li ha portati ad alzare il torfeo non è stato sicuramente dei più semplici.
Tra sorprese e conferme
La giornata di venerdì si è aperta subito in grande stile con l'eliminazione dei favoriti Rogue, per mano degli underdog Virtus.pro. I russi, rappresentati da Shockwave e wTg su tutti, si sono imposti con un 2 a 1 clamoroso (ricordiamo che solo la finale è stata al meglio delle cinque gare). Pronti via ed è subito 1 a 0 per i Virtus che la spuntano nella mappa scelta dai Rogue: Kafè. Risposta dei Rogue che non si fa attendere con la vittoria nella mappa dei Virtus (Clubhouse) per il pareggio e palla al centro.
A decidere lo scontro è la sfida in mappa Oregon con un sonoro 7-3 per i russi che volano così nella finale dell'upper bracket. Nell'altra sfida i G2 Esports chiudono la pratica BDS Esport in quella che sarebbe dovuta essere la partita più equilibrata e che invece mette in mostra una voglia di vincere dei G2 che da tempo non si vedeva. Un sonoro 2 a 0 in Parco Divertimenti e Consolato che non lascia storia ai BDS. Sempre nel venerdì, il match conclusivo è la semifinale del lower bracket tra gli scontenti Rogue e BDS Esport per decidere quale tra le due compagini sarebbe stata la prima eliminata. La sfida si conclude inaspettatamente con la vittoria dei BDS Esport per 2 a 0 che lasciano così i Rogue in una palude di tristezza e sconforto per non aver sfruttato una ghiotta occasione di conferma. Clubhouse e Consolato sono stati il teatro dello scontro, con i BDS che probabilmente grazie allo schiaffo preso dai G2 sono saliti in cattedra con una concentrazione inviabile.
Dopo un venerdì di sorprese, il sabato ha sostanzialmente apparecchiato la tavola per la finale di domenica. Nel primo match i Virtus.pro hanno sfidato i G2 Esports in un match senza storia che ha sancito la vittoria dei G2 per 2 a 0 su mappa Villa e Kafè. Primi finalisti dunque i G2 Esports. Nella seconda sfida di giornata, la finale lower bracket, i BDS Esports hanno sfidato i neo sconfitti Virtus.pro. Anche in questo caso i russi periscono sotto i concentrati colpi dei BDS che dimostrano come la scoppola iniziale li abbia sostanzialmente svegliati dal torpore da cui sembravano essere avvolti. Un altro 2 a 0 senza storia dunque, questa volta in mappa Consolato e Oregon. Vittoria per Renshiro e compagni e rivincita preparate per la sfida di domenica. Proprio nel secondo giorno del weekend, ecco il match clou del torneo: la finalissima. Kantoraketti e i suoi G2 sono concentrati come non mai, la voglia di vincere e di superare il "caso Pengu" che ha scosso le fondamenta della storica compagine nei giorni pre-torneo sono elevate e le prestazioni ci sono state.
Tutto ciò (le prestazioni, la mentalità e la voglia) un tempo avrebbe determinato una sonora vittoria per la squadra con sede in Germania. Ora però i tempi sono cambiati, il ciclo forse è terminato e l'eSport si sa, anche più dello sport tradizionale, è fatto di cicli. Si vince e si perde, come in una ruota infinita e la favola dei BDS Esport ha forse sancito la fine di un glorioso percorso fatto di tanti successi targati G2 Esports. Renshiro e compagni si sono dimostrati coriacei, esaltanti, intelligenti. Una squadra moderna, in grado di resistere alle difficoltà e di imporre il proprio gioco. Portare sul 2 a 2 una finale di questo calibro, contro una delle migliori performance dei G2 da almeno due anni a questa parte (2 a 0 in terza mappa vuol dire normalmente aver "ucciso" l'avversario), vuol dire avere una forte mentalità e un grande carattere. Chiudere 3 a 2 la finale, vincendo in mappa "default", ovvero nella mappa di vantaggio che i G2 avevano essendo arrivati dall'upper bracket, vuol dire poi essere una grandissima squadra. Game, set and match come direbbero nel tennis, "chapeau" come si usa dalle parti dei BDS Esport.
Gli appassionati di Rianbow Six hanno visto la conclusione di un grande weekend di sfide. La scena competitiva europea sta vivendo un momento di flessione nell'ultimo periodo, ma quanto visto in questo torneo potrebbe essere un'ottima base per il futuro. I BDS Esport hanno nelle loro mani la possibilità di imporsi ad alti livelli, assieme a loro però è importante che crescano di condizioni team quali NaVi, Team Empire e Vitality. Il tetto d'Europa si tinge di rosso bianco e blu e ora il resto del mondo attende.