Un po' a sorpresa, Ratchet & Clank: Rift Apart è tornato a mostrarsi con un trailer di gameplay, finalmente dedicato alla misteriosa controparte femminile di Ratchet, che adesso sappiamo chiamarsi Rivet.
La signorina sembra avere diversi assi nella sua manica meccanica: partendo da ciò che è stato mostrato nel trailer in attesa di poter giocare l'esclusiva PlayStation 5 targata Insomniac Games (che, lo ricordiamo, uscirà l'11 giugno 2021), proviamo a fare il punto su Ratchet & Clank: Rift Apart sfruttando proprio la presenza di Rivet come focus d'analisi.
Gadget, veicoli e armi
È chiaro dal trailer che sì, Rivet è un personaggio giocabile dell'avventura e verrà assistita da Clank tanto quanto Ratchet. È infatti interessante notare come la presenza del robottino, agganciato come sempre a mo' di zainetto sulla schiena dei protagonisti, sia distribuita tra i due Lombax: in alcune scene lo vediamo sulle spalle di Rivet e in altre di Ratchet. L'assenza del compagno robotico però non sembra costituire un problema visto che a compensarla c'è un mix ben assortito di gadget, mezzi di trasporto e armi estremamente interessanti. Sui primi due è più facile fare delle previsioni, visto che sembrano funzionare come da copione rispetto ai capitoli passati di Ratchet & Clank: le fasi in hoverboard o Grindscarponi, ad esempio, erano momenti di gameplay dedicati a quel singolo elemento e solitamente costituivano la variazione più platform del gioco.
Più difficile sbilanciarsi sulle armi, essenzialmente per due motivi: il primo dipende proprio dalla natura delle armi stesse che in Ratchet & Clank sono sempre state legate all'uso che il giocatore ne fa: più usate una determinata arma più il suo potere cresce... in barba a tutte le noiosissime regole sull'usura degli oggetti! In passato però abbiamo visto armi nell'arsenale di Ratchet cambiare drasticamente da un livello all'altro, variando non solo in potenza e gittata di fuoco ma anche in cadenza o addirittura modalità. Inoltre, motivazione seconda, il trailer è un tripudio di effetti visivi che, per quanto bellissimi, rendono difficile capire il funzionamento delle armi, rispetto alla demo mostrata nel 2020. Aggiungiamo poi un terzo motivo, ricollegandoci all'inizio del paragrafo: Rivet.
Il nome della protagonista è traducibile in italiano in "rivetto", pezzo meccanico di un ingranaggio: certo, questo rimanda sicuramente al suo braccio artificiale ma ci sembra prematuro escludere un possibile sistema di power up delle armi parallelo al tradizionale, date le abilità tecniche che Rivet sembra avere. I quindici minuti di gameplay inedito che verranno mostrati allo State of Play di giovedì sera ci potrebbero chiarire un po' le idee. Sicuramente vogliamo saperne assolutamente di più di quella... chiamiamola "schivata fasica" che vediamo verso la fine del trailer: in quel momento si vede chiaramente Rivet eseguire un dodge, che crea una sorta di sfasamento della sua figura. Un effetto dei pasticci dimensionali causati dal Dr. Nefarious o parte di una nuova feature presente nel gioco?
In ultimo da menzionare le armature speciali che verranno regalate a tutti i giocatori che acquisteranno la digital deluxe del gioco, cinque in totale: Imperiale, Razziatore, Androide, Ribelle e Hacker. È lampante che ogni armatura avrà un potere speciale e quella che ci intriga di più è quella dell'Hacker: in Ratchet & Clank ci sono sempre stati piccoli mini giochi utili ad aprire porte, bypassare pannelli eccetera; la presenza di questa tuta potrebbe essere un modo molto criptico per suggerire il ritorno di questi giochi di abilità e mini-puzzle?
Mille dimensioni, un solo cuore
E a proposito di quel cattivone di Nefarious citato poco fa: nel trailer sentiamo chiaramente Rivet affermare che "Il tuo Nefarious è molto simile al mio, soprattutto in cattiveria! Mentre il Lombax..." rivolta a Clank. Siamo certi che la ragazza si ricrederà sul buon cuore di Ratchet (noi che lo conosciamo bene mettiamo ovviamente una buona parola per lui) ma è interessante sapere che ci saranno due versioni dello stesso villain. Questa è una diretta conseguenza del tema, narrativo e ludico, trainante di Rift Apart, quello degli universi multipli. In questo senso, e non smetteremo mai di elogiare questa scelta di Insomniac Games, Ratchet & Clank: Rift Apart è l'esclusiva PlayStation 5 più furba di sempre.
Sappiamo bene come tutta la gestione delle realtà parallele, che possono essere esplorate semplicemente attraverso l'interazione con le faglie dimensionali, sia contemporaneamente funzionale dal punto di vista della storia, dell'azione di gioco ma soprattutto delle prestazioni hardware: tre elementi uniti dallo stesso tema che lavorano in concerto per creare un'esperienza nuova non solo per i fan della saga ma per tutti i giocatori PlayStation.
Non va sottovalutata ovviamente la carretta di fanservice che questa scelta comporta perché sappiamo già che non solo torneremo a visitare luoghi già incontrati nei precedenti capitoli della serie ma anche diverse versioni di questi luoghi, senza avere il limite del sistema solare: se il primo capitolo (originale e remake) si svolgeva nella galassia di Solana, Rift Apart potenzialmente non ha limiti. Diciamo potenzialmente perché i pianeti ufficialmente menzionati nell'ultimo post sul blog PlayStation fanno riferimento a Sargasso e Torren IV, incontrati sì in due capitoli diversi (rispettivamente Ratchet & Clank: Armi di Distruzione e Ratchet & Clank: A spasso nel tempo) ma che appartengono entrambi alla galassia di Polaris, così come la base pirata che abbiamo intravisto in un altro trailer di Rift Apart, probabilmente quella sul pianeta Ardolis... lì però lo diciamo in anticipo Insomniac: se non fate tornare l'Olo-travestimento da pirata potrebbero esserci delle insurrezioni!
Ratchet & Clank: Rift Apart sembra voler dimostrare con forza che per creare un'esclusiva d'impatto non servono una grafica fotorealistica, una storia drammatica ed emotivamente struggente o la scelta di un genere inflazionato con mappe open world o sistemi di crescita da RPG, no no. Qui la storia di PlayStation 5 passa per un'avventura platform anni 2000, con una scelta stilistica cartoon, una trama leggera (e conoscendo la serie ci aspettiamo anche carica di ironia) e il tutto votato al massimo sfruttamento dell'hardware che lo ospita. Ve lo diciamo: non stiamo più nella nostra pelliccia di Lombax!
CERTEZZE
- Il tema dei multiversi valorizza il gioco
- Grande potenziale di alcuni elementi visti nel trailer...
DUBBI
- ... che verranno sfruttati a dovere?
- Nessuna notizia sulla longevità del titolo