La somiglianza tra Reanimal e i Little Nightmares ci era apparsa evidente già durante l'evento stampa di presentazione di qualche giorno fa, su cui è basata questa anteprima. Anzi, a dirla tutta, quando abbiamo visto scorrere le prime immagini del gioco sullo schermo abbiamo pensato di trovarci di fronte a un potenziale Little Nightmares III, tante erano le somiglianze con i titoli precedenti di Tarsier Studios. Questa impressione si è rafforzata ancora di più durante l'Opening Night Live della Gamescom 2024, dove Reanimal è stato annunciato al pubblico con un trailer e dove, a stretto giro, è stato mostrato anche il primo trailer di gameplay di Little Nightmares III, sviluppato da Supermassive Games (quelli di Until Dawn e di The Quarry).
Impossibile non vedere le somiglianze tra i due giochi e non pensare che potrebbero finire per cannibalizzarsi a vicenda, soprattutto in caso di pubblicazione ravvicinata. Chi vincerà? Il brand affermato, pur in mano a un diverso studio di sviluppo, o gli autori che hanno creato quella serie, pur con una nuova proprietà intellettuale?
L'elefante nella stanza
Come avrete capito, Reanimal è un'avventura horror in terza persona, giocabile da soli o in modalità cooperativa. I personaggi sullo schermo saranno sempre due, ma in caso manchi il secondo giocatore umano a occuparsi del personaggio libero ci penserà l'intelligenza artificiale. Racconta di due orfani, fratello e sorella, che partono per un viaggio alla ricerca dei loro amici scomparsi, ritrovandosi su di un'isola infernale piena di animali mutanti (da qui il titolo). Il fondatore di Tarsier Andreas Johansson e il Senior Narrative Director Dave Mervik, ci hanno parlato di un viaggio di redenzione, concetto ribadito anche dal materiale distribuito, ma non ci è stato spiegato da che cosa i due dovranno redimersi. Lo scopriremo giocando, chiaramente.
Fortunatamente Johansson e Mervik hanno subito parlato dell'elefante nella stanza, ossia della somiglianza di Reanimal con i Little Nightmares. Senza troppi misteri, si tratta di un gioco in continuità strutturale ed espressiva con i loro titoli precedenti. Del resto le competenze dello studio nel genere sono acclarate, quindi perché mettersi a fare altro rischiando di fallire da tutti i punti di vista? Insomma, certe somiglianze non sono casuali e, anzi, sono volute. Tarsier vuole che i giocatori riconoscano il suo stile nella nuova proprietà intellettuale, sia a livello di direzione generale, sia a livello artistico. Quindi possiamo aspettarci un'avventura in cui la storia sarà soprattutto mostrata e non raccontata, con il giocatore che avrà una certa libertà nell'interpretare ciò che accadrà sullo schermo.
Orrore puro
Gli sviluppatori hanno parlato di evoluzione della formula che loro stessi hanno contribuito a canonizzare, ma l'impressione che abbiamo avuto è che vogliano più che altro ribadire la loro maestria nel genere, spingendo l'acceleratore su tutte le caratteristiche più amate dagli appassionati dei Little Nightmares.
Quindi abbiamo i due protagonisti indifesi che devono vedersela con delle creature terrificanti in un mondo oscuro e apparentemente senza speranza. L'atmosfera di suo sembra essere davvero disturbante, tra luoghi misteriosi pieni di ombre e luci eteree e suoni inquietanti che provengono da chissà dove. In linea di massima non c'è stato mostrato moltissimo del gioco, ma quello che abbiamo visto ci ha trasmesso delle ottime sensazioni, con i due ragazzini che dovranno collaborare in diversi modi per sopravvivere ai pericoli dell'isola, in un dislivello di forze che appare schiacciante. La stessa architettura del posto appare soverchiante, tra enormi muraglioni sui quali sono attaccate delle lunghissime scale a pioli, edifici costruiti su delle imponenti scogliere, corridoi sotterranei che attraversano aree completamente buie, enormi edifici in rovina, mutanti dalle dimensioni paradossali e quant'altro.
In più di un senso sembra di trovarsi in un mondo surreale, dove le paure più profonde dei due ragazzini hanno trovato una manifestazione fisica, nonché tangibilissima quanto letale.
Detto questo, abbiamo visto davvero troppo poco per dare un giudizio, anche di massima. Conoscendo gli altri lavori dello studio, sappiamo cosa aspettarci, ma è davvero impossibile dare indicazioni più precise in questa fase. La curiosità di saperne di più c'è, alimentata anche dallo scontro con Little Nightmares III. Vedremo nei prossimi mesi cosa emergerà. Magari varrà la pena di giocarli entrambi.
Come detto, le impressioni iniziali su Reanimal sono positive, pur se ancora molto vaghe. Del resto Tarsier è una garanzia con il genere degli horror in terza persona, quindi è difficile pensare che possa fallire miseramente. Insomma, ci troviamo sicuramente di fronte a un titolo da attendere, che potrebbe rivelarsi un'esperienza densa e importante. Vi sapremo ridire meglio in futuro.
CERTEZZE
- L'atmosfera sembra essere eccellente
- Lo studio di sviluppo ha una grande conoscenza del genere
DUBBI
- Lo scontro con Little Nightmares III