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Resident Evil 3 remake, la nostra nuova anteprima

Capcom ha rilasciato alcune nuove, interessanti informazioni sul suo remake di Resident Evil 3. In attesa dell'uscita fissata per il 3 aprile 2020, ecco le ultime novità

ANTEPRIMA di Massimo Reina   —   12/01/2020
Resident Evil 3
Resident Evil 3
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Il 3 aprile 2020 è una di quelle date segnate in rosso sul calendario di milioni di appassionati di videogiochi. È infatti quella in cui Resident Evil 3, uno dei rifacimenti più desiderati e attesi dai fan della saga survival horror di Capcom, vedrà la luce su PlayStation 4, Xbox One e PC. E considerando quanto il precedente Resident Evil 2 sia diventato l'esempio perfetto di come andrebbero fatti i remake, non ci vuole molto a capire il perché di tanta attesa anche per questo capitolo.

Un Nemesis più cattivo e rompicoglioni

Resident Evil 3 sarà una reinvenzione dell'opera del 1999 sulla falsariga di quanto abbiamo visto nel remake di Resident Evil 2. Questo significa che la rivisitazione non catturerà solamente la magia del tanto amato capitolo originale, ma ne espanderà i contenuti offrendo un'esperienza più ricca. I momenti chiave, i nemici iconici, le aree della versione PlayStation ci saranno con ogni probabilità tutte, ma adattate in base alla nuova struttura narrativa che verrà adottata e che, pur mantenendosi sulla base di quella originale di Nemesis, conterrà qualche spunto originale e una disposizione differente di eventi e creature. Nuove aree si affiancheranno quindi ad altre più vecchie, rielaborate per l'occasione grazie alla magnificenza del RE Engine. Il nuovo motore grafico consentirà di restituire visivamente una Raccoon City più credibile e per questo terrificante che mai. Ma, come vi avevamo anticipato nel corso di una precedente anteprima, non saranno solo la storia e le aree di gioco a subire dei cambiamenti e a essere adattati.

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Il Nemesis, oltre a un aspetto leggermente diverso, avrà per esempio dimensioni più proporzionate grazie alla tecnica della fotogrammetria, e un ruolo ancora più attivo nell'ambito dell'avventura, grazie a una intelligenza artificiale piuttosto evoluta. Questo permetterà alla creatura non solo di agire in maniera sempre diversa a seconda del "pericolo", ma anche di sbucare all'improvviso nei luoghi più impensabili e perseguitare le sue vittime in maniera non predefinita. L'obiettivo, a detta di Peter Fabiano, producer del gioco, è quello di rendere la sua figura più opprimente e spaventosa che mai, provocando nel giocatore una maggiore tensione già a partire dal rumore dei suoi passi e dall'immancabile "grido di battaglia", ovverosia "STARRRS!".

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Non a caso ancora una volta lo sviluppatore porrà l'accento sul comparto sonoro come parte integrante del gameplay: nel caso della sopra citata B.O.W. bisognerà spesso tendere l'orecchio per cercare di capire da quale punto della strada o da quale palazzo proverranno i suoi rumori, e quanto sarà distante. Una presenza minacciosa, implacabile più che mai quindi, che grazie agli ampi spazi all'aperto offerti dalla struttura un po' più aperta della "rimodellata" Raccoon City, si muoverà velocemente sfruttando ogni vicolo o varco per tagliare la strada e sorprendere la povera Jill, più che nell'originale. Speriamo tuttavia che la sua presenza non diventi troppo pressante a discapito dell'esplorazione: non vorremmo infatti che una presenza eccessivamente costante della creatura e l'esigenza di fuggire ed evitare lo scontro con essa, costringesse i giocatori a visitare in fretta e furia certe locazioni.

Un ruolo più attivo per Carlos

Durante gli scontri con la potente B.O.W., così come in altri momenti clou della storia, non ci saranno però i vecchi bivi che caratterizzavano il capitolo originale. Come ricorderete, in Resident Evil 3 sulla prima PlayStation, in certi momenti chiave dell'avventura, che fosse un combattimento particolarmente duro proprio con il mostro creato dalla Umbrella Corporation, o un evento particolare, lo schermo diventava in bianco e nero, la scena si fermava per qualche secondo e all'utente veniva offerta la possibilità di compiere una scelta che portava poi a delle conseguenze dirette nella storia e apriva le porte a più conclusioni. Questo significa quindi che il gioco non includerà finali multipli, così come non implementerà la modalità Mercenari ripresa in altri capitoli della serie.

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Al suo posto, come saprete, ci sarà la modalità online Resident Evil Resistance, che prevede un multiplayer asimmetrico che vedrà quattro giocatori interpretare dei sopravvissuti che devono combattere contro un quinto giocatore nel ruolo di Mastermind, in grado di controllare zombi, trappole e sistemi di sicurezza. Tornando alla campagna principale, anche per Carlos Oliveira, il co-protagonista del gioco, Capcom ha previsto dei cambiamenti nonché un ruolo di maggiore rilievo. Da questo punto di vista pare che in la sua storia verrà in parte rivisitata e che quindi, contestualmente, cambieranno anche alcune delle situazioni che lo vedranno coinvolto nell'avventura. Questo dovrebbe tradursi materialmente nell'implementazione di in alcune missioni inedite, oltre a quelle originali, dove controllare il mercenario al posto di Jill.

Senza Titolo 5

A sessioni "vecchie", quindi, seppur rivisitate, come quella dove dovrà andare a recuperare un vaccino per la moribonda agente della S.T.A.R.S. nel vicino ospedale di Raccoon City, dovrebbero affiancarsene altre, nuove, dove potrebbe essere impegnato in altre operazioni, compresa una all'interno della stazione di polizia di Raccoon. Non è chiaro però se queste sessioni saranno tutte all'interno dell'avventura principale, come suggerisce la logica, o se è prevista una sorta di mini campagna secondaria sbloccabile alla fine della principale. Nuove situazioni di gioco implicano ovviamente anche aree inedite che andranno ad aggiungersi a quelle iconiche come la redazione del giornale The Raccoon Press o il rifornimento di benzina della Stagla. Ad ogni modo, da ogni angolo, da ogni punto buio potrà emergere una minaccia, uno zombi, un trancio di cadavere strisciante o una creatura desiderosa di banchettare con le carni di Jill. E il salto sulla sedia sarà garantito, complice l'impostazione della telecamera, non più fissa ma posizionata sopra le spalle dei protagonisti, come nel remake di Resident Evil 2.

È molto difficile creare un buon remake, ma Resident Evil 3 ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per essere uno dei migliori di sempre. Come il suo predecessore, il gioco promette di esplorare nuovi territori pur restando fedele all'atmosfera che caratterizzava l'originale sulla prima PlayStation fondendo sapientemente classico e moderno anche a livello di meccaniche. Insomma, da quanto visto sembra meritevole di essere atteso dai fan a braccia aperte senza alcuna remora.

CERTEZZE

  • Game design che cattura lo spirito dell'originale
  • Una città piena di pericoli, un po' più esplorabile rispetto alla versione del 1999

DUBBI

  • La campagna principale sarà abbastanza longeva?
  • La presenza del Nemesis sarà troppo invasiva limitando la componente esplorativa del gioco?