Crediamo sia ben scolpito nella mente di tutti i fan Nintendo l'incredibile successo raccolto da Wii Fit e dalla Balance Board più di 10 anni fa. I tempi che correvano erano ben diversi da quelli odierni: Wii era nel pieno del suo splendore sia in termini di vendite che nelle sue innovazioni di gameplay, il mercato non era ancora sommerso dai "plasticoni" dei giochi toys-to-life alla Skylanders e degli accessori per i Wiimote, e la grande mania per il fitness a tutti i costi non aveva ancora visto l'esplosione degli indossabili. Con questi presupposti, Nintendo decise di lanciarsi in un mercato complesso e rischioso quale è stato da sempre quello delle periferiche per console, puntando ancora una volta sull'idea di colpire un pubblico diverso, poco interessato al videogioco in senso stretto ma stimolato da esperienze innovative e originali. Poi ci fu il buco nero di Wii U e da un paio di anni il ritorno al successo grazie a Nintendo Switch. Su questa incredibile piattaforma che continua a mietere successi inarrestabili, la casa di Kyoto ha provato nuovamente a dire la sua nel mercato degli accessori prima puntando sul target dei bambini attraverso l'uso geniale del cartone di Nintendo Labo, e quest'oggi introducendo Ring Fit Adventure, una nuova idea che tenta di coniugare fitness e videogioco in maniera originale e a tratti stupefacente.
Il Ring-Con
Partiamo dall'elemento cardine di questo nuovo progetto: l'accessorio intorno a cui ruota, nel senso letterale del termine, l'intera esperienza di gioco. Il Ring-Con è un anello circolare di circa 40 cm di diametro realizzato in una plastica molto resistente ma flessibile, alla cui sommità troviamo un sensore che, in combinazione con un joy-con da inserire al suo interno, registra la pressione, le torsioni applicate alla struttura e ovviamente il posizionamento nello spazio dell'anello. Questo va tenuto con le due mani grazie a due superfici in tessuto che vanno fissate alle estremità del Ring-Con e rappresentano l'elemento cardine per tutte le attività che riguardano le braccia e l'addome e per realizzare gran parte delle posizioni yoga.
L'altro accessorio incluso nella confezione è una fascia per la gamba in grado di alloggiare il secondo joy-con di Switch e utilizzata dal gioco per rilevare l'attività di jogging e ovviamente per completare il riconoscimento nello spazio delle varie posture realizzate con il Ring-Con. La combinazione di questi due accessori è esplosiva: come di consueto Nintendo è riuscita a trasportare su schermo un'idea di allenamento che non solo riesce a essere estremamente divertente e completa, ma, vi possiamo garantire, può raggiungere gradi molto elevati di intensità fisica. Durante la nostra prova a Francoforte ci era stato consigliato vivamente di portarci dietro un cambio e mai suggerimento fu più azzeccato: dopo appena un'ora di Ring Fit Adventure a un livello di difficoltà infimo, eravamo letteralmente grondanti di sudore.
L’avventura
E arriviamo alla componente videoludica, quell'Adventure che compone una parte del titolo del gioco. Qui Ring Fit Adventure si allontana con grandissima decisione da Wii Fit e da altri esperimenti che tentano di applicare una qualche gamification al fitness. Nintendo ha infatti realizzato un videogioco completo, ricco e anche molto stratificato che, durante la nostra intensa prova ci ha trasmesso un'identità molto precisa e soprattutto ci ha convinto nella sua componente ludica e nella sua capacità di far passare in secondo piano il fatto che ci si stia allenando mentre contemporaneamente si cerca di controllare nel migliore dei modi l'avatar su schermo. Raccogliendo a piene mani dal calderone delle idee Nintendo e da alcune semplificazioni operate nei giochi di ruolo moderni, Ring Fit Adventure si presenta come una sorta di adventure con una spiccata profondità ruolistica e con un suo specifico arco narrativo che vede il nostro protagonista recuperare in una radura un Ring parlante utilizzato originariamente per tenere in prigione Dragoux, un dragone body builder la cui aura negativa è capace di devastare il mondo abitato.
Ovviamente, avendo liberato noi, per sbaglio, questa diabolica creatura, dovremo cercare di sconfiggerla affrontando i 20 diversi mondi che compongono la campagna principale, ognuno composto da un numero variabile di stage, o percorsi secondo il gergo del titolo, un po' nello stile a cui ci hanno abituato i classici capitoli di Super Mario. Ogni mondo avrà una sua specifica ambientazione e potremo muovere il nostro personaggio sulla mappa alternandoci tra livelli e stage dove svolgere attività secondarie. A farci da guida, avremo proprio il Ring virtuale, in tutto e per tutto identico al Ring-Con che ci ritroveremo ad abbracciare per tutta la sessione di gioco. Ma come si svolge in concreto quest'ultima? In pratica ci sono due specifiche fasi in cui ci ritroveremo a muoverci come dei forsennati. Una volta iniziato lo stage ci si trova davanti a una sorta di endless run, solo che a far correre in concreto l'avatar saremo noi facendo del jogging sul posto. In base all'intensità e al ritmo della nostra corsa saremo sempre più "sincronizzati" con il personaggio e lo faremo quindi correre più rapidamente. Non potremo muoverci lateralmente ma solo frontalmente, tuttavia ogni scenario è colmo di ostacoli e oggetti con cui interagire per raccogliere anelli e ingredienti. Per far questo dovremo premere o tirare il Ring-Con, in pratica stringerlo o allargarlo, così da sparare delle folate di vento o attivare una sorta di aspirapolvere; allo stesso tempo dovremo anche muoverlo nello spazio per mirare verso questi punti di interazione. Inoltre dovremo anche cambiare talvolta l'orientamento dell'anello girandolo verso il basso e strizzandolo per poter saltare, oppure utilizzarlo per fare delle torsioni laterali così da remare a bordo di una barca oppure per orientare un veicolo nelle sezioni in cui si guida. Il tutto, vi ricordiamo, mentre state correndo sul posto.
A spezzare quest'attività aerobica ci pensano i nemici. Durante il percorso infatti potremo imbatterci in svariate tipologie di avversari che, una volta toccati (non sarà possibile evitarli), attiveranno una fase di combattimento che si configura come una sorta di mix tra strategico e gioco di ruolo a turni. In pratica sullo schermo potremo vedere i vari avversari, ognuno con specifiche abilità e debolezze, e di volta in volta dovremo scegliere la tipologia di attacco da infliggere oppure essere rapidi a metterci sulla difensiva. Nel primo caso avremo a nostra disposizione un certo set di mosse che avremo personalizzato in funzione dei nostri desideri e che potremo attivare, una per turno, attendendo poi un eventuale cooldown prima di poterle riutilizzare. La particolarità è che questi attacchi sono in realtà degli esercizi da svolgere in piedi o distesi sul terreno e, a seconda della precisione e del ritmo con cui li effettueremo, faremo un quantitativo di danni più o meno elevato al nemico selezionato. Ci sono 4 tipologie di esercizi: quelli che sfruttano le braccia, quelli relativi ai movimenti delle gambe, quelli focalizzati sull'addome e infine le posizioni yoga. Ogni tipologia ha un colore differente ed è maggiormente efficace contro i nemici dello stesso colore. Inoltre alcuni esercizi hanno un raggio di attacco più elevato, ad esempio le torsioni laterali sono in grado di attaccare tutti i nemici frontali, mentre alcune tipologie di squat colpiscono i tre avversari frontali lasciando scoperti i due sui lati e, come se questo non bastasse a dare varietà, non mancano anche attività in grado di restituire energia o creare delle difese aggiuntive. In tutto Ring Fit Adventure prevede più di 40 esercizi differenti che si sbloccheranno aumentando di livello e che potremo poi "montare" nel nostro set da richiamare durante le battaglie.
Completato il turno di attacco dovremo poi difenderci dalle mosse dei nemici che non si limiteranno a colpirci ma spesso attiveranno delle mosse combinate oppure si guariranno a vicenda. Nel caso in cui decidano di passare all'offensiva dovremo girare il Ring-Con, posizionarlo sui nostri addominali e comprimerlo per un tempo sufficiente a resistere agli attacchi. Terminata la battaglia, si spera con successo, guadagneremo esperienza e torneremo nello stage pronti a sgambettare nuovamente fino al prossimo avversario o fino alla fine del percorso. Una volta completato lo stage potremo assistere a una schermata di riepilogo che, da un lato, ci consentirà di vedere nel dettaglio tutti gli esercizi effettuati tenendo conto del grado di difficoltà e intensità impostato all'inizio del gioco, ci darà una serie di informazioni utili come le calorie bruciate o i km percorsi e poi ci mostrerà l'esperienza guadagnata visto che la componente ruolistica di Ring Fit Adventure si spinge fino al livellamento che, oltre a sbloccare mosse aggiuntive, ci consentirà di migliorare le statistiche di attacco e di difesa del nostro avatar. Ah e non manca neanche la possibilità di tenere traccia dell'intensità dell'attività svolta attraverso la misurazione del battito cardiaco effettuata alla fine di ogni battaglia o stage attraverso il sensore a infrarossi del joy-con inserito nel Ring-Con.
Esercizi e mini-giochi
Purtroppo ci sono una serie di elementi aggiuntivi relativi alla componente ruolistica e alla progressione dell'avventura che non possiamo ancora rivelarvi a causa dell'embargo, ma vi possiamo garantire che quanto appena descritto è solo una parte di una campagna che ci è apparsa realizzata in modo molto intelligente grazie a un'importante stratificazione dell'aspetto ludico. Perché lo ripetiamo ancora una volta: tutto questo gameplay lo affronterete stando continuamente in movimento e ovviamente sudando come dei disperati. Tra l'altro Ring Fit Adventure non si esaurisce con la sola campagna ma offre tutta una serie di contenuti accessori e aggiuntivi che cercano di andare incontro a due ulteriori e specifici modo d'uso del Ring-Con.
In primis ci sono i mini-giochi, delle attività rapide votate al multiplayer in cui completare per l'appunto dei piccoli puzzle o svolgere delle azioni particolarmente movimentate per cercare di raggiungere il migliore risultato possibile prima di passare l'anello a un'altra persona e assistere alla sua sudata. Abbiamo visto un mini-gioco in cui bisognava modellare un vaso piegandosi sulle ginocchia e stringendo il Ring-Con con intensità differenti e un altro paio dove invece era richiesto di arrampicarsi saltando e stringendo l'anello oppure di spostare il maggior numero di casse orientando e spingendo il Ring-Con. L'altra opzione è invece specificatamente dedicata a chi magari ha già completato la campagna o vuole utilizzare Ring Fit Adventure in modo totalmente serioso: è infatti possibile selezionare e svolgere i singoli esercizi inclusi nel gioco magari costruendo una scheda personalizzata di ripetizioni oppure dedicarsi a delle vere e proprie serie di attività che possono essere sia quelle già pre-impostate dal gioco e dedicate al potenziamento di specifiche parti del corpo, oppure anche in questo caso personalizzate in base ai propri desideri. Proprio l'idea della personalizzazione è alla base dell'intera esperienza prodotta e progettata da
Nintendo visto che in qualsiasi momento potremo impostare il livello di difficoltà dell'attività attivando una sorta di tutorial integrato che registrerà la forza applicata al Ring-Con e la nostra capacità di fare jogging sul posto, prima di farci una serie di domande relative a peso, altezza, sportività e intensità dell'attività che vogliamo svolgere così da confezionare un'esperienza su misura per le nostre capacità e per i desideri di miglioramento fisico che abbiamo in testa. Tra l'altro con la possibilità di impostare profili differenti così da andare incontro alle specifiche esigenze di tutti i membri della famiglia o di eventuali amici che condividono la stessa Switch. Chiudiamo questa nostra prima prova di Ring Fit Adventure con qualche nota relativa al comparto grafico. Il gioco si presenta molto pulito e coloratissimo, completamente sull'altra estremità di uno spettro ideale che collega Wii Fit a questo nuovo progetto. Lo stile adottato è realistico ma molto stilizzato con forme squadrate e vivaci che possono far pensare a una sorta di unione ideale tra The Legend of Zelda: Breath of the Wild, World of Warcraft e Hercules, il cartone di Disney. Il risultato è assolutamente molto piacevole, fluidissimo e, a nostro parere, orientato verso un target giovane per quello che concerne la campagna e i mini-giochi. La parte relativa agli esercizi in purezza ha invece un taglio più serioso e neutrale.
Ring Fit Adventure arriverà sul mercato il 18 ottobre in un pacchetto contenente il gioco, il Ring-Con e la fascia per la gamba a un prezzo che dovrebbe essere compreso tra i 69,99€ e i 79,99€. Quello che possiamo dire al momento è di essere rimasti piacevolmente sorpresi di un progetto di fitness la cui componente ludica è molto più complessa, stratificata e completa di quanto ci saremmo mai aspettati. Ci sarà sicuramente modo di tornare a parlare di questa esperienza nelle prossime settimane, ma ci sentiamo già tranquilli nel dirvi che, indipendentemente dalla vostra passione per il fitness, se siete armati di Nintendo Switch, questo è un prodotto da tenere d'occhio: potrebbe farvi diventare degli sportivi oppure darvi un modo intelligente di esercitarvi anche tra le pareti domestiche.
CERTEZZE
- Altamente personalizzabile nel grado di intensità degli esercizi
- L'avventura è vasta, completa e molto profonda nella sua componente ruolistica
- Il Ring-Con è semplicemente geniale
DUBBI
- Nintendo supporterà l'accessorio anche al di fuori di questo singolo gioco?
- La resistenza e la qualità dei materiali del Ring-Con vanno verificati sul lungo periodo