La questione dei prezzi dei giochi Nintendo, in particolare con gli annunci arrivati di recente su quelli per Nintendo Switch 2, continua a tenere banco nel panorama videoludico, ma andando al di là delle semplici polemiche sui costi si può provare a intravedere una politica particolare della casa di Kyoto che coinvolge anche altre iniziative emerse di recente. L'idea è che Nintendo punti ad essere una sorta di Apple dei videogiochi, per dirla in maniera molto semplice, ovvero un brand con notevole visibilità e con caratteristiche esclusive, che si manifestano anche in scelte apparentemente impopolari.
Ovviamente si parla di prodotti di tipo diverso e che hanno necessariamente prezzi differenti al pubblico, ma non è solo un questione di listino. La comunicazione, il modo in cui Nintendo si presenta agli utenti, ha molto a che fare con la brand awareness della casa di Cupertino, cosa che viene rimarcata dalla volontà di stabilire un certo rapporto con il proprio pubblico. Il modo in cui la compagnia gestisce le sue proprietà intellettuali, il valore associato alle sue icone e ai suoi prodotti, riflette quasi l'attenzione riservata dalle case del "lusso" alle proprie produzioni, sebbene ovviamente qui si parli comunque di oggetti destinati a un pubblico di massa.
Nintendo Lifestyle
In questo senso, la cosiddetta "tassa Nintendo", che sembra sia una precisa scelta della compagnia di mantenere prezzi relativamente alti anche per prodotti che hanno esaurito un ciclo vitale standard, rientra in quest'ottica e in effetti incrementa il valore percepito dei titoli, che è anche effettivo come possiamo constatare guardando il mercato dell'usato.
Tuttavia, non è solo una questione di prezzi (e polemiche annesse): c'è dietro una strategia che ultimamente sta investendo anche iniziative piuttosto atipiche rispetto alla tradizione della casa di Kyoto.
Il lancio di app come Nintendo Music o Nintendo Today! possono essere interpretate in quest'ottica, ovvero nella volontà di creare una sorta di esperienza pervasiva incentrata sui prodotti della compagnia, generando una sorta di "Nintendo lifestyle" che spazia in ambiti diversi dall'atto stesso del videogiocare. Anche l'estetica di Nintendo Switch 2 rientra in questa visione, con il suo design piuttosto "serio" e decisamente premium che sembra parlare a un pubblico piuttosto ampio ma che certo non disdegna prodotti tecnologici di un certo livello.