Nelle scorse settimane abbiamo avuto modo di provare Rocket Arena nuovo nato in casa EA Originals che metterà a confronto i giocatori in uno scontro all'ultimo razzo. Il titolo non solo punta fortemente sul carisma dei suoi protagonisti e sulle divertenti modalità di gioco, ma anche su una progressione in-game legata a doppio filo alla personalizzazione degli eroi. Rocket Arena è sicuramente un titolo ambizioso nel contesto dei multiplayer competitivi a squadre e prova a dare nuova linfa a un genere che necessita di ventate di aria fresca.
Razzi pazzi
Il lato contenutistico di Rocket Arena è sicuramente molto interessante. Fin dal lancio, previsto per il 14 luglio su PlayStation 4, Xbox One e PC, i giocatori potranno cimentarsi in ben quattro modalità PvP e una modalità PvE e in ben dieci mappe differenti utilizzando altrettanti eroi, ognuno con le proprie peculiarità e il proprio stile. I giocatori si affronteranno dunque in Knockout, Rocketball, Mega Rocket e Treasure Hunt e dovranno imparare a utilizzare al meglio le abilità di ogni eroe per padroneggiare ogni modalità. Tutto ciò seguendo un'unica e grande regola: ogni azione si fa con i razzi. Sì perché nonostante le modalità varino tra loro e i personaggi abbiano abilità uniche (si va dal jetpack, all'onda d'urto fino alla trasformazione del proprio corpo per diventare invulnerabile), a contraddistinguere il gioco saranno i razzi di cui sono dotati gli eroi.
Ogni tipologia peculiare di razzo assegnata al personaggio vi servirà per colpire gli avversari e abbassare la loro barra della vita, spingendoli verso i bordi della mappa (in verticale e/o in orizzontale) al fine di effettuare un KO (come in Smash Bros. una volta raggiunta la soglia critica di danno). Le armi però, saranno utili anche per scalare la mappa in verticale o per essere utilizzate come propulsori in caso di necessità. Dalle semplici eliminazioni, al segnare goal nella "porta" avversaria, passando per la raccolta di monete in quantità maggiore rispetto agli avversari, Rocket Arena vi permetterà di sfidarvi nei modi più stravaganti possibili. A margine però, avrete anche una modalità cooperativa PvE contro i RocketBot controllati dall'IA, questo per affinare le sinergie di squadra al di fuori delle modalità Training e Practice.
I razzi saranno un punto cruciale, il focus sugli eroi è chiaramente molto alto, ma a fare un ulteriore differenza in Rocket Arena sarà la fidelizzazione con il vostro eroe. Giocare e specializzarvi con uno dei personaggi vi permetterà di salire di livello (saranno 100 i livelli per ogni personaggio) e sbloccare gli Artefatti. Questi oggetti equipaggiabili vi garantiranno diversi bonus in partita (minor cooldown delle abilità, maggiore agilità, tempo di schivata aumentato) e amplieranno la profondità di gioco, garantendo diverse possibili "build" per massimizzare le vostre prestazioni. Al lancio questi artefatti saranno 22.
Se dunque tutto ciò aumenta il senso di progressione, lo stimolo verso il continuare a giocare in Rocket Arena arriva anche dalla possibilità di sbloccare più di 350 oggetti cosmetici continuando a giocare. Skin, colorazioni, scie del razzo, tipologie di effetti per l'eliminazione, stendardi, ogni aspetto sarà personalizzabile e vi permetterà di sfoggiare in-game i risultati ottenuti grazie alla vostra abilità nel gioco. Infine le stagioni. Come ogni titolo competitivo che si rispetti, anche Rocket Arena avrà un'infrastruttura stagionale con delle partite classificate che influenzeranno il vostro rank e che vi permetteranno di competere con giocatori del vostro livello. Allo stesso modo avrete anche a disposizione dei match non classificati per giocare in maniera più tranquilla. Ci sarà una moneta in-game (ovviamente) e sfide settimanali e giornaliere vi permetteranno di guadagnarla oltre che di avere uno stimolo in più per mantenere costante l'impegno nel gioco.
Rocket Arena infine propone uno stile davvero ammaliante. Il titolo che ci siamo trovati davanti è ottimamente caratterizzato sia nello stile dei protagonisti sia nelle ambientazioni delle mappe. Se il look degli eroi ricorda vagamente quanto proposto da Blizzard con Overwatch, le mappe sono incredibilmente variegate andando a pescare da svariati esempi di cultura pop per ognuno dei mondi rappresentati. Si passa dalle futuristiche sezioni di Hypersonic Heights, alle vette innevate di Frostwind Grove, passando per i caldi ambienti di Megadon Junction o gli esotici spazi di Temple of Jaquaa.
Il titolo non solo ci è dunque sembrato veramente divertente da giocare ma anche molto bello da vedere. Le partite ci hanno proposto un gameplay frenetico, dinamico e molto basato sulla skill del giocatore. Gli scontri hanno necessitato di un minimo di studio del terreno di gioco e delle caratteristiche dei personaggi al fine di comprendere quali si adattavano meglio alla modalità. Ad esempio Blastbeard (un enorme e forzuto pirata dalla lunga barba) è decisamente utile in Treasure Hunt dove la sua abilità peculiare, un'onda d'urto con effetto ad area, ci permetteva di tenere lontani i nemici mentre raccoglievamo le monete. Insomma, ogni partita ha una storia a sé e va gestita in maniera meticolosa con poche azioni che, se eseguite correttamente, portano a un ottimo risultato.
La prova di Rocket Arena ci ha consegnato tra le mani un prodotto estremamente divertente da giocare, ricco di azione frenetica e dinamicità. Caratteristiche queste che in un titolo multiplayer competitivo rafforzano la bontà delle scelte fatte in sede di sviluppo. Rocket Arena probabilmente non stravolgerà il genere, ma porterà una ventata d'aria fresca molto piacevole. Il focus sugli eroi e sui razzi è soddisfacente e l'introduzione degli artefatti assieme alla forte specializzazione dei personaggi garantisce delle partite sempre stratificate, poco monotone e molto divertenti. L'alta possibilità di personalizzazione e la presenza fin dal lancio delle partite classificate, assieme al supporto post lancio previsto, garantiscono una solida base per chi si cimenterà nel titolo.
CERTEZZE
- Artisticamente ispirato
- Gameplay frenetico e divertente
- Eroi peculiari e ben caratterizzati
DUBBI
- A fare la differenza sarà il supporto post lancio
- Bisognerà capire se riuscirà a ritagliarsi uno spazio nella scena eSport