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Second Extinction, il provato tra fucili e dinosauri

Second Extinction propone una formula praticamente inossidabile: armi di distruzione e dinosauri da combattere!

PROVATO di Giorgio Melani   —   03/05/2021
Second Extinction
Second Extinction
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Sembra esserci qualcosa di irresistibile nei dinosauri, una fascinazione che colpisce più o meno tutti e che funziona perfettamente anche nell'ambito dei videogiochi, come dimostra l'interesse suscitato regolarmente dai titoli che hanno i lucertoloni come tema principale e Second Extinction, che abbiamo provato nella sua versione Game Preview su Xbox Series X, non fa certo eccezione. Si tratta di uno sparatutto in soggettiva sviluppato da Systemic Reaction, il team responsabile anche di Generation Zero: in quel caso, un'ottima premessa e un'ambientazione interessante non sono poi state sfruttate a dovere dal gioco, che ha mostrato delle notevoli lacune, mentre stavolta il concept di base più caciarone e una struttura piuttosto rodata in alcuni elementi del gameplay cooperativo potrebbero giocare maggiormente sul sicuro. In effetti, per quanto è possibile provare finora, Second Extinction si presenta come uno sparatutto in prima persona decisamente solido, che fa leva su elementi di sicura presa sul pubblico come il gameplay cooperativo, la progressione dei personaggi e ovviamente i dinosauri.

Second Extinction propone un connubio infallibile: fucili e dinosauri
Second Extinction propone un connubio infallibile: fucili e dinosauri

La questione è molto semplice: in un mondo del futuro ci sono dinosauri geneticamente modificati che hanno invaso la Terra e lo scopo del gioco è cercare di riprendere il controllo della superficie abbattendo le creature in questione, attraverso missioni mirate su determinati obiettivi all'interno di mappe molto ampie. La struttura è quella classica dello sparatutto in soggettiva, progettato per essere affrontato in multiplayer cooperativo con una squadra di tre giocatori, in maniera simile a Left 4 Dead, per prendere un esempio particolarmente celebre, ma ovviamente con i dinosauri al posto degli zombie. Second Extinction è attualmente disponibile in Game Preview, ovvero in accesso anticipato: il gioco non è ancora completo per quanto riguarda i contenuti ma le sue meccaniche sono sostanzialmente pronte, cosa che ci consente di dare qui una prima valutazione in attesa di vederne gli ulteriori sviluppi. Sarà fondamentale un buon supporto sul medio o lungo termine, in particolare con l'aggiunta di nuove aree da esplorare e magari modalità aggiuntive ed eventi speciali, tutti elementi che possono modificare sostanzialmente l'esperienza e il valore complessivo del gioco.

Una mappa ampia, quasi sandbox

Per il momento è presente una sola mappa, la Tundra, ma già questa è di dimensioni notevoli e offre diverse aree da esplorare. L'ambientazione è unica e interamente percorribile, ma è suddivisa in diverse regioni ognuna delle quali contenente differenti obiettivi da portare a termine e un proprio "livello di minaccia" in base alla concentrazione e alla tipologia dei dinosauri presenti. Queste condizioni sono parzialmente influenzate dall'andamento complessivo delle partite multiplayer: il mondo di gioco ha caratteri persistenti, nel senso che ogni partita portata a termine determina una progressione nella lotta globale contro i dinosauri, per cui è possibile modificare il livello di minaccia in base all'azione complessiva di tutta la community. Una zona particolarmente critica aumenta il proprio livello di minaccia per tutti, ma una volta ripulita a più riprese può comportare un abbassamento generale del pericolo e magari lo spostamento delle creature verso altre aree. Questo sistema, chiamato "War effort", è ancora piuttosto elementare ma dà un senso di progressione complessivo al di là dell'avanzamento di livello dei singoli giocatori e può aiutare a consolidare la community.

L'azione cooperativa è fondamentale in Second Extinction, il cui livello di sfida può essere proibitivo in singolo
L'azione cooperativa è fondamentale in Second Extinction, il cui livello di sfida può essere proibitivo in singolo

La Tundra ha un aspetto piuttosto omogeneo e non offre grandi variazioni tra una zona e l'altra, cosa che può portare a una certa ripetitività anche se il ciclo dinamico giorno/notte e le diverse condizioni atmosferiche aiutano parecchio a variare l'esperienza di gioco anche in una landa montuosa e innevata apparentemente monotona. La questione potrebbe migliorare sensibilmente con l'aggiunta di ulteriori mappe, che arriveranno probabilmente più avanti nel tempo, dunque per ora la prendiamo come un primo avvio che tuttavia presenta già una notevole estensione. Le missioni possono essere affrontate attraverso la modalità free roam, che consente di esplorare liberamente la mappa e portare a termine gli obiettivi delle singole aree, decidendo in quale punto della Tundra lanciarsi, oppure prendere parte alla Campagna vera e propria, che presenta delle missioni composite più strutturate e che possono spaziare tra aree differenti.

Scontri e obiettivi

Second Extinction in Game Preview al momento si basa sulla sola mappa della Tundra
Second Extinction in Game Preview al momento si basa sulla sola mappa della Tundra

Gli obiettivi da portare a termine non presentano enormi variazioni sui temi standard del genere: recuperare documenti e risorse, bombardare nidi di dinosauri, riattivare radar o affrontare creature particolarmente pericolose sono gli elementi base del gameplay, che assumono diverse forme ma seguono più o meno lo stesso canovaccio. Di fatto, si tratta di raggiungere i punti di interesse e agire in qualche modo, spesso richiedendo il lancio aereo di equipaggiamenti specifici per eseguire determinate azioni (piazzare esplosivi, lanciare in orbita container, raccogliere campioni) affrontando gli immancabili assalti dei dinosauri che si fanno più intensi con l'avanzare della missione e diventano particolarmente ostici in fondo, di solito nell'assalto finale prima dell'estrazione (che ai livelli di difficoltà più alti diventa una vera e propria follia).

I dinosauri di Second Extinction sono versioni modificate delle specie più note
I dinosauri di Second Extinction sono versioni modificate delle specie più note

L'anima del gameplay sta tutta nello scontro diretto con i dinosauri, che sono presenti in notevole quantità e varietà, anche se c'è da aspettarsi un incremento costante di specie e variazioni genetiche anche in futuro. Si va dalle creature più piccole ai giganteschi T-Rex, ognuna tipologia caratterizzata da comportamenti specifici in battaglia e armi biologiche diverse, dunque oltre ad attacchi fisici possiamo aspettarci lanci di acido a distanza, onde d'urto sonore, spostamenti sotterranei, invisibilità e altre insidie particolari. Le tipologie di dinosauri ricalcano a grandi linee quelle più note realmente esistite (raptor, T-Rex, anchilosauri, triceratopi e vari altri), ma sono tutte modificate in modo da essere ancora più terrificanti e ovviamente attaccare in maniera particolarmente tattica come vere e proprie armi da guerra. I loro diversi comportamenti richiedono approcci differenti, così come la necessità di colpire i punti deboli per non sprecare munizioni contro le possenti corazze, tutti elementi che aggiungono qualcosa di peculiare al gunplay, vista la particolarità dei nemici che ci troviamo ad affrontare.

Classi, progressione ed evoluzione

Gli scontri in Second Extinction sono decisamente spettacolari
Gli scontri in Second Extinction sono decisamente spettacolari

Nel misto di caratteristiche di cui Second Extinction è composto, non poteva mancare anche la presenza di diversi "eroi", che rappresentano classi diverse di combattenti. Al momento sono presenti cinque personaggi che si distinguono per equipaggiamento e abilità speciali, ma tra i quali si intravedono praticamente tre classi generali: due "tank" armati di pesanti mitragliatrici, un cecchino con fucile di precisione e due personaggi "medi", che prediligono il fucile d'assalto e le armi a medio e corto raggio. Le due abilità speciali in dotazione ad ognuno caratterizzano poi ulteriormente lo stile di combattimento, tutti elementi che spingono verso la creazione di una squadra quanto più possibile equilibrata sulle diverse tipologie di cacciatore. Inoltre, completando missioni tra free roam e Campagna è possibile potenziare le armi e gli equipaggiamenti, oltre a migliorare le capacità dei combattenti, aggiunge un elemento di progressione costante al gioco.

Second Extinction è costruito sull'engine Apex proprietario di Avalanche, essendo il team Systemic Reaction di fatto un sotto-gruppo all'interno della medesima compagnia. L'uso di tale motore consente una gestione ottimale della mappa di grandi dimensioni, essendo la stessa base utilizzata anche dalla serie Just Cause, sebbene l'ambientazione al momento sia piuttosto brulla e dominata soprattutto da una natura glaciale con qualche installazione tecnologica sparsa. Non c'è una grande complessità grafica, ma il tutto gira fluidamente a 60 frame al secondo anche nelle situazioni più concitate (che possono diventare un vero e proprio caos di dinosauri ed esplosioni), cosa che rappresenta l'elemento più importante per quanto riguarda questo gioco. Una valutazione più completa sul fronte tecnico bisogna rimandarla a quanto Second Extinction raggiungerà la sua versione definitiva, ma intanto risulta essere un gioco senza troppe pretese di realismo o complessità tecnica, ma in grado semplicemente di funzionare bene, in attesa di analisi più dettagliate.

Xbox Game Pass sembra essere il luogo ideale per Second Extinction, almeno nella sua forma in Game Preview, consentendo a tutti una prova del gioco in versione non ancora definitiva, in modo da cominciare subito ad avere una buona base di utenti e cominciare a costruire la community che dovrà poi portare avanti la guerra ai dinosauri anche attraverso l'interessante sistema del "War Effort" condiviso. Il titolo di Systemic Reaction è uno sparatutto cooperativo senza troppi fronzoli, sotto alcuni aspetti piuttosto semplice dal punto di vista tecnico e del gameplay ma estremamente funzionale. I dinosauri sono ovviamente il maggiore punto di forza di Second Extinction, mettendo in scena combattimenti che hanno pochi precedenti in termini di frenesia e anche tattiche di squadra, ma risulta evidente la necessità di un supporto continuativo che porti a ulteriori contenuti tra mappe disponibili, dinosauri da combattere e personaggi da utilizzare.

CERTEZZE

  • Dinosauri e armi di distruzione, un connubio che funziona sempre bene
  • L'ampia ambientazione aperta e condivisa offre tante possibilità
  • Azione frenetica e divertente

DUBBI

  • C'è bisogno di più varietà tra scenari e situazioni di gioco, in attesa di vedere il supporto
  • Ancora un po' grezzo, tecnicamente