La letteratura ha fatto dono al mondo di molteplici personaggi divenuti seminali: uno di essi è Sherlock Holmes, il geniale detective londinese nato dalla penna di Sir Arthur Ignatius Conan Doyle. Ben presto, il personaggio è andato oltre i fogli di carta delle opere di Doyle e ha raggiunto molteplici medium, per ultimo il mondo videoludico.
Oggigiorno, parlare di videogiochi e Sherlock Holmes significa indirettamente nominare "Frogwares", la compagnia ucraina che ha dato i natali a opere come Sherlock Holmes Crimini e Punizioni e Sherlock Holmes: The Devil's Daughters (giusto per citare le più recenti). Dopo una breve digressione verso le atmosfere horror (ma sempre investigative) di The Sinking City, il team è pronto a portarci di nuovo nella testa del detective inglese con Sherlock Holmes Chapter One.
Questo nuovo gioco non mette però da parte le idee di The Sinking City e, anzi, le evolve e muta per adattarsi al personaggio di Sherlock, che appare in un nuovo formato. Andiamo però dritti al sodo e parliamo di quanto abbiamo avuto modo di provare nella demo di Sherlock Holmes Chapter One.
In due a Cordona
È il 1880 e Sherlock Holmes Chapter One ci porta a Cordona, un'isola del Mediterraneo che è stata casa di Sherlock per parte della sua infanzia. In questa avventura non avremo il controllo di un navigato detective: Sherlock Holmes è un giovane uomo di 21 anni che ancora non ha incontrato Watson e non è famoso in tutto il mondo.
Holmes è tornato a Cordona per affrontare una volta per tutte la perdita della madre, avvenuta dieci anni prima. Come ci si potrebbe aspettare, però, Sherlock scopre delle incongruenze tra la storia che gli è stata raccontata e quella reale: la morte della madre diventa quindi un mistero da risolvere, un filo conduttore che ci porterà in giro per Cordona in un lungo viaggio (il più duraturo ad oggi, secondo gli sviluppatori, con circa 40 ore di contenuti).
Non saremo però da soli: un amico di infanzia di Sherlock, Jonathan, accompagna il nostro protagonista a Cordona. Jonathan avrà svariati ruoli nel corso dell'avventura. Non solo, dal punto di vista narrativo, sarà di sostegno a Sherlock, offrendo una seconda opinione e permettendo alla narrazione di essere più dinamica, ma sarà anche una guida offrendo suggerimenti sull'operato del nostro protagonista, facendoci ad esempio capire - tramite dialoghi registrati anche in un taccuino - che non stiamo facendo le giuste domande per poter avanzare nell'avventura. Il rapporto tra i due si evolverà in base alle nostre azioni, quindi siamo molto curiosi di vedere in che modo sarà sfruttato nel corso dell'opera completa.
La demo che abbiamo provato, però, non era pensata per andare alla scoperta dell'intera avventura che ci attende, ma era perlopiù dedicata al primo caso che dovremo risolvere, poco dopo essere arrivati a Cordona.
Ci scappa sempre il morto
Appena arrivati sull'isola, dopo una lunga traversata in mare, i nostri si ritireranno per un meritato riposo in hotel. Sherlock, però, non farà in tempo a mettersi a letto che dovrà prima trovare il proprietario di un bastone da passeggio dimenticato sul tavolo della sala da pranzo, poi risolvere il furto di un diamante e infine un caso di omicidio. E tutto prima del dessert. Nel mezzo di questi avvenimenti, avremo occasione di apprendere le basi del sistema di gioco di Sherlock Holmes Chapter One.
Ad aspettarci vi sarà un mix di meccaniche dei precedenti Sherlock Holmes, inserite nella struttura di The Sinking City, con qualche piccolo tocco aggiuntivo per variare le carte in tavola. Precisamente, potremo analizzare gli ambienti in cerca di prove, maneggiando alcuni oggetti per trovare dettagli utili all'avanzamento del caso.
Dovremo parlare con i sospettati e tracciare un profilo della loro persona osservandone le caratteristiche fisiche e gli abiti (meccanica, ricordiamo, assente in The Sinking City). A questo riguardo, con nostro piacere, Frogwares ha deciso di non rendere queste sezioni a tempo, a differenza di quanto avviene in The Devil's Daughter. Per rendere le cose più complesse, però, la creazione del profilo del personaggio sarà questa volta leggermente più ambigua. Il gioco, una volta trovati tutti gli indizi, creerà due profili ugualmente credibili e starà a noi indovinare quello corretto. Ci sarà poi modo di presentare le giuste prove ai sospettati, per chiedere loro spiegazioni e ottenere quindi indizi aggiuntivi.
Non mancano alcuni minigiochi, come la possibilità di origliare le conversazioni altrui e - gareggiando contro un conto alla rovescia - distinguere tra le chiacchiere generiche e quelle rilevanti per il caso. Inoltre, potremo anche eseguire reazioni chimiche sommando e sottraendo diversi reagenti caratterizzati da un colore e un numero (operazione alquanto complessa a difficoltà massima ma opzionale). Infine, ci sarà anche modo di travestirsi per poter interrogare con più efficacia vari tipi di persone. I vestiti potranno essere acquistati con i soldi che guadagneremo durante il gioco, affittati oppure ottenuti tramite le missioni.
Torna anche il Palazzo Mentale, nel quale connettere tutte le informazioni in nostro possesso e generare così una serie di punti chiave del caso che, anche in base alla nostra interpretazione, determineranno una conclusione: potremo non solo accusare uno dei sospettati, ma decidere se consegnarlo alla giustizia o se graziarlo. Trattandosi di un'avventura open world, anche nel caso nel quale si commetta un errore e si accusi la persona sbagliata, il gioco non ce lo rinfaccerà, almeno non immediatamente per quanto abbiamo avuto modo di vedere: purtroppo per ora non è stato possibile vedere le ripercussioni a lungo termine delle nostre scelte, ma abbiamo visto che Cordona reagirà, ad esempio, pubblicando sul giornale il nostro verdetto (potremo anche comprare i quotidiani, come dei collezionabili che testimoniano il nostro percorso).
A questo si aggiunge anche una nuova meccanica: potremo, letteralmente a colpo d'occhio, analizzare le persone attorno a noi per definirne i tratti fondamentali (nazionalità, occupazione, umore...). Questo ci permetterà di capire chi può esserci utile durante il caso e a chi porre certe domande. Non basterà però guardare a caso nella folla, ma si dovrà aver prima selezionato il giusto indizio: in caso contrario, Sherlock non saprà cosa sta cercando.
Questa meccanica può essere considerata un'espansione di quanto visto in The Sinking City, dove il protagonista deve regolarmente sfruttare gli archivi della Polizia, del Municipio e altre istituzioni cittadine, selezionando però prima il giusto indizio da analizzare (gli archivi tornano anche in Sherlock Holmes Chapter One). In altre parole, anche quando andremo in cerca di informazioni, dovremo sempre aver chiaro il nostro obbiettivo e il modo per raggiungerlo. Si tratta di un'aggiunta gradita che rende meno automatico l'avanzamento. The Sinking City, infatti, non richiedeva troppa attenzione in quanto le uniche persone con le quali si poteva parlare era quelle necessarie all'avanzamento del caso.
Ciò che non abbiamo visto
Quelle finora descritte sono solo parte delle meccaniche di gioco che ci attendono in Sherlock Holmes Chapter One. Nella demo non abbiamo infatti avuto modo di vedere, ad esempio, il sistema di combattimento. Sappiamo però che ancora una volta ci sarà un livello di difficoltà dedicato, per chiunque preferisca semplificarsi la vita dal punto di vista action, mantenendo però la difficoltà massima durante le investigazioni. The Sinking City, in questo senso, non aveva particolarmente colpito, quindi dovremo vedere se con questo nuovo tentativo Frogwares sarà stata in grado di rinnovare nel modo migliore la propria avventura open-world.
Sappiamo anche che vi saranno molteplici attività secondarie da completare, così come collezionabili da trovare. Ci sarà anche la villa di famiglia degli Holmes, che sarà una sorta di hub dove sbloccare nuovi contenuti.
Non possiamo quindi esprimerci, per il momento, sull'esplorazione di Cordona e sulle possibili attività che troveremo al suo interno, così come non possiamo esprimere alcun giudizio sul lato tecnico, visto che la versione da noi provata non è rappresentativa della qualità finale.
Dalla nebbia al sole
Possiamo però brevemente commentare le potenzialità stilistiche e artistiche dell'ambientazione. Cordona, come detto, è un'isola immaginaria del Mediterraneo, protettorato inglese e calderone di culture provenienti dall'Europa, dall'Africa e dal Medio Oriente. La città proporrà cinque diversi distretti che promettono molta più varietà stilistica e cromatica rispetto alla piacevolmente tetra ma troppo omogenea Oakmont.
Potremo visitare aree che ricordano cittadine del Sud Italia o della Spagna costiera, così come quartieri dal taglio bizantino, grandi vie con chiese cristiane splendenti e ville aristocratiche, o piccoli labirinti in mezzo a catapecchie di legno. Speriamo solo che gli interni siano più vari rispetto a quanto visto in The Sinking City che ripeteva spesso posizionamento delle stanze e oggetti.
Sherlock Holmes Chapter One sembra già adesso, dopo solo un paio di ore di provato, una ragionata evoluzione della formula open world e investigativa proposta da Frogwares con The Sinking City. Le meccaniche più interessanti tornano, trovando il sostegno di nuove idee che potrebbero rendere più soddisfacente risolvere i casi ed esplorare gli ambienti di gioco. Cordona, inoltre, è un'ambientazione affascinante che mette da parte la Londra fuligginosa e la nebbiosa Oakmont in favore di una mappa più eterogenea. Rimangono però ancora molti dubbi: il lato più action saprà convincere? Le attività secondarie saranno soddisfacenti? Speriamo di poter rispondere quanto prima.
CERTEZZE
- Evoluzione delle meccaniche di The Sinking City
- Jonathan sembra essere un interessate secondo personaggio
- Cordona è stilisticamente piacevole e molto più eterogenea di Oakmont
DUBBI
- Il lato più action sarà stato rinnovato nel modo giusto?
- L'esplorazione dell'open world sarà interessante?