Dopo 11 anni di limbo, Six Days in Fallujah, lo sparatutto ispirato alle Seconda Battaglia di Fallujah, sta per tornare su PC e console nel corso del 2021. Il progetto è rinato grazie agli sforzi di Victure, un publisher creato dal CEO dello sviluppatore originale Atomic Games, e Highwire Games, lo studio che si occuperà dello sviluppo. Il gioco punta a recuperato il progetto cancellato da Konami nel 2009 e a pubblicarlo su delle generiche "console" e PC nel corso del 2021. Per annunciare il gioco è stato pubblicato un trailer del progetto.
Il progetto fu cancellato perché sollevò un polverone mediatico che spinse il publisher di allora, Konami, ad abbandonare il progetto. Il gioco, infatti, è basato sulla Seconda Battaglia di Fallujah, conosciuta anche come operazione Phantom Fury, un sanguinoso scontro che si è combattuto tra il 7 novembre ed il 24 dicembre 2004 tra truppe della coalizione americana, britannica e del nuovo governo e gli insorti iracheni, nell'ambito della guerra d'Iraq.
A distanza di così pochi anni dallo scontro, non si riteneva che un videogioco, oltretutto uno sparatutto in prima persona, fosse in grado di raccontare un simile evento. A distanza di 11 anni Victura ha affidato a Jaimie Griesemer, Jared Noftle e Marty O'Donnell, tra veterani di Bungie, di resuscitare il progetto e creare "il più autentico sparatutto miliare tattico di sempre".
Per farlo lo studio ha sentito centinaia di soldati e civili che hanno vissuto quelle drammatiche giornate. L'obiettivo è quello di ricostruire gli eventi e fare in modo che le persone possano capire gli eventi complessi e concitati che hanno portato allo scontro.
In attesa di nuove informazioni e dettagli, il trailer pubblicato presenta il nuovo progetto. Six Days in Fallujah arriverà su PC e console nel 2021.