In arrivo esattamente fra un mese su PC, PlayStation e Xbox, gratis per gli abbonati a Xbox Game Pass, il nuovo capitolo della serie sparatutto di Rebellion ci metterà ancora una volta nei panni dell'infallibile cecchino Karl Fairburne, incaricato di raggiungere il fronte francese della seconda guerra mondiale e sventare l'Operazione Kraken: un piano grazie a cui l'esercito nazista potrebbe porre fine al conflitto prima dell'arrivo degli Alleati in Europa.
Grazie al team di sviluppo inglese abbiamo potuto cimentarci con un'intera missione della campagna, la seconda, ambientata nei pressi del fittizio Chateau De Berengar: un'antica residenza che lo spietato ufficiale tedesco Abelard Moller ha adibito a quartier generale. Fra le sue mura, da qualche parte, sono nascosti importanti documenti e il nostro obiettivo sarà quello di farci strada fino a essi.
Com'è andata la nostra esperienza? Vi diciamo tutto nel provato di Sniper Elite 5.
Struttura
Introdotta dall'immancabile sequenza d'intermezzo, la seconda missione di Sniper Elite 5 vede Karl Fairburne in compagnia di una donna che milita tra le fila della resistenza francese, e che lo conduce nei pressi del castello che Moller ha trasformato in una vera e propria roccaforte. L'ufficiale nazista e i suoi collaboratori non sono più presenti all'interno della struttura, che tuttavia nasconde segreti che avremo il compito di scoprire.
Incontrati alcuni altri membri della resistenza, la fase introduttiva della missione appare del tutto simile a quanto descritto nella recensione di Sniper Elite 4, con il protagonista che può interagire con diversi personaggi per sbloccare eventuali obiettivi extra e organizzare il proprio equipaggiamento prima di addentrarsi nella mappa, anche in questo caso impostata come uno scenario aperto e liberamente esplorabile.
La location viene svelata man mano che la esploriamo, il che incoraggia sicuramente l'esplorazione alla ricerca di eventuali punti d'interesse inizialmente celati alla vista. Contribuisce in tal senso anche una certa penuria di munizioni, che almeno durante la nostra prova ci ha obbligato a girare in lungo e in largo alla ricerca di proiettili; in particolare per il fucile di precisione, senza cui sarebbe stato arduo portare a termine la missione.
La zona del castello risulta evidenziata in maniera costante ed è impossibile perdersi, ma il complesso è ampio e ben sorvegliato, con diversi possibili percorsi d'ingresso e guardie che vigilano affinché nessuno vi si introduca. Come da tradizione, potremo scegliere se procedere con un approccio stealth, mascherando il rumore degli spari con i soliti motori a scoppio, usando la pistola silenziata da breve distanza, oppure lanciarci a testa bassa, consapevoli che però sarà difficile spuntarla.
Entrati finalmente nell'imponente edificio, ci troveremo a esplorarne silenziosamente le stanze, attivando eventualmente la modalità focus per l'individuazione degli obiettivi. Per evitare di destare l'attenzione delle truppe dovremo eliminare le guardie silenziosamente, quindi accedere agli uffici di Moller, rivelare la stanza segreta, raccogliere i documenti e fuggire verso la zona di estrazione.
Rimanendo nell'ambito di quelli che saranno i contenuti di Sniper Elite 5, la demo non mostrava nulla della modalità cooperativa né chiaramente delle nuove meccaniche d'invasione che troveremo nella versione completa. Allo stesso modo, il rinnovato sistema di potenziamento e di personalizzazione delle armi risultava appena accennato: per scoprirlo nel dettaglio bisognerà attendere l'uscita del gioco, fissata al 26 maggio.
Gameplay
Lato gameplay, Rebellion ha provato a inserire alcune novità legate per lo più ai movimenti del personaggio, ad esempio la possibilità di arrampicarsi su di un numero maggiore di superfici rispetto al passato, di scivolare lungo delle zipline per spostarsi rapidamente da un punto all'altro dello scenario e di utilizzare tali meccaniche per mettere a segno uccisioni silenziose.
Stando a quello che abbiamo visto, tuttavia, l'impianto di base rimane fondamentalmente quello di sempre e soffre ancora di grossi problemi durante gli scontri molto ravvicinati, quando un avversario arriva a pochi metri da Karl e si prova la consueta sensazione d'impotenza a causa dell'estrema precarietà del sistema di puntamento, che non è stato pensato per queste situazioni né è stato migliorato perché vi si possa adattare in qualche modo.
Nei tiri dalla distanza, invece, Sniper Elite 5 si conferma solido e convincente, facendo sfoggio di alcune nuove Kill Cam a Raggi X che spettacolarizzano il dolorosissimo impatto dei nostri proiettili sul corpo dei soldati nemici, infrangendo le ossa e spappolando gli organi interni lungo il tragitto. Da questo punto di vista il nuovo capitolo andrà a consolidarsi come un punto di riferimento per il genere degli sparatutto di precisione, ma senza rivoluzionare in alcun modo la formula che già conoscevamo.
Un discorso del tutto simile può essere fatto in merito all'intelligenza artificiale, che è quella tipicamente "sbadata" degli action stealth e non potrebbe essere altrimenti: affrontare truppe che restano in allerta permanente alla scoperta di un cadavere implicherebbe solo tanta frustrazione e un approccio in stile trial & error che per fortuna ci viene risparmiato.
Grafica e sonoro
Veniamo quindi al comparto tecnico, che purtroppo non fa gridare al miracolo. Sniper Elite 5 segnerà il debutto della serie sulle console di nuova generazione e i miglioramenti per quanto riguarda la grafica appaiono evidenti, ma si rimane pur sempre un paio di gradini abbondanti al di sotto delle produzioni più blasonate, specie per quanto concerne le animazioni.
Gli scenari sono stati realizzati utilizzando anche la fotogrammetria e il livello di dettaglio generale è ottimo, sebbene non manchino elementi piuttosto generici a popolare la mappa. Detto questo, il castello che svolge il ruolo di protagonista nella seconda missione è molto affascinante e speriamo che anche le altre ambientazioni possano vantare un simile livello di caratterizzazione.
La versione che abbiamo provato (in streaming) era quella PC, ma ci aspettiamo di ritrovare assolutamente i 60 fps anche su PS5 e Xbox Series X|S, visto il grande impatto che la maggiore fluidità del frame rate ha sulla precisione dei movimenti e sulla godibilità del gameplay in generale.
Quanto al sonoro, gli ormai classici temi musicale della serie vengono ribaditi nel nuovo capitolo ma gli utenti italiani a quanto pare verranno accolti da un'amara sorpresa: a differenza dei precedenti episodi, Sniper Elite 5 non includerà un doppiaggio in italiano e, pur comprendendo le ragioni economiche dietro tale scelta, non possiamo che dirci delusi al riguardo.
Sniper Elite 5 punta a consegnarci un'esperienza fondamentalmente simile a quella degli episodi precedenti, pur con alcune novità sul fronte dei contenuti (la cooperativa, il PvP) che tuttavia non abbiamo ancora visto in azione. Il gameplay appare anche stavolta solido e soddisfacente quando ci si organizza per piazzare dei tiri dalla distanza, ma tentenna non appena si chiede al gioco di comportarsi da sparatutto in terza persona tradizionale: vecchi problemi a cui Rebellion non ha ancora posto rimedio, e che fanno il paio con una realizzazione tecnica distante dalle produzioni più blasonate.
CERTEZZE
- Le nuove ambientazioni promettono bene
- Siamo curiosi di provare alcune funzionalità
- Gratuito per gli abbonati a Xbox Game Pass
DUBBI
- Gunplay ravvicinato ancora molto problematico
- La formula è quella di sempre, con poche novità
- Tecnicamente solo discreto, niente doppiaggio in italiano