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Sniper: Ghost Warrior Contracts 2, il provato

Sesto capitolo della serie Sniper: Ghost Warrior, Contracts 2 sembra attenersi alla formula che ha decretato il successo del marchio, ma con qualche significativa miglioria. Lo abbiamo provato

PROVATO di Aligi Comandini   —   04/05/2021
Sniper: Ghost Warrior Contracts 2
Sniper: Ghost Warrior Contracts 2
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CI Games è un team da sempre prolifico, forse persino troppo. Nata dalla fusione di più studi di sviluppo, nell'ultimo decennio questa software house polacca si è fatta conoscere principalmente per due serie, Sniper Ghost Warrior e Lords of the Fallen, seppur sia la prima quella che ne ha realmente consolidato la notorietà (anche perché di Lords of the Fallen 2 è da un po' che non si parla).

Vero, forse non si tratterà di un nome capace di avere la risonanza mediatica di altri shooter in prima persona, eppure la saga dei Ghost Warrior ha sempre trovato una sua solida nicchia, tanto da vendere nel complesso più di 11 milioni di copie e da essersi meritata un ulteriore capitolo in uscita quest'anno, di nome Sniper Ghost Warrior Contracts 2. E questo sesto tassello del puzzle lo abbiamo potuto provare in compagnia degli sviluppatori qualche giorno fa, in una curiosa sessione di gioco che ci ha visto affrontare il tutorial e la prima mappa. Quanto sarà migliorato rispetto ai titoli precedenti? Oggi vi diamo le nostre prime impressioni.

Cecchini mediorientali

La nuova ambientazione del gioco è il medioriente, e per l'esattezza una mappa composta da cinque diverse location, con bersagli multipli da eliminare in ognuna. Noi abbiamo avuto modo di testare solo la prima, tuttavia possiamo già dirvi che saranno divise per difficoltà e distanza, con alcune eliminazioni che superano il chilometro di tiro. Ora, non è particolarmente necessario soffermarsi sulla trama: non ce ne siamo curati particolarmente, e nella serie è sempre stata per lo più una scusante per giustificare le missioni; qui l'attrattiva principale è da sempre la peculiare struttura del gioco, uno shooter tattico dove posizionarsi a dovere e utilizzare al meglio le proprie risorse risulta fondamentale per sopravvivere e completare i vari obiettivi.

Gameplay Screenshot 3

Si tratta di una formula piuttosto consolidata, che nel nuovo Contracts sembra peraltro voler eliminare alcune delle problematiche dei capitoli precedenti. Molte delle lamentele, infatti, sono da sempre legate alla gestione dell'intelligenza artificiale, che passava dalla totale incompetenza alla quasi mistica capacità di trovare sempre il giocatore dopo un tiro fallito. Beh, durante la demo non abbiamo potuto fare test molto elaborati, eppure la reattività al suono dei soldati nemici e la loro capacità di darvi la caccia sembrano gestite più sensatamente, con campi base più facili da ripulire se si usa un silenziatore e si decide di sfruttare l'approccio stealth, ma avversari comunque in grado di circondarvi rapidamente e mettervi in seria difficoltà in caso di eccessi di aggressività.

Il cuore del titolo, ad ogni modo, non gira certo attorno ad eliminazioni silenziose armati di pistola o a sparatorie con armi automatiche da cui è difficile uscir vivi: il fucile da cecchino è la star, e in questo capitolo si tratta di un protagonista alquanto coccolato, grazie a un elaborato sistema di modifiche che permette di adattarsi alle varie missioni (silenziatori per distanze di tiro minute che vi mettono a rischio, e molteplici altre chicche), e a varie tipologie di proiettili per eseguire uccisioni più creative.

Killcam e dintorni

Il gameplay resta più o meno sempre lo stesso: per facilitarsi la vita è meglio trovare posizioni sopraelevate dove sdraiarsi, trattenere il fiato migliora la precisione, il mirino indica con chiarezza direzione del vento e distanza degli avversari - a patto che questi vengano marchiati con il binocolo - e un'uccisione perfetta di norma viene indicata da una spettacolare killcam che segue l'intera traiettoria del proiettile. Ogni mappa è costruita attorno a questa formula, con gruppi di nemici posizionati per favorire l'uso delle altre armi durante l'avanzamento, e i bersagli principali invece inseriti in specifiche zone da studiare da lontano, con molteplici elementi interattivi.

Gameplay Screenshot 9

Proprio in tali fattori risiede la varietà dell'esperienza, poiché non solo è possibile eliminare gli avversari in modi piuttosto creativi (dal fargli cadere in testa grossi pesi al dare il via a reazioni esplosive a catena, con molte alternative nel mezzo), ma anche semplicemente scatenare il caos nei campi base, con effetti a volte piuttosto esilaranti. Nel nuovo capitolo, poi, azioni di questo tipo non sono eseguibili solo per il gusto di farlo, ma corrispondono a specifici obiettivi che premiano con punti abilità, poi da spendere per migliorare le proprie capacità in battaglia. In più, il protagonista ha a disposizione un immancabile drone, che può venir utilizzato per bypassare certi circuiti e aprire passaggi, ma per via della batteria limitata di rado risulta utile per gli obiettivi primari.

Gameplay Screenshot 7

Insomma, nel complesso Sniper Ghost Warriors Contracts 2 ci ha dato l'impressione di voler riproporre una formula assai vicina alle sue radici, ma perfezionata negli elementi più criticati e resa più complessa negli approcci. Un capitolo pensato per essere un concreto passo avanti senza rivoluzioni di sorta. Resta però da vedere cosa sapranno offrire le missioni avanzate, e se la classica struttura della serie arriverà a stancare o si manterrà fresca fino alla fine della campagna.

Sniper Ghost Warrior è con ogni probabilità la serie di maggior successo di CI Games, e non sorprende che il team non abbia voluto snaturarla, concentrandosi sul miglioramento dei singoli aspetti in questo nuovo capitolo. Per gli appassionati della saga la ciccia sembra esserci. Varie mappe piuttosto elaborate con obiettivi multipli, e numerosi fattori extra capaci di offrire parecchia rigiocabilità ad ognuna. Resta da capire se la qualità della campagna sarà all'altezza, e se la consolidata struttura della saga arriverà o meno a stancare ora della fine.

CERTEZZE

  • Gameplay consolidato che riesce comunque sempre a divertire
  • Cinque mappe piuttosto elaborate e rigiocabili, con molteplici obiettivi

DUBBI

  • Qualità complessiva della campagna ancora da definire