Annunciato un po' a sorpresa, ma neanche tanto per chi aveva colto le allusioni, Soul Hackers 2 si è mostrato con un trailer alla fine del conto alla rovescia che Atlus teneva da qualche tempo su quello che ora è un sito web ufficiale. Il gioco in questione forse non avrà detto nulla a chi, nel filmato di presentazione, ha riconosciuto le similitudini con Persona e Shin Megami Tensei. In realtà, Soul Hackers ha origini parecchio antiche. Il primo episodio risale addirittura al 1997 - anche se è stato portato su Nintendo 3DS quasi dieci anni fa - ma era un sequel di Devil Summoner, serie che a sua volta era uno spin-off di Shin Megami Tensei.
A lungo rimasto sospeso nel limbo dei franchise dimenticati, Soul Hackers sta quindi per tornare con un seguito previsto ad agosto per PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X|S. Dopo questa premessa siamo pronti a raccontarvi tutto quello che sappiamo di Soul Hackers 2.
Una nuova storia
A prima vista, Soul Hackers 2 sembra un mix di Persona e Shin Megami Tensei, ma soprattutto ricorda lo spin-off ancora più strambo, ma colorato, che era Tokyo Mirage Sessions #FE. E in effetti Eiji Ishida e Mitsuru Hirata, rispettivamente producer e director, in una recente intervista hanno cercato di spiegare le differenze con gli altri franchise. Soul Hackers 2 in effetti deve moltissimo alle due serie principali, ma riprende i loro punti di forza a modo suo: per quanto riguarda i personaggi, che sono ben caratterizzati e ricchi di sfaccettature, si ispira fortemente a Persona, mentre le atmosfere adulte e violente sono più in linea con quelle di Shin Megami Tensei. Hirata ha spiegato che il cast sarà molto più importante rispetto al prequel: il gioco del '97, infatti, era ricco di personaggi pittoreschi, ma non c'erano grandi retroscena da svelare.
Soul Hackers 2 lavorerà molto sull'introspezione, invece, raccontando una storia inquietante che si svolge nel futuro prossimo, e che non dovrebbe avere nessun collegamento rilevante al prequel: i nuovi giocatori, insomma, possono cominciare da qui. Nel mondo di Soul Hackers 2 esiste una sorta di entità soprannaturale, chiamata Aion, che veglia sul mondo. Avendo percepito l'incombere di una catastrofe apocalittica, Aion invia sulla Terra due subordinate, Ringu e Figue, per proteggere alcuni Devil Summoner che sembrerebbero avere un ruolo fondamentale nel destino del pianeta. Il problema è che li trovano morti: i Devil Summoner si sono infatti divisi in due clan, la Phantom Society e Yatagarasu, che si fanno guerra tra loro. Ringu e Figue decideranno quindi d'infrangere alcune regole e resuscitare i protagonisti, convincendoli a unire le forze per scoprire chi o cosa minaccia il futuro dell'umanità.
Come potete intuire, la trama di Soul Hackers 2 non è propriamente zucchero e miele, e i personaggi che Atlus ha ufficialmente rivelato sembrano maturi e interessanti. Arrow, uno dei Devil Summoner di Yatagarasu che sarebbe dovuto morire, è sostanzialmente il buontempone della situazione: onesto e sincero, è anche molto coraggioso e determinato. Milady appartiene invece alla Phantom Society ed è una donna calma e razionale che ha vissuto dei retroscena che le hanno insegnato come il fine giustifichi sempre i mezzi, anche a costo di diventare spietati. Abbiamo poi Cyzo, che a quanto pare non appartiene a nessuna fazione, e che coi suoi modi controllati farà spesso da intermediario tra Arrow e Milady.
Hirata ha deciso di prendere le distanze dal cliché del protagonista muto proprio per fare di Soul Hackers 2 un titolo più innovativo del solito. Se sulla trama non possiamo ancora esprimerci, vale la pena sottolineare che Hirata ha già lavorato a un altro JRPG che era davvero un gioellino: l'ottimo Radiant Historia, uscito per Nintendo DS nel 2010 e poi riproposto su Nintendo 3DS nel 2018.
Sabbath!
Non è la prima volta che Hirata e Ishida lavorano insieme: il duo aveva già dato i natali al summenzionato Tokyo Mirage Sessions #FE, ma Eiji Ishida ha progettato una sfilza di titoli Atlus come Shin Megami Tensei: Strange Journey e Shin Megami Tensei III: Nocturne. Lui si occupa principalmente del gameplay e infatti era quello più preoccupato per le reazioni alla pubblicazione del trailer. Sebbene fossero in molti a chiedere un sequel di Soul Hackers, l'idea di riportare in auge uno spin-off così vecchio, ma anche fin troppo simile ai più noti Persona e Shin Megami Tensei, sapeva molto di autogol.
Ishida ha invece scoperto un feedback estremamente positivo, segno che il successo di Persona 5 e il più recente Shin Megami Tensei V hanno alimentato una vera e propria fame di JRPG. Dunque, chi si avvicinerà a Soul Hackers 2 dopo aver giocato i prodotti appena citati, si sentirà subito a casa. Le novità comprendono una serie di funzionalità social sim in stile Persona, seppur meno sofisticate, mentre il sistema di combattimento resta il Sabbath dell'originale.
Il sistema Sabbath è una variante del più noto Press Turn visto in Persona e Shin Megami Tensei: l'idea è sempre quella di sfruttare le vulnerabilità dei nemici con gli incantesimi elementali appositi per stordirli e attivare un attacco corale chiamato Sabbath, appunto, che ricorda l'All-Out Attack di Persona 5, ma che risulta molto più devastante. I personaggi combattono sul campo evocando i demoni che abbiamo imparato a conoscere negli altri titoli Atlus: ci sono vecchi e nuovi esseri soprannaturali - come una buffa variante di Jack Frost che indossa una parrucca! - che si ispirano a un po' tutte le mitologie e iconografie religiose, e che vedremo per la prima volta con un look in cel shading accattivante, pensato per far somigliare Soul Hackers 2 a un vero e proprio anime.
Purtroppo lo sviluppatore nipponico non si è sbottonato più di tanto sul gameplay: sappiamo che potremo fondere i demoni o reclutarli discutendoci proprio come nelle altre serie Atlus, e che il gioco prevede l'esplorazione di vari scenari in terza persona, piuttosto che in prima persona come l'originale, ma molti elementi GDR sono ancora avvolti nel mistero e noi, lo ammettiamo, non vediamo l'ora di saperne di più.
I più attenti avranno notato che Nintendo Switch non compare tra le piattaforme di arrivo segnalate nel trailer. È una mossa abbastanza curiosa, ma fa pensare che forse Atlus non voglia saturare la libreria della console ibrida, nella quale Shin Megami Tensei V continua a essere un'esclusiva. Per chi non possiede Switch, insomma, Soul Hackers 2 potrebbe essere il JRPG più vicino al capolavoro di Atlus uscito qualche mese fa, e una valida alternativa da tenere d'occhio nei prossimi mesi, sperando che presto escano più notizie su esplorazione, dungeon e combattimenti.
CERTEZZE
- I nomi dietro lo sviluppo sono una garanzia
- Praticamente una combinazione di Persona e Shin Megami Tensei
DUBBI
- Non sarà un po' troppo simile a Persona e Shin Megami Tensei?
- Sappiamo ben poco su ancora troppe caratteristiche del gioco