Lo Spider-Man di Insomniac è uno dei titoli più controversi nella libreria esclusiva di PlayStation 4, e non perché non sia un buon gioco, dato che lo è, ma perché la sua natura profondamente derivativa non lo classifica esattamente come un acquisto imprescindibile, a meno che non si amino i titoli d'azione e, ovviamente, l'Uomo Ragno: in quest'ultimo caso, Marvel's Spider-Man diventa automaticamente uno dei videogiochi che ogni fan della Marvel dovrebbe provare almeno una volta nella vita, fedele com'è allo spirito del fumetto ideato da Stan Lee e Steve Ditko nel 1962. Ieri Sony ci ha sorpreso con un breve trailer di Spider-Man: Miles Morales, che arriverà su PlayStation 5 a fine anno. Eravamo tutti convinti di trovarci di fronte a un sequel, se non addirittura uno spin-off, e poi Sony ci ha spezzato il cuore con l'amara verità: è una specie di remastered.
Chi è Miles Morales?
Creato nel 2011 da Brian Michael Bendis e Sara Pichelli per il numero 4 di Ultimate Fallout, l'adolescente afroamericano Miles Morales è diventato in pochissimo tempo uno dei personaggi più amati nella Casa delle Idee. Nei fumetti, Miles - che ha ottenuto anch'egli i suoi super poteri dal morso di un ragno - sostituisce Peter Parker dopo la morte di quest'ultimo come Uomo Ragno della linea editoriale meglio nota come Ultimate. Oggi Miles, che nel corso degli anni ne ha viste di cotte e di crude, esiste insieme al Peter Parker classico nel nuovo universo Marvel nato dopo la miniserie Secret Wars che ha effettivamente cancellato numerose realtà parallele, fondendole in una sola. Miles è poi diventato ancora più famoso grazie al pluripremiato lungometraggio Spider-Man: Un altro universo, in cui indossava i panni del protagonista. Non è solo l'etnia a distinguere i due eroi: i poteri di Miles comprendono la capacità di diventare praticamente invisibile e di proiettare una scarica energetica paralizzante dalle punte delle dita.
Nel videogioco di Insomniac uscito qualche anno fa, Miles è il figlio di Jefferson Davis, un poliziotto che aiuta l'Uomo Ragno a sventare un attacco dei malviventi chiamati Demoni. Peter aiuta Miles a superare un difficile lutto e lo invita a fare volontariato nel F.E.A.S.T. di zia May. Alla fine del gioco, Miles confida a Peter di essere stato morso da un ragno geneticamente modificato della Oscorp e di aver acquisito vari poteri: l'Uomo Ragno decide quindi di rivelargli la sua identità segreta e di aiutarlo a diventare un supereroe. Spider-Man: Miles Morales presumibilmente si concentrerà sui primi passi del protagonista, tant'è che nel trailer Peter ripete le parole di suo padre Jefferson: "I veri eroi non si arrendono mai". Sulle note di On my own, il trailer ci mostra quindi Miles volteggiare sopra una New York ancora più bella di quella che abbiamo salvato nel 2018 su PlayStation 4.
Un nuovo Uomo Ragno?
In effetti, questa New York è esattamente quella che abbiamo salvato nel 2018, solo che gira su PlayStation 5 e non su PlayStation 4. Spider-Man: Miles Morales, infatti, sarà una versione "rimasterizzata" di Marvel's Spider-Man che Insomniac ha integrato con quella che dovrebbe essere una specie di espansione incentrata sulle disavventure di Miles. Il vice presidente di Sony Simon Rutter ha spiegato che il gioco è stato migliorato nettamente sul piano grafico e che questa conversione è stata pensata principalmente per mostrare i muscoli della nuova console. Secondo Rutter, serviva un gioco particolarmente popolare per fare un confronto tangibile, e il titolo originale ha venduto oltre 13 milioni di copie in tutto il mondo. Il gioco del 2018 peccava nella risicata varietà delle attività secondarie, perciò non possiamo fare altro che incrociare le dita e sperare che i ragazzi di Insomniac abbiano curato meglio questo aspetto nei contenuti inediti che hanno per protagonista Miles: nel trailer lo abbiamo intravisto oscillare sopra le strade innevate che suggeriscono un setting natalizio, in una carrellata di inquadrature che sfoggiano i vari miglioramenti grafici. Il resto del trailer si concentra su una carrellata di scene d'azione meno sorprendenti. Miles si sbarazza di alcuni villain non meglio identificati, usando combinazioni di calci, pugni e ragnatele. In alcuni fotogrammi vediamo Miles scomparire e ricomparire sotto forma traslucida, probabilmente perché ha usato i suoi poteri camaleontici, e preparare il suo colpo paralizzante, contraddistinto dalle scariche elettriche che attraversano le sue braccia. Immancabili gli inseguimenti e i salti da un'automobile all'altra, e l'ormai tradizionale sequenza sul ponte che crolla, in cui il nuovo Tessiragnatele scampa al pericolo e mette in salvo il personaggio di turno per il rotto della cuffia. In questo senso, i contenuti aggiuntivi di Spider-Man: Miles Morales rischiano di ricalcare fin troppo quelli del titolo originale, perciò questa "espansione" dovrà superare due test molto importanti: dovrà convincerci sul piano narrativo, con una storia avvincente e rispettosa del personaggio, e garantire un contenuto extra corposo che possa giustificare il secondo acquisto per chi ha già completato l'avventura nel 2018.
Ricapitoliamo...
Se avete letto fino a questo punto - complimenti, molti si fermano all'introduzione! - allora probabilmente saprete che nel corso della giornata successiva al reveal di Spider-Man: Miles Morales è scoppiato il finimondo e si sono rincorse affermazioni, smentite e rettifiche che hanno confutato in parte quanto scritto in questa anteprima. Vale la pena ricostruire la cronologia degli eventi, anche per farvi capire un po' come lavoriamo dietro le quinte. Partiamo dal principio: come tanti altri articolisti in giro per il mondo, anche noi avevamo capito che Spider-Man: Miles Morales fosse un gioco completamente nuovo, ed è in quest'ottica che abbiamo steso la prima versione di questa anteprima nella notte - letteralmente - tra giovedì e venerdì. Il pezzo sarebbe dovuto essere pubblicato alle 11.00: nella prima versione, facevamo congetture sui contenuti di questo sequel/spin-off, sperando che lavorasse sui punti deboli dell'originale.
Alle 10.30 circa, tuttavia, emergono sul web le affermazioni di Simon Rutter, il vice presidente di Sony che, in un'intervista pubblicata su Telegraph, parla di una remaster del Marvel's Spider-Man originale impreziosita dal contenuto aggiuntivo con Miles protagonista. A quel punto l'anteprima che avevamo scritto non aveva più senso, perciò abbiamo dovuto riscriverla da capo alla luce di queste informazioni, pubblicandola alle 12.00 circa dello stesso venerdì 12 giugno in una nuova ottica che critica il metodo comunicativo di Sony e la decisione di cavalcare una remaster nei primi mesi di lancio della nuova console. L'anteprima è andata online così come l'avete letta, ma dopo qualche ora si è sollevato un polverone su Twitter quando è cominciata a girare la voce che Spider-Man: Miles Morales non fosse una remaster, ma qualcosa di diverso. Molti lettori ci hanno segnalato i tweet di un utente in particolare che, tuttavia, sono stati cancellati e ritrattati nella confusione più generale. Ora, noi crediamo sia abbastanza ovvio che il vicepresidente della Sony abbia un pelino più credito dell'utente anonimo su Twitter con Saitama imparruccato come avatar, ma per molti lettori a quanto pare no, e così le affermazioni di Simon Rutter sono diventate fake news e noi spietati avvoltoi che, quasi dodici ore dopo la pubblicazione del trailer, le abbiamo riportate per qualche clic senza prevedere che il vicepresidente Rutter potesse aver detto una potenziale fregnaccia. Nel bailamme generale ci si è comunque precipitato anche Insomniac stesso, pubblicando un altro tweet ancora più confusionario in cui si dice, essenzialmente, che Spider-Man: Miles Morales sarà un titolo "standalone" che proseguirà la storia del gioco originale e che ne parleranno più approfonditamente in futuro. Quello "standalone" è quindi diventato la bandiera ufficiale dei fan che proprio non volevano sentirsi dire che il gioco sarebbe stato una remaster, sebbene il significato, in questo contesto, non sia esattamente cristallino.
A conti fatti, "standalone" può anche significare che Spider-Man: Miles Morales non sarà un DLC e non sarà quindi necessario possedere il titolo del 2018 per giocarlo. Può significare che potrebbe essere necessario possedere Marvel's Spider-Man, ma che il titolo in uscita a fine anno avrebbe incluso anche il gioco originale, dato che la nuova campagna di Miles avrebbe riutilizzato molti asset, replicando un po' la situazione che abbiamo visto in queste settimane con Xenoblade Chronicles Definitive Edition, una specie di remaster potenziata del gioco uscito nel 2011 che comprende una campagna completamente inedita. Insomniac avrebbe dovuto chiarire quello "standalone" invece di trincerarsi dietro ripetuti tweet tutti uguali ("It's a standalone game.") in risposta agli utenti che chiedevano chiarimenti, tra i quali spiccava proprio uno dei nostri newser.
A quel punto, però, è sceso in campo anche il famosissimo Jason Schreier, ex giornalista di Kotaku che in un tweet ha riportato una fonte secondo la quale Simon Rutter si sarebbe sbagliato e Spider-Man: Miles Morales non comprenderebbe una versione rimasterizzata del gioco originale, qualificandosi invece come una sorta di sequel/spin-off venduto separatamente, forse a prezzo ridotto in rapporto a una durata più contenuta, proprio come accaduto in passato con Uncharted: L'eredità perduta o inFAMOUS: First Light. Insomma, c'è stato un gigantesco corto circuito comunicativo che è partito da Sony stessa e che Insomniac ha cercato di chiarire maldestramente, senza che nessuno abbia preso una posizione ufficiale e incontrovertibile sulla natura del gioco.
Nel frattempo, pur avendo scelto di aspettare nuove informazioni per correggere l'anteprima, mentre pubblicavamo notizie su notizie per aggiornare i nostri lettori sulla questione via via che si susseguivano tweet e dichiarazioni che hanno gettato tutta la stampa internazionale nella confusione più totale (basta googlare, non staremo a linkare la concorrenza, se permettete) ci siamo presi qualche vaffa qua e là perché "ci sta", siamo stati derisi e insultati a più riprese, minacciati di essere querelati per diffamazione (sic!) da qualche lettore particolarmente esaurito, e chiamati avvoltoi per aver riportato le affermazioni del vicepresidente di Sony senza metterle in dubbio. Sarebbe stato più facile parlare di guanti e mascherine, a questo punto, tanto in questi mesi siamo diventati tutti virologi, no?
I primi mesi di PlayStation 5 potranno contare su un'esclusiva importante come Spider-Man: Miles Morales, ma Insomniac dovrà darsi da fare se vuole convincere i giocatori che la sua release natalizia è qualcosa di più che una mera "campagna aggiuntiva". I miglioramenti visivi sono notevoli, e su questo non c'è dubbio, ma tutto il resto riuscirà a intrigare anche quei videogiocatori che hanno già dedicato molte ore al titolo originale? Dopo un iniziale entusiasmo, possiamo dire di essere rimasti abbastanza scottati dal metodo comunicativo di Sony e Insomniac: perché non hanno chiarito subito la natura del gioco, invece di impelagarsi col passaparola fuorviante dei social media?
CERTEZZE
- Si nota già il salto qualitativo rispetto alla grafica del titolo datato 2018
- Controllare Miles in versione Spider-Man sarà uno spasso
DUBBI
- Non sappiamo ancora nulla sulla nuova campagna, sui contenuti, sul prezzo e sulle differenze a livello di gameplay