Nel settembre 1998 il draghetto Spyro esordiva con la sua prima avventura su PlayStation, senza sapere che di lì a poco sarebbe diventato una delle mascotte più amate della generazione anni '90. Nei vent'anni successivi Spyro passa di mano in mano e ogni studio di sviluppo reinterpreta il personaggio ma senza emulare il successo ottenuto dallo team originale, Insomniac; dopo anni di vagabondaggio dei diritti della serie, il protagonista trova nuova vita nel frachise toys-to-life, Skylanders: qui il drago ne diventa uno dei protagonisti principali, subendo però un pesante restyle grafico. Forte del successo ottenuto con la N.Sane Trilogy dedicata a Crash Bandicoot, lo storico marsupiale di Naughty Dog, Activision ci riprova ed mette al lavoro proprio il team di sviluppo di Skylanders, Toys for Bob, al remake dei primi tre capitoli della saga di Spyro, dando così vita alla Reignited Trilogy. Ovviamente abbiamo avuto modo di provare alcuni livelli all'E3; visto l'incredibile lavoro ad opera di Toys for Bob abbiamo deciso di mettere a confronto le tre "versioni" di Spyro più importanti per vedere come il draghetto e i giochi a lui dedicati sono cambiati nel tempo.
Spyro: Reignited Trilogy, com'è cambiato il draghetto viola?
Per festeggiare i 20 anni della saga, a settembre arriva la Spyro: Reignited Trilogy. Ecco i cambiamenti più importanti in un confronto con il passato