E beh, dopo aver visto l'ultimo trailer di Star Ocean: The Divine Force, e aver scoperto qualcosa di più sul sistema di combattimento e i personaggi, ci sentiamo molto più ottimisti nei confronti della nuova iterazione di una serie che è cominciata nel '94 su SNES e, tra alti e bassi, ci ha accompagnato per oltre vent'anni. L'ultimo titolo, Star Ocean: Integrity and Faithlesness, sembrava aver segnato la fine del franchise, ma Square Enix se l'era un po' cercata, avendo stanziato un budget microscopico che si era tradotto in una qualità sotto la media.
Ora il publisher nipponico ci riprova con rinnovata fiducia: il gioco uscirà il 27 ottobre per PlayStation 4 e PlayStation 5, PC, Xbox One e Xbox Series X e S, e con il nuovo trailer abbiamo scoperto alcune interessanti informazioni sui personaggi e il sistema di combattimento. Vediamole insieme in una nuova anteprima di Star Ocean: The Divine Force.
Storia e personaggi
Una delle caratteristiche più interessanti di Star Ocean: The Divine Force s'ispira direttamente al secondo titolo della serie, Star Ocean: The Second Story, e permette di scegliere, all'inizio dell'avventura, il ruolo del protagonista tra Raymond Lawrence e Laeticia Aucerius. Le conseguenze sono molto semplici: seguiremo la storia dal suo punto di vista, e quindi vedremo solo le scene in cui è presente, senza contare che la scelta influenzerà non solo le cinematiche e i dialoghi, ma anche il modo e i tempi con cui gli altri personaggi si uniranno alla squadra.
Questa caratteristica migliora la rigiocabilità del titolo, invogliando ad almeno un secondo playthrough, ma non è chiaro quanto si discosti dalle dinamiche di Star Ocean 2: in quell'episodio, scegliendo Claude o Luna come protagonista, cambiavano sensibilmente i membri del party e alcune sottotrame, mentre Square Enix sembrerebbe aver annunciato già il cast al gran completo di The Divine Force.
Raymond lo conoscevamo già. La storia inizia proprio quando il giovane si schianta su Aster IV insieme alla sua prima ufficiale, Elena, dopo che la sua astronave mercantile è stata attaccata dalla Federazione Pangalattica. Ora, se avete un minimo d'infarinatura da Star Ocean, dovreste sapere che i titoli nella serie, pur essendo autonomi, sono comunque collegati dalla stessa mitologia di fondo, e The Divine Force è il penultimo in ordine cronologico, seguito solo da Star Ocean: Till the End of Time. Ecco perché la Federazione, che fino al titolo precedente era stata una forza per il bene, adesso si è volta alla colonizzazione spietata della galassia.
Come da tradizione, Star Ocean è un titolo che mischia fantasy e fantascienza e si svolge per la maggior parte della sua durata su un pianeta che non ha ancora scoperto il viaggio spaziale, Aster IV. Lì Raymond incontrerà Laeticia, principessa di Aucerius in guerra con un regno confinante. I due decideranno di unire le forze contro la consueta minaccia su scala intergalattica.
Il cast di Star Ocean: The Divine Force parrebbe essere molto più vario di quanto sembri. I personaggi sono caratterizzati anche dalle armi che impugnano: Raymond, per esempio, brandisce uno spadone che lo rende lento ma implacabile, mentre Laeticia può contare sulle sue acrobatiche doppie lame. I nuovi personaggi presentati sembrano altrettanto ben caratterizzati. Elena non impugna un'arma specifica, dato che può materializzarne una diversa a seconda delle abilità che usa in combattimento, passando da falci a fruste o pugnali da lancio in un batter d'occhio. Gli altri tre personaggi svelati sono, invece, semiomanti: praticamente i maghi nell'universo di Star Ocean.
Albaird Bergholm è la guardia del corpo di Laeticia e non vede Raymond di buon occhio, pertanto ha tutta l'aria di essere il membro rompiscatole del gruppo, ma anche uno dei più versatili visto che combatte a media distanza impiegando chackram e incantesimi. Midas Felgreed, invece, è un famoso ingegnere di Aucerius che è stato esiliato in seguito a uno scandalo: è massiccio e lentissimo, ma può scagliare incantesimi di una potenza inaudita. Nina Deforges, infine, è una semiomante specializzata nella magia curativa chiamata iatrimanzia: col suo campanello può guarire i membri della squadra e potenziare le loro capacità in attacco e in difesa.
Sistema di combattimento
Se il character design di questi personaggi vi ricorda qualcosa, è assolutamente normale: è stato curato da Akira "Akiman" Yasuda, disegnatore oggi freelance che ha lavorato per Capcom tra il 1989 e il 2004, realizzando le illustrazioni di titoli del calibro di Street Fighter Alpha, Darkstalkers e Power Stone.
Il nuovo trailer dimostra una maggiore attenzione nella trasposizione dei suoi tratti morbidi in modelli 3D: abbiamo notato che i volti sono sensibilmente migliorati rispetto alle immagini diffuse in precedenza, sebbene restino abbastanza... grossolani, per così dire, tradendo la natura cross-gen del gioco. Il comparto tecnico è comunque votato a mantenere una fluidità stabile e costante almeno sulle piattaforme di nuova generazione, a fronte di un mondo esplorabile in tre dimensioni che sembrerebbe rinunciare ai caricamenti: se si tratti di un vero e proprio "open world" non ci è dato di saperlo, ma le aree saranno sicuramente vastissime.
I combattimenti si svolgeranno in tempo reale nel mondo esplorabile, senza caricare un campo di battaglia a parte, e saranno completamente action come in quasi ogni altro episodio della serie che, non a caso, condivide le sue antiche radici con i Tales di Bandai Namco. Rispetto a Integrity and Faithlesness, tri-ACE ha fatto un passo indietro, consentendoci di schierare solo quattro personaggi contemporaneamente. Noi ne controlleremo comunque uno soltanto, affidando all'intelligenza artificiale il compito di muovere gli altri, ma potremo cambiare personaggio in qualunque momento per concatenare combo e tecniche speciali. Il sistema di combattimento, infatti, si basa sul caricamento e il consumo di una risorsa, chiamata AP, che si ricarica nel tempo o manualmente e permette di utilizzare attacchi speciali e incantesimi in sequenza. Sarà fondamentale, quindi, imparare a generare AP alternando gli attacchi che li caricano e quelli che li scaricano per crivellare i nemici di colpi.
Chiunque abbia giocato almeno uno Star Ocean, e soprattutto l'ottimo Star Ocean: The Last Hope, dovrebbe sapere che il sistema di combattimento, per impestato che sia, è spesso il punto forte di questi GDR, e sebbene tri-ACE lo abbia snellito per rendere la scena più leggibile, abbiamo già intravisto nei trailer parole come Blindside e Stun Lock che ci fanno pensare a dinamiche molto più complesse che dovranno essere padroneggiate per avere la meglio sui nemici più forti, tra i quali spiccano giganteschi boss. Il giocatore potrà quindi associare le tecniche che preferisce ai tasti del controller, ma non solo: premendo un pulsante, si attiverà la modalità Stop, che ricorda un po' Final Fantasy VII Remake e permette di congelare lo scontro per assegnare ordini generici o più specifici ai singoli personaggi.
Da quanto abbiamo potuto vedere, il sistema di combattimento promette di essere divertente e stratificato, ma Star Ocean: The Divine Force dovrebbe avere altre frecce al suo arco che Square Enix rivelerà nelle settimane a venire. Per esempio, siamo curiosi di capire come funzionerà l'esplorazione in tre dimensioni, che sembrava essere totalmente libera ma che a giudicare dal trailer potrebbe essere limitata a una temporanea propulsione del dispositivo chiamato D.U.M.A. Shill. Questa specie di jetpack dovrebbe avere anche altre funzioni, perché una breve scena del trailer rivela un minimo livello di personalizzazione con tanto di abilità da impostare. Se tri-ACE abbia ritrattato le affermazioni iniziali, o semplicemente sia possibile potenziare la propulsione del jetpack per restare in volo più a lungo di quanto intravisto nel trailer, è tutto da vedere. E noi saremo in prima fila quando sarà il momento di raccontarvi tutto quello che c'è da sapere.
Dopo aver visto il nuovo trailer ci sentiamo molto più ottimisti nei confronti del nuovo Star Ocean, che sembra essere stato curato molto di più sotto ogni aspetto e potrebbe rivelarsi una piacevolissima sorpresa per gli amanti dei JRPG che non conoscono questa saga fatta di alti e bassi, ma sicuramente da provare per le sue peculiari ambientazioni e per il sistema di combattimento tutto azione in tempo reale.
CERTEZZE
- Il mix di fantasy e fantascienza che ricorda un po' Star Trek
- Il sistema di combattimento è promettente
DUBBI
- Restano molti aspetti del gameplay da verificare
- Il comparto tecnico potrebbe tradire la sua natura cross-gen