Durante la passata Summer Game Fest di Los Angeles abbiamo provato Star Trek Resurgence. Questo nuovo gioco dedicato alla serie fantascientifica più popolare e longeva della storia promette di essere un'avventura di alto livello, e perfettamente in linea con lo Star Trek più intellettuale e amato. Star Trek Resurgence riprende chiaramente lo stile di racconto delle avventure Telltale. Sono gli stessi sviluppatori a ripeterlo più volte, cosa che ci stupisce visto che solitamente chi lavora a un titolo non ama questo tipo di analogie e preferisce porre l'accento sulle novità, su quelle caratteristiche che rendono unico il progetto. La situazione diventa più chiara una volta scoperto che il capo della neonata Dramatic Labs, la software house che si occupa di Star Trek Resurgence, altro non è che Kevin Bruner, uno dei tre fondatori di Telltale Games di cui è stato per un breve periodo anche CEO. Ma non finisce qui: sono più di venti, quasi tutto l'organico della compagnia, gli ex Telltale al lavoro su questo gioco. E a quanto pare sembrano aver imparato la lezione più importante: gli utenti si sono rotti le scatole della suddivisione in episodi delle loro avventure.
Un gioco completo
Star Trek Resurgence non è un gioco a episodi: quando arriverà nei negozi al suo interno troverete tutto il necessario per arrivare ai titoli di coda, definitivi fino a quando non uscirà un eventuale seguito. Non dovremo quindi aspettare mesi e mesi per avanzare nella sua storia, che già nella mezz'ora che abbiamo avuto modo di provare ha mostrato un certo grado di complessità che mal si adatterebbe ai tempi rarefatti di una struttura alla The Walking Dead o di Life is Strange di Dontnod. Le buone notizie non sembrano finire qui: come anticipato dagli sviluppatori, quel che abbiamo provato è soltanto la punta dell'iceberg di un progetto che ci porterà in diverse location e non lesinerà momenti più concitati dove saranno i phaser a parlare. Naturalmente non aspettiamoci Gears of War, in Resurgence non c'è spazio per quel tipo d'azione ma per un approccio più cerebrale, proteso verso i puzzle.
Due protagonisti
Nei venti minuti passati con il pad in mano, abbiamo avuto modo di giocare a due diverse scene, selezionate in modo da farci conoscere entrambi i protagonisti di Star Trek Resurgence. Nella prima abbiamo conosciuto l'ufficiale Jara Rydek, spedita assieme al suo mentore vulcaniano, Spock in persona, al cospetto della regina degli Hotari, ora in conflitto con gli Alydians per il controllo del prezioso Dilithium. Non si tratta di una situazione semplice: la stessa Federazione Spaziale deve uscirne pulita, e il tutto si svolge attraverso le più classiche risposte multiple che porteranno naturalmente a risultati ed eventi diversi in base alle scelte fatte. La seconda scena ha come protagonista l'ingegnere Carter Diaz e un suo collega, entrambi ai comandi di una navicella che sta osservando diversi fenomeni nello spazio circostante; qui l'atmosfera è più rilassata, tipica di quelle puntate di Star Trek più riflessive dove a farla da padroni sono l'ambientazione e i suoni soffusi dei terminali di comando. In questo caso, oltre a decidere cosa rispondere durante la chiacchierata con il nostro compagno di ventura, avremo anche un limitato controllo sulla navicella. Inutile dirvi che quei segnali misteriosi si riveleranno essere prove inconfutabili di un imminent... tzk... frr, comunicazione interrotta - segnale assente.
Il genere più congeniale
Tecnicamente, Star Trek Resurgence è ancora altalenante. Il gioco non sfrutta il classico stile Telltale utile anche a nascondere i limiti di budget e tempo, preferendogli un approccio più realistico che però non sempre viene rispettato. Chiaramente le cose sono destinate a migliorare nel corso dello sviluppo, ma sarebbe meglio non aspettarsi grossi miracoli. Molto buona invece la selezione delle voci, l'uso delle musiche e degli effetti sonori indispensabili per far sentire subito a proprio agio un trekker degno di questo nome. Certo, non si tratta di un progetto all'altezza dei due migliori giochi dedicati a Star Trek mai sviluppati - le due avventure grafiche del 1992 e il 1995 (25th Anniversary e Final Unity) - ma certo è un ritorno al genere più congeniale al franchise che, esattamente come film e serie tv, non può essere ridotto ad action senza cervello.
Star Trek Resurgence è un ritorno alle avventure grafiche, per quanto concettualmente diverse da quelle del passato, in grado di deliziare i fan più intransigenti e incuriosire le nuove generazioni. Il gioco non ha ancora una data di uscita (solo un vago 2022 che potrebbe non essere rispettato), e probabilmente tornerà sotto i riflettori soltanto tra qualche mese, quando lo sviluppo avrà compiuto i necessari passi in avanti per svelare il resto delle sue carte. Al momento si intravedono diverse potenzialità, ma tutte in attesa di conferma.
CERTEZZE
- Ottimo doppiaggio (al momento in lingua originale)
- Atmosfera riprodotta molto bene
- Non sarà composto da episodi separati
DUBBI
- Grafica altalenante
- La seconda scena scorre peggio della prima
- C'è il rischio di un'esperienza troppo passiva