Mancano ormai pochi giorni all'uscita di Star Wars Jedi: Survivor, secondo capitolo nella storia cominciata da Respawn Entertainment nel 2019. Sembra ieri, ma in realtà sono passati già tre anni da quando abbiamo messo le mani su uno dei migliori giochi su licenza degli ultimi tempi: senza scomodare Luke Skywalker e la sua complicata famiglia, i ragazzi del director Stig Asmussen hanno imbastito una narrativa perfettamente canonica che racconta le peripezie di Cal Kestis, uno dei pochissimi Jedi sfuggiti all'Ordine 66 dell'Imperatore Palpatine.
Confusi? È passato troppo tempo dall'ultima volta che avete giocato Jedi: Fallen Order o che avete visto i film di Star Wars? Non c'è problema: eccoci qui a fare un riassunto della storia e a raccontarvi anche cos'è accaduto nel romanzo Cicatrici di guerra, edito in Italia da Panini, che ci svela cosa è successo all'equipaggio della Stinger Mantis tra il titolo originale e il sequel in arrivo il 28 aprile.
L'Ordine 66
Programmato dai clonatori di Kamino e impiantato nei cloni di Jango Fett attraverso un biochip comportamentale nascosto nel cervello, l'Ordine o Protocollo 66 era stato originariamente pensato come contromisura nell'ipotetico caso in cui i Jedi si fossero ribellati al Senato. In realtà si trattava di un altro piano di contingenza nella rivincita a lungo coltivata da Darth Sidious, che faceva capo ai Sith: messo con le spalle al muro dopo aver rivelato la propria identità al Cavaliere Jedi Anakin Skywalker, Sidious, che in realtà era nientepopodimeno che il Cancelliere della Repubblica Sheev Palpatine, lanciò l'Ordine 66 nel 19 BBY dopo essere sfuggito alla cattura, causando la morte di migliaia di Jedi.
All'epoca i Jedi erano impegnati a combattere le forze separatiste del Conte Dooku e del Viceré Gunray in tutta la galassia, perciò molti di loro non ebbero scampo quando le schiere di cloni che comandavano in qualità di Generali, e che nella maggior parte dei casi credevano amici, volsero le armi contro di loro, giustiziandoli sommariamente per alto tradimento.
Tra le vittime di quella che in seguito fu chiamata Epurazione figurava anche Jaro Tapal, un Maestro Jedi appartenente alla specie dei Lasat che si trovava in missione a bordo dell'Albedo Brave, uno Star Destroyer classe Venator della Repubblica d'istanza nel sistema di Bracca. Quando il tredicesimo battaglione del Grande Esercito dei cloni rispose all'Ordine 66, Jaro sacrificò la propria vita per mettere in salvo il suo Padawan, Cal Kestis. Prima di morire, Jaro consegnò la sua spada laser a Cal, che aveva perduto la propria durante la fuga, e ordinò al ragazzo di nascondersi sul pianeta Bracca. Coi motori ionici sabotati, l'Albedo Brave scoppiò nello spazio mentre un guscio di salvataggio trasportava il Padawan e il corpo del suo Maestro verso il pianeta sottostante...
Fallen Order
Cinque anni dopo, Cal Kestis finge di essere un normalissimo cercatore di rottami su Bracca. Nel frattempo l'Impero galattico ha sostituito la Repubblica, il Cancelliere Palpatine si è autoproclamato Imperatore e il suo braccio destro, un Signore dei Sith noto come Darth Vader - che in realtà è proprio l'ex Jedi Anakin Skywalker - ha istituito il Programma Inquisitorius: si è circondato di utilizzatori della Forza addestrati a sterminare i Jedi sopravvissuti all'Epurazione.
A causa di uno sfortunato incidente sul lavoro, Cal è costretto a usare la Forza davanti a una sonda imperiale per salvare la vita a un suo amico rottamatore, Praun, e così facendo attira l'attenzione di due Inquisitori, la Seconda Sorella e la Nona Sorella, che giustiziano Praun sotto i suoi occhi. Cal si dà alla fuga e viene salvato in extremis da Cere Junda e Greez Dritus, che lo accolgono sulla loro astronave, la Stinger Mantis.
Cal, che possiede un rarissimo potere della Forza chiamato psicometria, può percepire i ricordi impressi sugli oggetti, e così facendo scopre che Cere Junda era in effetti una Jedi e che conosceva il suo Maestro, Jaro Tapal. Convinta che la Forza li abbia fatti incontrare, Cere spinge Cal a raggiungere il pianeta Bogano in cerca di un'antica cripta in cui, a suo dire, sarebbe nascosta la chiave per ricostruire l'Ordine dei Jedi: avendo perso il suo legame con la Forza a seguito di un trauma non meglio specificato, Cere non può aprire personalmente la cripta ed è qui che entra in gioco Cal.
Strada facendo, il giovane Jedi fa amicizia con un piccolo droide di ricognizione, BD-1, che lo aiuta nell'impresa mostrandogli un messaggio olografico: si scopre così che il Maestro di Cere, Eno Cordova, ha nascosto nella cripta un Olocron in cui sono registrati i nomi di tutti i bambini sensibili alla Forza nella galassia, ma per trovarlo bisogna prima entrare nei templi degli Zeffo, gli alieni che hanno costruito originariamente la cripta e che avevano anche un interesse particolare nei confronti del pianeta Dathomir.
L'equipaggio della Mantis si dirige quindi a Zeffo, un pianeta che l'Impero ha sviscerato in cerca di antichi manufatti e poi abbandonato a causa delle sue tempeste elettromagnetiche. Cal localizza ed esplora la tomba di Eilram, scoprendo un altro messaggio di Cordova che lo invia a cercare un Wookiee di nome Tarfful sul pianeta Kashyyyk. Lì Cal e gli altri aiutano i ribelli capitanati da Saw Gerrera a riprendere una raffineria nelle grinfie dell'Impero, che schiavizza i Wookiee e che potrebbe quindi aver imprigionato anche Tarfful.
Non riuscendo a trovare il Wookiee, Cal declina l'invito di Saw ad arruolarsi nei suoi estremisti e torna su Zaffo per anticipare le mosse degli Imperiali, che nel frattempo hanno scoperto un'altra tomba, lasciando quindi il compito di trovare Tarfful a un Wookiee chiamato Choyyssyk e a una guerrigliera di nome Mari Kosan. Su Zaffo, però, Cal cade nell'imboscata della Seconda Sorella, che si scopre essere Trilla Suduri, la ex Padawan di Cere Junda, passata al Lato Oscuro dopo essere stata catturata proprio a causa della sua mentore che ne aveva rivelato la posizione sotto tortura. BD-1 salva Cal per il rotto della cuffia e i due sfuggono all'Inquisitrice nascondendosi nella tomba di Miktrull.
Cal e BD-1 scoprono un altro messaggio di Cordova, che questa volta svela l'esistenza di un manufatto chiamato Astrium, indispensabile per entrare nella cripta di Bogano. Sulla via del ritorno, però, Cal finisce nella trappola di un cacciatore di taglie degli Haxion, un sindacato del crimine attivo nell'Orlo Esterno, e si ritrova costretto a combattere per il famigerato Sorc Tormo nella sua arena personale. Pur vincendo numerose battaglie, e persino un duello col cacciatore di taglie che lo aveva catturato, Cal sfugge agli Haxion solo grazie all'arrivo tempestivo della Mantis: nel frattempo, però, il nostro ha scoperto che gli Haxion danno loro la caccia perché Greez è indebitato fino al collo.
Il loro confronto è tuttavia interrotto da una chiamata di Mari Kosan, che ha trovato Tarfful: il Wookiee consiglia a Cal di raggiungere la cima dell'Albero delle Origini, dove il Jedi scopre un altro olomessaggio di Cordova che svela l'ubicazione di un Astrium che sarebbe nascosto proprio su Dathomir. La Nona Sorella sopraggiunge proprio in quel momento e Cal ha la meglio sull'Inquisitrice solo dopo un difficile duello.
Su Dathomir, Cal incontra Merrin, ultima Sorella della Notte rimasta in vita dopo il massacro che lei attribuisce ai Jedi, ma che in realtà è stato condotto dal Generale Grievous, per conto di Darth Sidious e Darth Tyranus, durante le Guerre dei Cloni. Merrin gli scatena contro un'orda di non-morti, risvegliati dai suoi poteri magici (che in realtà sono un'altra forma della Forza, per intenderci) e Cal sopravvive a stento non solo ai suoi attacchi, ma anche a un'allucinazione in cui perde la sua spada laser.
Prima di tornare alla Mantis, il nostro s'imbatte anche in un vagabondo che si rivela essere Taron Malicos, un Jedi precipitato su Dathomir mentre tentava di sfuggire all'Ordine 66. Malicos ha ceduto al Lato Oscuro della Forza e cerca un nuovo apprendista proprio in Cal. Quest'ultimo, tuttavia, rifiuta la proposta dell'ex Jedi impazzito e, su consiglio di Cere, raggiunge Illum per fabbricare una nuova spada laser. Cere gli consegna l'impugnatura della sua vecchia spada laser, ma purtroppo non possiede più il cristallo kyber, che ha dovuto vendere per pagare i debiti di Greez.
Scopriamo quindi che è stato proprio il senso di colpa per aver consegnato Trilla all'Inquisitorium che ha indebolito il legame tra Cere e la Forza, avvicinandola pericolosamente al Lato Oscuro; su Illum, inoltre, Cal scopre che BD-1 ha sacrificato i propri ricordi per registrare i dati di Cordova e questa nuova prospettiva sul senso del dovere lo sprona a costruire una spada laser a doppia lama, congiungendo l'impugnatura di Cere e quella di Jaro. Sulla via del ritorno, Cal sabota anche i tentativi dell'Impero di estrarre i cristalli kyber di Illum e poi, ripresa la Mantis, torna a Dathomir per chiudere i conti lasciati in sospeso, a cominciare dal rimorso che lo affligge dalla morte del suo Maestro.
Nella tomba di Kujet, poi, Cal rincontra Merrin, e riesce a convincerla dell'innocenza dei Jedi facendo leva sulle tragedie che li accomunano. Il suo aiuto si rivela fondamentale nello scontro finale con Malicos: una volta sconfitto, Merrin si offre di aiutare Cal a trovare l'Astrium e si unisce all'equipaggio della Mantis. Frattanto, però, la Seconda Sorella ha trovato in un tempio Zeffo di Ontotho un datapad appartenuto a Eno Cordova, col quale deduce la destinazione di Cal e gli altri.
Nella cripta di Bogano, Cal ha una visione delle conseguenze di questa scoperta: se riuscisse a trovare i bambini sensibili alla Forza e ad addestrarli, prima o poi l'Impero li scoverebbe e lui sarebbe costretto a consegnarsi, cedendo al Lato Oscuro e diventando un Inquisitore a sua volta. Appena ripresosi da questa allucinazione, Cal si ritrova a combattere con Trilla per l'Olocron, ma la Seconda Sorella riesce a scamparla e a prendere il manufatto Jedi con sé. Sulla Mantis, Cal riferisce tutto a Cere Junda, che lo nomina Cavaliere Jedi in tempo per una missione suicida: attaccare direttamente l'Inquisitorium su Nur, una luna di Mustafar. Lì Cal e Cere si fanno largo tra le forze imperiali fino alla camera degli interrogatori, dove Cal affronta ancora una volta la Seconda Sorella e la sconfigge, persuadendola ad abbandonare la via del Lato Oscuro insieme a Cere.
Tuttavia è troppo tardi, perché sul posto è arrivato anche Darth Vader in persona, che giustizia Trilla sotto i loro occhi. Lo scontro col Signore dei Sith è impari e si trasforma in una fuga, durante la quale Cere rischia di cedere di nuovo al Lato Oscuro per salvare la vita a Cal. Grazie a un diversivo di BD-1 e all'aiuto di Merrin, però, Cal riesce a seminare Vader e a fare ritorno alla Mantis insieme a Cere: consapevole che non saranno mai al sicuro, Cal distrugge l'Olocron per proteggere i potenziali Jedi nella galassia e giura di proseguire la battaglia contro l'Impero.
Cicatrici di guerra
Il romanzo Cicatrici di guerra racconta un'avventura che si svolge in un momento imprecisato tra il 14 BBY e l'11 BBY, cioè nei cinque anni che separano Fallen Order da Survivor. In questo periodo di tempo, Cal e l'equipaggio della Stinger Mantis hanno continuato a combattere l'Impero con piccole azioni di sabotaggio, ma la storia comincia con una missione nella base degli Haxion, dove i nostri scoprono che i criminali dell'Orlo Esterno hanno stretto un accordo con l'Impero. La squadra ha ormai trovato un equilibrio nella suddivisione dei compiti, ma all'insaputa di tutti Merrin trova sempre più difficile attingere ai poteri delle Sorelle della Notte. Il piano di Cal va a rotoli, naturalmente, e i due si ritrovano a combattere gli Haxion e gli assaltatori imperiali. Durante la fuga, Merrin s'imbatte in Chellwinark Frethylrin, una Keshiri che lavora come analista per l'Impero e che si è camuffata da assaltatore per intercettarli e farsi aiutare a disertare.
Fret convince Cal a incontrare Qeris Lar, un Omwati che finanzia la nascente ribellione contro l'Impero, fingendosi neutrale. Nonostante la diffidenza di Greez e Cere, Cal accetta di recuperare il Velo, una potentissima tecnologia di occultamento su cui l'Impero non può mettere le grinfie e che garantirebbe ai ribelli un incredibile vantaggio.
Fret, che nel frattempo ha fatto colpo su Merrin, conosce il luogo in cui si trovano gli schemi del Velo: un pianeta nell'Orlo Esterno chiamato Murkhana. Anche l'Impero è sulle tracce del Velo e ha inviato a Murkhana uno dei suoi Inquisitori più potenti, il Quinto Fratello. Cere si persuade a sostenere la missione per via della Corona di Saresh, un manufatto Jedi custodito proprio su Murkhana.
Durante il viaggio si incrinano i rapporti tra i membri dell'equipaggio: la passione di Merrin per Fret risveglia i suoi poteri magici, ma la allontana dai suoi compagni; Greez si sente sempre più fuori luogo, non avendo uno scopo specifico se non quello di scarrozzare Cere e gli altri per tutta la galassia; Cere, dal canto suo, vede sempre più insignificante la lotta contro l'Impero e molto più importante ricostruire l'Ordine e la storia dei Jedi; Cal, infine, è spaccato in due dai sentimenti che nutre per Merrin, e che non riesce a inquadrare facilmente, essendo un Jedi. La sua psicometria, inoltre, percepisce involontariamente un ricordo di Fret che, contrariamente a quanto affermato, non avrebbe mai lasciato l'Impero, in cui milita ancora la sua ex fiamma.
Su Murkhana, mentre Cere localizza la Corona, Cal - che non ha ancora svelato la verità su Fret - approfitta di un'evasione di massa per introdursi insieme alle altre nella prigione in cui sarebbe custodito lo schema del Velo: in realtà non si tratta propriamente di una datacard, ma di una Nikto di nome Irei che altri non è che la ex fiamma di Fret, nonché l'inventrice del Velo che Fret stessa credeva morta. L'arrivo del Quinto Fratello scatena il panico: Irei e Fret se la svignano, lasciando Cal e Merrin ad affrontare l'Inquisitore e i suoi assaltatori. Merrin attinge ai suoi rinnovati poteri magici per rianimare i morti, ma Cal le ordina di tornare alla Mantis mentre lui affronta il nemico da solo.
Nello scontro Cal resta quasi ucciso, e solo il tempestivo intervento di Cere lo salva da morte certa. Ossessionata dall'idea di ricostituire l'Ordine dei Jedi, Cere tenta di convincere il Quinto Fratello - in verità, un ex Jedi - a disertare, ma l'arrivo sulla scena di Greez, preoccupato dall'interruzione delle comunicazioni, offre all'Inquisitore l'opportunità di attaccare Cal mentre è privo di sensi: il pilota della Mantis si mette in mezzo e perde una delle sue quattro braccia.
Cere riesce a intrappolare il Quinto Fratello e aiuta Cal a riportare Greez all'astronave, dove nel frattempo sono tornate anche Merrin e Fret: quest'ultima è stata costretta a cercare il loro aiuto dopo che gli assaltatori hanno ferito Irei. La fuga da Murkhana si risolve in un confronto disastroso. I nostri eroi sono sopravvissuti, ma ciascuno di loro ha un contenzioso con gli altri. Greez è inferocito per aver perso un braccio a causa dell'ossessione di Cere; Cere preferirebbe ricostruire l'Ordine dei Jedi, anche a costo della vita, piuttosto che aiutare Cal ad abbattere l'Impero; Cal è geloso di Merrin e guarda con sospetto i suoi rinnovati, e inquietanti, poteri da Sorella della Notte; Merrin si sente tradita da Fret che le ha mentito sia sulla sua diserzione, sia sull'identità di Irei.
Allo scopo di risolvere i loro conflitti interiori, Cere ordina a Greez di fare sosta su un pianeta di frontiera per un paio di giorni. Durante questa pausa, i nostri vengono a patti coi loro problemi: Cere e Cal giungono alla conclusione di avere maturato obiettivi diversi, mentre Merrin e Fret rompono amichevolmente dopo che la seconda, pur volendo lasciare l'Impero per davvero, ammette di essere ancora legata sentimentalmente alla sua ex compagna Irei. Quest'ultima, intanto, non intende minimamente cedere lo schema del Velo, che in effetti ha memorizzato e che preferirebbe usare per sparire completamente dai radar imperiali.
Poiché sarebbe inopportuno consegnare la tecnologia a Qeris, i nostri si ricongiungono sulla Mantis, dove ritrovano anche Greez, e decidono di ingannare l'Omwati con un prototipo falso per convincerlo a mettere in salvo Fret e Irei. Qeris, però, li ha traditi: in realtà è in combutta con l'Impero e con gli Haxion, che sopraggiungono sul luogo dell'incontro. Nella zuffa che segue, Fret incassa un colpo di blaster per salvare Irei e il Quinto Fratello piomba all'improvviso sulla scena. Prima uccide Qeris, poi mette Cal e Merrin alle strette, ferendo il primo al volto e costringendo la seconda a rianimare l'Omwati per farlo combattere al suo posto. Irei, frattanto, manomette il Velo falso con l'aiuto di BD-1 e lo converte in un esplosivo che scuote l'intero edificio e mette tutti KO. Al loro risveglio, Cal e gli altri scoprono che il Quinto Fratello se l'è svignata e che Fret è sopravvissuta.
Nel finale del romanzo, Fret e Irei si separano dall'equipaggio della Mantis e si nascondono insieme dall'Impero, pur avendo rotto anche loro in amicizia: Fret, anzi, invita Merrin a unirsi a loro, ma la Sorella della Notte declina e resta insieme a Cal e gli altri per lottare contro il nemico comune. L'avventura, però, ha lasciato delle profonde cicatrici nei rapporti tra i protagonisti: per scoprire come proseguirà la storia dovremo solo giocare Survivor tra poche settimane.