First person shooter… oppure no?
Chi ha provato Jedi Outcast, sa benissimo che uno dei difetti principali del gioco stava nell’impossibilità, per gran parte dell’avventura, di usare la spada laser. Ci si doveva limitare alle armi da fuoco, e la cosa ha fatto storcere il naso a più di un fan di Star Wars.
Per fortuna, gli sviluppatori hanno ben recepito le critiche e le probabili minacce di morte degli appassionati della serie, sfruttando fin dall’inizio l’appeal dei combattimenti tra jedi.
Quando ci si trova al cospetto di un nemico, poi, si apprezzano anche i miglioramenti nel sistema di controllo, che permette di prodursi in spettacolari manovre acrobatiche con l’ausilio di semplici combinazioni di tasti. Non ci troviamo ancora di fronte a dei controlli perfetti, ma la differenza con Jedi Outcast è chiara.
È migliorata anche la gestione delle visuali, piuttosto problematica in precedenza. Jedi Academy, a detta degli sviluppatori, non si limiterà a proporre una storia lineare, ma dovrebbe offrire delle variazioni e degli enigmi di natura ancora misteriosa.
Nessun mistero, invece, per le modalità in multiplayer: completamente compatibile con Xbox Live, il gioco vi permetterà di cimentarvi in tutta una serie di death match (da soli o in gruppo) e nel classico “capture the flag”.
Parliamo di grafica…
Jedi Academy utilizza una versione modificata del motore grafico di Quake III, e ciò garantisce un ottimo livello di dettaglio. Alcune costruzioni poligonali (basi, navi spaziali e via dicendo) dimostrano con efficacia quanto appena scritto, mentre in altri casi si rimane perplessi. Mi riferisco, in particolare, alle ambientazioni nevose, in cui persiste un pesantissimo effetto nebbia e la qualità globale lascia a desiderare.
Il punto di forza di questa produzione, ad ogni modo, dovrebbe essere rappresentato dai combattimenti: i personaggi sono ricchi di dettagli e dovrebbero muoversi in modo convincente, lasciando alla scia delle armi laser il compito di costruire coreografie mozzafiato mentre il nostro jedi si batte con più avversari contemporaneamente.
Tutte le verifiche del caso, naturalmente, saranno fatte in fase di recensione…
Crea te stesso
Diversamente da ciò che accadeva in Jedi Outcast, ora i giocatori avranno l’interessante possibilità di creare un proprio alter ego per guidarlo attraverso i livelli.
Le possibilità sono svariate: quattro razze a disposizione (tra cui quella umana, naturalmente), scelta del sesso e dell’aspetto, nonché dell’arma personale. Quest’ultima opzione produce delle grosse differenze nel feeling del gioco: al di là del colore della nostra spada laser, scegliere tra la spada semplice e quella doppia implica rinunciare o meno alla possibilità di utilizzare la Forza con la mano libera, e rende capaci o meno di difendersi a 360 gradi.
Oltre alla spada da jedi, il gioco mette a disposizione un ricco arsenale di armi da fuoco di diversa potenza, che dovremo utilizzare necessariamente nei combattimenti a distanza e nei casi in cui sia poco consigliabile affrontare un avversario in modo ravvicinato.