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Star Wars: L'Impero in Guerra - Hands On

Torna il classico di Lucas, tornano Luke Skywalker e Darth Vader, tornano Han Solo e Chewbacca, tornano le battaglie epiche che hanno reso la vecchia trilogia un capolavoro cinematografico. Stavolta, però, è tutta da giocare.
Le nostre spie bothan hanno rubato un codice preview per noi, vediamo di che si tratta.

ANTEPRIMA di Luca Paladino   —   07/02/2006
Star Wars: L'Impero in Guerra
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Un universo intero

Lo schema di gioco è semplice, almeno concettualmente: ogni schieramento controlla dei pianeti all'interno di una mappa galattica e deve conquistarne altri, opponendosi ai suoi nemici. Ogni battaglia può avvenire nello spazio o a terra ed ogni volta che le truppe delle due fazioni si incontrano si passa da una visuale strategica di ampio raggio ad una visuale tattica ristretta all'area dove avviene la battaglia.
Quello che è importante notare è che non esiste più uno schema lineare di missioni da portare a termine, ma c'è la libertà di muoversi come e dove più si preferisce, spostando le truppe e gestendo le risorse in maniera del tutto arbitraria. Questo si traduce nel fatto che anche l'avversario farà lo stesso, che esso sia l'IA o un altro giocatore, dando vita a scenari totalmente dinamici ed imprevedibili. A questo si aggiunge la presenza di eventi casuali che donano un po' di varietà in più, cosa che non fa mai male.

non si possono costruire edifici o addestrare unità durante le battaglie

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Un universo intero

In EaW non ci sono risorse da raccogliere, questa fase è stata definitivamente eliminata e adesso unità ed edifici si producono spendendo del denaro, che entra nelle nostre casse con lo scorrere di giorni virtuali. Più pianeti si controllano e più denaro si guadagna alla fine di un giorno galattico. La costruzione degli edifici e delle unità, inoltre, è stata relegata alla mappa strategica, quindi non si possono costruire edifici o addestrare unità durante le battaglie, come accade negli RTS tradizionali, ma solo prima o dopo di esse. Ogni pianeta ha un certo numero di caselle disposte sia in orbita che al suolo. Nelle caselle in orbita possiamo disporre indifferentemente sia unità di terra che spaziali, nelle caselle sul pianeta, invece, potremo mettere solo unità di terra. In caso di attacco, saranno coinvolte le caselle relative a quel determinato tipo di battaglia.
A quanto detto vanno ad aggiungersi delle caselle speciali in cui è possibile costruire gli edifici. Non tutti i pianeti hanno lo stesso numero di caselle, quindi occhio a cosa si costruisce e dove!
Inoltre, esiste un limite per il numero di popolazione, ma tale limite aumenta man mano che conquisteremo nuovi pianeti.

non sarebbe Star Wars se non ci fossero gli eroi

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Un universo intero

A fianco alle truppe tradizionali, come la fanteria e i mezzi meccanici, troviamo delle unità speciali, che vanno dal contrabbandiere al cacciatore di taglie, dotate ognuna di particolari caratteristiche da poter usare sia sulla mappa strategica che in battaglia. Il contrabbandiere, ad esempio, potrà sottrarre una quota dei ricavi da un pianeta avversario semplicemente mettendolo in un'apposita casella in orbita ad esso, mentre il cacciatore di taglie potrà eliminare un'unità speciale nemica, ad esempio il contrabbandiere di cui abbiamo appena parlato. Ma non sarebbe Star Wars se non ci fossero gli eroi, così l'Alleanza potrà schierare in campo da Mon Motma a Raymus Antilles, oltre agli immancabili Obi Wan Kenobi e Luke Skywalker (non ancora jedi, ma semplicemente pilota della celebre Squadriglia Rossa che distruggerà la Morte Nera). Ci sarà posto anche per la coppia Han Solo & Chewbacca e per R2D2 & C3PO. L'impero, dal suo canto, potrà fare affidamento sugli oscuri poteri di Darth Vader e dell'imperatore Palpatine, coadiuvati da Mara Jade e da Boba Fett. Ma questi sono solo alcuni nomi, poichè il ventaglio degli eroi è molto più vasto.
Una cosa importante da notare è come avviene lo sviluppo delle nuove tecnologie. A trainare la corsa all'armamento più sofisticato è l'Impero, che potrà far compiere le sue ricerche in edifici appositi. I ribelli, invece, dovranno arrangiarsi e per l'occasione potranno ricorrere alle doti di spionaggio industriale di R2D2 e C3PO. Mandando, infatti, i due droidi in territorio nemico (con la stessa modalità dei contrabbandieri), si potrà sfruttare l'opzione di spionaggio ed acquisire le tecnologie avversarie una per una. Da un lato, dunque, i ribelli non hanno necessità di costruire edifici ma dall'altro saranno sempre relegati al ruolo di inseguitori della tecnologia nemica. Una volta ottenute tutte le scoperte disponibili, si attiva l'opzione per passare al livello di tecnologia successivo. Quando l'Impero avrà raggiunto la massima tecnologia esistente, potrà allora costruire la Morte Nera, strumento di guerra capace di annientare interi pianeti. Allo stesso modo, quando i ribelli avranno ottenuto quasi tutto l'albero delle tecnologie, potranno creare la Squadriglia Rossa, cioè l'unica arma capace di distruggere la Morte Nera.
Insomma, tutto proprio come nel film.

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Le battaglie nello spazio

Senza dubbio una delle caratteristiche più spettacolari di questo titolo è la possibilità di rivivere i mitici scontri spaziali in cui Tie Fighter, X-Wing, Corvette Corelliane e Star Destroyer se le suonano di santa ragione.
Chiariamo subito una cosa: le battaglie si svolgono su di un piano e non in tutto lo spazio, quindi non aspettatevi di sfruttare l'asse z, come invece accadeva in Homeworld, perchè rimarreste delusi.

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Le battaglie nello spazio

EaW sfrutta il classico sistema pietra-carta-forbici, per cui ogni unità sarà la spina nel fianco di qualche altra unità, ma avrà anche una sua nemesi. Gli Y-Wing, ad esempio, sono capaci di ridurre a rottami spaziali uno Star Destroyer, ma soccombono se circondati da un nugulo di Tie Fighter, e così via. Inoltre, ogni unità è dotata di una o più abilità speciali. Senza dubbio la novità di maggior rilievo è la presenza, sulle navi più grandi, di sottosistemi vitali da poter usare come bersaglio, quindi scudi, motori, torrette e via dicendo. Indubbiamente, in questo modo, si aggiunge un livello di profondità maggiore durante le partite.
Sebbene le tipologie di navi a disposizione non siano elevate (dieci per ogni lato), le combinazioni di attacco possibili sono numerose e riescono comunque a dare una buona varietà d'azione agli scontri.
La presenza di una telecamera cinematografica impreziosisce la scena, creando l'illusione di una maggiore profondità dello spazio e rendendo le battaglie spesso spettacolari quasi come nei film.
Come abbiamo detto, le unità si possono produrre solo al di fuori delle mappe di combattimento, però è sempre possibile chiamare dei rinforzi per soppiantare le unità cadute in battaglia. La disponibilità dei rinforzi dipende dalla quantità di truppe schierate nella casella.

le battaglie si svolgono su di un piano e non in tutto lo spazio

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Le battaglie a terra

Le mappe sono curate e dettagliate, ricche della fauna locale e dotate ognuna del proprio clima.
Anche per gli scontri terrestri vale uno schema di gioco simile a quello spaziale. Come abbiamo detto, non è possibile costruire edifici e addestrare truppe, quindi le forze che metteremo in campo saranno tutte importate dal di fuori, o già schierate a difesa, prima che partisse l'attacco. A queste è possibile aggiungere dei rinforzi, per chi attacca, tramite i punti di controllo sparsi per il terreno, mentre chi difende avrà la possibilità di generare, col tempo, truppe "locali" dagli edifici presenti. Si tratta di unità che hanno la finalità di reintegrare i ranghi durante il combattimento ma che non è possibile esportare poi sulla mappa galattica nè, tantomeno, è possibile affidare la difesa di un pianeta solo ad esse. Ogni punto di controllo permette di far atterrare dall'orbita le unità presenti, ma in numero limitato. Più punti di controllo si possiedono e più rinforzi è possibile richiamare in ogni momento.

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Le battaglie a terra

Oltre alle due fazioni in lotta, su ogni pianeta c'è una popolazione nativa che sarà fedele ad uno o all'altro schieramento, cosa da non sottovalutare, visto che per un difensore, ad esempio, trovarsi rivoltati contro, all'improvviso, tutti i nativi durante un attacco non è una cosa piacevole. L'effetto del clima, poi, che può essere ventoso, piovoso, e così via, si ripercuote sulla mobilità e la precisione delle truppe, in generale modificando con un parametro percentuale qualche caratteristica specifica. Avendo degli Y-Wing o Tie-Bomber in orbita, inoltre, sarà persino possibile chiamare dei raid di bombardamento contro il nemico. Sparse per la mappa troveremo delle piattaforme di costruzione, dette build pad, tramite le quali, spendendo denaro, potremo creare delle torrette difensive o dei dispositivi di cura/riparazione.
Tutto questo riassume in sè il tipo di gameplay cui siamo di fronte. Il giocatore dovrà concentrarsi unicamente sulla conquista o la difesa del territorio, sfruttando le risorse disponibili per eliminare l'avversario. Ci sono le truppe e ci sono i combattimenti, nient'altro. Non è possibile costruire edifici nè posizionare difese tranne che nelle posizioni prestabilite.
Questi, che potrebbero sembrare dei limiti se visti in un'ottica locale, diventano il punto focale su cui ruota tutto il gioco, quando lo inquadriamo in una visuale d'insieme. Poichè è impossibile creare truppe sufficienti a difendere ogni pianeta, sia per i limiti di popolazione imposti che per la disponibilità di denaro, il giocatore è costretto a gestire oculatamente le risorse disponibili e decidere, ad esempio, se è meglio rinforzare le difese da una parte o le truppe in attacco da un'altra. Tutto questo genera un dinamismo strategico di rilievo che trasforma quelle che sarebbero altrimenti delle semplici schermaglie in battaglie di importanza capitale.
Come per le battaglie spaziali, anche stavolta le unità hanno le loro abilità speciali.

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Torna la galassia lontana lontana

Lucasarts è sempre stata prolifica di titoli dedicati a Star Wars ma, da troppo tempo oramai, si sentiva la mancanza di uno strategico in tempo reale ambientato in questo universo. Fortunatemente l'attesa è finita e sta per giungere fra noi un titolo dalle grandi ambizioni che vuole esprimere un nuovo modo di intendere il genere.
In effetti, l'idea di dare ampio respiro ad uno strategico in tempo reale, altrimenti tradizionale, pone Empire at War su di un piano decisamente superiore alla concorrenza.
Ambientato nella Guerra Civile Galattica, EaW mette uno di fronte l'altro l'Impero e l'Alleanza Ribelle, ponendosi in sostanza nello stesso periodo in cui si svolge Una Nuova Speranza (Episodio IV).

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non esiste più uno schema lineare di missioni da portare a termine, ma c'è la libertà di muoversi come e dove più si preferisce

Modalità di gioco

Dal menu principale possiamo scegliere se giocare da soli, contro il computer, oppure sfruttare l'opzione multiplayer e giocare contro altri avversari umani. In single player è possibile scegliere fra la modalità Campagna, la Conquista Galattica e le immancabili Skirmish.
La Conquista Galattica è ciò di cui abbiamo parlato finora, quindi c'è una mappa con dei pianeti ed è compito del giocatore conquistarli eliminando le forze nemiche. Sono disponibili davvero tante mappe diverse, con pochi o molti pianeti e per ognuna è possibile impostare i parametri d'avvio, quali il livello di tecnologia di partenza, i crediti e la presenza di eventuali eventi casuali.

Complessivamente, fra tutte le modalità di gioco, ci sono davvero molte ore di intrattenimento a disposizione del giocatore

La presenza di una Campagna, invece, non inganni: non si tratta di missioni lineari da portare a termine in sequenza, quanto piuttosto di un mix fra il dinamismo totale della modalità Conquista e la presenza di missioni che permettano alla storia di svolgersi compiutamente. In buona sostanza, la mappa galattica c'è ancora ma ogni tanto ci verranno dati degli obiettivi specifici ai quali è legato lo svolgersi della trama. Lucas poi, si è davvero sprecata ed è presente sia una campagna per i ribelli che una per l'Impero.
Complessivamente, fra tutte le modalità di gioco, ci sono davvero molte ore di intrattenimento a disposizione del giocatore.
La modalità Skirmish è quella classica e permette di giocare le mappe singole contro l'IA del PC senza dover per forza avviare una partita intera. Le regole sono quelle del multiplayer, leggermente diverse da quelle del single player e che vedremo fra poco.
In multiplayer potremo decidere se giocare un'intera Conquista Galattica contro un altro giocatore (quindi si tratta di un 1vs1), oppure combattere sulle singole mappe per un massimo di otto giocatori a due squadre (4vs4).
Le regole di quest'ultima modalità sono un adattamento del sistema visto finora dovuto alla mancanza del sovrastrato strategico e che la rendono più simile ad un RTS tradizionale, quindi si potranno costruire unità ed acquistare i rinforzi, ma il limite degli edifici resta comunque.
Termina qui questa corposa anteprima, le spie bothan hanno fatto un ottimo lavoro e a quanto pare l'ha fatto anche Lucas.
Restate sintonizzati per ulteriori novità e per l'ormai imminente recensione.