Suicide Squad: Kill the Justice League è stato mostrato durante l'ultimo State of Play con un trailer del multiplayer cooperativo e un interessante video diario dedicato ai diversi personaggi del gioco, al gameplay e a una struttura che non sappiamo ancora quanto tenderà verso un inevitabilmente controverso approccio GaaS.
Ambientato cinque anni dopo gli eventi di Batman: Arkham Knight, il nuovo titolo di Rocksteady Studios verrà per forza di cose paragonato all'ultima avventura del Cavaliere Oscuro, ed è forse proprio per questo motivo che il team inglese ha dotato il gioco di una formula che appare sostanzialmente diversa, focalizzata su meccaniche sparatutto in terza persona più che sul caro vecchio freeflow.
Vediamo dunque quali sono le novità di Suicide Squad: Kill the Justice League annunciate nel corso dello State of Play.
Storia: noi siamo burp
Non è la Suicide Squad di James Gunn ad aver influenzato in termini narrativi questo nuovo tie-in, sebbene il quartetto messo insieme per l'occasione includa alcuni dei personaggi visti all'interno dell'ultimo film, nello specifico l'immancabile Harley Quinn e il potentissimo King Shark, mentre Captain Boomerang riveste qui un ruolo decisamente più centrale e ritroviamo il Deadshot che era stato portato sul grande schermo da Will Smith.
Protagonisti diversi, dicevamo, ma non per questo privi di una buona caratterizzazione: gli sviluppatori li hanno dotati di un evidente spessore, che emerge dalle numerose sequenze di intermezzo che andranno a raccontare la storia di Suicide Squad: Kill the Justice League, ambientata come detto nell'Arkhamverse ma in una città completamente diversa dalla Gotham oscura e violenta protetta da Batman: la moderna e soleggiata Metropolis.
Invasa da Brainiac e dalle sue orde di robot letali, Metropolis viene presentata come un ampio open world suddiviso in zone, ognuna delle quali è presidiata da un diverso membro della Justice League. Ebbene sì, gli eroi più potenti della Terra (anzi no, quelli erano altri...) sono finiti sotto il controllo dello spietato supercattivo extraterrestre, che utilizza le loro straordinarie capacità per difendere il perimetro come un'impenetrabile fortezza.
Inviati sul posto da Amanda Waller, i componenti della Suicide Squad dovranno risolvere il problema a modo loro: farsi largo tra le schiere di androidi alieni che presidiano le strade e i tetti, sconfiggere i vari Flash, Lanterna Verde, Batman e Superman, quindi raggiungere finalmente Brainiac, impacchettarlo a dovere e rispedirlo nello spazio.
Il trailer dello State of Play: arriva Lex Luthor
La novità principale del trailer di Suicide Squad: Kill the Justice League presentato nel corso dell'ultimo State of Play risiede senz'altro nell'introduzione di Lex Luthor, la storica nemesi di Superman, che a quanto pare è stato fatto prigioniero dalla Justice League e che la squadra protagonista del gioco dovrà cercare di salvare.
Rinchiuso all'interno di un container che Brainiac ha collegato a un gigantesco automa munito di cannone, Luthor compare probabilmente durante le prime fasi della campagna, quando i quattro della Task Force X sono ancora alle prese con il primo boss, Flash, e con il relativo distretto di Metropolis. Quelle che seguono sono sequenze di gameplay dall'alto tasso di spettacolarità, che fanno finalmente un po' di luce sulle effettive dinamiche di gioco.
I vari Captain Boomerang, Harley Quinn, King Shark e Deadshot sono dotati ognuno di gadget differenti per muoversi rapidamente all'interno dello scenario, possono agganciare i nemici e piombargli addosso, producendosi anche eventualmente in devastanti finisher, ma il sistema di combattimento di Suicide Squad: Kill the Justice League sembra focalizzato più che altro su meccaniche third person shooter, come scritto in apertura.
Nei minuti successivi fondamentalmente tutto ciò che vediamo sono scontri a fuoco, che si consumano spesso e volentieri mentre i personaggi si trovano a mezz'aria, lanciati grazie a un qualche dispositivo di movimento (vedi i propulsori di Deadshot), e manovre di attacco corpo-a-corpo che si limitano appunto alle finisher, senza dunque rivelarci se il freeflow farà o meno parte dell'esperienza.
Personaggi e scenari
Quando Luthor viene finalmente liberato, scopriamo che era stato inviato prima della Suicide Squad per fermare Flash, fallendo clamorosamente. Il velocista in tuta rossa però non vuole lasciarlo fuggire, e così comincia a correre attorno alla squadra creando un potente vortice, finché non viene fermato dal Lazo della Verità di Wonder Woman, che come già noto sembrerebbe essere l'unico membro della Justice League libero dal controllo mentale di Brainiac.
Il lazo costringe Flash a dire la verità, e quando Diana lo supplica di rivelarle come fermarli, Barry risponde che non c'è altro modo che ucciderli. A questo punto il trailer si chiude e lascia spazio a un interessante dietro le quinte in cui gli sviluppatori di Rocksteady Studios parlano a ruota libera di questo progetto e dei suoi presupposti, in particolare rispetto all'indimenticabile trilogia di Batman: Arkham.
L'idea, ha spiegato Sefton Hill, fondatore dello studio, era quella di raccontare una storia dal punto di vista dei "cattivi", restando come detto all'interno dell'Arkhamverse ma sperimentando qualcosa di inedito un po' su tutti i fronti, pur conservando alcuni degli elementi tipici della serie originale. I componenti del team hanno quindi riassunto la trama di Brainiac che arriva sulla Terra e sottomette i membri della Justice League, quindi dell'invio della Suicide Squad per fermarli. Anzi, ucciderli.
I quattro protagonisti sono dotati di abilità e stili differenti: c'è Harley Quinn che si muove rapidissima fra i palazzi grazie al suo rampino e a una serie di attacchi in tuffo, Deadshot che possiede un arsenale tanto preciso quanto devastante, King Shark che si comporta come il tank della situazione, potente e inarrestabile, e infine Captain Boomerang, che può utilizzare un bracciale speciale per proiettarsi istantaneamente là dove lancia il suo boomerang e cogliere così gli avversari di sorpresa.
Al di là del cast principale ci sono personaggi di supporto dallo spessore non indifferente, come il Pinguino, che nel gioco svolge il ruolo di trafficante d'armi e procura dunque alla Suicide Squad i suoi letali giocattolini; Hack, una figura inedita che si muove come una sorta di fantasma digitale per fornire assistenza e suggerimenti ai membri del team; e infine il Giocattolaio, che si occupa di realizzare veicoli fuori di testa da utilizzare durante la missione.
L'art director di Suicide Squad: Kill the Justice League, David Hego, ha parlato delle sostanziali differenze fra la Gotham di Batman: Arkham e la Metropolis che avremo modo di visitare in questo nuovo tie-in: si tratta di scenari agli antipodi, la prima sporca e oscura mentre la seconda è pulita e luminosa, e questi elementi risultano ancora visibili nonostante la devastazione portata da Brainiac.
Un gameplay diverso
Se il classico freeflow di Batman: Arkham ci vedeva svolazzare avanti e indietro, mentre infliggevamo calci e pugni ad avversari che si trovavano anche a diversi metri di distanza, sfruttando meccanismi per lo più automatizzati ma dannatamente efficaci e ben bilanciati dalla presenza di colpi imparabili e contromosse da eseguire con il giusto tempismo, in Suicide Squad: Kill the Justice League è come se questo nucleo di movimenti e interazioni si fosse allargato a dismisura, spronandoci a saltare e sparare mentre allunghiamo e accorciamo la distanza dai nemici.
Non sappiamo ancora quanto la formula messa a punto da Rocksteady Studios sia effettivamente solida e divertente, ma gli sviluppatori hanno parlato nel "dietro le quinte" di un'enorme varietà legata alla presenza di numerosissime armi differenti e di modificatori che richiamano l'immaginario DC con i loro effetti, anche visivi e sonori, in quella che si preannuncia una grande festa di collezionabili tipica dei, uh, giochi servizio.
Va vista in quest'ottica anche la progressione dei personaggi, legata a un livello di potenza che consentirà loro di affrontare o meno determinate missioni e determinati avversari: una soluzione dai risvolti RPG per molti versi simile a quella di cui abbiamo già avuto modo di parlare nella recensione di Gotham Knights, ma che in quel caso non rappresentava un effettivo ostacolo alla godibilità dell'esperienza. Qui sarà diverso?
Gli autori hanno confermato la presenza di un Battle Pass, specificando però che ruoterà unicamente attorno agli oggetti estetici, mentre l'endgame verrà arricchito da contenuti e personaggi aggiuntivi che sarà possibile sbloccare gratuitamente, il che fa assumere alle similitudini con il controverso Marvel's Avengers dei connotati preoccupanti.
Per sapere come stanno davvero le cose, tuttavia, dovremo avere ancora un po' di pazienza: l'uscita di Suicide Squad: Kill the Justice League è fissata al prossimo 26 maggio su PC, PS5 e Xbox Series X|S.
