si è cercato di alternare in modo più razionale la fase gestionale con quella di combattimento
RTS che passione
Sempre inerente alla fase gestionale è la modalità di generazione delle strutture più piccole. Cannoni, mitragliatrici, silos e altri edifici vanno eretti partendo dallo stesso modulo, a cui va attribuita una funzione quando la sua costruzione è terminata. Ma spieghiamo meglio. Ordinato ai droni (i classici lavoratori tuttofare degli RTS che si occupano anche della manutenzione) di costruire un modulo, bisogna aspettare che sia finito per selezionarlo e, quindi, decidere per cosa sfruttarlo. In questo modo si è semplificata notevolmente la fase gestionale che non richiede più di scorrere lunghe liste di edifici, ma soltanto di avere ben chiaro in testa il progetto della base che si vuole tirare su e come reagire alle difficoltà.
Altra novità interessante è la doppia modalità di fuoco di alcune truppe, che va sviluppata dentro degli appositi laboratori e che aggiunge un po' di tattica all'azione, richiedendo capacità valutative immediate dei rischi che si stanno correndo. Meglio sparare in modalità normale o in quella cecchino? Dipende dalla situazione e dalla conformazione del campo di battaglia.
Come vi sentireste a far parte dei pochi sopravvissuti della vostra specie e a dover passare le giornate a combattere e a mangiare fagioli liofilizzati in scatola mentre guardate la registrazione dell'ultima puntata dell'Isola dei Famosi (quella in cui gli alieni hanno attaccato l'isola disintegrando i naufraghi... e son soddisfazioni)? Non benissimo, crediamo. Purtroppo i Raak-Zun, la razza mutante che ha deciso di sterminare il genere umano, che già di suo ha ridotto la terra a un deserto radioattivo, non vede l'ora di distruggere anche gli ultimi superstiti. Uff, noi l'avevamo detto che mandargli Platinette come emissario di pace avrebbe creato qualche fraintendimento. Mai una volta che qualcuno ci dia retta.
SunAge è uno strategico in tempo reale con grafica isometrica in 2D estremamente minimale; in uscita questo Natale, ci permetterà di affrontare tre campagne differenti: quella umana, quella dei Raak-Zun e quella dei Sentinel. La prima sarà composta da nove missioni (otto standard più il tutorial), mentre le altre due soltanto da otto. La versione beta pervenutaci ci ha permesso di provare tre missioni della campagna umana e una della campaga Raak-Zun... in realtà quest'ultima non si è voluta avviare correttamente rimandandoci costantemente a guardare il desktop (capite l'importanza di tenerci sempre una bella immagine?). Può succedere con le versioni beta. Ma, di fatto, abbiamo potuto provare soltanto la campagna umana, per la gioia di grandi e piccini.
Interfaccia bambocciona
Durante la prova sono emersi anche alcuni problemi, che speriamo vengano risolti nella versione definitiva. Il primo riguarda la selezione delle truppe: non è possibile selezionarne più di una contemporaneamente. Questo significa che se si hanno più armate a disposizione bisogna selezionarne una per volta e dare ordini singolarmente. Scomodo, soprattutto quando si scende dai veicoli volanti e bisogna mettersi a riselezionare le singole truppe una alla volta per riformare l'armata, ma anche quando si hanno molte armate sparse e non si riesce a gestirle in modo rapido per colpa della lentezza del sistema di selezione. Lentezza accentuata dal fatto che le truppe sono molto piccole.
Anche la mancanza di scorciatoie sulla tastiera per spostare l'inquadratura non aiuta, e rende ancora più macchinoso il movimento delle truppe, visto che si può usare solo il mouse. SunAge sembra adattarsi poco al giocatore, che invece deve adattarsi completamente a un sistema poco flessibile e spesso scomodo, che rende macchinose anche le operazioni più semplici. Ad esempio, in basso a destra c'è una mappa utilizzabile per passare velocemente da un punto a un altro dello scenario. Bene, verrebbe da dire.
SunAge sembra adattarsi poco al giocatore, che invece deve adattarsi completamente a un sistema poco flessibile e spesso scomodo
SunAge sarà disponibile per PC.
RTS che passione
Il gameplay è di quelli classici: cercare risorse, tirare su un esercito degno di questo nome e partire alla conquista del mondo. Fortunatamente gli sviluppatori sembrano aver lavorato per non tirare fuori la solita minestra e le tre missioni provate, pur presentando la struttura standard degli RTS, si sono rivelate più varie del previsto. Niente di rivoluzionario, per carità, ma almeno si è cercato di alternare in modo più razionale la fase gestionale con quella di combattimento, dando maggiore importanza alle difese statiche della base ed evitando di contare troppo sulla costruzione di eserciti immensi che possano spaccare il mondo. Sembra esserci una buona regia dietro questo titolo, con eventi che si alternano e creano dei sotto plot durante ogni livello per tenere viva l'attenzione.
Ad arricchire l'offerta ci sono anche alcune varianti di rilievo. La prima riguarda proprio la gestione delle basi: non basta conquistare alcuni edifici per poterli sfruttare ma bisogna anche collegarli a una rete elettrica globale, facendo costruire delle torri per far fluire l'energia da una base all'altra. Questo comporta la necessità di studiare le grandi mappe di gioco per cercare il modo ottimale per posizionare le torri, in modo da non sprecare tempo e risorse.