È passato un po' di tempo dall'ultima volta che vi avevamo parlato di Synced, lo sparatutto orientale free-to-play che lo scorso dicembre era stato protagonista di un nostro provato, nel quale ci eravamo trovati a trattare tutte le particolarità della sua insolita formula di gameplay. In quell'occasione, ci eravamo dilungati nel raccontare l'abitudine che il gioco ha di scivolare fuori dai radar anche per diversi mesi, ma da allora la cosa non si è più ripetuta e anzi, gli sviluppatori hanno voluto intessere un costante dialogo con chiunque è interessato al progetto, offrendo inoltre ai giocatori svariate opportunità per farsi un giro all'interno dell'universo distopico dipinto da Synced.
Con il titolo ancora previsto per l'estate del 2023, abbiamo colto al balzo l'invito di Level Infinite, la nuova etichetta editoriale di Tencent, e siamo volati rapidamente a Monaco di Baviera con l'obiettivo di testare tutti i progressi raggiunti dallo studio, in questi sette mesi che sono trascorsi da quell'ultimo contatto. Lo sparatutto sviluppato a Shangai da NeXT sarà riuscito a colpirci? Scopriamolo, nel nostro nuovo provato di Synced.
I risultati di sette mesi di gestazione
Non possiamo nasconderlo, il primo incontro con Synced, alla fine del 2022, non ci aveva lasciato del tutto convinti della formula ideata dai cinesi di NeXT Studios. Di fronte avevamo uno shooter abbastanza generico, con un gameplay tutto sommato piacevole, ma con pochissimo carattere e prono a una ripetitività di fondo indotta anche dalla scarsa varietà di attività presenti in quella particolare versione, evidentemente incapace di offrire uno scorcio del vero potenziale del progetto. La prima, più grande differenza tra la beta giocata a dicembre e la sessione di prova svolta a Monaco è che questa volta, tra le nostre mani, abbiamo avuto la versione finale di Synced, con tutti i contenuti sbloccati e a nostra disposizione, il che ci permette di avere adesso un quadro molto più accurato di quello che potremo attenderci al lancio del gioco.
A dicembre avevamo avuto modo di esplorare solo le primissime incursioni di Synced, ovvero quelle brevi e intense missioni cooperative (ma fruibili anche in solitaria) che ci portavano all'esplorazione di Meridia, la regione che nell'universo dipinto da NExtT è stata l'epicentro dei fatti che hanno portato le macchine, note come Nano, a ribellarsi all'uomo. Nei panni dei runner, dei personaggi dotati di abilità e talenti unici, avevamo curiosato tra i confini di quello che è a tutti gli effetti un puro sparatutto in terza persona alla Tom Clancy's The Division, puntellato però da elementi roguelite - per via della possibilità di potenziarsi durante una partita acquistando migliorie casuali - e da hero shooter, questi ultimi derivati dalle peculiarità di ciascun protagonista.
Bene, se la volta scorsa avevamo avuto il timore che tutti i contenuti di Synced sarebbero orbitati attorno allo stesso loop di gameplay, ovvero quello proposto dai Settori ostili, in cui si esplora un'ambientazione abbastanza estesa alla ricerca di alcuni nemici d'élite da eliminare, a Monaco abbiamo scoperto che questi rappresenteranno solo una piccola parte dell'offerta contenutistica sviluppata da NExT. Portate a termine le cinque missioni, potremo affrontare le "Operazioni magistrali", delle missioni che per struttura sono distantissime dai Settori ostili. In una di queste, ad esempio, ci siamo trovati a dover ripulire un complesso dalla presenza dei Nano, procedendo stanza per stanza proprio come in un vero roguelite.
Kevin Shortt, Narrative Director del gioco, ci ha spiegato in una breve chiacchierata che le attività diventeranno via via più impegnative, adattandosi al livello di potere dell'utente, un valore derivato dalla qualità delle modifiche equipaggiate nei quattro slot di ogni personaggio. L'obiettivo dei giocatori sarà quindi quello di completare ogni missione diventando sempre più efficaci, assemblando i tasselli di una vera e propria build con i miglioramenti ottenuti alla fine di una partita, per arrivare in seguito a competere nelle Incursioni d'élite, una modalità endgame divisa in ranghi che promette di tenere impegnata la community per centinaia di ore. Sfortunatamente, abbiamo ottenuto conferma che gli acquisti nel negozio avranno un impatto diretto sul gameplay, anche se solo nel PvE. Questo aspetto, insieme alla mancanza di una narrativa ben definita nelle missioni, continua a lasciarci piuttosto tiepidi riguardo a Synced.
Tante conferme e poche smentite
Il tempo trascorso in compagnia della versione finale di Synced non è stato tantissimo, ma oltre a darci l'opportunità di scoprire di più sui contenuti che NExT metterà sul tavolo al lancio del gioco, la prova ci ha permesso di confermare tutte quelle impressioni sul gameplay che erano emerse lo scorso dicembre, positive e negative che fossero. Da un lato, siamo ormai certi che lo sparatutto dello studio cinese si appoggi su di uno shooting in grado di farsi apprezzare, grazie anche al buon feeling che le armi concedono in ogni situazione. D'altro canto, dobbiamo ammettere che la meccanica dei companion Nano, attorno a cui ruota buona parte della comunicazione relativa al progetto, continua a non convincerci affatto.
Eliminando un boss durante una missione, i giocatori hanno la possibilità di sincronizzarsi con quel Nano per renderlo alleato, facendolo combattere al proprio fianco. Si possono scegliere diversi archetipi di companion, ognuno con la propria specializzazione, tra quelli volti alla difesa e quelli orientati all'attacco, ma il problema è che sono tutti fin troppo simili alle decine di nemici presenti a schermo, col risultato che ogni scontro è spesso abbastanza confusionario, complice la possibile presenza dei Nano di eventuali gregari. Questi alleati si sono rivelati inoltre una mera appendice dell'personaggio primario, poco efficaci in tutte le istanze, anche se questo potrebbe dipendere dalla versione del codice della nostra prova.
A proposito dei personaggi, siamo riusciti a dare un'occhiata anche a quei runner che erano rimasti esclusi dalla beta di dicembre, come Park e Layla, che abbiamo alternato nel corso di tutta la prova. I runner sono tutti ben caratterizzati, e il team ha avuto la buona idea di sovrapporre le abilità e le caratteristiche di ognuno ai diversi ruoli che solitamente un membro di una partita co-op può assumere.
Se runner come il Dott. Stone ha sempre rappresentato l'healer del gruppo e Glory - la nostra preferita durante l'ultimo hands-on - si è rivelata un cecchino impeccabile, abbiamo scoperto che Park è specializzato nell'uso delle mitragliatrici leggere mentre Layla può diventare invisibile ed è prevedibilmente abilissima con le armi corpo a corpo, che può utilizzare per sferrare violenti assalti dopo essere sgattaiolata alle spalle del nemico. Insomma, c'è n'è davvero per tutti i gusti, e anche se è vero che dovremo aspettare il lancio per mettere alla prova il bilanciamento dei diversi runner, non possiamo negare che la presenza di personaggi agli antipodi doni ulteriore profondità. al gameplay di Synced.
Dopo quest'ulteriore contatto con lo sparatutto free-to-play sviluppato da NExT Studios, non possiamo far altro che confermare alcune delle perplessità nate durante l'incontro di dicembre, che fanno capo non solo alla debolissima personalità dell'opera, ma anche a delle scelte di design che non riescono purtroppo a conquistarci del tutto. Synced però ha alle spalle un gameplay comunque rifinito in grado di offrire un buon feeling nella maggior parte delle situazioni, e abbiamo inoltre scoperto che darà in pasto ai giocatori una mole di contenuti di tutto rispetto. Che possa fare per voi? Lo scopriremo tra poco, sempre che la finestra di lancio fissata per l'estate in corso verrà rispettata.
CERTEZZE
- Lo shooting non è affatto male
- Tante ore di gioco assicurate
DUBBI
- L'idea del companion continua a non convincerci
- Pochissima personalità
- L'inserimento nel negozio di bonus che hanno effetti sul gameplay è pericoloso