L'umanità è divisa in tre categorie...
... così la pensavano gli gnostici circa venti secoli or sono e, similmente ma nella contemporaneità, anche gli sviluppatori di Table Tennis. Hanno per questo creato tre differenti tecniche di gioco, talmente diverse tra loro da poter garantire altrettanti approcci mentali con i quali sedersi in poltrona.
Innanzi tutto la così detta configurazione “Standard”, creata per utilizzare il solo wiimote e perfetta per tutti coloro vogliano imparare le basi o semplicemente abbracciare la filosofia di immediatezza promossa dalla console. Il proprio alter ego avrà quindi modo di muoversi automaticamente attorno al tavolo da Ping Pong, lasciando che il giocatore mimi il movimento del braccio e selezioni l'effetto desiderato. Uno sforzo più fisico che intellettuale, che premia i riflessi e la capacità di immedesimazione.
Diametralmente opposto è “Cecchino”, per il quale è fondamentale l'uso del nunchuck. Ancora una volta le gambe dell'atleta seguiranno gli algoritmi scritti per l'occasione, mentre la direzione della pallina verrà data dallo stick – coadiuvato dalla vibrazione per segnalare quando l'angolazione è eccessiva - ed il sensore di movimento avrà il solo compito di verificare che l'utente abbia effettuato una piccola sferzata, segnalando di voler iniziare la preparazione al colpo.
Infine “Smanettone”, che unisce i due schemi di controllo sopra citati: il wiimote deve essere sfruttato come nel primo caso, mentre dal secondo viene l'uso dello stick che questa volta, però, è adibito al movimento degli arti inferiori.
Quanto fatto dovrebbe quindi riuscire a soddisfare le più dispari necessità, con la consapevolezza che, nel caso si stia giocando contro un avversario umano, ciascuno possa scegliere la propria configurazione indipendentemente dall'altro.
Lo spirito conservatore
Le modalità inserite sono le medesime viste su Xbox360, con una serie di tornei di crescente difficoltà a fare la parte del leone. Ovviamente non mancano le alternative, con le quali allenarsi in specifiche prove di abilità o dare battaglia ad altri tennisti da tavolo in carne ed ossa. Purtroppo ma da previsioni, l'online è stato tagliato in tutte le sue funzionalità, ad ulteriore conferma che la politica dei codici personali di Nintendo non convince, per quanto pensata con le migliori intenzioni.
Acquisendo esperienza e familiarità, non è possibile non apprezzare la scelta di proporre un roster di personaggi già predefiniti, che non consentono i livelli di personalizzazione sperimentati altrove ma regalano un bilanciamento perfetto.
Il test è avvenuto su un enorme pannello LCD e, nonostante la console sembra generalmente soffrire questo genere di schermo, la grafica è apparsa pulita, con personaggi ben modellati ed una fluidità notevole. Assicurati sono anche i supporti ai 480p e al formato 16:9, due standard oramai irrinunciabili.
Una prova convincente per un porting atteso ed auspicato, che tra meno di due settimane potrà candidarsi per essere uno dei migliori titolo prodotti da terze parti per Nintendo Wii.
Table Tennis è disponibile per Nintendo Wii e Xbox 360.
La versione provata è quella per Nintendo Wii.
Tra le poche certezze che si possono avere ben salde nella vita, una è ineluttabile: il peculiare controller adottato da Nintendo per il Wii, è fatto ad hoc per essere utilizzato con i giochi che prevedono l'uso di una racchetta. Questa semplice affermazione è già stata verificata empiricamente da milioni di persone che hanno provato il tennis contenuto all'interno di Wii Sports e che, dal prossimo 19 ottobre, potranno approfondire questo genere di esperienza grazie a quel Table Tennis che ha portato RockStar – e la sua utenza – per una volta lontana dalle pericolose strade di città dai nomi inventati ma dalle fattezze reali.
Non è però solo con la curiosità di verificare quanto efficaci siano le soluzioni adottate per la giocabilità, che Multiplayer.it si è avvicinato alla prova su strada offerta da Take Two, essendo più che naturale e più che necessario il confronto con la controparte dedicata al sistema Xbox360, che vide la luce l'estate del 2006.