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Tekken 8: le nuove informazioni dal Tekken World Tour

Durante le finali del Tekken World Tour, Harada e il director di Tekken 8 hanno finalmente svelato importanti informazioni sulle nuove meccaniche del gioco.

SPECIALE di Aligi Comandini   —   07/02/2023
Tekken 8: le nuove informazioni dal Tekken World Tour
Tekken 8
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Le finali del Tekken World Tour di quest'anno sono state davvero una gioia per gli occhi. I motivi sono svariati: i tanti match al cardiopalma, la prestazione stratosferica di Ghirlanda (orgoglio italiano ed europeo, che ha fatto top 4 dopo essersi qualificato in un girone dove c'erano Arlan Ash, Knee, e altri mostri sacri), l'atmosfera calorosa amplificata dall'esaltazione del pubblico... eppure, anche davanti a un torneo simbolo di quello che è l'attuale Tekken 7, molti non aspettavano altro che nuove informazioni legate all'attesissimo, e discusso seguito.

Beh, queste informazioni sono arrivate, sotto forma di lungo video esplicativo del capo della serie, Katsuhiro Harada e del director del gioco, Kohei Hikeda. E stavolta i due non si sono limitati a lanciare oscuri indizi e a far vedere scampoli di gameplay: hanno spiegato per bene il funzionamento del nuovo Heat System, cercando di far capire nel dettaglio perché la parola d'ordine del nuovo Tekken è "aggressività".

Il discorso fatto conferma un timore di molti: Tekken 8 sarà un gioco molto diverso dal predecessore, con meccaniche che potrebbero cambiare del tutto l'approccio alle battaglie, pensate per favorire l'offensiva. Oggi cercheremo di analizzare tutte le novità di Tekken 8, valutandone i possibili pregi e difetti, anche se è davvero troppo presto per capire fino a che punto stravolgeranno la formula di uno dei picchiaduro tridimensionali più amati al mondo.

Attaccare. Sempre.

Nina è arrivata in Tekken 8. Nice
Nina è arrivata in Tekken 8. Nice

In Tekken un buon giocatore difensivo è da sempre dominante, basti pensare al già citato Knee e alle sue incredibili capacità di movimento e lettura dell'incontro. D'altro canto sono ben pochi i picchiaduro dotati di sistemi di movimento così complessi e flessibili, pertanto essere in grado di prevedere le mosse dell'avversario, di spostarsi all'ultimo istante per schivare e di posizionarsi alla perfezione in Tekken paga tantissimo. Al contempo, però, padroneggiare il sistema a tali livelli non è una passeggiata, ed è anche per tale motivo che il gioco richiede un'abilità mostruosa ai livelli più alti. È letteralmente uno dei picchiaduro che meglio incarna la filosofia "facile da imparare, difficile da padroneggiare": amato da moltissimi a un livello superficiale, ma giocato da superumani con capacità di lettura dell'azione inconcepibili nel competitivo. Bandai Namco sembra però essersi mossa verso un abbassamento di questa separazione di abilità con Tekken 8, per favorire il più possibile l'approccio aggressivo.

La prima aggiunta orientata verso questa filosofia è la barra temporanea del danno. Molti la avranno già vista in una miriade di altri picchiaduro, dove è possibile venir danneggiati in parata, o comunque parte del danno subito resta a schermo sotto forma di una "barra rossa" sotto quella della vita classica. Solo che in questi giochi di norma basta restare fermi senza venir colpiti per un po' perché tale indicatore risalga. In Tekken 8, invece, è necessario attaccare: che l'avversario pari o subisca i vostri colpi non importa, se avete danno temporaneo verrà lentamente ricaricato a forza di menare le mani. La rigenerazione non è velocissima, ma, come potrete ben capire, questo tipo di aggiunta favorisce la pressione costante.

Non è però nemmeno lontanamente paragonabile alla spinta sull'offesa gentilmente offerta dalla nuova meccanica: l'Heat System. Infatti ora tutti i personaggi possono attivare una speciale "Barra Heat" che dura 10 secondi, e regala una serie di abilità davvero pericolose. La prima? Il danno in parata, una caratteristica non molto amata in altri picchiaduro (tra cui Street Fighter 5), che qui non sembra nemmeno implementata con grande moderazione. Già questa aggiunta crea seri problemi a chi si chiude a tartaruga - pur non potendo (fortunatamente) uccidere se si rimane con un singolo punto vita - eppure non finisce qui, perché l'Heat garantisce anche di mettere una pressione mostruosa all'avversario con due manovre chiamate Heat Dash e Heat Smash.

Il fuoco nei pugni

Durante l'Heat le caratteristiche dei personaggi cambiano. King ottiene 'armor' durante certi attacchi, Law ottiene mosse potenziate con i nunchaku, e via così
Durante l'Heat le caratteristiche dei personaggi cambiano. King ottiene "armor" durante certi attacchi, Law ottiene mosse potenziate con i nunchaku, e via così

Meglio spiegare nel dettaglio come si attiva questa sorta di aura potenziante, e cosa fanno esattamente le sue manovre, perché le opzioni sono parecchie. L'Heat può partire in due modi: con una attivazione in qualunque momento, o colpendo il nemico con una mossa chiamata Heat Engager. Gli Heat Engager sono molteplici per personaggio, e sono letteralmente alcune delle loro mosse iconiche (per fare un esempio, il deathfist di Paul Phoenix è un Heat Engager). Quando l'Heat Engager colpisce si entra subito nello stadio Heat, ma non è finita, perché si ottengono anche due indicatori, laddove l'attivazione "classica" ne garantisce uno soltanto. Se si hanno indicatori attivi è possibile usare un Heat Dash o un Heat Smash come detto, dove il primo è uno scatto che può cancellare uno degli Engager ottenendo un vantaggio frame, mentre il secondo non è altro che una potente mossa che sostituisce il Rage Drive di Tekken 7 (di questo e del sistema Rage parleremo a breve).

Persino le arene sono più pericolose in Tekken 8. Alcune sono molto classiche, altre contengono invece pericoli notevoli, come bombe inesplose che permettono di allungare le combo se si scaglia l'avversario al punto giusto
Persino le arene sono più pericolose in Tekken 8. Alcune sono molto classiche, altre contengono invece pericoli notevoli, come bombe inesplose che permettono di allungare le combo se si scaglia l'avversario al punto giusto

Tornando sul Dash, questo altro non è che una meccanica estremamente simile al "Drive Rush" visto in Street Fighter 6: cancellare le mosse che vanno a segno con lo scatto infatti permette o di mantenere il vantaggio e quindi la pressione senza che l'avversario possa reagire, o di eseguire combo normalmente impossibili riposizionandosi velocemente. La differenza principale è che qui non sembra utilizzabile "da fermi" diversamente dal titolo Capcom. È una bella trovata, che aggiunge un sacco di opzioni, ma al contempo annulla uno dei fondamentali di Tekken, il movimento laterale: nella demo visionata infatti il director non ha mai evitato i colpi spostandosi in tal modo, e sembra proprio che, una volta parato un Heat Engager, in Tekken 8 si debba semplicemente attendere l'attacco dell'avversario e prevedere quello che vi arriverà sul grugno. Una meccanica offensiva che rende innegabilmente le cose più leggibili e facili da gestire per i neofiti, ma ha già fatto storcere il naso a molti esperti, così come i vantaggi offensivi derivanti dal danno in parata e dalla rigenerazione sopra descritta. Ah, una precisazione: l'Heat Smash consuma sempre tutti gli indicatori, quindi non si può usare due volte - anche perché fa rimpallare a terra e di norma permette di eseguire combo molto pericolose - mentre gli scatti consumano un solo indicatore, offrendo più opzioni di utilizzo. Non bastasse, il consumo della barra Heat si ferma mentre attaccate, permettendo di utilizzarla molto più a lungo rispetto ai dieci secondi base, e ogni personaggio ottiene caratteristiche uniche durante l'attivazione - Paul spezza le guardie con alcuni attacchi caricati, Nina spara in certe combo, Law potenzia le mosse con i nunchaku, e così via - altre idee che sottolineano la volontà degli sviluppatori di far attaccare senza sosta il giocatore.

Finirà finalmente la saga dei Mishima? Nah
Finirà finalmente la saga dei Mishima? Nah

In questo mix è rimasto persino il sistema Rage, che aumenta ancora i danni una volta raggiunta una certa percentuale di punti vita. Le Rage Art sono ancora presenti, e ora hanno comandi unificati per tutti i personaggi (cosa strana, perché potrebbe voler dire che alcune mosse di certi guerrieri sono sparite, o semplicemente hanno ora input differenti). Curioso come il bonus al danno della furia unito al sistema Heat possa dar vita a degli stravolgimenti improvvisi ben superiori a quelli che ogni tanto si vedono già nei tornei di Tekken 7.

Infine, nel gioco è stato inserito un ormai immancabile stile opzionale di controlli semplificati, leggermente diverso dal solito perché reagisce allo stato di utilizzo, permettendo di eseguire combo più o meno complesse in base all'attivazione di Heat o Rage. Dubitiamo interesserà molto agli esperti, ma dovrebbe comunque essere interessante per chi non ha mai giocato Tekken e vuole un'introduzione all'acqua di rose.

Che dire, sono cambiamenti enormi come potete ben intuire ed è difficile da appassionati di vecchia data non avere dubbi su quanto mostrato. Gli sviluppatori durante la presentazione non si sono mai concentrati particolarmente sui fondamentali di movimento ed eventuali metodologie per arginare l'Heat System attraverso quest'ultimi, forse dimostrando che le preoccupazioni di molti pro (convinti che il team si stia allontanando sempre più dalla complessità che rende Tekken ciò che è) siano in parte fondate. Ok, Hikeda ha precisato come le tempistiche delle mosse non cambino durante l'Heat System, tuttavia il numero smodato di opzioni offensive offerte è talmente esagerato da far sembrare la difesa un'opzione quasi suicida ora come ora. Inutile, ad ogni modo, fasciarsi la testa ora: il gioco è ancora agli albori, non sappiamo ancora quando arriverà la closed alpha, e probabilmente le meccaniche cambieranno una miriade di volte prima di raggiungere un vero equilibrio. Inoltre nessuno ha ancora avuto modo di mettere realmente le mani su Tekken 8, e non è detto che questa enfasi sull'attacco non riesca in qualche modo a renderlo un picchiaduro ancor più spettacolare e divertente. Non resta che aspettare altre novità, per capire quale sia il futuro della serie.