Fino a questo momento l'E3 2018 ha regalato ai fan di Bethesda (e non solo a loro) molto materiale di cui gioire: la società ha portato sul palco quasi tutte le sue proprietà intellettuali, e ha iniziato a tirarle fuori dal cilindro una dopo l'altra. Aspettavate con ansia The Elder Scrolls VI? Allora saprete già che esiste, anche se dovremo aspettare parecchio a quanto pare prima di assaporarne i contenuti, dato che al momento è ancora in fase di pre-produzione. E forse proprio per questo motivo Bethesda ha annunciato a sorpresa un nuovo titolo dedicato (anche, ma non solo) al mondo mobile, proprio legato al franchise TES. Stiamo parlando di The Elder Scrolls: Blades, che anche solo in tre minuti di presentazione ha mostrato di avere tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento nel gaming su smarpthone... o un progetto ambizioso destinato a fallire in breve tempo. Analizziamo tutte le carte in tavola.
Un vero The Elder Scrolls
Bethesda non ha fatto che tornare e ritornare su un preciso concetto, durante la presentazione di The Elder Scrolls: Blades, e cioè che sarà un capitolo della serie a tutti gli effetti, un vero The Elder Scrolls. Il titolo, in arrivo questo autunno, offrirà un gioco di ruolo vasto e corposo con visuale in soggettiva, e una grafica che non avrà nulla da invidiare a quella su console: queste almeno sono le premesse, o meglio, le "promesse". Il fatto curioso è che la società lancerà The Elder Scrolls: Blades un po' ovunque, anche su Visori VR e su console, ma l'utenza di riferimento, quella da catturare, dovrebbe essere il pubblico di giocatori su smartphone, che per la prima volta avranno tra le mani un titolo dalle dimensioni completamente diverse da quelle cui sono normalmente abituati.
La mancanza di controller di gioco su dispositivi andoid ed iOS è stata aggirata tramite i comandi tattili, gli stessi implementati anche nel più recente Fortnite: un tap per indicare la direzione da raggiungere, altri per velocizzare l'andatura e rallentarla, ma soprattutto sarà il sistema di combattimento ad essere rivisto ad hoc per l'esperienza portatile touch screen. Adattamento non significa semplificazione, e anzi dal filmato di gameplay mostrato sembra che il combat system di The Elder Scrolls Blades sia molto profondo, non solo con diverse mosse da eseguire spade alla mano, ma anche con azioni particolari come colpi dell'elsa per lo stordimento, senza contare la possibilità di lanciare magie o sfruttare altri oggetti utili. Al momento sembra meno chiaro quanto cambierà con la rotazione dello schermo, perché il titolo permetterà di essere giocato in due prospettive, una verticale e l'altra orizzontale (ma sempre in prima persona), quindi rispettivamente con una sola mano e con due. Sarà davvero così pratico sgominare nemici ed esplorare i dungeon con una sola mano a disposizione, e l'altra che regge scherzosamente un caffé? La battuta del presentatore sembrava sottolineare di sì, e cheThe Elder Scrolls: Blades sarà davvero non soltanto appagante, ma anche semplice da gestire, pur senza un controller, un mouse o una tastiera.
Al momento non si è certo visto tutto del nuovo TES per dispositivi mobile, ma da quello che si è intuito punta nella direzione giusta: e non saranno certamente le modalità di gioco o i contenuti proposti a far storcere il naso ai giocatori. Per quanto riguarda la trama principale, infatti, ci sarà una vera e propria storia da affrontare in singolo, con tanto di quest dedicate ed NPC da sbloccare via via che riporteremo onore all'ordine delle Blades nel nostro villaggio natale. Ed è qui che emerge un altro aspetto della produzione che forse strizzerà l'occhio al crafting e alle modalità gestionale inaugurata col franchise Fallout: la Town Mode, in cui dovremo ricostruire il villaggio ottenendo via via nuovi edifici, nuove missioni e nuovi personaggi secondari con cui interagire.
Arene, Avventure e scontri online
Se della trama principale di The Elder Scrolls Blades non si sa ancora praticamente nulla, Bethesda ci ha invece mostrato il funzionamento delle altre modalità di gioco, nessuna delle quali spicca sulle altre in importanza, dato che tutte collaborano per offrire un titolo il più completo, longevo e variegato possibile. Volete esplorare i dungeon come in un qualsiasi TES, alla ricerca di mostri da massacrare, bottini da razziare e punti esperienza da accumulare? Lo potrete fare tranquillamente nella modalità Abisso/Infinite Dungeon, dove i vari livelli saranno generati proceduralmente, con un metodo di funzionamento la cui efficacia andrà naturalmente debitamente testata. Ma è importante sapere che tutti questi elementi sono finalizzati al potenziamento e alla personalizzazione del personaggio principale, che disporrà di un ricco editor, equipaggiamento migliorabile e abilità da sbloccare salendo di livello.
Molto interessante anche la Modalità Arena, completamente incentrata sul multiplayer competitivo online, e dove il sistema di combattimento di The Elder Scrolls: Blades mostrerà definitivamente la propria efficacia: qui potremo scontrarci con avversari provenienti da tutto il mondo a base di spade, magie e comandi touch screen, presumibilmente con un sistema di ranking dedicato o comunque ricompense di altro tipo utilizzabili nell'avventura principale. Sarà davvero interessante studiare l'evoluzione del progetto, che arriverà sul mercato anche relativamente presto e in tempo per Natale: restano comunque molti interrogativi in attesa di una risposta. Quanto sarà realmente valido il comparto tecnico della produzione, ad esempio, che su smartphone potrebbe brillare ma perdere poi gran parte del suo fascino su console e PC; la stessa operazione potrebbe vedere il suo senso a rischio su dispositivi diversi da uno smartphone, dove ci sono già gli altri The Elder Scrolls a dettare legge. Anche la profondità della modalità giocatore singolo è tutta da accertare, così come le dimensioni degli ambienti di gioco interni ed esterni: insomma, Bethesda crede molto nel progetto, e a noi sembra davvero interessante, ma prima di pronunciarci anche solo parzialmente abbiamo bisogno di approfondite sessioni di gioco.
The Elder Scrolls: Blades è un titolo che lascia interdetti, ma quello che abbiamo visto ci ha piacevolmente colpito. Un vero e proprio TES, profondo e variegato, su dispositivi mobile? Può funzionare, anche alla luce di un sistema di controllo completamente touch screen? La fanbase al momento sembra irrimediabilmente divisa, ma noi siamo fiduciosi: non vediamo l'ora di poter mettere le mani sulla build definitiva, con il rilascio previsto già per il prossimo autunno.
CERTEZZE
- Sembra davvero vastissimo
- Tecnicamente parlando potrebbe essere difficile trovare di meglio su smartphone
- Un numero onesto di modalità di gioco
DUBBI
- Il combat system touch screen va adeguatamente testato
- Tanti spunti interessanti, ma saranno bilanciati in modo coerente?
- Delle versioni PC e console non si è visto ancora nulla