Cavalieri, intrighi di corte, spie, gilde, maghi e assassini. Questo e altro compone la fantastica cornice delle nostre avventure in The Elder Scrolls, la pluripremiata saga videoludica firmata da Bethesda Softworks. Con cinque titoli principali all'attivo, oltre ad altri sei spin-off e sette espansioni, si è ormai imposta come una delle proprietà intellettuali più amate e riverite dell'intera industria videoludica. E una delle prime cose che saltano alla mente quando si sente parlare di The Elder Scrolls è la sua iconica colonna sonora. Anzi, il suo iconico tema principale. Divenuto famoso grazie alla popolarità del quinto capitolo, Skyrim, la sua storia non ha, però, avuto inizio da lì. E, forse, il suo legame con il mondo di gioco è molto più intricato di quanto sembri.
Per questo, abbiamo deciso di dedicare questo appuntamento di Ti sblocco un accordo alla saga di The Elder Scrolls.
Introduzione a un mondo: Morrowind
Per quanto la storia di The Elder Scrolls nasca nel 1994 con Arena e continui nel 1996 con Daggerfall, è con Morrowind che si palesa per la prima volta il tema principale che caratterizzerà la saga negli anni a venire. È il 2002, e il videogioco (con al timone un giovane Todd Howard) inizia a scolpire una leggenda nel cuore del mondo fantastico di Tamriel, terra di luci e ombre.
I tamburi che introducono al panorama sonoro paiono presagio di morte, ma sono, in realtà, simbolo di vita: è il cuore pulsante di Lorkhan, il dio degli uomini, il Doom-drum, per cui la musica è sacra e creatrice (se anche a voi è venuto in mente l'Ainulindalë di Tolkien, tranquilli, non siete i soli). Dall'oscurità di questa cassa toracica ancestrale si introducono sommessamente archi e fiati, in un crescendo che richiama l'arrivo di un forestiero in una nuova terra sconosciuta e piena di opportunità. E, infatti, non a caso, il gioco inizia con l'arrivo del protagonista, un dragon-born (ma non quello delle leggende: così vengono chiamati coloro che arrivano dall'entroterra, nati sotto il vessillo della dinastia dei Sangue di Drago), nelle costiere lande vulcaniche di Morrowind. Come nella più tradizionale delle presentazioni di un mondo, così veniamo introdotti nella nuova era di The Elder Scrolls, condotti dalle acque verso terre di draghi.
Tempo di guerra: Oblivion
Non molto tempo dopo i fatti accaduti a Morrowind, un nuovo male si annida nelle terre di Tamriel. In Oblivion, datato 2006, la Terza Era è arrivata alla sua conclusione con l'assassinio dell'imperatore Uriel Septim VII e gli avvenimenti che di lì a poco avranno luogo. È l'inizio di una nuova crisi, ma non tutte le speranze sono perdute. L'ultimo erede dei Sangue di Drago, il figlio dell'imperatore, può salvare il mondo, impedendo ai cancelli di Oblivion di aprirsi, fermando così l'invasione delle armate daedriche.
Il tema principale, quindi, si trasforma in una sorta di "inno" imperiale, dedito all'instillare nel cuore degli abitanti di Tamriel (e in quello del giocatore) il fuoco della lotta per la salvaguardia della propria terra. Ma, di colpo, eccolo diventare un brano quasi sussurrato, come nato dalle segrete di una prigione. L'Impero vive, ma deve fare attenzione, perché le orde del male sono più numerose, come ci suggerisce l'incupimento del tema verso metà, per poi lasciare spazio a una speranza idilliaca, all'orizzonte, appena dietro gli squarci spaziotemporali che conducono verso le terre dell'ombra eterna.
Il prescelto: Skyrim
Infine, arriva lui, l'eletto. Nato dal mito, forgiato dal popolo. Il Sangue di Drago. Nel 2011, Skyrim ci ha portato a impersonare direttamente, per la prima volta, la leggenda che ha sempre aleggiato attorno alle precedenti narrazioni. Finalmente, il giocatore viene chiamato a usare l'Urlo e a farlo risuonare tra le terre del nord, per affrontare la nuova calamità che ha colpito Tamriel: il ritorno dei draghi. La leggenda vuole che, nei momenti di bisogno, un nuovo Sangue di Drago verrà rivelato al mondo. Quel momento è arrivato.
Il tema principale diventa epico, degno di un eroe. E la voce si fa protagonista. Un coro maschile risuona nei templi dell'uomo, mentre una soave voce femminile accompagna i momenti di incertezza e speranza, conducendoci verso una nuova era di luce e prosperità, dove i paladini, si spera, non serviranno più.
Ma Skyrim, oltre a condurci verso un futuro radioso, ci fa tornare anche alle origini di questo canto popolare. Quando il Sangue di Drago raggiunge il regno di Sovngarde, ecco palesarsi una versione inedita del tema, primordiale, composta di sole percussioni (quel cuore pulsante di Lorkhan di cui abbiamo accennato) e voci gravi. Un canto tribale, di guerra, che narra le gesta di un eroe senza tempo, vincolato dal suo sacro giuramento: proteggere per sempre il mondo dalle forze del male.
Fare propria la leggenda
Bethesda, ovviamente, ha utilizzato il tema principale anche nelle produzioni seguenti perché diventato iconico, ma è interessante notare come abbia provato a incanalare un senso di appartenenza a ogni sua nuova riproposizione. La storia della saga di The Elder Scrolls si dipana lungo i secoli e le ere di Tamriel. Tutto nasce da quell'ancestrale battito del cuore e si evolve man mano con le fiorenti civiltà del mondo di gioco. Quel ritmo, che poi diventa canto, muta con il passare del tempo e si adatta al mondo che abita, ma anche al territorio che abita.
The Elder Scrolls Online è ambientato durante la Seconda Era e propone al giocatore di visitare molte regioni di Tamriel. La leggenda del Sangue di Drago, di conseguenza, si adatta anche a esse, alle culture, alle usanze e alle caratteristiche di quella porzione di mondo.
Tutte composte da Brad Derrick, subentrato a Jeremy Soule (autore del tema in analisi), le espansioni di The Elder Scrolls Online ci portano in territori molto diversi tra loro, ma che condividono tutti questo legame con la leggenda che tiene unite le genti di Tamriel. E, così, il tema torna in nuove vesti, sotto mentite spoglie, ma se ne riconosce sempre il seme che le ha generate: quello della canzone del Drago e del Dio.
Quale sarà il prossimo accordo a essere sbloccato?
Questo episodio di Ti sblocco un accordo dedicato a The Elder Scrolls finisce qui. Speriamo vi abbia fatto ripensare a tutte le vostre avventure per le terre di Tamriel.
Fateci sapere nei commenti quali altri accordi vorreste sbloccassimo la prossima volta ai lettori. Dalla preistoria videoludica fino agli ultimi anni, tutto è concesso.