Come annunciato durante i The Game Awards, The Finals è finalmente disponibile per il download su PC, PlayStation e Xbox. Questo significa che proprio ora, esattamente in questo momento, potrete scaricarlo sui vostri hard disk e iniziarci a giocare. Il titolo reggerà all'impatto di questa potenziale mole di curiosi? Gli sviluppatori ci hanno assicurato di sì ma con i giochi competitivi, specialmente quelli free-to-play, le prime ore sono sempre e inevitabilmente le più critiche. Incrociamo le dita e stiamo a vedere.
Sempre in gioco
Se per The Finals riempire i server i primi giorni non sarà certo un problema, più difficile sarà convincere gli utenti a restare anche dopo le prime elettrizzanti settimane. Per vincere questa sfida, il gioco degli Embark Studios ha un asso nella manica mica da poco: The Finals è maledettamente divertente. Si spara bene, le diverse classi sono sempre più equilibrate, ma la cosa migliore di tutte è che in questo gioco si ha quasi sempre la possibilità di rimontare. In The Finals sono più le volte in cui si cerca si strappare il primo posto allo scadere del tempo, di quelle in cui a metà partita già sai di non avere più possibilità. Per arrivare a questo bilanciamento, gli sviluppatori hanno lavorato di cesello per tarare ogni valore numerico, in modo da tenere le diverse squadre sempre in partita ed evitare così anche eventuali e fastidiosi disconnessioni premature.
Per chi ancora non lo sapesse, lo scopo di The Finals è rubare è riscuotere delle casse piene di soldi. L'incasso richiede del tempo quindi il gruzzolo va protetto dalle altre squadre. Non è poi così diverso da quanto già visto e giocato in altri giochi, o nei più recenti giochi alla Escape from Tarkov. La differenza qui è data principalmente dal setting scelto, e dall'alto potere distruttivo delle armi che potranno letteralmente tirar giù interi palazzi. Embark del resto è composta prevalentemente da sviluppatori che hanno contribuito a creare, e a rendere grande, Battlefield. I livelli possono essere rasi al suolo, spostando la posizione di casse e punti di riscossa, e potranno anche cambiare dinamicamente in base ad eventi particolari e attraverso i fenomeni metereologici più estremi. Ogni partita è in fondo uguale, lo sport è il medesimo, ma quel che accadrà dipenderà da tanti fattori diversi e non tutti in mano ai partecipanti.
Una nuova mappa: Las Vegas
Ogni partita infatti pescherà a caso non solo la mappa su cui giocherete, ma anche l'orario e la situazione metereologica. Lo stello livello potrà essere giocato di mattina, nel pomeriggio e in alcuni casi persino in notturna; con il sereno, la pioggia e addirittura sotto qualche evento catastrofico come la grande tempesta di sabbia offerta nella nuova mappa ambientata a Las Vegas, mappa già in rotazione e che abbiamo avuto modo di provare in anteprima la scorsa settimana. Composta da un vialone centrale, la cosiddetta strip, e da diversi grandi ambienti al chiuso che sarà possibile esplorare in piena verticalità, la Las Vegas di The Finals è forse la mappa che più si allontana dalle altre già disponibili. La battaglia si estende su più livelli ma la sua estensione è più orizzontale del solito. Questa peculiarità aumenta nella versione di Las Vegas ricoperta dalla sabbia, dove le grandi dune che riempiranno la mappa permetteranno di salire sui tetti dei casinò, e di conseguenza avvicinarsi ai punti di estrazione, senza usare rampini e scale. La navigazione è facilitata, ma la visibilità ridotta dalla tempesta. Inutile dire che la versione notturna di questa mappa è particolarmente vibrante, merito soprattutto delle grandi insegne luminose che brilleranno nel buio fino a quando non le avrete ridotte in briciole.
Basta guerre!
The Finals debutta con quelle che sono essenzialmente tre modalità di gioco: partita singola, classificata e torneo ad eliminazione diretta. Le regole saranno però sempre le stesse. Il primo season pass contiene soltanto elementi cosmetici, oltretutto di gran gusto da quel che ci è sembrato d'intravedere nella lista parziale presente nella versione testata. Ma da questo punto di vista non sembrano esserci particolari guizzi creativi, né possiamo ancora esprimerci sulla quantità di valuta in game che si guadagnerà semplicemente giocando. In poche parole, siamo ancora all'inizio, ma è il principio di qualcosa che ha tutte le potenzialità di diventare grande come un Rocket League, divertente come il Bad Company che fu. E senza la preoccupazione di onorare i morti della ricostruzione storica di turno con la solita atmosfera plumbea, in piena dissonanza con quel frullatore di corpi che solitamente è il gameplay.
The Finals è colorato (c'è qualcosa anche di Mirror's Edge!), eccitante come un girone della Champions, pieno di colpi di scena che possono cambiare totalmente le regole della partita come piogge di meteoriti e una gravità dimezzata per gli ultimi cinque minuti di un match. The Finals è uno sport che non può esistere, e come tale è manovrato dai suoi creatori, come tale si presenta a noi neoatleti.
Anche se appena arrivato su PC, Xbox Series e PlayStation 5, The Finals è già uno dei giochi competitivi più promettenti in circolazione. Scegliete due amici, ogni squadra è infatti composta da tre persone, e dateci dentro. Le performance su PC sono già ottimali, c'è poi pieno supporto alle DLSS e al raytracing anche se questo non ci è sembrato particolarmente appariscente. Scusate ma il tempo lo abbiamo passato prevalentemente in partita, più che menù. I dubbi riguardano soprattutto la tenuta dei server, che già hanno scricchiolato diverse volte durante la beta e potrebbero non reggere la pressione di queste prime ore, se non primi giorni. A presto per la nostra recensione!
CERTEZZE
- Gameplay stratosferico
- Si è sempre in partita a meno di non fare proprio schifo
- La modalità torneo è già una droga
DUBBI
- I server reggeranno all'urto dei TGA?
- Quanto sarà davvero opprimente la monetizzazione dei contenuti?
- Le animazioni della corsa non sono proprio in sincrono con la nuova velocità dei personaggi