The Great War: Western Front riesce dove molti altri videogiochi hanno fallito perché mette chi gioca davanti al brutale realismo della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che, dal punto di vista videoludico, è molto difficile da rappresentare accuratamente. Questo strategico un po' a turni e un po' in tempo reale è strutturato in modo tale da simulare molto bene i tempi, l'organizzazione, il combattimento e soprattutto le conseguenze di una guerra che ha cambiato il corso della storia.
Sviluppato da Petroglyph Games (i cui fondatori lavorarono a Command & Conquer) ed edito da Frontier Foundry, abbiamo provato The Great War: Western Front grazie a una demo disponibile durante lo Steam Next Fest. Questa ci ha permesso di avere un assaggio del suo sistema di gestione delle risorse, di come vengono organizzate e portate a termine le battaglie e, soprattutto, del suo ritmo di gioco piacevolmente lento. Le singole battaglie durano 20 minuti e non ci sono timer nei momenti gestionali: tutti elementi che simulano molto bene le tempistiche di un conflitto su larga scala combattuto tanto nelle trincee quanto negli uffici della logistica.
La demo di The Great War: Western Front ha messo in evidenza il modo ingegnoso e ragionato con cui gli sviluppatori hanno ricreato le fasi offensive e difensive del primo conflitto mondiale grazie a un sistema ibrido tra combattimenti in tempo reale e sistema a turni. Questo gioco non è un'esperienza action, ma una maratona di resistenza in cui vince lo stratega che meglio riesce a comprendere le folli logiche della guerra.
I soldati e il popolo
Ci sono due modi per vincere la Grande Guerra simulata di The Great War: Western Front: conquistare la capitale del nemico o esaurire lo "Spirito della Nazione" (National Will) avversario. Essendo sul fronte occidentale, la capitale della coalizione tra Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti è Parigi mentre quella degli imperi centrali è la città alsaziana di Kreuznach; arrivare fino a Berlino avrebbe reso la mappa di gioco sproporzionata. Nella demo vivrete solo i momenti finali del conflitto perché seguirete le vicende di un battaglione americano arrivato in Francia nella primavera del 1918. Nel gioco completo, invece, potrete scegliere se comandare le forze alleate o quelle degli imperi centrali, ognuna con i suoi bonus e i suoi malus.
La gestione dello Spirito della Nazione è più complessa: nella parte alta della grande mappa che raffigura la linea del fronte, infatti, vedrete rappresentato il supporto della popolazione civile al conflitto in corso nella forma di un numero. Vincere battaglie e fare la giusta propaganda terrà alto il morale della cittadinanza, subire gravi sconfitte ed essere costretti alla ritirata porterà inevitabilmente il popolo a chiedere la pace e la resa. Tenere in equilibrio la necessità di restare sull'offensiva (quindi perdere uomini e consumare risorse) con la gestione dell'opinione pubblica ci ha fatto sentire nelle scarpe di un vero generale della Grande Guerra.
Questione di stelle
Sul campo di battaglia The Great War Western Front organizza la sua mappa in territori esagonali che riescono a riprodurre bene come funzionava una sezione del fronte. Ogni esagono, infatti, è a contatto con uno, due, o in alcuni casi 3 esagoni nemici da cui potreste essere attaccati o che voi potreste assalire nel vostro turno, ma tutto ha un prezzo. Ogni territorio ha da una a cinque stelle che rappresentano la sua resistenza, attaccarlo e vincere una battaglia rimuoverà una di quelle stelle, ma non bisogna dimenticare le capacità di rifornimento nemiche. Ogni turno in cui quel territorio non viene attaccato una stella si rigenererà e sarete costretti a ricominciare l'offensiva da capo.
Il ciclo di mobilitazione delle truppe e organizzazione del proprio campo di battaglia riassume perfettamente la guerra di logoramento che le potenze europee hanno combattuto un secolo fa. Non ci sono state quasi mai grandi offensive come la Guerra Lampo del '40 bensì la lenta avanzata o ritirata di alcune sezioni del fronte ottenute solo con enormi costi umani e un'organizzazione logistica durata mesi. Questo approccio si vede anche nelle due valute di gioco principali: l'oro, con cui si acquistano le truppe e le infrastrutture in fase organizzativa, e le risorse (supplies) con le quali si costruiscono le trincee e le fortificazioni al fronte.
Turni e combattimenti
Dove il realismo deve necessariamente piegarsi alle necessità gameplay è nell'organizzazione dei turni di gioco. Non c'è limite al numero di azioni che è possibile fare un turno, potrete andare avanti a organizzare e attaccare finché non finite le vostre risorse. Nel vostro turno potrete costruire e spostare nuove unità (di fanteria semplice, di carri armati, di artiglieria o d'aviazione), lanciare missioni di spionaggio (per scoprire i numeri degli eserciti nemici) e di controspionaggio (per impedire al nemico di scoprire i vostri movimenti) e investire i punti ricerca ottenuti con la progressioni in un albero di abilità che sblocca nuovi soldati e nuove tecnologie di guerra come il gas.
Una volta organizzate tutte le risorse potrete scegliere di attaccare un esagono nemico e qui The Great War Wester Front diventa un vero e proprio strategico in tempo reale. Verrete trasportati nella mappa di gioco (diversa per ogni singola sezione di fronte) dove dovrete costruire le trincee, posizionare le mitragliatrici, rinforzare i bunker e soprattutto posizionare truppe e artiglieria. Poi, nella fase di pre-combattimento, potrete decidere se cannoneggiare il fronte nemico e per quanti giorni, se scavare un tunnel sotto le trincee nemiche per posizionarci degli esplosivi e tutta una serie di altre tattiche realmente usate all'epoca.
Una volta terminata questa fase dovrete lanciare le vostre compagnie all'attacco con fucile e baionetta. Se la vostra artiglieria ha ripulito abbastanza mitragliatrici e filo spinato, avrete perdite ragionevoli, altrimenti preparatevi a gettare nel tritacarne centinaia e centinaia di soldati. Il realismo di questo gioco è meravigliosamente crudele.
The Great War Western Front è un gioco complesso (non complicato) che offre all'appassionato stratega una miriade di opzioni per piegare il morale del nemico e conquistare la vittoria. La demo che abbiamo provato dimostra la profondità del sistema creato da Petroglyph Games sia per quanto riguarda la campagna che per le Battaglie Storiche, una modalità dove scenderete direttamente nelle trincee per ricreare degli iconici scontri del fronte occidentale della Prima Guerra Mondiale. Non avendo a disposizione le fazioni principali (i francesi e gli imperi centrali) non sappiamo quanto il gioco sia vario sotto questo punto di vista ma il suo sistema di base è talmente solido che anche con poche differenze l'esperienza resta prepotentemente simulativa. L'unico vero difetto di questa demo è la localizzazione che presenta qualche errore di grammatica.
CERTEZZE
- Sistema ibrido a turni e in tempo reale
- Realismo delle tattiche e delle strategie
- Ottima gestione delle risorse
DUBBI
- Localizzazione italiana con qualche errore
- Non sappiamo quanto le fazioni siano distinte tra loro