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The Great War: Western Front, abbiamo provato lo strategico di Petroglyph sulla Prima guerra mondiale

Avete sempre voluto controllare il corso della Prima guerra mondiale? Abbiamo provato The Great War: Western Front, lo strategico di Petroglyph che consente di farlo.

PROVATO di Aligi Comandini   —   29/11/2022
The Great War: Western Front, abbiamo provato lo strategico di Petroglyph sulla Prima guerra mondiale
The Great War: Western Front
The Great War: Western Front
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Nata da esuli dei compianti Westwood Studios, nome di culto per qualunque appassionato di strategici in tempo reale, i Petroglyph non sono mai riusciti a ricatturare il successo globale dei classici di quei bei tempi andati, eppure hanno scelto di non allontanarsi troppo da quel genere, con una serie di progetti abbastanza altalenanti. Da un po' si aspettava un vero ritorno di forma: un videogioco dotato della cura necessaria a ravvivare un po' questo mondo sempre più di nicchia e affamato di opere di valore, magari con un quel pizzico di fedeltà storica che manca alla maggior parte delle produzioni moderne. Oggi, quel titolo ha preso forma col nome di The Great War: Western Front, e noi abbiamo avuto modo di provarlo durante un interessante evento digital organizzato da Frontier.

La prova non è stata particolarmente longeva, ma ci ha permesso di affrontare un'intera battaglia storica, e di comprendere buona parte delle meccaniche base del gioco. Ora, da impressioni così limitate è davvero difficile avere la garanzia di trovarsi davanti a un capolavoro della strategia (e ne dubitiamo fortemente, seppur l'esperienza ci sia parsa piuttosto solida), però l'opera di Petroglyph sembra poggiare su una discreta serie di idee interessanti, che potrebbero catturare più di un appassionato se rifinite a dovere nel titolo completo. Vediamo.

Resta in trincea soldato

Le trincee sono la vostra salvezza in The Great War: Western Front. Abbandonatele troppo a lungo e vedrete i soldati sparire in un lampo
Le trincee sono la vostra salvezza in The Great War: Western Front. Abbandonatele troppo a lungo e vedrete i soldati sparire in un lampo

The Great War non è un RTS peculiare solo per via della fedeltà agli eventi storici - anche se non si tratta di uno strategico "realistico" e gli sviluppatori si sono presi non poche libertà per favorire il gameplay - ciò che lo contraddistingue è in realtà un approccio piuttosto unico alla gestione delle risorse e al movimento delle truppe, completamente diverso dalla classica struttura "costruisci e distruggi" di molti altri esponenti del genere. No, la Prima guerra mondiale era una guerra di trincea, pertanto uno dei fondamentali qui è proprio l'inserimento dei soldati in questi importantissimi canali scavati nel terreno: muoversi in campo aperto è un suicidio e una truppa completamente visibile viene tritata da qualunque forma di fuoco nemico nel giro di una manciata di secondi.

Come si evita quindi di trasformare il proprio esercito in uno spezzatino? Semplice, si utilizzano strategie guerresche più realistiche rispetto alla media: fuoco di copertura in avvicinamento per distrarre i nemici in difesa, o addirittura bombardamenti lineari di artiglieria per sollevare fumo e coprire la visuale dei nemici durante un assalto. Tattiche simili sono sembrate l'unico modo per raggiungere in relativa sicurezza gli obiettivi durante la demo, e non è nemmeno una passeggiata sfruttarle, dato che un minimo errore di calcolo dei tempi porta inevitabilmente a perdere parecchie unità.

Una volta arrivati nella zona richiesta, peraltro, le cose non si facilitano più di tanto, dato che persino gli attacchi vanno fatti con spostamenti nelle trincee, di norma avanzando gradualmente di posizione in posizione. La complessità poi aumenta quando vanno presi in considerazione fattori come i dirigibili (che aumentano la visibilità e permettono di osservare con chiarezza gli attacchi nemici) o la possibilità di utilizzare l'aviazione per utili bombardamenti e azioni di disturbo.

Non si spara senza piombo

Se desiderate attaccare in sicurezza, usare l'artiglieria è fondamentale, sia per distrarre i nemici che per eliminare eventuali rinforzi
Se desiderate attaccare in sicurezza, usare l'artiglieria è fondamentale, sia per distrarre i nemici che per eliminare eventuali rinforzi

Come già accennato, anche in termini di gestione risorse il titolo non segue il filone classico degli strategici in tempo reale, dato che non c'è nulla da recuperare sul campo (sarebbe stato oggettivamente ridicolo vedere soldati cercare dell'oro nel bel mezzo degli scontri della Prima guerra mondiale) né apparentemente da costruire. No, ogni scontro inizia con risorse e punti comando limitati, che possono venir utilizzati per chiamare dei rinforzi o attivare ordini. Questi ultimi sono legati appunto ad aviazione e artiglieria, mentre rimpolpare le truppe viene di norma reso necessario dalla presenza di obiettivi multipli da conquistare, e dal flusso quasi costante di nemici che attaccano una volta raggiunta una nuova posizione.

I rinforzi sono una manna in missione e possono salvarvi non solo in difesa, ma anche permettere di recuperare la situazione dopo aver fallito malamente un attacco. Una volta finite le truppe in una situazione di svantaggio, però, di norma la battaglia è irrecuperabile, al punto che conviene semplicemente ricominciare da principio. C'è insomma un bell'equilibrio di fondo in come si affrontano gli obiettivi di The Great War: attaccare a testa bassa è una follia, e l'uso oculato di tutti gli strumenti a disposizione sembra indispensabile per dominare, anche in missioni dalla struttura relativamente semplice.

Non è tutto rose e fiori, ad ogni modo. Durante la prova abbiamo notato ad esempio una gestione del pathfinding delle truppe abbastanza ballerina, che a volte le porta a uscire dalle trincee a casaccio nel mezzo degli spostamenti. Certo, bisogna premere con precisione sugli indicatori delle trincee perché i soldati si dirigano lì, ma alle volte ci è capitato di vederli abbandonare le coperture anche durante avanzate dirette verso la trincea adiacente, con risultati disastrosi. In più, l'uso dell'artiglieria in attacco e difesa ci è parso piuttosto limitato nelle opzioni per ora, dunque siamo curiosi di vedere quali possibilità strategiche verranno offerte in missioni più avanzate, perché il rischio ripetitività è dietro l'angolo.

Ci sono ancora una miriade di elementi da valutare comunque, dall'uso dei veicoli corazzati alla gestione diversificata dei vari eserciti a disposizione del giocatore; è dunque molto probabile che il titolo di Petroglyph riservi ancora parecchie sorprese.

Pur lasciandoci qualche dubbio durante la prova, The Great War: Western Front ci è sembrato un titolo solido, con un interessante approccio alla strategia in tempo reale e il valore aggiunto dell'ambientazione storica. Difficile dire fino a che punto le meccaniche del titolo Petroglyph si evolveranno nelle missioni più avanzate, ma è comunque interessante vedere in azione un RTS così punitivo e diretto. Vedremo se questa peculiare formula sarà in grado di catturare una solida community al momento dell'uscita.

CERTEZZE

  • Interessante mix di meccaniche, strettamente legato all'uso delle trincee e dell'artiglieria
  • Molto punitivo se non si gestisce alla perfezione la propria strategia

DUBBI

  • Abbiamo avuto modo di provare solo una missione basilare, e c'è ancora molto da svelare
  • Qualche problema di pathfinding delle truppe