In questo pezzo ripercorreremo gli eventi che compongono la trama di The Legend of Zelda: Breath of the Wild (con tanti spoiler, non fosse scontato), così da arrivare preparati a Tears of the Kingdom, che ne rappresenta un sequel diretto. Esporremo l'ordine della fabula e non quello dell'intreccio: in molti sottovalutano la complessità della trama di questo gioco, sia perché la libertà che concede consente di fregarsene, sia perché vari dettagli si comprendono soltanto leggendo certi diari, o parlando con alcuni personaggi secondari, oppure recuperando le memorie di Link. Altre sfaccettature, che comunque non abbiamo raccolto nella loro interezza, sono tratte dal volume The Legend of Zelda: Breath of the Wild - Creating a Champion, che presenta alcuni dettagli inediti dell'universo di gioco, nonché delle dichiarazioni degli sviluppatori. Infine, sappiate che nell'originale giapponese gli appunti presenti nella Tavoletta Sheikah sono scritti direttamente da Link; sì, esatto, in prima persona. Nella traduzione occidentale (non in russo ad esempio, ma nella maggior parte dei casi sì, Italia compresa) questi passaggi vengono resi in modo impersonale e asettico: un peccato, perché sono tra le poche sezioni che ci suggeriscono la personalità di Link.
Ora servono due precisazioni. La prima: non ci siamo occupati della timeline della serie nella sua interezza, sia perché oltremodo articolata, sia perché Breath of the Wild è ambientato millenni dopo ogni altro episodio, e per comprendere lui - e il suo seguito - non è necessario conoscere la sua collocazione rispetto ai capitoli precedenti. Sappiate, semplicemente, che costituiscono gli ultimi due giochi - in ordine cronologico - della saga. La seconda premessa riguarda Hyrule Warriors: l'Era della Calamità, lo spin-off ambientato cento anni (circa) prima di Breath of the Wild. Nonostante condivida personaggi e Hyrule con l'episodio principale, propone - smettete ora di leggere, e riprendente direttamente dal prossimo paragrafo, non voleste anticipazioni a riguardo - una storia parallela, in una dimensione temporale alternativa. Non solo: alcuni rari eventi in comune con Breath of the Wild, come l'estrazione dalla Spada Suprema del giovane Link, sono in contraddizione col capolavoro del 2017. L'Era della Calamità non dovrebbe lasciare tracce in Tears of the Kingdom, se non (al massimo) attraverso qualche cameo: gli stessi personaggi trainati nel passato, e al termine del gioco riportati nel "presente", che sono anche gli unici a poter conoscere gli eventi de L'Era della Calamità, ci dicono che non racconteranno niente dell'accaduto perché nessuno gli crederebbe. Un indizio abbastanza importante, appunto, per ritenere che l'Era della Calamità possa considerarsi una parentesi, e che Tears of the Kingdom dialogherà unicamente, e profondamente, con quanto esperito in Breath of the Wild.
10.000 anni fa
Breath of the Wild articola la propria storia in tre linee temporali: la prima fra queste, in ordine cronologico, precede di 10.000 anni gli eventi del gioco. La Calamità Ganon minaccia la pace di Hyrule e la Famiglia Reale: non è la prima volta volta che succede, ma l'ennesima reiterazione di una maledizione che grava sul Regno (dai tempi di Skyward Sword, ma questa è un'altra storia). La civiltà Sheikah ha una grande conoscenza della tecnologia, e la sfrutta per creare delle armi per combattere la Calamità Ganon: dei Guardiani, cioè delle entità robotiche dotate di "tentacoli" per camminare e arrampicarsi, nonché di un occhio per sparare, ma soprattutto quattro enormi Colossi. Stiamo parlando di Vah Naboris (una specie di cammello), Vah Medoh (un volatile robotico), Vah Rudania (una gigantesca salamandra) e Vah Ruta (un elefante). Queste macchine si alleano con l'Eroe dell'epoca, e con la coeva Principessa dall'ascendenza divina, per sconfiggere la Calamità. Quest'ultima viene battuta, ma dimostrerà millenni dopo di aver fatto tesoro della lezione.
Con Ganon sconfitto, quindi in assenza di una minaccia comune, la Famiglia Reale volge il suo sguardo all'interno del Regno, e scopre di essere piuttosto inquietata dalla tecnologia utilizzata per combattere la Calamità. Il Re vieta agli Sheikah ulteriori sperimentazioni, e si premura di nascondere i loro macchinari, sia i Guardiani che i Colossi. L'orgoglioso popolo non la prende benissimo: in parte rimane fedele alla Famiglia Reale, allontanandosi comunque dalla città principale, e fondando il Villaggio Calbarico. Alcuni esuli tuttavia si oppongono alla decisione, e si ribellano dando vita al Clan Yiga, pronto a sostenere Ganon nel momento del suo eventuale ritorno. Adesso Hyrule vive in pace, la Tecnologia è nascosta... e la Calamità Ganon diviene presto leggenda.
100 anni prima
Ora trattiamo la seconda linea temporale di Breath of the Wild, che narra gli eventi che accadono cento anni prima (circa) di quelli del gioco. Roham è il Re di Hyrule, e per tradizione chiama Zelda sua figlia. Negli stessi anni anche un cavaliere della Guardia Reale ha avuto un pargolo (maschio, nel suo caso): questo bambino mostra un precoce talento, estraendo dal bosco la Spada Suprema, riuscendo dove chiunque aveva fallito. Stiamo parlando di Link, naturalmente. A quattro anni il piccolo conosce Mipha, la principessa degli Zora (dei pesci antropomorfi, o degli umani pisciformi, fate voi), che rimane impressionata alla vivacità del bambino, con cui fa amicizia. Nello stesso periodo, la madre di Zelda presenta sua figlia a Urbosa, regnante Gerudo (una civiltà desertica di sole donne, che esilia i maschi). Giungono i primi segni del possibile ritorno della Calamità, preannunciata da una profezia Sheikah, che ne individua le origini nelle profondità della terra.
È tempo di prepararsi: mentre si lavora per recuperare la vecchia tecnologia (Colossi e Guardiani), la Regina muore improvvisamente. Il Re è ancora più motivato affinché la figlia - concordemente alla tradizione - recuperi i poteri di ascendenza divina, passati di generazione in generazione, fondamentali per combattere la Calamità. Vengono selezionati i Campioni per guidare i Colossi Sacri: Revali il Rito (dei volatili bipedi) per Vah Medoh, Mipha per Vah Ruta, Urbosa per Vah Naboris, Daruk (un Goron, delle creature di roccia senzienti) per Vah Rudania. Le investigazioni sull'antica tecnologia continuano, e viene ritrovata la Tavoletta Sheikah: Zelda si rivela molto interessata all'argomento, e incontra Impa, leader degli Sheikah stessi; nella sua missione per recuperare i poteri divini, al contrario, si imbatte in un fallimento dietro l'altro. Le pressioni su di lei aumentano. Link viene nominato dal Re - per coraggio e abilità - sua guardia personale, e Zelda non è felice della decisione: né di avere un custode, né di Link in particolare.
L'eroe intanto torna da Mipha, e proprio dai diari della principessa Zora scopriamo che, di quel bambino energico e curioso, ormai è rimasto soltanto un guerriero silenzioso e serio. Revali è geloso di Link per essere stato scelto come guardia personale di Zelda, ed è l'unico dei Campioni a non stimarlo appieno. Mipha e Link nel frattempo vengono attaccati da un Lynel: l'eroe riesce miracolosamente a sconfiggerlo, e proprio in questa circostanza lei si innamora: il tempo per gli Zora passa diversamente che per gli Hylian (la razza a cui appartiene Link, degli umani dagli orecchi a punta, per sentire più facilmente il canto degli dei...), e i due ormai sono praticamente coetanei. Lei inizia addirittura a cucirgli una tunica, che nelle tradizioni degli Zora rappresenta il dono della moglie allo sposo. Vengono ufficialmente proclamati i Campioni, con vestiti turchesi a testimoniarne il prestigioso ruolo.
Dall'onore all'onere: è tempo per i quattro di prendere confidenza con i Colossi Sacri, e c'è chi riesce a controllarli più facilmente (Revali) e chi ha maggiori difficoltà (Daruk). Il reame ha trovato molti Guardiani, ma altrettanti ne rimangono da scovare, e il tempo per prepararsi si riduce di giorno in giorno: la Calamità di avvicina, e dei Sacrari iniziano ad apparire per Hyrule. Zelda, sempre più frustrata dai suoi fallimenti, si arrabbia con Link (che la segue sempre): per questo scappa da sola verso Gerudo, dov'è vittima di un attentato degli Yiga, ancora infuriati con la Famiglia Reale, ed esaltati dai segnali che preannunciano il ritorno della Calamità (sono tipi rancorosi, evidentemente). Link riesce a rintracciarla e salvarla all'ultimo istante: qui le cose tra i due cambiano, Zelda è colpita dalla devozione dell'eroe, e inizia a sviluppare dei sentimenti per lui.
Viene scoperto il Santuario della Resurrezione, ma al momento non è previsto alcun utilizzo. Le offensive dei mostri diventano sempre più frequenti: l'attacco della Calamità è imminente. La relazione tra Link e Zelda diviene più intima che mai, mentre Mipha continua a preparare la veste da donare all'eroe, come sappiamo dalle sue memorie (sarebbe stata l'ultima pagina del diario scritta di suo pugno). Zelda non fa progressi nella sua missione: non ottiene il minimo segno dei suoi presunti poteri, e il Re le vieta di "distrarsi" con la tecnologia Sheikah. Il suo diciassettesimo compleanno è l'ultima occasione per accedere alle capacità divine: anche in questo caso, tuttavia, i poteri non si palesano.
Dei fulmini viola nutrono un temporale che investe il castello di Hyrule: la Calamità è tornata. Non c'è possibilità di prepararsi a dovere: il piano di Ganon è infallibile, perché prevede di soggiogare ciò che l'aveva sconfitto millenni prima. Come prima mossa prende il possesso dei Guardiani, coi quali devasta il castello e i suoi abitanti. Nel frattempo le sue emanazioni spettrali sottomettono, sconfiggendo singolarmente i rispettivi Campioni (uccidendoli), i quattro Colossi Sacri. In poco tempo Link e Zelda si ritrovano soli e disperati: la Principessa si sente ulteriormente in colpa per non aver previsto il piano di Ganon. Mentre i due vengono circondati dai Guardiani, ormai privi di speranza, con Link traballante e moribondo, la Principessa trova i poteri tanto anelati: da sola, con una lucente esplosione, blocca l'intero esercito tecnologico. Per l'eroe però è tardi: è battuto e incosciente, e anche il castello è caduto. La Spada Suprema tuttavia si illumina e "comunica" (Faih, sei tu?!) con Zelda: la Principessa decide di collocare Link nel Santuario della Resurrezione, e di riporre la Spada Suprema vicino alle radici del Grande Albero Deku. Informa Impa del piano, così che possa trasmetterlo al momento opportuno, e si incammina da sola a bloccare Ganon, "sigillandolo" in attesa del ritorno dell'eroe. Link e la Spada sono in guarigione/riparazione, mentre Zelda - solitaria - argina la Calamità. I Guardiani proseguono a devastare Hyrule, mentre Pruna (a Finterra) e Rovely (ad Akkala), degli amici di Impa, continuano le loro ricerche sulla tecnologia - e la Tavoletta - Sheikah, così da aiutare l'eroe al momento del risveglio. Il maestro di Kass (un Rito bardo) muore, e l'allievo - in sua vece - continua le orazioni sulle antiche leggende.
Gli eventi di Breath of the Wild
Eccoci alla terza linea temporale, quella più conosciuta, e anche l'unica alterabile del giocatore: in questo pezzo vi descriviamo gli eventi come se venissero affrontati nel modo "ideale", quindi senza lanciarsi immediatamente contro Ganon una volta lasciato l'Altopiano, sconfiggendo i quattro Colossi, e raccogliendo la Spada Suprema. Il gioco inizia col risveglio dell'Eroe, cento anni dopo l'attacco della Calamità. Non si ricorda niente della vita passata; trova subito la Tavoletta Sheikah, e qui comincia il suo percorso per salvare Hyrule. Attiva la Torre dell'Altopiano, e Zelda comunica con lui come voce fuori campo: è ancora lì a trattenere Ganon, da sola. La Calamità avverte il pericolo e inizia a elaborare una forma corporea, mentre i poteri della Principessa vanno via via indebolendosi. Link parla con lo spettro di Re Roham, che gli svela parte del passato: scopre di aver dormito cento anni, di dover uccidere Ganon, e gli viene consigliato, dopo aver ottenuto i poteri della Tavoletta Sheikah, di raggiugnere Impa. Da quest'ultima scopre la storia di 10.000 anni fa, nonché la "necessità" di affrontare i quattro Colossi per riportarli dalla loro parte, anche se è ancora troppo debole per affrontare il compito. I Sacrari, sorti qua e là per Hyrule, testeranno e miglioreranno le sue capacità. Link riesce a recuperare parte della memoria grazie agli indizi presenti nella Tavoletta (con delle foto scattate da Zelda stessa, a cui apparteneva lo strumento). Il Clan Yiga viene a sapere del suo risveglio, e inizia a braccarlo in giro per Hyrule.
Ogni Colosso Sacro crea dei problemi nelle rispettive regioni. Vah Ruta non concede ai territori Zora un giorno senza pioggia: qui Link conosce Sidon, il fratello minore di Mipha. Insieme a lui riesce ad entrare dentro Vah Ruta, utilizzando delle frecce elettriche letali per gli Zora, ottenute nonostante un pericoloso Lynel nelle vicinanze: nella sua missione indossa l'armatura forgiata per lui - tanti anni prima - dalla defunta Mipha, di cui ottiene i poteri una volta sconfitto lo spettro di Ganon che corrompeva il Colosso. Vah Medoh plana minaccioso sopra il Villaggio Rito, e anche in questo caso Link riesce ad avere la meglio con l'aiuto di un autoctono, Teba, dopo aver dimostrato le proprie capacità di arciere. Qui ottiene il supporto dello spirito di Revali, che gli permette di compiere dei balzi ascensionali. Tra i Goron lo attende Vah Rudania, la salamandra robotica che troneggia sul Monte Morte, su cui riceve (liberandola) i poteri del possente Daruk... oltre al suo Fendirocce. Il deserto ha una regnante adolescente, rimasta orfana in giovane età, Riju: oltre a Ganon la civiltà Gerudo deve fronteggiare il Clan Yiga, che qui ha la sua sede, e che ha rubato l'Elmo del Tuono. Per entrare in città Link deve vestirsi da donna (i maschi non sono ammessi): dopo varie peripezie recupera l'Elmo, e lo indossa per avvicinarsi al tonante Colosso, con l'aiuto di Riju e delle... foche del deserto, principale mezzo di locomozione della zona. Dentro al Colosso trova l'Ira di Ganon maggiormente pericolosa e, al termine di Vah Naboris, ottiene la Furia di Urbosa (oltre al suo scudo e alla sua scimitarra).
La Spada Suprema attende l'Eroe nel Bosco Perduto, da attraversare ascoltando la voce del vento. L'arma aspetta da cento anni, e l'eroe ha bisogno di molta resistenza (tradotto: di tredici cuori) per ritornarne proprietario. La Spada è particolarmente letale contro i nemici posseduti dal Rancore di Ganon, una sostanza velenosa che presenta più di qualche riferimento alle scorie nucleari. Qui iniziano gli eventi dei DLC: sono inseriti appena prima dello scontro con la Calamità, dopo la conquista dei quattro Colossi e l'estrazione della Spada. Dal Santuario della Resurrezione si sbloccano quattro Sacrari, in una missione in cui si recuperano altre preziose memorie. Link trova un altro Colosso da affrontare, e ottiene in cambio l'ultima Runa della Tavoletta Sheikah, che consente l'utilizzo di una moto (Master Cycle Zero). Sblocca un altro ricordo relativo ai Campioni, in uno degli ultimi momenti felici prima della vecchia sconfitta: ormai sa tutto, è pronto ad affrontare Ganon e a vendicarli.
Link, e lo sappiamo dagli appunti personali della Tavoletta, è impaziente di rivedere il sorriso di Zelda. Si reca al Castello di Hyrule, infestato da orde di Guardiani e Lynel, nei sotterranei e non solo. Nell'ultimo dungeon del gioco, molto diverso dai Colossi, sono celate tra le armi più potenti di Hyrule. Raggiunge la vetta, e qui incontra Ganon, col corpo fisico ancora in forma incompleta. Sembra un ragno demoniaco; con l'aiuto dei Colossi Sacri (o senza, dipende ovviamente com'è andata la "vostra" storia) riesce a sconfiggerlo. Ganon muta nella Bestia delle Tenebre, un'altra forma per un ultimo disperato tentativo, ma viene battuto grazie alle Frecce di Luce, scagliate sotto la protezione di Zelda: finita la battaglia, dopo cento anni, la Principessa è libera.
Link e Zelda sono riuniti, e assieme assistono alla liberazione degli spiriti dei Campioni. Il loro desiderio è di riportare Hyrule all'antica gloria. Dopo giorni di pace, a passeggio tra i prati del Regno, Zelda comunica a Link - senza troppa preoccupazione - che Vah Ruta ha qualche problema: devono recarsi lì per capire cosa sta succedendo. Come proseguirà la storia lo scopriremo dal 12 maggio, con Tears of the Kingdom.