"The Quarry è a tutti gli effetti il seguito spirituale di Until Dawn", ci dice Will Byles, confermando immediatamente le sensazioni avute guardando il primo trailer del nuovo gioco horror di Supermassive Games. Sono passati sette anni da quando l'esclusiva PlayStation 4 ha consolidato lo studio di Guildford nel genere dei giochi horror, e dopo lo sperimentale e altalenante The Dark Pictures Anthology per Bandai Namco, è sotto l'ala di 2K Games che Byles firma un gioco che avrebbe potuto tranquillamente chiamarsi Until Dawn 2, con un gruppo di adolescenti che, anziché in una baita in montagna, restano stavolta isolati in un campeggio estivo.
L'ultima notte prima di lasciare l'Hackett's Quarry, nove studenti decidono di celebrare in grande stile, ma quello che doveva essere un festino indimenticabile si trasforma in una notte da incubo, un palcoscenico di mutilazioni, omicidi e aggressioni di pazzi assassini e creature oscure.
"Riproporremo lo stesso feeling da film horror per ragazzi, senza prenderci troppo sul serio", ci spiega Byles mentre ci racconta le similitudini tra la sua precedente opera e lo scenario archetipico che fa da sfondo a The Quarry. Se Until Dawn era un misto tra slasher movie e un film di mostri, allo stesso modo questo è un horror per adolescenti, in cui il cast di giovani protagonisti avrà a che fare sia con spaventosi abitanti del luogo che con creature mostruose. "È Until Dawn, ma all'ennesima potenza", ci assicura il director.
Scopriamo in anteprima e in esclusiva The Quarry, la nuova opera di Supermassive Games.
Le ispirazioni, tra vecchio e nuovo
Con The Dark Pictures Anthology (che si vocifera continuerà con una seconda stagione, dopo l'uscita di The Devil in Me prevista per quest'anno) Supermassive Games ha esplorato il concetto di paura da prospettive differenti, proponendo ogni volta una tipologia di horror piuttosto unica. "Venerdì 13 ha avuto una grossa influenza sul gioco, specialmente nella versione originale", ci spiega Byles. "Alcune fonti d'ispirazione molto specifiche non le rivelerò perché potrebbero anticipare qualche sorpresa, ma altre pellicole che ci hanno dato grossi spunti sono ovviamente colonne portanti come Le colline hanno gli occhi e Deliverance".
Anche se l'ambientazione del gioco è moderna, questi classici degli anni '80 hanno contribuito a dare a The Quarry un timbro anacronistico, nel modo di raccontare la storia, nell'iconografia, ma anche in alcuni elementi dell'interfaccia. Una volta finito il gioco, i momenti più importanti e le scelte più delicate che riguardano i diversi personaggi saranno salvate sotto forma di video che ricordano le classiche VHS, mentre filtri grafici "retro" e costumi old-school saranno inclusi nella Deluxe Edition. "L'epoca dei VHS ha avuto sicuramente una grossa influenza sul progetto, ma altrettanto importante è stato l'horror moderno", ci spiega Byles.
The Quarry non farà troppo affidamento su spaventi facili e anzi punterà soprattutto sull'attesa e sul forte senso di tensione nei momenti in cui bisognerà prendere delle decisioni drastiche. "Anche se è un gioco in terza persona e il giocatore è uno spettatore onnisciente, le conseguenze lo coinvolgono in maniera molto personale: ci si sente in colpa per le decisioni prese, e le paure e le ansie dei personaggi diventano le paure e le ansie di chi gioca".
Deve passare la nottata
Quando Byles definisce The Quarry l'erede di Until Dawn non fa riferimento solo alla sua storia da horror adolescenziale. In maniera simile, il nuovo gioco di Supermassive sarà una miscela di sequenze interattive dal taglio cinematografico, QTE come se piovessero, dialoghi con multiple risposte e una storia che in base alle decisioni, alle azioni, ai temporeggiamenti e agli errori del giocatore può avere tanti esiti differenti. Anche stavolta, ciascun personaggio può morire o arrivare vivo al giorno successivo, e proprio per questo le scelte che si fanno appaiono più importanti e irreversibili. Non si tratta di un semplice messaggio "Tizio si ricorderà" in un angolo dello schermo, ma si ha la concreta sensazione che la storia stia cambiando in maniera irrimediabile. O quasi.
"Abbiamo aggiunto una cosa rispetto a Until Dawn: la prima volta che avrai finito il gioco si sbloccherà la possibilità di fare una nuova partita con tre vite a disposizione; ci sono così tante situazioni in cui potresti morire, quindi tre vite non fanno un'enorme differenza, però è una sorta di piccolo gettone se vuoi rimediare a un errore e riavere davvero un personaggio indietro". C'è chi avrebbe da ridire su una concessione del genere, anche se a tutti sarà capitato di mangiarsi le mani dopo che in Until Dawn, a lasciarci le penne, era proprio il personaggio per cui si faceva il tifo. "Non approfondirò ma ci sono anche altri stati rispetto a 'vivo' e 'morto'", ha aggiunto Byles, facendoci fantasticare sull'idea che in determinate condizioni i personaggi potranno anche impazzire, ubriacarsi o restare feriti, generando così situazioni ancora meno prevedibili.
Il DNA di Until Dawn
Per dimensioni, il team di sviluppo dietro The Quarry ha più o meno la stessa grandezza di quello che sette anni fa lavorò su Until Dawn. Alcuni ruoli sono cambiati, con nuove esigenze che hanno portato Supermassive Games a cercare personale specializzato: "Dal momento che usiamo la telecamera in maniera diversa abbiamo ora un direttore della fotografia e abbiamo messo in piedi un piccolo team dedicato a quello", ci ha raccontato Will Byles. "Visto però che molte animazioni facciali sono realizzate in machine learning, il team che se ne occupa è più piccolo rispetto a quello che avevamo in Until Dawn. Ci sono molte persone dietro The Quarry che oltretutto avevano lavorato proprio a Until Dawn, quindi in definitiva è un team molto simile".
Multiplayer e personalizzazione
Anche se The Quarry è pensato anzitutto per essere un gioco single-player, vedrà al suo interno tutta l'esperienza che Supermassive Games ha maturato negli anni con le opzioni multiplayer di Hidden Agenda prima e di The Dark Pictures Anthology poi. Giocato spalla a spalla con un'altra persona in locale, il gioco permetterà a ciascun giocatore di scegliere un protagonista e controllare le sue azioni, personalizzando minuziosamente l'esperienza in base alle rispettive necessità. "Ciascun elemento del gioco, dall'esplorazione ai QTE, passando per le sequenze di shooting, può essere attivato o disattivato liberamente per ogni persona", ci spiega Byles. "Mettiamo il caso che tu voglia giocare con tuo nonno: tu puoi giocare normalmente con tutte le opzioni attive, mentre magari tuo nonno può decidere di disattivare i QTE perché non gli piacciono e lo fanno sentire troppo sotto pressione".
Portata all'estremo, questa possibilità permette di disattivare tutte le opzioni e guardare The Quarry come se fosse un film, il cui svolgimento può essere personalizzato fino al più piccolo dettaglio. Si può infatti scegliere se alla fine moriranno tutti i personaggi, se si salveranno tutti o solo qualcuno, oppure si potrà inserire un esito "casuale", ottimo per dei "rewatch" dal finale imprevisto. Addirittura si potranno cambiare i tratti di ciascun personaggio, magari decidendo che uno sarà un po' più goffo mentre l'altro più aggressivo.
Diversa è l'esperienza se si decide di giocare in multiplayer online. Fino a sette amici possono partecipare alla stessa partita, ma mentre l'host controlla i personaggi a schermo ed è colui che effettivamente gioca al gioco, gli altri vengono chiamati in causa nel momento in cui bisognerà prendere una scelta. In questo caso, esprimeranno la propria preferenza e la decisione con più voti sarà quella selezionata dal gioco. "Ci sono tanti modi di giocarlo, ma anche tanti modi di guardarlo, è un bel mix!", sintetizza Byles.
Performance attoriali
Nel tentativo di valorizzare le performance degli attori coinvolti ed evitare l'uncanny valley in cui spesso scivolava Until Dawn, il team di sviluppo ha completamente ripensato il modo in cui vengono realizzate le animazioni del volto e del corpo dei personaggi. "Abbiamo chiesto l'aiuto di Digital Domain, quelli che hanno creato Thanos per Avengers", ci spiega il director del gioco. "Abbiamo parlato con loro 2-3 anni fa, dicendogli che avremmo voluto fare qualcosa di simile per un videogioco horror. Loro avevano già lavorato con Unreal (la stessa tecnologia alla base di The Quarry), e credo che oggi non ci sia niente che abbia raggiunto i loro standard quando si tratta di animazioni facciali".
Come ormai abitudine per un certo tipo di produzioni, gli attori sono stati bardati di tute speciali per essere poi filmati in performance capture, ma per The Quarry le animazioni del volto sono tutte ricreate tramite machine learning, cosa che, almeno stando alle parole di Byles, dovrebbe meglio coprire l'enorme spettro di piccole sfumature e dettagli dei personaggi nei vari momenti di gioco, evitando il rischio di comici "overacting" e di espressioni che stonano rispetto al contesto.
Per Byles avere espressioni credibili è fondamentale se si vuole mantenere la sospensione dell'incredulità, ma alla fine dei conti a tenere incollato il giocatore davanti allo schermo saranno la qualità della storia e dei dialoghi, il ritmo del racconto, la sensazione di terrore e il costante senso di sorpresa. Tutti elementi che potremo scoprire solo il 10 giugno, quando giocheremo (o guarderemo) The Quarry su PC e console di vecchia e nuova generazione.
Per il suo primo gioco horror cinematografico, 2K Games si è affidata a uno dei team che negli ultimi anni si è più specializzato nel genere. The Quarry sembra da un lato un ritorno all'opera più apprezzata di Supermassive Games, dall'altro la summa di tutte quelle sperimentazioni che la compagnia inglese ha portato avanti allo scopo di rendere l'esperienza fruibile da quante più persone e magari in compagnia di qualche amico. Se la firma di Will Byles avrà portato a un must per gli appassionati dei teen horror resta da vedere, ma di sicuro le premesse sono ottime per i fan di Until Dawn che da anni ne aspettavano un vero successore.
CERTEZZE
- Until Dawn all'ennesima potenza, parola dell'autore
- Il gioco horror più accessibile e "personalizzabile" di Supermassive
- Passi avanti nelle animazioni facciali
DUBBI
- Sarà in grado di spiazzare, sorprendere e scioccare come Until Dawn?