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The Vanshee, l'anteprima di un promettente emulo di Devil May Cry

Nella nostra anteprima di The Vanshee analizziamo questo promettente emulo di Devil May Cry, ma caratterizzato dal passaporto coreano

ANTEPRIMA di Luca Olivato   —   24/05/2021
The Vanshee
The Vanshee
Video Immagini

Line Games Corporation è un publisher coreano ancora poco noto ai giocatori europei: la musica però sembra possa cambiare nei prossimi mesi, visto che, alla convention LPG 2021 ha presentato alcuni progetti potenzialmente interessanti, come UNDECEMBER e Quantum Knights. The Vanshee è quello che ha maggiormente solleticato le attenzioni del pubblico occidentale, quantomeno stando all'insindacabile giudizio del numero di visualizzazioni su YouTube. Si tratta di un action/hack 'n' slash sviluppato da Pixel Cruise, semisconosciuta software house appartenente alla più settentrionale delle quattro tigri asiatiche, e il suo approdo sugli scaffali di Steam, nello stato di accesso anticipato, è previsto nel corso dell'anno.

Andiamo a scoprirlo nel dettaglio nella nostra anteprima di The Vanshee.

Bell'atmosfera

La premessa è la seguente: gli alieni hanno invaso il nostro pianeta, risolvendo alla radice il problema della sovrappopolazione. Uno sparuto gruppo di guerrieri (Vanshee, appunto), combinando arti magiche e tecnologia, rappresenta l'ultimo baluardo a cui aggrapparsi per evitare l'estinzione della specie umana. Detta così la trama è davvero terribile, ma è difficile pretendere qualcosa di molto più profondo da un gioco votato all'online.

Gli sviluppatori fanno sapere di essersi avvalsi dell'Unreal Engine 4 per quanto riguarda l'apparato grafico, e di aver progettato un sistema di combattimento che esula dalle tradizionali classi. Lo stile di gioco verrà pertanto influenzato dal modo in cui si forgiano le armi e si combinano con gli elementi magici. Per le rimanenti informazioni non ci resta che affidarci alla visione del minuto e mezzo di trailer, sufficiente per farsi una chiara idea di come sia impostata la struttura di The Vanshee che "strizza l'occhio" (per usare un eufemismo) alla saga di Devil May Cry.

Oltre alla spettacolarità e alla frenesia dell'azione, il design dei nemici, prima ancora che quello dei protagonisti, ci ha piacevolmente colpito, con particolare riferimento alle loro dimensioni. A parte gli indispensabili mostriciattoli di contorno, sacrificati sull'altare della violenza per sottolineare la potenza degli attacchi, gli abomini "standard" sono mediamente molto più grandi del Vanshee; peccato solo che quello che compare nelle fasi finali del video e che dovrebbe essere un boss di fine livello, pur imponente, non restituisca la medesima sensazione di mastodonte.

Le ambientazioni invece non ci sono apparse affatto memorabili: una città in rovina, difficilmente riconducibile alla controparte reale, numerose sequenze al chiuso (tra cui un anonimo parcheggio sotterraneo e qualche anfratto ancestrale) e qualche scorcio eccessivamente bucolico considerando la devastazione portata dalla minaccia aliena sono location tipiche del manuale dello sviluppatore. Un po' di originalità in più non avrebbe affatto guastato.

Sistema di combattimento

Il livello tecnico di The Vanshee sembra estremamente interessante.
Il livello tecnico di The Vanshee sembra estremamente interessante.

Le battaglie si susseguono a velocità frenetica, così come è impressionante la rapidità di esecuzione delle combo, tanto che le armi (spadoni e lance la fanno da padrona), nel loro roteare, lasciano posto a dei fasci di luce e a una serie di effetti speciali tanto più scenografici quanto più lunga è la sequenza di attacchi.

È altrettanto vero che, nel trailer, non si vedono praticamente mai attacchi dei personaggi controllati della CPU, né azioni di difesa da parte del guerriero, quindi nasce l'impressione che il titolo offra tonnellate di carne da macello e che corra il rischio di affidarsi al cosiddetto "button mashing ". Allo stesso modo è impossibile capire come verrà sviluppata la componente online: in nessuna delle sequenze sono visibili due o più guerrieri in contemporanea. Riteniamo improbabile la presenza di una modalità PvP, mentre è realistico attendersi che la cooperativa possa essere limitata a tre/quattro giocatori in contemporanea e che il fulcro dell'online sarà prevalentemente quello della raccolta di armamenti sempre più letali.

Le sequenze cinematografiche (tra cui quella della bambina che abbraccia il guerriero), realizzate con lo stesso motore di gioco, presumiamo si riferiscano principalmente al filmato introduttivo, considerando la natura online del titolo; in alternativa non è da escludere che ci possa essere una campagna-tutorial per giocatore singolo.

Il trailer di The Vanshee è apparso promettente, ma mancano ancora troppi tasselli per sbilanciarsi in aspettative. Il gioco di Pixel Cruise non sembra brillare di fantasia e originalità, ma dal punto di vista tecnico e scenografico gli sviluppatori coreani sembrano essere riusciti a raggiungere un livello degno di nota, capace di ricordare persino quel capolavoro che risponde al nome di Devil May Cry. Questo brevissimo assaggio, però, non ci consente di analizzare più in profondità aspetti cruciali quali il sistema di combattimento e l'intelligenza artificiale, ma ci lascia la speranza che qualcosa di buono possa venirne fuori.

CERTEZZE

  • Buon livello grafico
  • Nemici ben realizzati
  • Combat System potenzialmente interessante

DUBBI

  • Ci sarà una campagna single player?
  • Come da tradizione coreana, ci saranno acquisti in-game?
  • Da valutare lo sviluppo della componente online