Set, mark, fire!!
In un certo senso ci si aspettava, all’annuncio di TS2, il rilascio di una versione riveduta e corretta, in concordanza con le regole commerciali del massimo profitto con il minimo sforzo. Invece i ragazzi di Free Radical hanno fatto sul serio e si sono impegnati allo stremo delle forze per realizzare un ottimo prodotto, che potesse a diritto fregiarsi dell’appartenenza alla seconda generazione di PS2.
Il relativo fallimento di Red Faction, che solo in parte ha rispettato le ambiziosi promesse fatte, e l’assenza di altri originali rappresentanti del genere ha spianato la strada del successo a questo gioco, calamitando le speranze dei milioni di blastatori che in tutto il mondo si stanno stufando di giocare a Quake e Unreal, ormai vetusti e prevedibili.
L’occhio vuole la sua parte!
Ecco allora arrivare TS2, arricchito nella parte single player (che era il punto debole dell’originale) da un più elaborato storyboard ed immensamente rifinito sul piano della resa grafica e degli effetti speciali.
In particolare questi ultimi sono un punto di forza a sentire le parole del team di sviluppo, che ha adottato complesse routines per la gestione delle fiamme e delle luci.
I poligoni utilizzati sono raddoppiati rispetto all’originale e il frame rate dovrebbe mantenersi sui 60 fps: un motore grafico di tutto rispetto!
Set, mark, fire!!
Una delle esperienze più emozionanti dovrebbe essere poi garantita dal comportamento dei nemici, che reagiscono alle ferite anzichè assorbire colpi fino alla morte, e si dimeneranno fra il fuoco dei vostri lanciafiamme straziati dal dolore.
I personaggi utilizzabili sono introdotti in maniera abbastanza completa con un breve resoconto del loro passato e la spiegazione del loro ruolo nell’avventura. Ognuno di loro vanterà inoltre una gamma di mimiche facciali che dovranno farci prendere confidenza con il carattere e il loro stato d’animo nel progredire del gioco.
Insomma tutto lascia intendere che stiamo per assistere ad un grande spettacolo visivo, come mai visto prima d’ora in un First Person Shooter se le promesse di Free Radical sono sincere.
Design e tipologie di gioco
Per la realizzazione degli ambienti, gli sviluppatori si sono ispirati a Golden Eye e Red Faction, rispettivamente traendone esempio per la profondità e varietà dei livelli, e per l’interagibilità con gli oggetti ed il fondale (faccio menzione a proposito della presenza nel team di alcuni realizzatori dell’originale Golden Eye).
In molte occasioni dovrebbero essere disponibili vie di fuga alternative e la possibilità di navigare una scena di gioco su più piani, in base a propie strategie di gioco.
Ogni livello avrà poi una serie di obiettivi differenti, non tutti obbligati, da perseguire.
La differenziazione fra gioco singolo o multiplayer è dovuta in gran parte alla presenza di una serie di cut scenes che dipanano la trama fra un livello e l’altro, garantendo la motivazione a proseguire.
Si tratta di un continuum cinematografico molto inusuale nei FPS, ma io rimango personalmente convinto che il multiplayer frenetico e sregolato sarà ancora il cavallo di battaglia di questo gioco.
Segnaliamo infine la presenza di uno story mode cooperativo, dove due giocatori dovranno collaborare per avanzare nella stessa avventura di base del single game. Un aggiunta un poco sperimentale e forzata, ma ci fa capire quanto Free Radical non abbia voluto trascurare nulla.
L’ editor di mappe
La ciliegina sulla torta di Free Radical è l’introduzione di un editor molto completo per la costruzione dei propi livelli di gioco, che potranno poi essere esportati su memory card e scambiati con gli amici.
Con questo espediente si spera di prolungare la longevità del gioco e riproporre un circolo di scambio fra appassionati simile a quello che interessa sui pc i principali FPS come Quake o Half Life.
Il concetto è secondo me improponibile su console, perlomeno fino a quando non verranno supportati hard disk e network, comunque attendo con curiosità di dedicare un po di tempo a questo tool e verificarne la potenza.
E ora che ho comprato il mio nuovo Uzi?
Time Splitters 2 promette molto bene, tanto bene che mi riservo di essere sospettoso e consiglio a tutti di attendere l’imminente recensione.
In ogni caso gli appassionati del genere e coloro che hanno comprato il primo capitolo si preparino alla battaglia.
E questa volta la furia di TimeSplitters 2 sarà riservata non solo alla PlayStation 2. Anche i possessori di GameCube e XBox potranno godere del più originale sparatutto per console...
Perchè ci aspettiamo molto:
• La grafica è impressionante, un big gap rispetto e Red Faction e Quake III
• Era già il miglior FPS multiplayer su PS2 (assieme a Unreal)
• E’ ora di blastare!!!
Cosa resta da verificare:
• Dopo Halo il genere non è più lo stesso: reggerà il confronto?
• Sarebbe un titolo molto adatto per andare online...
Set, mark, fire!!
Il ritorno di Timesplitters sta sucitando molto interesse fra gli addetti ai lavori, quasi fosse un capolavoro annunciato.
Per capire i motivi di questo appeal occorre fare qualche passo indietro e ritrovarci ai primi mesi del lancio della PS2.
Timesplitters rappresentò allora una delle sorprese più piacevoli, perchè era uno dei pochissimi giochi originali (non remake o seguito) in circolazione per il monolito Sony.
Pur non eccellendo in termini tecnici, una certa frenesia di gioco e la immediata giocabilità in multiplayer lo resero popolare nelle classifiche di vendita, tanto da fargli meritare una riedizione Platinum (distribuita propio in questi giorni) e la produzione di un seguito.